I fascisti erano/sono socialisti?

I fascisti erano/sono socialisti?

I fascisti erano/sono socialisti?

Di tanto in tanto spunta qualche capretta che, nel mezzo di una discussione altrimenti seria, se ne esce con la minchiata secondo cui i fascisti sarebbero stati in qualche modo “socialisti”. Vediamo perche’ e’ una solenne vaccata.

Per procedere in ordine, occorre per prima cosa concordare sul concetto di originalita’. Insomma, se la Vespa e’ quella che fa Piaggio, allora la sua imitazione fatta in Bangladesh non e’ la vera Vespa. E se il Prosecco e’ quello originariamente nato in Valdobbiadene, allora il Prosek non lo e’.

Stabilito che concordiamo sul concetto di originalita’ di qualcosa, allora il socialismo e’ quella cosa che hanno definito, o almeno iniziato a definire, Marx ed Engels.

Non ce ne sono altre. O meglio, ce ne sono, cosi’ come esiste la Vespa fatta in Bangladesh da un ex cuoco tandoori.

Ovviamente Marx ed Engels arrivano troppo presto per avere opinioni sul fascismo in se’, ma notiamo subito nel loro lavoro che hanno opinioni che impediscono qualsiasi compatibilita’ col fascismo e col nazismo.

Per prima cosa dovrei far notare che quelli che parlano del fascismo come socialista nel descrivere il fascismo e il nazismo hanno in mente il regime di Salazar. (il quale disprezzava sia Mussolini che Hitler, peraltro).

Ma anche supponendo questo, nemmeno Salazar puo’ dirsi socialista, ne’ ha mai cercato di definirsi tale, essendo un cattolico nazionalista.

Ma andiamo avanti. Supponiamo pure che i fascisti moderni la smettano di parlare di Hitler e Mussolini descrivendo Salazar.

Cosa scrivono a riguardo Marx ed Engels?

Beh, innanzitutto, se ci riferiamo alla parte politica del socialismo, la loro teoria ha almeno TRE cose che escludono i fascisti dalla lista dei socialisti.

Per prima cosa, nel socialismo la proprieta’ privata dei mezzi di produzione e’ considerata un crimine da cancellare nel sangue.

Allora, potete fare tutti i salti mortali che volete, ma il socialismo avversa l’idea di proprieta’ privata quando si parla di mezzi di produzione. Per il socialista l’industriale va espropriato della proprieta’ dei mezzi di produzione, che vanno allo stato.

E sempre a riguardo dei salti mortali, dovrete convenire che ne’ Hitler ne’ Mussolini sono mai stati cosi’ attivi in questa direzione. Anzi, se c’e’ qualcuno la cui proprieta’ privata e’ stata protetta durante i loro regimi ,  erano proprio quelli che possedevano mezzi di produzione, come le industrie.

Basterebbe portare il tema della proprieta’ privata in campo per escludere Mussolini e Hitler (ed i fascisti in generale) dal novero dei socialisti. Potrei chiudere qui la questione.

Ma non e’ la sola cosa degna di nota.

La seconda cosa che e’ fondamentale nel pensiero socialista e’ la LOTTA DI CLASSE. L’idea, cioe’, che le classi oppresse dovessero lottare, anche con la forza, o con gli scioperi, o con le rivolte, per fare una rivoluzione violenta e attuare la dittatura del proletariato, ed espropriare i ricchi della loro proprieta’ privata.

Qui non ci siamo proprio: se c’e’ una cosa che i fascisti e i nazisti hanno fatto e’ stata quella di SOPPRIMERE gli scioperi, le rivolte e le occupazioni dei socialisti. per questa ragione, possiamo dire che i fascismi siano IL CONTRARIO dei socialismi.

E’ fatto storico che le rivolte spartachiste tedesche siano state represse proprio dalle SA e dai Frei Korps, cosi’ come furono gli squadristi fascisti a reprimere quelle di Parma.

