La Nuova Colonna Infame continua imperterrita…

Supponete di avere a che fare con un tizio che fa le previsioni del tempo. Se e’ una persona onesta, vi dira’ qualcosa come: “le mie previsioni sono valide per 7 giorni, poi diventano imprecise e bisogna rifarle.

Niente di male, direte voi, trattandosi di qualcosa che non e’ del tutto conosciuto, lo scienziato serio si deve comportare cosi’. Adesso supponete che tale scienziato si ostini a dire “pioggia tra 8 giorni”, “bel tempo tra due settimane”. Sicuramente lo definireste un cialtrone: prima vi ha detto che puo’ fare previsioni per 7 giorni, e che le previsioni vanno ripetute ogni settimana perche’ siano precise, e poi fa previsioni per 8,10,15 giorni.

Ecco, questo e’ stato piu’ o meno l’atteggiamento del FMI nei confronti dell’economia mondiale. Siamo ancora al 4° mese del 2003, e loro ci sanno dire che “nel 2004 ci sara’ ripresa”. Peccato che a fine anno bisognera’ rifare le previsioni : esse sono gia’ inaffidabili dopo 8 mesi.

Cioe’, ragazzi, ci hanno detto che nel 2004, seconda meta’, dovremmo avere la ripresa. Ma nel 2004 , PRIMA meta’, avremo gia’ la necessita’ di un’altro rapporto del’ FMI. Perche’? Perche’ quello precedente e’ obsoleto, dunque non affidabile. Vi rendete conto della presa per il Q?

Provate ad acquistare la stampa specializzata: quante previsioni simili vedete? Sono circa 5 anni che la ripresa e’ dietro l’angolo. Per “angolo”, intendono SEMPRE il loro limite di previsione. Hanno un’anno di capacita’ predittiva? No probs, la ripresa arrivera’ tra un’anno e mezzo! Hanno 8 mesi di capacita’ predittiva? No probs, la ripresa arrivera’ tra 12 mesi. E sara’, sia chiaro, una ripresa”debole”. Attenzione quindi, potremmo anche non accorgercene!

Queste tecniche le conosciamo bene: sono le stesse che si usano per fare gli oroscopi. Spesso gli oroscopi sono proprio cosi: imprecisi quel tanto che basta per azzeccarci sempre. Leggete le loro analisi piu’ approfondite: ci sono tecnicismi completamente infondati e del tutto simili a quelli che si usano in astrologia. Anche gli astrologi usano tecniche raffinate per calcolare la posizione di una stella: il problema sta nel fatto che dalla posizione della stella poi tirano fuori altre affermazioni. Ecco, loro fanno cosi’: usano tecniche altamente scientifiche per produrre “dati”, dati che poi interpretano “ad muzzum”. Per molto meno una qualsiasi persone viene cacciata da qualsiasi dipartimento di matematica. Ma no, loro sono dei dirigenti dell’ FMI, loro hanno la “matematica finanziaria” (una versione modificata della matematica, modificata… in maniera congruente alle loro cazzate: non ho mai incontrato un’economista che sapesse fare una dimostrazione. O che ne sentisse il bisogno.) L’analisi economica e’ solo una forma di chiromanzia ricoperta di scientismo e numeri. Il guaio e’ che la chiromanzia la devono fare i chiromanti, che la sanno fare, non gli economisti dell’ FMI che NON la sanno fare.

E allora, la ripresa sara’ “lieve”, e sia chiaro e’ prevista proprio nel momento in cui la previsione non serve a niente. Cioe’, se la possono rimangiare tranquillamente.

E questa e’ solo la prima delle panzane che ci rifilano. Parliamo di attualita’ economica? Bene, tutti quelli che hanno seguito questa BREVISSIMA guerra, praticamente prive di perdite (con 250.000 persone in movimento per 1000 km, 130 morti sono la media di incidenti stradali del sabato sera) sanno che piu’ volte le borse sono calate per “l’incertezza sugli esiti della guerra”.

Cazzate. L’esito di questa guerra e’ MOLTO piu’ certo, e lo e’ stato fin dall’inizio, di quanto non sia il valore delle azioni di una qualsiasi azienda. In confronto all’incertezza ed al rischio che regnano quotidianamente in borsa, la guerra era una cosa dall’esito scontato.

Eppure, la qualsiasi notizia che un carrarmato si impantanasse, che un pozzo prendesse fuoco, provocavano una caduta di borsa, un crollo dovuto “alle incertezze della guerra”.

Cazzate. Nemmeno la piu’ talebana delle radio ha mai sognato affermare che gli americani avrebbero potuto perdere la guerra. Neppure UN analista si e’ mai sognato di dirlo. Se escludiamo il mitico ministro dell’informazione iracheno, non sono MAI arrivate notizie particolarmente sconvolgenti per le borse. Niente di cosi’ grave da pensare che l’economia USA ne sarebbe stata inficiata.

Le borse sono andate giu’ perche’ le cose vanno male. La guerra, come l’11 settembre servono a questi signori come punto di accumulazione per scaricare in un colpo solo le malefatte. Avete presente quando siete in treno e volete infilarvi le dita nel naso? Cosa fate? Aspettate una galleria, giusto? Ecco, loro aspettano momenti catastrofici per fare cio’ che hanno bisogno di fare: calare le perdite sul tavolo. Un sacco di manager hanno fatto scelte sbagliate nell’acquisto di azioni, titoli e valute. Ovviamente, accumulano perdite. Sapete cosa fanno per non perdere il posto? Loro “compensano” fino a quando non hanno un’avvenimento sul quale scaricare le perdite.

