Calimero, sei un Negro di Mmerda.(ti amo)

Scritto da Levoivoddin aka Uriel Fanelli,  mercoledì, aprile 09, 2003

Qualche giorno fa, per disgrazia sono capitato di fronte ad una TV accesa, e ho avuto un flashback della mia infanzia. Calimero.

Per chi non lo ricordasse, era la saga di un pulcino che era nero e quindi la mamma non lo voleva coi pulcini bianchi. Allora arrivava la contadinotta che gli diceva che non era nero “ma solo sporco”, e lo lavava col detersivo e lui tornava bianco. A quel punto poteva finalmente unirsi al resto dei pulcini sotto lo sguardo materno della chioccia.

Nel rivederlo alla tv, ho avuto un lampo di nostalgia. Un breve momento di affetto, se vogliamo, per quella parte di me giovinetto che ha avuto un sussulto di fronte a quel ricordo. Non ringraziero’ MAI abbastanza la ditta produttrice di detersivo per avermi regalato quei 30 secondi di flashback. Lo so che loro lo fanno per i soldi, e lo so che a loro della mia infanzia non importa nulla. Pero’, sono sempre piu’ rari i momenti cosi’ dolci, per cui provo gratitudine anche per quel gesto involontario.

E’ stato bello, molto bello, pensavo di non ricordare piu’ la vecchia cucinotta di casa mia col televisore senza telecomando e il Calimero che gridava “e’ un’ingiustiziaaaaaaa”. Bellissimo, e dolceissimo, avere per qualche secondo quel sapore ancora dentro. A quei tempi i peluches parlavano, e la mamma era ancora una cosa grande e morbida e profumata. Un ricordo, un sapore di bambino, di valore inestimabile. Scoprire che da qualche parte, tra strati rocciosi e sedimentati di preoccupazioni e vita quotidiana , vi sia ancora qualche diamante in mezzo al carbone, e vederlo brillare per un’istante.

E quando c’e’ qualcosa di bellissimo nell’aria , arriva qualche coglione e lo deve sporcare. E ci pensa nientepopodimenocche’ il “Centro italiano di aiuti all’infanzia”.

Questi IMBECILLI, noncuranti del fatto che NESSUNO sia MAI stato capace di notare velleita’ razziste in quello spot, tirano fuori la seguente stronzata: Calimero sarebbe un’analogo del bambino nero adottivo, un buaanaa bongo con la sveglia al collo, un Arnold ante litteram, che non viene preso dalla mamma perche’ e’ nero, ovvero “di colore”. E quindi diffonderebbe un messaggio razzista, addirittura capace di disgregare le famiglie! Come e’ consuetudine tra gli imbecilli, scaricano le loro paturnie sui bambini, attribuendole loro: a sentirli parlare, sembra che torme di bambini frustrati siano corsi dai genitori con mezzo uovo in testa a gridare che e’ un’ingiustizia. Per intenderci, signori, una persona non puo’ associare qualcosa a qualcos’altro che non conosce. Se un bambino vede calimero e lo associa al razzismo familiare, e’ perche’ tale razzismo l’ha visto e provato. Quindi, invece di censurare calimero, fatevi un bell’esamino di coscienza. Ma non credo sia vero che tutti questi bambini siano andati a porre domande alle mamme dopo aver visto lo spot: probabilmente questi ipocriti hanno proiettato sui bambini le LORO frustrazioni. Voglio tralasciare al momento l’atteggiamento di genitori che considerano TERRIBILE dover rispondere a domande “difficili” dei loro figli. Non vogliono calimero in TV per non dover parlare loro di razzismo, non vogliono i culi in TV per non dover parlar loro di sesso, credono di avere un’azalea invece che un figlio…. gli danno acqua e si aspettano che cresca, punto. Dover rispondere alle sue domande, anche “difficili”, e’ considerato un lavoro che non compete loro, un babau.

Devo essere sincero, non ho MAI sofferto di malattie mentali tali da associare calimero con un bambino adottivo di colore. Calimero era famoso per il suo “ma e’ un’ingiustiziaaaa” che non ha nulla a che fare con famiglie adottive o con questioni razziali. Essendo la pubblicita’ di un detersivo, ho sempre trovato FUNZIONALE che il nero fosse sporco, e che lavandolo adeguatamente si pulisca. E’ un detersivo, no?

No. Questi signori sono cosi’ perversi da vedere il razzismo persino in una reclame del genere. Hanno una mente cosi’ deviata, cosi’ maliziosa, cosi’ perversa che riescono a guardarsi Calimero e a vederci la metafora dello schiavismo americano settecentesco.

Non riesco ad immaginare uno spirito cosi’ abbruttito, cosi’ sprofondato nel buio di un’oscura inquisizione, da riuscire a trovare spontanea l’associazione tra Calimero e Malcolm X.

Ecco, secondo me e’ come un prato: come vedete sorgere i primi cenni di un’erbaccia malefica essa va estirpata subito, o ci troveremo un’italia politicamente corretta.Se non distruggiamo ORA questi primi virgulti, presto dovremo censurare il sedere di Bambi perche’ osceno. Penso sia necessario che un solo grido si levi dalle alpi alla sicilia, dalla sardegna a trieste:

Calimero, SEI UN NEGRO DI MERDA: ti amo!

Salvateci da questo orrore politicamente corretto: crucchi di merda, finocchi di francesi, inglesi bastardi, negri puzzolenti,porci terroni , stronzi polentoni, vi amo tutti!

Ridatemi Calimero, BASTARDI!

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