E nemmeno il racconto secondo cui Mussolini “prima era socialista” regge: in realta’ Mussolini non partecipo’ attivamente  a nessuno sciopero, occupazione, rivolta. Si limitava a parlare. Come socialista si sarebbe detto piuttosto parolaio, ma dobbiamo ricordare che non partecipo’ nemmeno alla marcia su Roma, cosa che meriterebbe un aggettivo diverso: codardo.

In ogni caso, non possiamo togliere al socialismo ne’ la lotta contro la proprieta’ privata, ne’ la lotta di classe. Si tratta di due pilastri fondanti senza i quali il socialismo non puo’ esistere.

Se credete nella proprieta’ privata e/o nella non necessita’ di una lotta di classe, NON POTETE essere definiti “socialisti”. Punto.

Non c’e’ modo, perche’ il socialismo viene sviluppato come “teoria”, e se togliete la fondazione, la teoria non sta piu’ in piedi.

E quindi siamo al punto: un governo che, come quelli fascisti, protegge la proprieta’ privata dei ricchi e soffoca la lotta di classe, PER DEFINIZIONE e’ nemico del socialismo. Punto.

Il terzo punto e’ l’avversione verso il capitalismo come sistema, in ogni sua espressione. Questo e’ un pilastro del marxismo.

Ma nessun fascista ha mai combattuto il capitalismo, in nessun modo. Hanno tolto di mezzo alcuni capitalisi che erano contro di loro, ma nulla di piu’. Anzi, sia Mussolini che Hitler si sono dati molto da fare perche’ il capitalismo rimanesse in vigore, e i possessori di denaro liquido potessero diventare proprietari di aziende: basti pensare alle privatizzazioni di Mussolini e di Hitler.

Ecco, se non volete togliere il plusvalore accomulato dai capitalisti alle loro mani (e spesso uccidere i capitalisti stessi) non siete “socialisti”. E non potete esserlo nel significato che gli autori originali avevano.

So che ora ci saranno le solite obiezioni ignoranti: andiamo a ricacciarla in gola alle caprette.

  1. “Ma Mussolini ha fatto tanto per il welfare”.

Peccato che il socialismo  di Marx ed Engels, ovvero l’unica fondazione che esiste, non abbia MAI chiesto alcun “welfare”.E a volerla dire tutta, sia Marx che Engels ne pensavano piuttosto male.

Il welfare per definizione e’ un sistema parallelo al capitalismo che raccoglie mediante le tasse dei soldi per poi darli alle classi inferiori. Ma Marx ed Engels, quelli che hanno il copyright della parola “socialista”, non lo vedevano di buon occhio. In URSS non esisteva alcun “welfare”, semplicemente lo stato possedeva tutto. Non usava le tasse dei ricchi per dare soldi ai poveri, semplicemente possedeva tutti i soldi e tutte le ricchezze.

Ne’ Marx ne’ Engels hanno MAI proposto il welfare come soluzione, anzi lo disprezzavano come elemosina, quindi il solo fatto di volere un welfare NON fa di voi dei socialisti. Anzi.

2. “Ma Mussolini e Hitler hanno fatto molto per i poveri”.

A parte che quello era Salazar,  un ente governativo che fa qualcosa per i poveri NON e’ “socialista”. Il dizionario potra’ forse definirlo “sociale”, ma col socialismo c’entra poco. Nel socialismo di chi lo ha inventato i poveri non ricevono soldi dal governo, i poveri SONO il governo. Non “ricevono”, semplicemente “possiedono” quei soldi.

E come vedete, ne’ Hitler ne’ Mussolini hanno mai fatto qualcosa del genere.

