Doom scrolling.

Doom scrolling.

Ho cercato di dire quello che la stampa non dice, per poi scoprire che la stampa lo diceva, sistematicamente, dopo ogni post. Ma mi sono accorto che il blog si era riempito di persone dipendenti da adrenalina, che cercavano l’occasione per fare doom-scrolling, cioe’ riempirsi di adrenalina a furia di notizie funeste.

Eppure, ho sempre cercato di riportare il tutto al semplice, nudo razionale: se l’ Ukraina entrasse nella NATO, e la NATO ci mettesse dei missili tattici, difendere Mosca sarebbe impossibile.

Questo e’ il semplice, geometrico, geografico razionale di questa guerra. Possiamo discutere del fatto che Putin ci abbia messo la sua narrazione (come se la stampa occidentale fosse scevra di narrazioni) ma la verita’ pura e semplice e’ che sino a quando il fianco di Mosca rimane cosi’ scoperto, Mosca cerchera’ di coprirlo.

Non importa che sia Putin o un altro, e non importa che sia una democrazia o una dittatura: se domani il Messico dichiarasse un’alleanza militare con i cinesi e cominciasse ad ospitare truppe e mezzi cinesi, farebbe la stessa fine dell’ Ukraina.

Ed e’ gia’ successo con Cuba, che e’ stata oggetto di un tentativo di invasione. https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_della_baia_dei_Porci

Semplicemente , il tentativo falli’ per molti motivi, e non si possono notare delle assonanze con quanto sta succedendo in Ukraina.

Ma il punto e’ che chi viene qui a fare doom scrolling non cerca la parte razionale del problema. Cerca , piu’ o meno, un film di hollywood che parli di armi, di strategie e di tattiche campali.

Ma cosa cambia? Tutti i problemi che affliggono questa “invasione” hanno le stesse radici di quelli che fecero fallire la Baia dei Porci.

Ovvero, i servizi segreti NON dovrebbero organizzare o dirigere guerre.

Ogni corpo ha una sua cultura. I servizi segreti NON hanno una cultura della guerra. Non hanno una cultura militare. NON hanno una visione strategica nel senso militare.

Questa cosa sembra strana perche’ molte persone chiamano “strategia” quella che normalmente viene indicata con “dottrina militare”, chiamano “tattica” quello che e’ semplicemente l’armamento dell’esercito, e normalmente la dottrina militare non viene menzionata.

Vediamo di capirci:

  • la strategia non e’ una cosa che fai o inventi. E’ una cosa che leggi o strutturi , ma se hai 9000 km di coste, non puoi avere una strategia diversa da “difendere le coste”. Se hai il Fulda Gap, non puoi avere una strategia diversa da “difendere il fulda gap”. Se fi fronte a te ci sono 6000Km di pianura prima di Mosca, non e’ che ci mandi gli alpini. E cosi’ via. E se il nemico ha un sacco di fortificazioni non ci mandi a morire i fanti. E cosi’ via. Il compito dello stratega e’ quello di strutturare la propria azione globale in accordo con la contingenza , con i fatti materiali e con il contesto immutabile.
  • parole come “blitzkrieg” o “guerra lampo” si riferiscono alla dottrina militare, non alla strategia. La guerra lampo non e’ una strategia. Non puoi decidere di farla. Ma devi strutturare le tue forze armate per farla. Non puoi fare blitzkrieg se la tua logistica ha un cordone ombelicale corto. Non puoi se non addestri adeguatamente gli ufficiali.
  • quando si parla di “tattica” si intende quello che normalmente viene confuso per “strategia”: per intenderci, Rommel era un tattico geniale, ma operava su un teatro le cui dimensioni ci inducono a parlare di “strategia”. Ma Rommel faceva quel che serviva alle sue truppe per vincere, non puo’ essere considerato uno stratega. Era un maestro nell’applicare la sua dottrina di guerra, (che peraltro aveva praticato proprio nella battaglia di Caporetto), aveva una reazione rapidissima agli eventi, ma questo appunto ne fa un ottimo tattico. Il problema della tattica e’ che quando viene spiegata nel caso dei romani, quelle scelte che all’epoca erano “strategia” (metto la cavalleria dietro, metto gli arceri ai lati, muovo la fanteria sulla montagna) oggi sono chiamati “tattica” e sono lasciati a ufficiali minori.

