NSFW

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Questo e’ un blog volgare. Non e’ sempre stato cosi’, nel senso che in passato ho anche avuto periodi nei quali non mettevo tanto porno nei messaggi.

Ma le cose sono cambiate, e ci sono diversi motivi per i quali metto molto porno e molto riferimento al porno , praticamente in ogni messaggio. Come ho gia’ spiegato, il giornalista medio e’ un ignorante fancazzista che passa il tempo a fare ricerche su internet e poi scopiazzare scrivendo articoli “suoi”.

Ovviamente , siccome sono pigri, a loro piacciono molto i blog dove, con pochissima fatica, possono fare copia-incolla.

Notai questa cosa molti anni fa, quando ancora questo blog si chiamava wolfstep. E quello che feci fu un bello scherzetto: inventai che l’olio di colza puo’ essere usato come carburante, dissi che i giornali stavano riportando di scorte esaurite nelle maggiori catene di supermercati, la cosa rimbalzo’ sui blog “contro”, e puf.

I giornalisti non verificarono, ovviamente (il giornalista di oggi e’ solo un blogger) , non chiamarono le varie catene per sapere se davvero l’olio di colza veniva comprato parossisticamente, e quindi riportarono la “notizia”.

Occorsero settimane per convincere gli italiani a non rovinare il proprio common rail , ma i giornalai non capirono la notizia. La capirono alcuni siti complottari che si erano attaccati ai miei RSS, e smisero di riportare cose alla cieca (alcuni dei loro lettori si erano fottuti il motore), ma i giornalisti non impararono.

Cosi’ iniziai a postare foto di grosse tette. Anche questo era seccante per loro, dal momento che siccome lavoravano in ufficio, al loro capo sembrava che stessero girando per internet a guardare grosse tette. Mettere foto NSFW era un bel metodo per fermarli, ma ovviamente loro cominciarono ad escludere le immagini dai post.

Facevano copia-incolla e mi ritrovavo le cose che avevo scritto gratis a far guadagnare soldi a loro.

Cosi’ ho deciso di mettere le cose porno nel testo. Se lo fai a livello di testi, non basta semplicemente fare un copia incolla, perche’ non solo le cose scritte rimangono appiccicate come la sborra di negro sulle tette della Nappi, ma spesso bisogna cambiare tutta la struttura per toglierle. Quindi dovranno lavorare. E quella pila di mediocri fancazzisti non ama lavorare.

Per questa ragione, su questo blog troverete sempre riferimenti ed immagini che sono imbarazzanti per un ufficio , e che comunque e’ troppo faticoso togliere per un “giornalista” moderno. E anche le cosiddette “AI che scrivono articoli” fanno fatica ad attingere da questo blog, perche’ nessuna e’ programmata per “depornizzare” gli scritti.

L’ultimo motivo per il quale metto qui tanti centimetri di cervice uterina allagata dopo il bombardamento di minchia e’ che la stragrande maggiranza delle persone che io odio (normalmente si tratta di perbenisti, benpensanti e provinciali) questo modo di scrivere e’ fastidioso.

Sia il perbenista che il provinciale, benpensante o meno, hanno una caratteristica: il puritanesimo. Si tratta di un finto puritanesimo, ovviamente, un travestimento che si propone di giustificare l’apocalisse di noia che queste persone causano quando entrano in un letto. Donne o uomini che siano, i perbenisti, i provinciali e i benpensanti a letto sono NOIOSI. Per nascondere il fatto che non hanno un immaginario erotico (se non roba americana made in Hollywood) , essi si travestono da puritani. Ma sanno anche di essere noiosi, e quindi sanno che i loro partner andranno a cercare altro fuori di casa. Lo sanno.

E diventa molto fastidioso per loro leggere un articolo che parla di poderosi pali di cazzo di color cioccolato che sfondano le “loro” donne, cosi’ come vedere fotografie di grosse tette  e di donne sensuali: quella gli ruba il marito.

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Di conseguenza, questo blog usa questo genere di linguaggio: ho imparato nel tempo che niente come ,grosse tette e grossi cazzi,  ha il potere di allontanare le persone che disprezzo.

Get used to it: questo blog e’ NSFW.

E se la cosa vi infastidisce, beh, per quelli che vengono a letto con voi ho una certa pena.

Morire di NOIA non e’ una bella morte. Specialmente tra le lenzuola.