3. Ma esiste anche la socialdemocrazia.

Ma la socialdemocrazia per Marx ed Engels era qualcosa che era buona quanto il cancro alla prostata. Che ci siano governi ordoliberisti e che i partiti del caso si chiamino “socialisti” e’ un conto, che lo siano e’ una cosa diversa. Definire Schroeder un “socialista” funziona quanto dire che una vespa in fondo e’ un “treno light”. Ok, se volete crederci fatelo, ma a tanta gente scappera’ da ridere.

stessa cosa per l’obiezione:

3. tantevvero che il partito di Hitler si definiva “socialista”.

Io mi definisco superdotato e pornodivo, ma non ci crede nessuno. E anche quando mi sono definito “il fidanzato segreto di Moana Pozzi” non ha funzionato un granche’. Mi snobbava.

Questo deve avere qualcosa a che fare col fatto che non basta definirsi in qualche modo per esserlo. Berlusconi si definiva “Operaio” e le sue erano “cene eleganti”, ma appunto, definirsi in qualche modo non cambia la realta’. E inculare minorenni non e’ elegante.

Quindi, il solo fatto che Hitler si definisse socialista conta poco. Del resto si definiva artista, ma ha dipinto solo quadri del cazzo: si trova di meglio a Pisa da quelli che vi vendono i panorami fatti con l’acquerello.

4. Mussolini ed Hitler hanno militato in formazioni socialiste.

Non si capisce bene in quale formazione socialista abbia mai militato Hitler, e onestamente il termine “militare” non si addice molto nemmeno a Mussolini: a quei tempi essere socialisti significava partecipare a sciperi, rivolte e sommosse, e non risulta che Mussolini lo abbia mai fatto. Per un certo periodo mussolini ha scritto e parlato come se fosse un socialista, fatto salvo il fatto che per quello che ha detto e scritto… i socialisti lo hanno espulso.

Ma rimane il fatto che in quel periodo i socialisti facevano altro, cioe’ scioperi , sommosse e rivolte, e stare a discettare per un giornale socialista vale, a riguardo, quanto calcolare la radice quadrata di Valentina Nappi: serve solo a masturbarsi, e non e’ neppure il metodo migliore.

5.  Ma Mussolini e Hitler non venivano da famiglie borghesi.

Neanche Carlo Magno veniva da una famiglia borghese, ma questo non ne fa un socialista. E lo stesso dicasi per altri leader di origini umili, come Margaret Thatcher, che viene difficile definire “socialista”.

Il semplice fatto di non venire da una famiglia borghese non fa di te un “socialista”. A volerla dire tutta, Marx era figlio di un facoltoso avvocato e Engels era figlio di un ricco industriale. Ed erano socialisti. Proprio cosi’.

6.  Ma questa e’ la tua storyline. Nella mia storyline alternativa e’ diverso.

Storicamente, tutte le storyline alternative dei fascisti finiscono tutte nello stesso punto. Il punto dove Dresda brucia , Berlino e’ in macerie, e un’orda di slavi sta stuprando milioni di donne, mentre dall’altra parte francesi, gurkas e americani fanno circa lo stesso  ad ovest, Italia compresa.

Se vuoi avere la tua storyline alternativa fai pure, ma nemmeno in questo Marx ed Engels sono con te, dal momento che quando scrive di storicita’ Marx e’ piuttosto chiaro nel distinguere l’ideologia (le seghe che vi fate sul vostro comodo divano dopo aver mangiato in abbondanza) dalla storia materiale (il divano stesso e il cibo che avete mangiato, ma senza le seghe che vi fate).

Quindi mi spiace, ma dovrete farvene una ragione: socialismo e fascismo NON SOLO non hanno NIENTE in comune, ma sono avversi su almeno TRE argomenti (lotta di classe, proprieta’ privata, anticapitalismo) che non consentono di accostarli, e non puo’ esserci “socialismo” senza queste tre cose.

Solo se siete dei caproni americani potete crederci, ma ricordatevi che in questo momento gli stessi caproni stanno negando che l’impero romano sia mai esistito, attribuendolo ad un complotto del patriarcato.

E se dite che il fascismo era “socialista”, non siete molto diversi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *