Cosa succede se gli USA lasciano la NATO?

Alcune persone si sono evidentemente sentite provocate da alcuni articoli precedenti, e si sono messe in giro a dire “ma se gli USA abbandonano la NATO e' la FINE! LA FINEEEEEE!”. Il guaio e' che nella storia non esiste la parola “fine”, la storia mostra situazioni che si evolvono. A questo punto bisogna vedere di immaginare l'evoluzione e le conseguenze.

Per prima cosa, ripetiamo di nuovo quello che ho gia' scritto:

Nella storia, non esiste la parola “FINE”

Allora prendiamo i paesi europei della NATO. Domani gli USA ne escono perche' Trump dice cosi'. Bene. Vediamo cosa viene a mancare. Partiamo dai paesi europei.

La struttura europea della NATO rimarrebbe li'. Le pipeline per i rifornimenti di carburante, di energia, la logistica, i centri decisionali, eccetera, rimarrebbero dove sono. Ovviamente non conterrebbero la parte americana, e bisogna conteggiare le cose.

Sul piano strategico, mancherebbero di sicuro immediatamente circa 80/90 bombe atomiche, sia all' Italia che alla Germania. Qui il problema e' complesso: quelle bombe furono date per fermare i programmi nucleari in corso.

Andati via gli USA, bisognerebbe trovare un fornitore alternativo. Esclusi gli inglesi , rimane la Francia. La Francia si offrirebbe per un problema di condivisione dell'arsenale nucleare? Ovvio. Siccome sarebbe il programma piu' strategico del continente europeo, darebbe ai francesi un peso immenso. Una volta partita l'idea, possiamo considerare la Polonia, la Finlandia , La Svezia, gli stati baltici e l'Italia (e probabilmente la Grecia) dentro il programma nucleare francese. Probabilmente anche Olanda e Belgio.

Rimane il nodo F-35. Anche qui i francesi potrebbero offrire il loro aereo di quinta generazione, e anche in tempi relativamente brevi, dal momento che e' un best-seller sul mercato. Idem per sottomarini nucleari e navi nucleari, che andrebbero ordinate in fretta.

Solo per i bombardieri, o aerei di quarta generazione, potrebbero aiutare gli svedesi con il Gripen. E' abbastanza semplice da costruire, forse sarebbe possibile anche su licenza. Nel mondo dei carri armati l'Italia e' fuori dai giochi, ma ci sono cose come il Centauro II e altri veicoli dove l'Italia potrebbe ben competere. Anche oto melara e Finmeccanica vanno bene. Diciamo che girerebbero molti soldi , ma piu' nei settori tattici.

Detto questo stiamo parlando di una difesa europea che almeno per i prossimi 20 anni avrebbe il suo centro a Parigi, almeno finche' Berlino non cambiera' molto la sua cultura strategica. In queste condizioni Putin attaccherebbe? Dipende dal tempo che Parigi impiega nel sostituire gli USA sul piano delle armi nucleari. Se Parigi decidesse di diventare IL perno della difesa europea nei prossimi 20/30 anni, darebbe subito armi nucleari a Polonia, Svezia e Finlandia, e zac. Inizia il potere francese.

Vediamo cosa perdono gli USA. Perdono ogni influenza su Mar Baltico, e specialmente non hanno piu' basi europee nel Mediterraneo. Significa aver perso completamente il Mediterraneo. Non avrebbero nemmeno piu' tanti porti ove fermare una flotta, non ci sarebbero piu' Sigonella e Gioia del Colle, e potrebbero lavorare nel mediterraneo solo a costi logistici tremendi.

Significa la fine quasi certa di Israele.


Questa affermazione fa storcere il naso sino a quando non si capisce perche' gli inglesi abbiano sponsorizzato la nascita di Israele.

Andiamo per gradi.

Siamo nel 1914 ed esiste l'impero Ottomano.

ottomani

Arriva qualcuno e lo demolisce. Si tratta degli inglesi. Solo che salta fuori un movimento integralista (I Fratelli Musulmani) che rivuole l'impero ottomano, piu' vari tipi di nazionalismo arabo . I nazisti, in funzione anti-inglese, lo foraggiano per bene (Vedi BAat'h) , e a questo punto gli inglesi hanno un problema. “Come facciamo ad impedire che i turchi invadano di nuovo tutta quella zona e rifacciano un impero ottomano?”.

