Maradona ha fatto anche cose buone.

Maradona ha fatto anche cose buone.

Sto leggendo, a distanza digiorni, della morte di Maradona. Onestamente credevo che fosse una cosa fatta per distrarre, o per far contenti i napoletani , o per consolarli del fatto di essere comandati da un narcisista patologico durante una pandemia. Ma la cosa sta durando molto, e quindi visto che cani e porci scrivono di Maradona, posso farlo anche io.

Per prima cosa, Maradona non era un grande sportivo. Era un grande calciatore, mi dicono, ma la parola “sportivo” non indica soltanto chi pratica molto sport. La parola sport indica anche una serie di valori, tantevvero che si usano espressioni come “prenderla sportivamente”, ed altri. Maradona incarnava questo genere di valori nella sua vita personale?

No.

Potrei citare le sue frequentazioni di camorristi, la sua dipendenza da cocaina, il suo atteggiamento verso un vero e proprio Harem di donne (femministe, dove siete quando servite a qualcosa? Ah, giusto. Non servite piu’ ad un cazzo di niente) ed altri, primo tra tutti il suo disprezzo per le regole.

Tutti atteggiamenti che sono completamente incompatibili coi valori dello sport, tantopiu’ che allo sport diamo un valore educativo, il che richiede agli sportivi di essere d’esempio in qualche modo.

Il fatto che questa persona sia un modello spiega benissimo come mai migliaia e migliaia di napoletani siano scesi in piazza senza maschere, durante una pandemia, in spregio completo delle leggi e delle regole, e senza che lo sceriffo dei poveri faccia qualcosa. Sono perfettamente in linea con l’esempio del loro campione.

Ma se dico questo, tutti arrivano a dirmi “guarda che ti sbagli, maradona ha fatto questo e quello”. Oh, certo. E Hitler ha fatto le autostrade, e Mussolini ha fatto anche cose buone.

Va bene, lo riconosco: Maradona ha fatto anche cose buone.

E siccome questo si dice anche di Mussolini, non viene da stupirsi se la stampa sportiva la pensa allo stesso modo. Certo, sei amico orgoglioso di feccia malavitosa che scioglie bambini nell’acido, ma hai vinto lo scudetto. Mussolini ha fatto anche cose buone, no?

C’e’ una ragione particolare se il mondo del calcio e’ cosi’ fascista. Dopo la guerra il sistema partitico si spartiva tutto. Scuole, universita’, sindacati, RAI, IRI, e tutto quanto. Quelli dell’ MSI dicevano di essere fuori da questi giochi perche’ piccoli ed emarginati, ma non era vero. Anche loro avevano ricevuto il loro pezzetto di stato: una scuola chiamata ISEF, piu’ il CONI.

Si trattava di prede piccole, che nessuno si fumava pari, (ai tempi il calcio fatturava poco e l’ ISEF era la scuola dei “non troppo svegli”) perche’ nei primi decenni dopo la guerra l’Italia era affaccendata in altre faccende.

Ma questo consenti’ ai fascisti di occupare militarmente l’intera gestione dello sport , avvicinandolo al mondo militare , e tante altre quisquilie. Poi lo sport finisce sotto i riflettori, e chiaramente arrivano piacevolezze come “ma sono quattro lesbiche” [riferito alle giocatrici di calcio(https://www.google.com/search?ei=g-7CX6vzEbmSwPAPyoG3cA&q=calcio+femminile+basta+sono++quattro+lesbiche+dichiarazioni) ed altro.

Tutto succede perche’, essenzialmente, le istituzioni dello sport italiano sono ancora un feudo fascista, lo sono state per 80 anni ormai, e quindi quella e’ l’aria che si respira. Ed e’ l’aria che permea il giornalismo sportivo, ove se sei “nero” sei favorito. E questo vi spiega anche perche’ nessuno sportivo in Italia fa alcun coming out: quando vivi in un ambiente completamente fascista, ti passa la voglia di farlo.

