Ipocondria fashion.

Ipocondria fashion.

Ciao, mi chiamo Giuseppe Rossi. Ho proposto di uscire a mangiare qualcosa insieme, e adesso vi informo che sono allergico al glutine. Quindi non possiamo andare in un ristorante normale. Ma siccome sono anche autistico e depresso, non possiamo nemmeno andare in quegli altri due. E siccome sono anche non binario, nemmeno quello va bene. E girerete tutta la sera per la citta’, schiavi, per trovare un ristorante a base di soli neutrini, ai quali non sono allergico/intollerante/elicottero d’assalto.

Penso che sia il momento di spendere un paio di parole riguardo al fashion dell’ipocondria. Si tratta di quel fenomeno per il quale ogni vuoto, bleso e inutile imbecille sotto i trent’anni che voglia sembrare interessante, anziche’ trovare un hobby di cui parlare , decide di inventarsi una patologia.

Inizialmente pensavo che fosse la lobby del big pharma. Dopotutto, se ci sono tutti questi depressi, venderanno un sacco di antidepressivi. E invece no: il 90% dei depressi non si cura affatto, se non ingoiando una pillolina di qualche integratore alimentare a base dei piu’ assurdi precursori della melatonina. Che vanno bene per dormire, ma niente di piu’.

Poi ho cominciato a notare che si tratta di fenomeni che vanno ben oltre la statistica medica nota. E ho cominciato ad incontrare , specialmente per via delle farmacie, degli stravaganti specialisti che sarebbero in grado di misurare, mediante un Ohmetro, le vostre intolleranze alimentari. 

E sto cominciando a capire. 

Sto cominciando a capire che il 95% degli “intolleranti al glutine” sono solo degli scassacazzo. Sto cominciando a capire che , tranne pochi casi, non ci sono cosi’ tante persone con la sindrome ADHD in giro. E sto cominciando ad avere la certezza che le persone che sui social dicono di essere “autistiche” normalmente NON LO SONO.


E sto cominciando a capire che molti dei loro sintomi vengono letti su google, e poi interpretati male. Faccio un esempio. Secondo alcuni, le persone nello spettro dell’asperger avrebbero problemi con il genere sessuale, e quindi si trovano a disagio coi ruoli di genere. 

Il che e’ vero. Ma non nel senso in cui dicono quelli che dicono di essere asperger , quindi nonbinari/trans/elicotteri d’assalto su internet.

Ho la (s) fortuna di avere nel mio team alcune persone nello spettro dell’asperger , al lavoro. E lo sono davvero. E devo dire che sicuramente non si trovano a loro agio coi ruoli di genere: non vedrete mai le femmine diventare delle bombe sexy col taccazzo assassino e lo spacco nella gonna. Idem per i maschi, anche per una certa tendenza che tutti gli asperger hanno, ad ingrassare molto nella parte superiore del corpo.

Ma questo non significa che siano binari o transgender o qualsiasicosa: semmai e’ il contrario. Se volete mettere un Asperger in difficolta’, quello che dovete fare e’ costringerli a ricordare, oltre a facce e nomi, anche il pronome (zey zus sptrat zem dern whatever) che questi sciroccati modaioli si stanno inventando. Le persone nello spettro di Asperger sono gia’ tremendamente affaticate dallo sforzo di riconoscere la vostra faccia e associarla ad un nome, e voi li costringete anche a ricordarsi i pronomi? Ma ne avete mai incontrato uno, prima di decidere che sono quasi automaticamente parte del mondo

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No, non funziona cosi’. Per queste persone e’ gia’ uno sforzo immane trovarsi nelle regole di genere, e cambiare genere o trovare una sfumatura intermedia PER LORO E’ ANCORA PIU’ DIFFICILE. Stareste complicando la vita , rendendola caotica, a persone che quando vedono il caos vanno letteralmente nel panico. Due generi per loro sono anche troppi da gestire. 

Certo, lo so: essendo una moda, per molti l’ Asperger e’ passato di moda due anni fa. Con molto sollievo di chi e’ davvero nello spettro, devo dire. Ma il semplice fatto che queste persone abbiano difficolta’ con il proprio genere non significa che vogliano anche complicarsi la vita con un ALTRO genere, o con una qualsiasi delle sfumature di oggi, compresi gli elicotteri d’assalto.

Invece i furbi “woke” sono andati su qualche sito , hanno letto che le persone nello spettro di asperger faticano con le regole di genere (e con le regole sociali in genere, aggiungerei) e quindi ne hanno dedotto che si identificano anche loro con qualche genere inventato, elicotteri d’assalto compresi.

No. Non vi illudete che una persona che soffre davvero di Asperger possa trovare qualche soddisfazione in un mondo che inventa un nuovo genere al mese, con due o tre pronomi nuovi. Per loro questo e’ disordine e complicazione, e l sola cosa che otterrete e’ l’ansia.


Un altro punto sono le allergie e le intolleranze. Che sono inventate di sana pianta, nella maggioranza dei casi. Non dico che non esistano: dico che esistono, nei numeri che sono mostrati da pacchi e pacchi di statistica medica.

Gli allergici al glutine sono una quantita’ microscopica della popolazione. Esistono, certo. Ma sono pochissimi. Meno di uno per diecimila. Questa gigantesca ondata di allergici al glutine, che sembra stia passando come stanno passando i depressi e gli anoressici (cosi’ anni ’90, signora mia!! E’ cosi’ out…) , e’ in gran parte una moda giovanile, assecondata da tanta industria agroalimentare che vuole pagare per scrivere che il vostro shampoo e’ privo di glutine.

