Perche' l'Italia non puo' fare un blocco navale.

Siccome la Meloni sembra in pole position per vincere, i giornali cominciano a leccarle il culo, e si inventano inesistenti blocchi navali che l’italia avrebbe praticato contro l’ Albania. Cosa che non e’ mai successa. Siccome di Feo fallisce a spiegarli (del resto ci ha gia’ pensato un ammiraglio a fargli sapere che non capisce un cazzo) , ci provo io. 

Andiamo per gradi.

La costituzione dell’Italia. La costituzione ha il posto piu’ alto tra le fonti del diritto, il che implica che una legge del parlamento NON PUO’ cambiarla o inficiarla. In quel caso, se siete fortunati il presidente non la firma , se no viene dichiarata incostituzionale in seguito, e tutti quelli colpiti dal provvedimento vi chiedono soldi.

Cosa dice la costituzione?

Adesso vediamo cosa succede. L’articolo 10 dice chiaramente con la forza della costituzione che le leggi italiane si conformano a quelle internazionali quando sono state riconosciute generalmente: significa che se si fa parte dell’ ONU allora si riconoscono le delibere dell’ ONU , se si fa parte del SAR o del SOLAS si riconoscono quelle leggi come se fossero leggi italiane. Ma a differenza di quelle leggi nate in parlamento qui e’ la Costituzione a dirlo, e quindi l’opinione del parlamento e dei suoi partiti vale una sega.

Ma qui arriva il primo problema: secondo il diritto internazionale, che cos’e’ il blocco navale? E’ un atto di guerra riconosciuto come tale da ONU, del quale l’Italia fa parte e riconosce lo statuto e le delibere.

Quindi, se l’italia ha una contesa con un altro paese, e reagisce con un blocco navale, ALLORA sta commettendo un atto di guerra deliberato.

La contesa con la Libia c’e’ (la gestione dei flussi migratori), ma questo non significa che l’Italia possa iniziare una guerra. Perche’ non puo’?

Perche’ l’articolo 11 dice che l’Italia RIPUDIA la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. 

In breve:

  • la Costituzione riconosce quei trattati che definiscono “atto di guerra” un blocco navale.
  • la Costituzione vieta di usare atti di guerra per risolvere contese internazionali. 

Ergo, non e’ costituzionale un blocco navale contro la Libia solo per una contesa sui migranti. Punto.

Siccome questo viene dalla forza della costituzione, che e’ superiore sia a Parlamento sia agli atti prodotti dal Governo, indipendentemente da chi e’ in Parlamento o al Governo, il blocco navale e’ illegale. Punto.


Ma non basta. Come si fa di preciso un blocco navale? Si manda la marina militare a pattugliare delle acque, e nel caso ci siano navi che cercano di lasciare il paese, si intima loro di tornare indietro, pena l’uso della forza militare, ovvero di armi da fuoco di grosso calibro, siluri, missili, eccetera.

Ma se la nave e’ civile, non puoi farlo. Non puoi sparargli. Perche’ la Costituzione e’ chiara:

  • lo straniero viene trattato secondo delle norme internazionali a riguardo. (art 10)
  • lo straniero ha diritto a chiedere asilo politico (art.10)
  • la costituzione riconosce i diritti umani (art. 2) e quindi non puoi sparare sui civili come un russo qualsiasi.

quindi, nemmeno l’azione materiale del blocco navale e’ consentita, a meno di non essere gia’ in stato di guerra con la Libia, cosa che non e’.


Quando ero militare la Lega vinse per la prima volta le elezioni. Quindi ci siamo chiesti, e abbiamo chiesto al comandante durante un pranzo in quadrato, se davvero avremmo dovuto sparare sui barconi come diceva Bossi.

E se no, in che modo avremmo potuto rifiutare l’ordine. Lui e il commissario di bordo (nelle grandi navi c’e’ un ufficiale commissario laureato in giurisprudenza e addetto alle questioni di giustizia) ci spiegarono cosa avremmo dovuto fare.

Se dal comando arriva l’ordine di “trasmettere” l’ordine, il comandante deve ordinare agli ufficiali di eseguirlo. Quindi voi siete li’ che supervisionate lo smontaggio della testata di un siluro (nel mio caso), e vi dicono “lanci un siluro su quella grossa nave albanese che si dirige verso l’Italia”. E voi sapete che e’ gremita di civili.

Allora cosa fate? La prima sorpresa e’ che non potete dire di no. Rispondete tipo “subito”, oppure “si’, comandante”, eccetera. Quindi accettate l’ordine. (senno’ sono guai legali).

Pero ‘ poi continuate con quello che stavate facendo, e non lanciate proprio niente. Non approntate il siluro, non lo rendete disponibile alla catena di lancio (che cominciava in sala ECG, all’epoca) e quindi non si lancia alcun siluro. 

Bene. Cosa puo’ fare il comandante? Per prima cosa vi mette a rapporto chiedendovi cosa vi abbia fermato. Per esempio, potrebbe esserci stato un guasto. E voi rispondete che l’ordine era incostituzionale. 

