La copertura mediatica della vicenda dei trattori e degli agricoltori, sulla stampa italiana, e’ stata perlomeno scandalosa. Per esempio, nel dipingere la vicenda su scala europea si e’ detto che gli agricoltori stanno protestando tutti per la stessa cosa, che non e’ vero. Hanno protestato tutti nello stesso momento, e quindi occorre chiedersi chi abbia orchestrato la cosa (ma la presenza della Lega fa pensare a Mosca) , ma non tutti per le stesse ragioni. Che non sono nobili, in nessun caso. Andiamo un pochino nei fatti.
Partiamo dalla Germania. Gli agricoltori tedeschi hanno aperto le danze, perche’ protestano contro la fine dei sussidi al carburante diesel. Si potrebbe dire che abbiano ragione perche’ nel mondo dei trattori non esistono grandi alternative alla nafta, ma non e’ vero.
Il problema e’ che in Germania ci sono aziende mega, da 43.000 ettari (la piu’ grande) che producono generi agricoli. Il problema e’ che queste gigantesche aziende fanno economia di scala (vendono gli scarti alle centrali elettriche, vendono il metano prodotto dalle mucche, vendono le pelli in scala, vendono le ossa delle mucche macellate ad aziende come Haribo che ci fa le gelatine, eccetera). Poi ci sono quelli che sono rimasti piccoli, e non ce la fanno a competere sui prezzi perche’ non hanno economia di scala.
Ma questa e’ colpa loro: esiste la possibilita, anche qui in Germania, di costituire cooperative e mettere in comune dei mezzi. Se non lo fanno e si condannano a morte da soli, non si capisce per quale motivo il governo debba sussidiarli.
Gli agricoltori tedeschi, in definitiva, lottano per il loro diritto ad inquinare l’aria con il trattore, usando piu’ trattori del necessario, perche’ non si uniscono in cooperative.
Gli agricoltori olandesi invece protestano per via delle leggi che intendono limitare l’inquinamento da azoto e le relative emissioni. Si tratta di una delle zone con il maggior inquinamento da azoto d’ Europa, e come potete immaginare questo non fa bene alla gente.
Gli agricoltori olandesi, cioe’, lottano per difendere il loro “diritto ad inquinare il suolo”.
Gli agricoltori francesi protestano, invece , contro l’obbligo di mantenere a foresta il 4% della superficie del paese, ove l’agricoltura sta annientando ogni spazio alberato e pratoso, sterminando le api. Per la cronaca, senza api la terra diventa un deserto. Quindi servono prati coi fiori e servono boschi per gli impollinatori.
Gli agricoltori Francesi, quindi, lottano per il diritto di devastare l’ambiente e sterminare gli insetti impollinatori. Senza impollinatori occorre comprare sementi prodotte in laboratorio. Monsanto ringrazia.
Gli agricoltori italiani , invece , lottano per due cose.
La prima cosa e’ – come al solito – la pilla. I soldi. 50 Miliardi l’anno di sussidi. La ragione e’ la stessa degli agricoltori tedeschi. Nel mondo (ma non in Italia) ci sono aziende che hanno 10.000, 50.000, 100.000 mucche, e fanno economia di scala. Ci sono aziende che coltivano anche un milione di ettari di terra. Facendo economia di scala, fanno cadere i prezzi, e loro non ci stanno.
Anziche’ unirsi in cooperative e fare economia di scala anche loro, chiedono sussidi al governo. In pratica, l’agricoltore e’ un pensionato. Coi soldi del contribuente.
Adesso la gente li giustifichera’ dicendo che pero’ non avete cibo malvagio prodotto da grandi multinazionali, ma qui entra in gioco la seconda protesta.
La seconda ragione della protesta degli agricoltori e’ che vogliono far ritirare delle leggi che proibirebbero loro di avvelenare il terreno e le persone con diversi pesticidi pericolosi.
Gli agricoltori italiani , quindi, stanno lottando per il diritto di avvelenarvi, di avvelenare il cibo che mangiate, la terra e l’aria. E vogliono anche essere pagati per farlo.
Qualcuno ha fatto coincidere le proteste, vero, e siccome c’e’ di mezzo la Lega , possiamo facilmente capire che si tratti di qualcuno a Mosca. Ma il punto e’ che le ragioni di questa protesta sono ignobili, schifose e stronze. Nonche’, moralmente criminali.
Passiamo da agricoltori che lottano per il diritto ad inquinare l’aria col diesel ad agricoltori che lottano per il diritto di avvelenare il cibo, o di intossicare la terra coi composti azotati.
Il tutto mentre al resto della popolazione e’ imposto un aumento dei prezzi del cibo , e una transizione green per ottenere gli effetti opposti.
Siccome pero’ la Lega e’ vicina agli agricoltori del Nord e Fdi e’ vicina a quelli del sud, quindi gli agricoltori sono i beniamini del governo attuale, e tutti i media leccaculi sono ad “omettere per caso” le vere ragioni di una protesta che, a mio avviso, andava stroncata nel sangue.
Per una volta che servivano i metodi russi contro chi protesta, sono diventati tutti superdemocratici.
Adesso trovate simpatica la mucca a Sanremo. Ma se i pesticidi continuano a saturare terreni e falde acquifere, spero che troverete simpatica anche quella che vi verra’ a trovare nel reparto oncologia.
Perche’ “inquinare coi pesticidi” significa questo.
Piu’ cancro per tutti.
Commenti
“Gli agricoltori tedeschi, in definitiva, lottano per il loro diritto ad inquinare l’aria con il trattore, usando piu’ trattori del necessario, perche’ non si uniscono in cooperative”
Certo, perché, unendosi in cooperative, ci vorranno meno ore-trattore per arare/seminare/pulire/mietere i campi… Come no…
Il Fanello, quando entra nel pratico, è patetico!