Lungo termine e breve termine.

Leggo oggi dei festeggiamenti della grande finanza per gli acquisti di debito pubblico. Personalmente credo che la BCE abbia fatto la scelta giusta (e non vedo in Germania i famosi “falchi” che si lamentano) , ma quello che manca e’ un giudizio di lungo termine sulla manovra di acquisto da 750 miliardi.

Il primo punto e’ che adesso gli stati sono autorizzati a fare debito per sostenere aziende , debito che poi verra’ acquistato dalla BCE. Nel breve termine il risultato sara’ di stabilizzare il debito europeo in momenti di crisi, per evitare eventi come quello greco o come la crisi del debito italiano del 2011.

Ma nel lungo termine occorre farsi una domanda: quali nazioni metteranno le mani in tasca e restituiranno 750 miliardi (ed e’ solo l’inizio) alla BCE? La realta’ e’ che sinora questo tipo di debito non e’ mai stato ripagato.

Curiosamente, quelli che si lamentavano che il debito sia una catena che ti obblica ad obbedire a chi lo detiene, oggi tacciono. Ma non si rendono conto che esistera’ poi una catena fortissima che li leghera’ alla BCE. E che li costringera’ ad obbedire alla BCE.

Supponiamo che l’Italia faccia un centinaio di miliardi di euro di debito, o due, e che la BCE li possieda. Da quel momento in poi, la BCE potra’ “minacciare” di buttare il debito sul mercato, paralizzando di fatto le finanze del paese. Quello che sto dicendo e’ che solo i paesi capaci di restituire il debito saranno capaci di avere una politica economica autonoma dalla BCE: tutti gli altri saranno legati alla BCE da una doppia catena.

Chi dice che un debito ti rende servo del tuo prestatore ha ragione: stupisce il fatto che oggi non si rendono conto del fatto di trasferire potere alla BCE. E ai leghisti che oggi esultano vorrei chiedere in che modo intendano “uscire dall’euro”, trasformando la BCE in una delle tante banche in grado di tagliarti le gambe se non obbedisci.

Il secondo punto e’ la dipendenza da welfare. Tutti questi soldi che gli stati stanno per avere andranno poi distribuiti. L’organo dello stato che ha il compito di distribuire la ricchezza si chiama, nelle sue molteplici forme, “welfare”.

E’ chiaro che gli stati con un welfare piu’ capillare saranno quelli che distribuiranno meglio la ricchezza, mentre gli altri dovranno creare o migliorare la distribuzione esistente. Ma alla fine, il risultato non cambia: stiamo creando un welfare parallelo, alimentato dalla BCE, inizialmente da 750 miliardi di euro.

Dico inizialmente perche’ la cifra sa di prudenza: siccome la BCE non vuole essere accusata di “aver finito le munizioni”, anziche’ stanziare 1500 miliardi subito preferisce stanziarne 750, e tra qualche tempo altri 750 , e cosi’ via. In questo modo la BCE “costruisce” la fiducia , dicendo che ha tante munizioni.

Ma creare un welfare di questo genere, di fatto, unisce un paese. Un esempio classico e’ la Germania, che di fatto e’ formata da quattro “nazioni” (Renania, Baviera, Svevia e Prussia) unite da un imponente welfare. Procedendo in questo modo nella UE, si va verso una “germanizzazione” dell’ Europa.

Si ottiene un’europa simile alla Germania: cosi’ come Länder molto disomogenei hanno firmato una costituzione e poi restano uniti con la forza di un welfare imponente, l’Europa sarebbe fatta da paesi che hanno firmato il trattato di Lisbona e poi sono uniti da un welfare europeo imponente.

Morale della storia, l’ Europa si muove in direzione di essere una “Bundes-Europa”.

Per questa ragione dubito fortemente della narrativa che vuole i tedeschi ad opporsi a questa operazione: in realta’ l’ Europa sta virando verso una configurazione tedesca, quella cui loro sono piu’ abituati.

Dopo due o tre operazioni da 750 miliardi:

  1. Nessun paese potra’ piu’ liberarsi dal debito che lo lega alla BCE.
  2. Tutti i paesi saranno cementati dal questo gigantesco Welfare finanziato dalla UE.

Questo programma e’, di fatto, la pietra tombale di qualsiasi sovranismo. E un passo avanti verso la germanizzazione del continente.

Ma guardandolo sul breve termine, i giornali italiani stanno gridando al “il nostro portafogli e’ salvo”.

https://boseburo.ddns.net/notice/9t9yxfGy6DIWhB8FVo

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