Il comandante, che non e’ fesso, si limita ad annotare l’accaduto e vi ordina di tornare alle vostre occupazioni.

Ma siete su una nave grossa, quindi il comandante e’ uno in carriera che vuole diventare ammiraglio. Quindi per uscirne ancora piu’ pulito ordina al commissario di bordo (che diventa una specie di magistrato) di accertare che non ci siano fatti penali. 

Il commissario vi chiamera’, voi direte che l’ordine era incostituzionale, e il commissario chiude l’inchiesta. E’ laureato in giurisprudenza e quindi conosce la Costituzione. 

MA adesso il comandante (che vuole fare carriera) ha il problema di gruppi di scimmie urlatrici che gli danno del traditore e del pusillanime, e quando queste scimmie sono ministri, puo’ ostacolare la carriera. 

Che cosa fa? Vi manda a processo. Andate di fronte ad un tribunale militare, e dite che l’ordine lo avete accettato, ma essendo incostituzionale, non lo avete attuato. Il giudice chiedera’ ai testimoni se avete accettato l’ordine, il comandante stesso dira’ che avete risposto “subito”, o “si’ comandante”, e quindi siete a posto.

Ma adesso il giudice si incazza, chiedendosi chi abbia dato l’ordine incostituzionale. Apparentemente e’ il comandante, il quale pero’ dice che non ha dato l’ordine, ma lo ha solo trasmesso, venendo l’ordine dal comando navale, in gergo navicoma, o qualcosa del genere. 

Allora il tribunale chiama in causa l’ammiragliato (che “guarda caso” ha mandato qualcuno ad assistere al processo per evitare fango) e l’ammiragliato testimonia che ha trasmesso l’ordine a sua volta, che veniva dal ministero, tramite stato maggiore.

Il vostro processo si chiude senza conseguenze per voi, per il comandante e l’ammiraglio. E poi succedera’ che si apre l’inchiesta contro il ministro. (come successe a Salvini con la Rakete, insomma).


Andiamo ad un altro punto: la stampa sostiene che il blocco navale fu fatto contro l’Albania. Lo fa perche’ pensa che la Meloni andra’ a vincere, e una leccata di culo preventiva non fa mai male.

Ma le cose non andarono cosi’. Dopo l’arrivo a Bari del Vlora, il governo albanese chiari’ che i profughi li rivoleva indietro. E su 22.000, circa 17.500 furono rispediti indietro immediatamente, il resto (gli irriducibili) vennero isolati in piccoli gruppi e rispediti in seguito. Ne rimasero 1500 che avevano chiesto asili politico.

https://www.ilmessaggero.it/blog/albanesi_tutti_casa_la_vera_storia_vlora-1371102.html

Il resto della siuazione fu gestito in una condizione di ACCORDO con il governo albanese, con un’operazione di aiuti all’ Albania, e nella situazione per la quale il governo albanese rivoleva i suoi cittadini e accettava di riprenderli. 

Quando fermavamo un barcone albanese stavamo effettuando, a seconda, un’operazione di dogana o un’operazione di polizia marittima, legittimata da un trattato fra Roma e Tirana. 

Non ci fu MAI un blocco navale all’Albania, e i giornalisti che dicono il contrario hanno la faccia che sa di culo della Meloni.

E quando si tenta di dire che con l’ Albania fu la volta che abbiamo alzato la voce e fatto i duri si sta facendo esattamente l’esempio piu’ assurdo stupido e sbagliato:

https://www.adnkronos.com/albania-presidente-meta-30-anni-fa-sbarco-vlora-italia-speranza-per-tutti-noi_1HBqWyntiWxPYqYBbT7ZfH

segno che ad alcuni giornalisti leccare il culo alla Meloni PIACE.


La prossima domanda sara’: ma la Meloni e quelli di FdI non lo sanno?

Certo che lo sanno. Ma sanno anche di parlare ad una pila di scimmie urlatrici che di costituzione non sa nulla. Cosa succedera’? Succedera’ che per far contente le scimmie urlatrici proveranno a far votare un “blocco navale”. Se sono fortunati il Presidente della Repubblica non gli firma il decreto. Se invece sono sfortunati allora glielo cassa la Consulta, e tutti quelli che sono stati colpiti dal decreto gli fanno causa e si fanno dare soldi.

In entrambi i casi, come sono soliti fare i fascisti quando sbattono il cranio sulla propria mediocrita’ ed incompetenza, cominceranno a lamentarsi che “i boderi fordi” e il “dip steit” li hanno fermati. E quindi ci vuole il sistema presidenziale.

Che magari faranno anche, per poi scoprire che la Costituzione sara’, per forza di cose, superiore anche al Presidente. Che senza la Costituzione non potrebbe essere tale.

E allora piangeranno ancora piu’ forte (i fascisti sono dei gran frignoni) e diranno che il sistema presidenziale non gli basta, e vogliono come minimo il Sultanato.

Ma nel frattempo saranno sepolti di pernacchie e il paese avra’ perso un ventennio per liberarsi di loro. 

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