Detto questo, il punto e’ che senza una conoscenza ottima del terreno ukraino in questo preciso momento (fango, temperatura, metereologia, etc) non si riuscira’ mai a parlare di tattiche. Sapere che vengono bombardate le citta’ dice poco: “bombardamento” va dalla “firestorm” come a Dresda a “bombardamento di precisione sulle facilities (acquedotti, centrali elettriche, etc)” , e un conto e’ bombardare una citta’ con missili cruise, e farlo con dei MRL come i Grad.

I giornali dicono che tutto il problema e’ la precisione, perche’ ormai e’ dai tempi di Desert Storm che ci insegnano che la precisione delle armi ci consente di risparmiare vittime.

No.

Se io sgancio una bestia da due tonnellate nel mezzo di una citta’, posso fare i salti mortali sulla precisione, posso colpire il mio bersaglio con precisione di due centesimi di millimetro, e sara’ una strage.  La precisione e’ necessaria, ma non sufficiente. E se pensate che il problema sia “due tonnellate”, beh, considerate che per la strage di Bologna bastarono una quindicina di chili. Che nel mondo militare sono considerati una bomba molto, molto, molto leggera.

Per minimizzare il numero di vittime civili occorre …. VOLER minimizzare il numero di vittime civili. E prendere tutta una lunghissima serie di precauzioni per risparmiare le loro vite.

Se si lascia che suonino gli allarmi , le persone corrono nei rifugi. Se si bombarda poco spesso, gli allarmi contano. Se ogni giorno l’allarme suona 20 volte, non serve a nulla. Se non si colpiscono i rifugi, le persone corrono nei rifugi. Se non si colpiscono edifici come scuole e ospedali, la popolazione ci si rifugia se non trova altri posti.

Un bombardmento selettivo non e’ solo un bombardamento preciso, e’ la parte aerea di una guerra organizzata attorno all’idea di non uccidere civili. Se la guerra non era stata progettata per questo (Desert Storm lo fu per evitare un altro Vietnam)  , la strage di civili avverra’ comunque. E’ snervante tutto questo parlare di morti civili in relazione con la precisione delle armi russe. Le armi sono sempre precise quanto piu’ e’ possibile: sarebbe assurdo fare armi senza badare che colpiscano il punto da colpire. La precisione e’ comunque un requisito.

Il motivo per cui in Ukraina c’e’ una strage di civili e’ che la guerra non e’ mai stata disegnata per evitare questa strage.

La Russia non ha mai avuto il suo Vietnam. Quando la gente mi dice che l’ Afghanistan e’ stato il loro Vietnam , mi viene da ridere. Il Vietnam ha causato una stagione di contestazione, che noi chiamiamo “il ’68” , che ha trasformato la societa’ occidentale in maniera profondissima.

L’afghanistan ha in comune con il Vietnam la proporzione delle forze, ma non gli effetti sulla societa’ russa. La Russia era gia’ nel processo di Perestrojka nel periodo, e la sconfitta si perse nel crollo dell’ URSS.

Chi dice che l’ Afghanistan e’ stato il Vietnam dei russi non ha capito ne’ gli effetti del Vietnam ne’ quelli dell’ Afghanistan.

Quando inizia la guerra del golfo , la prima Desert Storm, gli USA hanno il bisogno impellente e storico di dimostrare che le perdite civili sono limitate al massimo. I russi non hanno mai avuto la stessa esigenza, e non ce l’hanno oggi, perche’ il loro Afghanistan non ha prodotto alcun effetto di contestazione sulla societa’ russa.

Detto questo, torniamo all’analogia Cuba-Ukraina. In entrambi i casi gli errori furono dovuti a quanto segue:

  • l’esigenza di condurre la guerra in modo da essere quasi “deniable” sino a cose fatte
  • l’esigenza di tenere la guerra  segreta alla popolazione, sino a cose fatte.