Allora, avete comprato delle azioni a 10 euro? Prevedevate che andassero a 15? E invece sono finite a 7. Allora, invece di dare le dimissioni, questi bei tomi cominciano a “compensare”. Acquistano ancora azioni a prezzo ancora piu’ basso. Mentre lo fanno, la storia va avanti. Non appena succede qualcosa, diciamo un Marines si sbuccia un ginocchio, ZACCHETE vendono in perdita e si liberano della patata che scotta.Nessuno potra’ piu’ rimproverarlo: checcevoifa’, c’era la guerra no?

In questo modo, le borse crollano, e nel crollo essi possono giustificare le perdite: non e’ stata una loro mossa del cazzo, bensi’ la guerra a far calare il valore delle borse. Chi poteva prevedere che il marines si sbucciasse il ginocchio?

E tutto questo pur di non ammettere la verita’: una leadership sostanzialmente inconcludente sta portando l’economia a puttane.

I titoli che sono crollati in borsa sono titoli di aziende che pagano errori gravissimi, dirigenziali e ideologici. Sono titoli di aziende rette da cialtroni. Tutte, o quasi. La congiuntura non c’entra un cavolo: la congiuntura di un’azienda la fa il capo. Se ha gli attributi. Come diceva Napoleone Bonaparte: “Circostanze? Quali circostanze? Sono io che faccio le circostanze!”.

Guardate il mondo dell’informatica: vi basta la vicenda Apple? Il ritorno di Jobs? Le vicende di apple dopo il ritorno di Jobs da sole possono dimostrare quel che dico: quando in cima c’e’ uno con le PALLE, che sa di cosa parla, e che sa fare a produrre cose belle che piacciono alla gente, e che si vendono, il vento cambia. Il cazzone che c’era prima non ne aveva azzeccata una, perche’ non era dell’ambiente (se non ricordo male era un ex dirigente di Coca Cola…) e l’azienda era al disastro… l’ometto non sapeva distinguere una lattina da un processore, e QUELLO produceva disastri.

Questi signori credono che la conoscenza dell’economia e della finanza possano sostituire le capacita’ industriali.PALLE.Stanno distruggendo l’economia ostinandosi ad occupare posti che non sanno occupare.

Sappiamo bene cosa stia succedendo: investire nei circoli finanziari denaro liquido rende piu’ che costruirci una struttura produttiva. Cosi’, le grandi aziende stanno investendo sempre di piu’ in borsa e sempre meno nella struttura produttiva. Il risultato e’ che esse valgono sempre meno, e guadagnano sempre meno. Cosi’, tentano di rifarsi deviando i soldi in borsa, senza rendersi conto che anche la borsa vale di meno, perche’ le aziende valgono meno: e’ proprio il loro disinvestire nella parte produttiva a deprezzare il valore delle aziende in borsa!

Paradossalmente (ma neanche tanto) deviare i capitali dalla produzione alla finanza distrugge sia la produzione sia…… la finanza.

E’ un circolo vizioso per il quale le grandi industrie investiranno sempre meno in produzione per buttare i soldi in borsa. Quando li perderanno perche’ la borsa va giu’, tenteranno di recuperarli buttando altri soldi in borsa.Borsa che essendo fatta da aziende che non investono nella produzione, andra’ sempre piu’ giu’. E loro per recuperare ci butteranno ancora piu’ soldi. Fino a quando non ne avranno piu’ e allora chiederanno prestiti per risollevarsi dai debiti. Fiat docet.

Ovviamente, questi “manager” si guardano bene dall’individuare nei mercati finanziari la fonte delle loro perdite: danno la colpa al “settore”. Cosi’, se fiat e’ in crisi non e’ per via della gestione FINANZIARIA, ma per colpa del comparto auto “che non rende piu’”. No, vi siete fatti spennare in operazioni finanziarie ridicole, altroche’, e scaricate la colpa sul comparto produttivo. Quello che non rende piu’ perche’ gli avete sottratto fondi da dedicare alla finanza….in pratica questi signori sottraggono risorse alla produzione, essa non rende piu’, e con quella scusa sottraggono altri fondi, per giocarli in borsa. Non sapendo che se la produzione non conviene piu’, il titolo cala e la borsa affonda….o non volendo saperlo.

In tutto questo, onestamente non vedo la luce alla fine del tunnel. Anzi, vedi il muro alla fine del tunnel.

Lo vedo perche’ quando intervistano questi personaggi non si vede in loro la piu’ pallida ombra di dubbio, la minima modestia. Eh, loro sono fighi, loro sono manager, loro sono di confindustria.

Non vedo in loro un minimo pentimento, non vedono in loro la minima capacita’ di chiedersi “ma perche’ da quando siamo arrivati noi ogni cosa va a puttane?”. No, loro non se lo chiedono: e’ colpa della guerra. Credono alle stesse panzane che si inventano per giustificare i loro fallimenti!

Loro non hanno capito che stanno portando l’economia al disastro, inseguendo teorie gestionali sbagliate: semplicemente siamo tutti su un treno che corre veloce verso il baratro , ma ci arriveremo vestiti bene, sazi da scoppiare e cantando:

Ma chemmefregaaaaaaa…ma chemmemportaaaaaaaaaa….

semo la compagnia dei magnaccioniiiiiiiiii…

Ecco, la seconda colonna infame e’ proprio questo: la compagnia dei magnaccioni. Fermate ‘sto treno, voglio scendere.

postato da Levoivoddin

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