15 Times Going 'Gluten-Free' Went Too Far | HuffPost Entertainment 

Gluten-Free Water' Shows Absurdity of trend in Labeling What's Absent |  SciTech Connect

Gluten free water y'all. : r/facepalm

La verita’ e’ che ormai i vegani sono isolati, non hanno piu’ amici e sono ridotti alla setta di fanatici che sono. E quindi, siccome rompersi i coglioni tra loro li annoia, alcuni di quegli elementi si stanno inventando le piu’ improbabili allergie.

Io sono allergico agli scassapalle, per esempio, e quindi li sento subito. 

Chissa’ perche’ l’allergia agli scassacoglioni non viene mai presa sul serio, eh?


Ora, io so che quest’anno anche i celiaci stanno passando di moda, e un’ondata di persone che “detransizionano” sta mettendo la parola fine a quelli che dicevano di avere la disforia di genere. 

Quindi non dovremmo piu’ avere problemi con gli scassacazzi che hanno bisogno di un preciso pronome inventato , e anche il numero di celiaci , sembra , sta tornando ai numeri fisiologici che la scienza accetta. 

MA attenzione, perche’ stanno per arrivare altre mode: il Fashion non si ferma MAI.

Allora, nella classifica delle ipocondrie fashion autunno inverno 2022/23, abbiamo:

  1. quelli che sono allergici al lattosio e vi scasseranno la minchia per il bar ove prendere il cappuccino.
  2. Le allergie crociate (deus lo vult!)
  3. Le allergie dovute al riscaldamento del pianeta (eh?)

Allora, esistono intere popolazioni che non possono bere latticini o mangiare formaggi. Gli asiatici, per esempio.

Ma se siete bianchi europei, mi spiace avvisarvi, queste cose sono poco credibili. Si’, e’ possibile che esista UNA persona che e’ intollerante al lattosio, ma la prossima dovete incontrarla nella regione vicina. E comunque il lattosio scompare con la stagionatura dei formaggi, quindi il grana padano non c’entra un cazzo con la vostra allergia. 

Le allergie crociate. Lo scassacazzo 2022/23 ha le allergie crociate. Ma non si toglie dalle palle per andare a Gerusalemme, no. Semplicemente decide che se e’ allergico al travertino nell’aria, allora sara’ allergico anche al melodramma nel salmone. Perche’? Perche’ OVVIAMENTE c’e’ la stressa proteina.

E cosi’ partendo dal fatto che gli prude il naso in primavera, se ne deduce che sara’ allergico anche alla tovaglia del ristorante e al pesce dell’acquario dei ristoranti cinesi. Perche’ le crociate sono una cosa seria.

Rimangono per ultimi quelli che hanno le allergie ai pollini, perche’ col cambiamento climatico le piante hanno anticipato la fioritura. A parte il fatto che questo al massimo dovrebbe spostare nel tempo l’allergia, con il cambiamento climatico e’ successo che ora firenze ha il clima di Caserta. Ma questi problemi non si sono mai notati durante i fenomeni migratori, tipo che gli immigrati casertani nella Firenze “fredda” si sentivano meglio.


Tre le ipocondrie fashion potrei notare una crescita di persone “non neurotipiche”, che significa “mi sono bevuto il cervello da piccolo ma voglio far finta che tu mi debba sopportare perche’ altrimenti sei razzista”, l’ ADHD , anche se regge bene la depressione, e il disturbo bipolare sta cominciando a comparire, specialmente tra gli influencer di tiktok.

Ognuno dei quali ci scassera’ la minchia descrivendo alla nausea (e preferibilmente a tavola) gli aspetti piu’ escatologici delle loro patologie, focalizzandosi sulla diarrea, ma solo dopo il primo.

A tutte queste persone vorrei mandare un messaggio:

Sei solo un Giuseppe Rossi come tanti. Non puoi parlare di nulla perche’ non hai un hobby. Non puoi nemmeno parlare di politica perche’ ti importano cose come la Palestina o il popolo rohinga o la nazione trumbuttu, di cui non frega un cazzo a nessun altro. Non puoi parlare di niente perche’ oltre a quello non hai interessi, non leggi altri libri , non suoni uno strumento, non hai nulla di cui parlare. 

Ma se c’e’ una cosa di cui NON voglio parlare, specialmente a tavola, e’ lo stato del tuo intestino, il tuo cazzo di sistema nervoso, i problemi che hai col tuo stesso culo e dove trovarlo, le tue malattie mentali e perche’ ti cola il naso. Non me ne frega un cazzo, non ti rendono interessante, e sei solo lo scassacazzi che fino a ieri sarebbe stato vegano, se solo i vegani non fossero cosi’ emarginati che nemmeno i russi vogliono stuprarli.

Spero di essere stato chiaro, perche’ onestamente il fashion era gia’ abbastanza scocciante, ma un fashion dell’ipocondria e’ anche patetico. 

Siete cringe voi, il vostro naso che cola, il vostro intestino comunista, la vostra malattia mentale cool, e il vostro genere sessuale che non esiste nemmeno nella lingua parlata.

E prima di inalberarvi, ricordate una cosa: sono allergico agli scassacazzi. 

Il che giustifica quello che ho detto.

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