Queste due NON sono esigenze dei militari. Se ancora oggi i russi non sanno cosa succede in Ukraina , e se lo sanno non e’ da canali ufficiali, e’ perche’ questa guerra e’ pensata come operazione “sporca” diretta dai servizi segreti.

Ai tempi della Baia dei Porci era la CIA a dirigere. Oggi deve essere il GRU, o qualcuno del GRU. Ed entrambi fecero gli stessi identici errori, a partire dalla logistica carente , sino all’incolonnamento in zone conosciute meglio dal nemico che da loro stessi, alla mancanza di dominio dell’aria, e molto altro.

Adesso si dice: “ma anche in Siria hanno fatto cosi’ “. Appunto. Ma in Siria , per esigenze della congiuntura, quella era esattamente una guerra condotta dai servizi. Poche persone, molti mercenari, molta popolazione civile coinvolta, miliziani poco addrestati, eccetera.

Ma questa e’ una cosa diversa, per ovvie ragioni.

Per ora la guerra sta venendo condotta con il modo di vedere le cose tipico dei servizi. Un misto di propaganda, guerra, negazione della realta’, e molto altro.

I servizi segreti russi, poi, non sono cresciuti in professionalita’ rispetto al KGB. Si sono strutturati dandosi come modalita’ operativa la stessa che ha una cosca mafiosa. Si potra’ dire che i servizi segreti siano quelli che a volte giocano sporco, ma bisogna capire che non nascono per giocare sporco: il nome “intelligence” ne fa piu’ che altro degli specialisti, non dei sicari.

Ma negli ultimi anni, il GRU non ha fatto niente di piu’ che uccidere. Come spionaggio hanno fatto delle  figure poco belle (vogliamo parlare della vicenda italiana , quando pensavano di ottenere segreti militari dall’ammiragliato pagandoli 5000€ ciascuno? ).  E nemmeno in questa guerra stanno mostrando di essere un’intelligence: sembrano piu’ una torma di sicari e di forze speciali impegnate in operazioni di eliminazione.

In definitiva, il servizio segreto come servizio di Covert operation e BlackOps. Non esattamente una promozione, o una crescita. Specialmente se consideriamo che nel frattempo la NSA ha acquisito la possibilita’ di spiare praticamente l’intera internet, per dirne una, o nel fatto che i sottomarini della Marina italiana ormai sono il braccio dei servizi segreti nel mediterraneo e servono principalmente a raccogliere dati.

Personalmente penso che non stiamo assistendo a carenze specifiche dell’esercito russo. Sappiamo che hanno sistemi di comunicazione. Sappiamo che hanno l’aviazione. Sappiamo che hanno una logistica.

Quelle che stiamo vedendo sono, piu’ probabilmente, le carenze di un servizio segreto che cerca di organizzare una guerra che invece richiederebbe generali. Provate a pensarci: durante la guerra del golfo sapevamo che il generale era Schwartzkopf. E poi abbiamo saputo di Patreon, e di tutti gli altri.

Ditemi, chi sono i generali che stanno organizzando la guerra in Ukraina? Perche’ tener segreto il nome dei generali?

Chi sta dirigendo la guerra? Chi sta dando gli ordini?

A tener segreto il nome di chi comanda un’operazione non sono quasi mai i militari. Sono quasi sempre i servizi segreti.

Servizi segreti che ormai sono diventati una cosca mafiosa: sono cosi’ ipnotizzati dal fatto che a volte si facciano operazioni “sporche”, che si sono ridotti a fare praticamente solo questo.

E ad illudersi di poter guidare una guerra.

Credo che prima o poi Putin dovra’ rassegnarsi a  far entrare in gioco i generali. Anche se avessero preso le citta’, la dimensione dell’ Ukraina non consente di cantar vittoria. I russi non diventerebbero padroni dell’Ukraina, al massimo avrebbero nominato il sindaco di Kiev.

L’esercito Ukraino e’ ancora li’. Dei quasi 30.000 uomini capaci di usare equipaggiamento NATO e del resto dei 110.000 che comunque c’erano, non si ha traccia. Non sono stati uccisi di sicuro. Se si fossero arresi in massa la propaganda russa li starebbe mostrando.