Risultato: facciamo e sosteniamo Israele. In questo modo, se quello stato diventa forte, non sara' possibile ricostruire l'impero ottomano. Bene. Cosi' fanno ISraele. Gli stati pervasi da qualche nazionalismo arabo attaccano israele e perdono. Il problema sembra risolto.

Adesso gli inglesi non esistono , e come alleati di ISraele ci sono gli USA. Ma se gli USA non hanno piu' davvero agio nel Mediterraneo, Erdogan parte coi suoi 900.000 uomini gia' in servizio piu' i riservisti e piu' un'eventuale leva, e ti rifa' l'impero ottomano. L' Egitto cade immediatamente perche' i Fratelli Musulmani sono fortissimi, Siria e Tunisia sono una passeggiata. Forse anche l' Algeria cade: dopotutto, a quel punto Erdogan sarebbe popolarissimo in tutto il mondo islamico.

A me spiace sempre dirlo, ma l'uscita degli USA dalla NATO implica la scomparsa di Israele. Cosa succederebbe alla popolazione non lo so, ma il comportamento dei miliziani di Hamas non lascia ben sperare. Dubito che avremmo un grande problema di rifugiati.


Di nuovo, la Russia. L' “esercito” che ha assalito l' Ucraina, per ora, non e' in grado di conquistare nessuna Polonia e nessuna Romania. Entrambe le nazioni hanno un esercito ben superiore a quello Ukraino (non che ci voglia molto, ma Romania e Polonia oggi sono molto ben armate). Inoltre, il territorio (specialmente in Romania) e' molto diverso. Anche sul Baltico, i tre piccoli paesi sono ora sotto l'ombrello di qualsiasi base aerea costruita in Svezia o Finlandia. Rischierebbero una sconfitta umiliante, e la perdita immediata di Kaliningrad.

Non ha senso, e non funziona. Sic et simpliciter.

E questo solo considerando la Russia come paese autonomo. Se li consideriamo per quel che stanno diventando, cioe' un pupazzetto nelle mani di Pechino, la guerra potrebbe anche finire immediatamente , per aprire la via ai commerci di terra Cina-Europa. In tal caso i cinesi renderebbero invivibile il canale di Suez , riaprirebbero le vie di terra via Russia, e chiuderebbero baracca e burattini con una spartizione dell' Ukraina.


Saro' molto sincero: in generale, ci perderebbero molto piu' gli americani. Sarebbero tagliati fuori dagli affari mediterranei, ovvero nordafrica, medio oriente e balcani. Certamente partirebbe un ventennio di rapidissime trasformazioni strategiche, nelle quali Parigi sarebbe il favorito per diventare il centro militare. Ma sorprese possono succedere, se i tedeschi dovessero mettere in piede un programma nucleare militare. Siccome lo choc sarebbe fortissimo, nulla si puo' escludere.

Ma non vedo onestamente questo disastro per noi: come ripeto, anche con cio' che sappiamo e senza ipotesi, l'armata Brancaleone che abbiamo visto in Ukraina non puo' superare ne' la Romania ne' la Polonia. Potrebbero attaccare la repubblica ceca, e puntare su Fulda, ma nemmeno questa sarebbe una passeggiata e rischierebbero un saliente non da poco.

Sarebbero invece vent'anni molto interessanti per decidere chi sostituisce gli uSA come fornitori di armi. I paesi che producono molte armi, escludendo gli UK, in Europa sono Francia, Germania, Italia e Svezia. Tutti hanno sistemi di eccellenza in aree diverse , e quindi la competizione diventerebbe immediatamente molto interessante, perche' si porterebbe dietro altrettanti cambiamenti politici.

Sul piano del Mediterraneo, i grandi gendarmi rimarrebbero Spagna, Francia e Italia come marina, bilanciati da una minaccia turca notevole. La Turchia ha una flotta notevole, infatti. E qui sarebbe molto da giocare specialmente nel mar Egeo.

Ma sarebbe semmai un Inizio, non una fine.

Verrebbe da chiedersi quali sarebbero gli effetti sull'economia USA, di questa perdita di controllo: Medio Oriente e Africa subiscono gia' una notevole influenza cinese, e con una nato interamente europea, con meno influenza politica USA, viene da chiedersi quali mercati di sbocco rimarrebbero agli americani stessi.

Uriel Fanelli


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