Non deve stupire, quindi, se nel dire che Maradona non era uno sportivo esemplare (perche’ ha tradito proprio e per primi i valori dello sport), ci si sente rispondere “Maradona ha fatto anche cose buone”: fa parte della dialettica apologetica dei fascisti. Lo dicono di Mussolini, e per istinto, come riflesso, dicono la stessa cosa di qualsiasi loro idolo che viene criticato.

E dal momento che il calcio, come il resto dello sport, non ha alcuna utilita’ se non quella di propagare alcuni valori , viene da chiedersi che senso ha che lo sport italiano sia in mano da sempre ad una cricca di fascisti.

Allora mi si dira’ che Maradona e Che Guevara, che Maradona e Fidel Castro, e quindi Maradona non poteva essere fascista. In realta’ quasi tutti i fascisti vi diranno serenamente che Mussolini era “piu’ di sinistra della sinistra”, e tutta la manfrina che accompagna la sua apologetica. Ma vorrei far presente che i valori dello sport sono anche valori olimpici. Cioe’ valori di pace. In che modo esaltare un guerrigliero combaci coi valori olimpici lo sanno solo i fascisti, ma diciamo che e’ una buona foglia di fico. Viene da chiedersi cosa avrebbe pensato Che Guevara di un miliardario che frequenta gangster, ma considerando il fatto che Che Guevara ha rovesciato un intero regime di miliardari che frequentavano gangster, la risposta secondo me e’ scontata. E non vi piacerebbe.

Potete anche raccontarmi quello che volete di quanto bravo fosse a giocare a calcio, ma onestamente, la mia risposta rimane la stessa. Parliamo dello stesso ragionamento di chi dice “Mussolini ha fatto anche cose buone”, solo che avete cambiato il nome del personaggio esecrabile.

“Maradona ha fatto anche cose buone”.

E questo vi dice molto su chi fosse.

Commenti

  1. Marco Leone

    Il SINISTRO E IL DESTRO DI MARADONA

    Tutto mancino, quando i più Grandi sono dovuti divenire ambidestri solo per immaginare la scalata all’Olimpo calcistico.

    Un immenso talento andato avanti per inerzia, nonostante notti allegre e stravizi.

    La postuma razionalizzazione del bicchiere mezzo vuoto ha progressivamente roso l’animo dell’ex campione. E, forse, anche minata la salute.

    La platonica dicotomia corpo-mente sintetizza la parabola del Pibe de Oro: 30 anni di Gloria esteriore e 30 anni di rimpianti interiori.

    Maradona: un Sinistro senza Destro, mito sportivo avulso da ogni concezione di professionalità.
    Inimitabile nel primo caso, da non imitare nel secondo..

  2. Alcoor26 .

    Che articolo sciocco!!
    Il calciatore trasmette emozioni come un artista!
    Nessuno si meraviglierebbe se alla morte di un artista, di un produttore di emozioni, la gente si commuova.
    Fosse anche un alcolizzato tipo baudelaire!
    Pezzo toppato alla grande….

  3. mandraghe

    Maradona era un’artista. E come i più grandi artisti anche un gran farabutto al di fuori della sua arte. Qualcuno glielo spiega ad Uriello che l’arte e l’artista vanno separati? Che una buona metà dei musicisti che lui ascolta sono persone di merda nel loro privato (quando non pubblicamente fascisti) ma questo non ti priva (ops) di apprezzare la loro arte? Questo messaggio è scritto da uno (me) che disprezza il calcio moderno.

  4. Cassius Bark

    Oooh bravo Uriel, infatti tutta questa manfrina sta durando sin troppo.
    E poi Maradona artista, ma per favore! L’arte è fine a sé stessa, Maradona non andava in campo per creare bellezza, ma per fare vincere la sua squadra e per fare gol, tant’è che ne fece pure di mano e ne fece tanti normalissimi.

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