Prima o poi i servizi segreti russi dovranno andare da Putin a dirgli che con tutto quello che hanno fatto, hanno conquistato delle citta’, hanno dei sindaci fantoccio e dei governi fantoccio, ma non controllano ancora l’Ukraina. Questo e’ ancora piu’ pericoloso, per Putin, dell’ Ukraina nella NATO, perche’ almeno saprebbe a chi telefonare.

Ma se nascessero dei signori della guerra , e si prendessero tutte le zone rurali, i russi sarebbero tagliati fuori.

Non e’ possibile prevedere cosa potrebbe fare di peggio Putin: il fatto che nomini di continuo le nucleari fa capire che in mano non ha altre carte. Quello che vediamo e’ il massimo che sa fare: dopodiche’ gli rimangono solo le atomiche.

Chiuso in questa tenaglia, e’ facile capire cosa vogliano fare gli americani.

  • quando le sanzioni saranno visibili alle masse (prima o poi qualcuno, per quanto ignorante e bifolco,  notera’ che la nazionale non partecipa ai mondiali di calcio?) capira’ che (siccome non e’ mai successo prima, nemmeno nella guerra fredda) , si stanno raccontando frottole. Il sogno dei servizi segreti di occultare la dimensione della guerra per avere le mani libere si infrangera’ presto.
  • tagliare fuori il settore energetico russo dal mercato, lasciando solo i cinesi come clienti. E i cinesi sono dei PESSIMI clienti, specialmente quando non hai alternative. Faranno continuare la guerra a bassa intensita’ sino a quando , ondata di sanzioni dopo l’altra, l’economia russa avra’ come sbocco solo la Cina, che pero’ non vuole essere uno sbocco, ma un esportatore netto.

Si’, ma che fare?

Il problema e’ che stiamo assistendo ad una guerra di propaganda.

All’inizio della guerra il presidente Ukraino accusava l’occidente di averli abbandonati, poi arrivano tutte le sanzioni (swift compreso) e armi a tonnellate.

Se adesso accusa l’occidente di non fare una no-fly zone, e’ perche’ presto cominceranno a cadere aerei russi. Se accusa l’occidente di non mandare uomini sul campo, e’ perche’ questa “brigata internazionale di volontari” e’ fatta probabilmente da “contractors” .

Non sara’ mai dato saperlo, dal momento che in una fase come questa, l’occidente che dice “non vogliamo scontri diretti” e che “non mandera’ uomini in Ukraina”, puo’ voler dire l’esatto contrario.

In un certo senso e’ quasi dantesco, nel senso che l’uso di mercenari della Wagner e’ sempre stato dominio russo, e che tipo di armi avranno questi mercenari (e quali aerei russi saranno capaci di abbattere) non lo sa nessuno. MA non mi stupirebbe se avessero molto piu’ di un manpad stinger  , almeno tra qualche tempo.

Del resto, come ho scritto qui https://keinpfusch.net/la-globalizzazione-muore/, per gestire la comunicazione in esclusiva e nascondere alla popolazione quanto succede, i russi sconnetteranno la loro rete dal resto di internet.

E, non fatevi illusioni, se lo fanno non torneranno piu’.


Quello che voglio dire e’ che questa guerra, per come e’ fatta, e’ in gran parte una serie di covert operation. Gli appelli, i corridoi umanitari, sono tutte cose che sono fatte per manipolare l’informazione, ma sono tutti ben lontani dal corrispondere alla verita’.

Ormai e’ chiaro a Biden che causare una guerra nucleare in Europa andrebbe contro le sue velleita’ di ri-vincere la seconda guerra mondiale. Adesso deve proprio vincere la terza, e deve per questo evitare scenari troppo devastanti.

Il risultato globale di questa guerra e’, apparentemente, ancora molto aperto. Non me la sento di dare gli Ukraini come vincitori perche’ la sproporzione e’ enorme, ma nemmeno sui russi scommetterei molto.

E non bisogna credere a NIENTE di quello che si sente dire. Il solo risultato certo e’ questo:

Doom scrolling.

Che e’, onestamente, molto deprimente per i russi.

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