Gas & Nucleare: l’ Ukraina e il bluff green.

Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.

Non so se ricordate gli anni prima della guerra in Ukraina. Quando andavamo firmando accordi per “salvare il pianeta” , che prevedevano la fine di questa fonte fossile per il 2024, per il 2025, per il 2030, e altri anni che oggi sono molto vicini.

Se osservate lo scenario oggi, notate subito una strana differenza. Notate subito che adesso che le fonti scarseggiano MATERIALMENTE, e si scrivono leggi che richiedono DAVVERO di elettrificare le automobili, c’e’ letteralmente il panico. Anche per obiettivi che vanno avanti al 2035 ed oltre.

E allora vi viene da chiedervi perche’ PRIMA si firmassero con disinvoltura dei trattati vincolanti che prevedevano la fine del carbone, e del petrolio, e delle fonti fossili, in tempi davvero vicini.

Per capirlo, bisogna capire quale trucco intendessero usare, o meglio quale hanno effettivamente usato sino ad ora.


Finanziarizzazione del CO2.

Da Kyoto in poi, cominciarono a girare dei “green bond”, o dei derivati verdi.

I paesi che producono da fonti rinnovabili (per dire paesi come quelli scandinavi che sono pieni di pale eoliche) possono , sulla base dell’energia prodotta da rinnovabili, emettere dei titoli verdi.

Se siete una nazione che ha, diciamo , una centrale a carbone, siete invece a debito. Cosa fate per tornare a pari? Comprate dalla nazione che produce energia verde i titoli verdi. Ovviamente le nazioni che producono energia verde la venderanno anche, prendendo due piccioni con una fava. Ma il problema e’ proprio questo: che una volta comprati i titoli verdi, la vostra centrale a carbone e’ “ecologica”.

E quindi leggo ovunque “usiamo solo 100% energia verde”: certo. Questo significa semplicemente che le nazioni che praticano alcune attivita’, come eolico, solare, hanno venduto alla centrale a carbone abbastanza titoli da ripulirle.

Sul piano chimico-fisico, pero’, e’ una truffa. La centrale a carbone immette CO2 fossile nell’atmosfera, mentre le fonti rinnovabili non la assorbono: di fatto, il bilancio e’ positivo.

Corretto. Infatti e’ una truffa, ma poiche’ ci hanno guadagnato i grandi del settore “green”, compresi tanti che militano nei partiti “verdi”, pochissimi ne parlano sui giornali.


In pratica, quello che si pensava di fare quando si firmavano quei trattati e si prometteva di non usare piu’ questa o quella fonte era di continuare a comprare gas, ma anche produrre certificati green per ripulirlo.

Facciamo un esempio con un grafico semplice, anche se del 2019:

Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.

Se escludiamo il nucleare per un attimo, scopriamo che in Francia idroelettrico e rinnovabili sono insieme il 20% . POssono quindi produrre abbastanza titoli finanziari green da ripulire “altro” e “gas”.

Anzi, c’e’ addirittura un surplus che possono vendere.

Adesso che il nucleare e’ diventato green, la EU e’ allineata col resto del mondo, che lo considera “green” gia’ da anni, secondo Kyoto:

Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.
Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.

In pratica, adesso il nucleare francese puo’ non solo “ripulire” il resto del cocktail francese, ma scopriamo che in pratica l’energia in francia e’ “green” non al 100%, ma al 1000%, per via del paradosso creato dall’assunzione che produrre ZERO CO2 sia il contrario di produrne 10 Tonnellate (il cui contrario, ovviamente, e’ assorbirne 10 Tonnellate).

Questo approccio ha pro e contro:

  • Pro: finanzia enormemente le nazioni e le aziende che producono energia classificata “green”.
  • Contro:  consente di ripulire, per la stessa cifra, produttori di CO2 che finisce nell’atmosfera.

Come si fa a sapere se i pro superano i contro?

Ehm.

Non si sa, perche’ dipende dal mercato.


Allora, perche’ la EU aveva firmato allegramente tutti quei trattati? Perche’ nel tempo ha emesso dei green bond (alla faccia dei “falchi” e dell’austerity) , in piu’ mandati. Questo ultimo, che precede la tassonomia che vede gas e nucleare considerati “verdi”, vale 550B€. (cinquecentocinquanta miliardi di euro).

Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.
Curioso quanto siano europei gli svizzeri quando si tratta di soldi, eh?

I quali finiranno nelle tasche di chi produce energia, anche usando nucleare (Champagne! Champagne!) e gas (Weizenbier! Weizenbier!), i quali potranno ripulire l’energia da fonti fossili, e venderanno anche i bond in eccesso.

La mappa e’ questa:

Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.
Ce ne sono poche “under construction”, ma adesso ricominceranno perche’ avranno i bond green, cioe’ i finanziamenti.

Et voila’!

Quindi aumenteranno i prezzi del gas e dell’energia nonostante stiano prendendo soldi sul mercato finanziario, e quindi possano compensare il costo crescente, mentre producono certificati green con cui ripulire le altre fonti, come il carbone.


E tutto sarebbe andato benissimo, se non fosse arrivata la guerra in Ukraina. Perche’ con la guerra in ukraina la supply chain del gas si e’ interrotta. E di conseguenza le fonti sono venute a mancare DAVVERO: non erano scomparse perche’ compensate da green bond (ma in realta’ poi c’erano).

Sono scomparse DAVVERO, come le persone pensavano che sarebbe accaduto, non sapendo nulla di “green bonds”.

E qui adesso il bluff e’ chiaro: nessuno ha mai voluto escludere quelle fonti, perche’ non e’ tecnologicamente fattibile. Volevano solo finanziarizzarle.

Si tratta di cose che si dicono poco, perche’ dentro questo business ci sono principalmente politici legati ai partiti verdi, che “supervisionano” questo genere di accordi o fanno azioni di lobby.

Ma il punto e’ semplice: con la guerra e’ emerso che nessuno di questi trattati ha mai avuto come obiettivo una riduzione reale di CO2, al massimo un aumento delle altre fonti.


What’s next?

Il momento in cui scopriremo che non e’ fattibile convertire all’elettrico l’intera industria dell’ automobile nel tempo previsto.

Sono curioso di capire cosa si inventeranno, quando succedera’. Anzi, azzardo una previsione: i bond green sul trasporto.

Gas & Nucleare: l' Ukraina e il bluff green.
Questa speculazione green non esiste solo per l’energia.

Ma , come per l’ukraina col gas, tutto dipende dalle materie prime per costruire batterie. E la Cina vuole prendersi Taiwan.

LOL

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