Balle , balle e ancora balle. Ovvero, SVB.

E’ impressionante vedere come il mondo giornalistico (tutti i giornali odierni si di proprieta’ di gruppi che si occupano anche di finanza) stia correndo in soccorso dei banchieri, troppo preoccupati di restare col cerino in mano. Perche’ non e’ una crisi bancaria: e’ un collasso industriale. E sappiamo benissimo che , come nel caso del credit crunch, le banche non si faranno piu’ prestiti a vicenda prima di sapere quanta cartaccia VC/Startup l’altra banca abbia in pancia

Prima di partire segnalando il cringe, vorrei far presente di chi stiamo parlando. Si tratta di giornali che fanno Cringe-Liberismo, quel liberismo per il quale un giornalista che e’ avvitato al suo posto dalla legislazione fascista e dall’ordine dei giornalisti puo’ fare articoli su rubriche come “Merito e Regole”.  Quel liberismo che predica i porci comodi.

Molti dei giornalisti di questo giornale hanno lavorato anche per giornali come il Financial Times. Per chi non lo avesse mai letto, si tratta di un giornale ove trovano “scandaloso” che in Europa la gente abbia un mese di ferie pagata, e trovano addirittura immorale che ci siano sistemi sanitari universali.

Essenzialmente, si tratta di un’umanita’ che io definisco “maiali senza coscienza”, ovvero una suinita’ piu’ che un’umanita’. Possono aver addosso una cravatta che costa quanto casa mia, e ancora avranno il mio disprezzo, in quanto esseri spiritualmente inferiori.

Quasi tutte le parole vagamente interessate vengono, cioe’ da giornali di quel tipo.


Cominciamo il Disgustorama Tour qui:

https://video.corriere.it/economia/per-te/perche-salviamo-banca-non-ospedale-o-un-azienda/a70dc1d2-c188-11ed-839f-35544f562c09

Secondo questa persone, le banche vanno salvate piu’ degli ospedali in quanto “infrastruttura finanziaria”. Non si capisce per quale motivo un’infrastruttura  finanziaria sia piu’ importante di un ospedale, visto che, per stessa ammissione del giornalista, sul business delle banche poggia il business di altre persone, e siccome sul business poggia business, e le banche sono in’istituzione finanziaria, tra un’ospedale ed una banca si sceglie di salvare una banca. Non sequitur.

No. Non esiste alcun motivo logico per il quale una banca dovrebbe venire preferita ad un ospedale. E il fatto che siano “infrastrutture finanziarie” non cambia nulla. Un’infrastruttura deve essere gestita per stare in piedi e progettata per non crollare. Altrimenti non e’ un’infrastruttura, e’ solo un catafalco.

Immagino che il maiale senza coscienza medio riesca a pensare che la cosa abbia senso. Secondo me, invece, si tratta di una pila di nonsense, che si legge cosi’: bisogna salvare le banche perche’ la proprieta’ di questi giornale ha anche investimenti nel mondo delle banche, e non vuole perdere soldi. Ecchisenefotte se il cittadino non riesce a farsi un’esame prima di un anno.

Del resto, la menzogna insita in questa “dotta disquisizione” e’ semplice: 260 miliardi, nell’economia americana, sono una cifra troppo piccola per essere un problema per l’infrastruttura finanziaria.

Mentre ci chiediamo come faccia Daniele Manca a guardarsi allo specchio la mattina, notiamo altre chicche.


https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/23_marzo_13/implicazioni-crac-silicon-valley-bank-1902fc2a-c194-11ed-839f-35544f562c09.shtml?refresh_ce

Da dove cominciamo? Per prima cosa, la prima Balla Palese e’ che la banca non verra’ affatto “salvata”: la procedura e’ prendere quel che resta e buttarla in una nuova banca, il solito bad bad bank e good bank. Poi il governo buttera’ soldi nella “good” bank, sino a rassicurare quelli che avevano piu’ di 250.000 dollari in banca.

La seconda balla palese e’ che in USA salvare una banca di queste dimensioni sia “uno strappo alla regola”. Al contrario, e’ una regola salvarle, e semmai gli strappi sono quelli come Lehman Brothers, che alla fine e’ stata rilevata da Barclays (per l’occidente) e Nomura (per la parte asiatica).

Ma la terza balla, ancora piu’ palese’, e’ che la banca, con soli 260 miliardi di asset, non ha la possibilita’ di trascinare con se’ l’intero sistema bancario.

NESSUNO STA “SALVANDO IL SISTEMA BANCARIO”. E SVB E’ TROPPO PICCOLA PER PRESENTARE UN RISCHIO DI MELTDOWN. (A MENO CHE NON CI SIA QUALCOSA CHE ANCORA NON SAPPIAMO).

MA a scrivere e’ un altro di quei tizi che considerano scandaloso che in Europa la gente abbia le ferie e la sanita’ pubblica. Quindi, non dovremmo meravigliarsi.


Un altro interessante stratagemma viene dal Sole 24 Ore, che fa questo:

Il tentativo di incolpare altri per questo crollo e’ semplicemente ridicolo.

Tutto questo non ha senso perche’ SVB aveva ricevuto un “permesso speciale” dal governo USA, per poter sforare il criterio di Basilea III, ed e’ per questo che non ha liquidita’., Nessun ente poteva prevedere il disastro, perche’ si tratta di stress test che SVB non era tanuta a fare.

Insomma, non ha senso incolpare gli enti di sorveglianza per qualcosa che succede PRINCIPALMENTE perche’ la banca ha avuto dal governo un permesso speciale per trovarsi nella merda, chiedendo di poter evitare gli obblighi di un accordo (Basilea III) che mirava proprio a evitare quanto accade.

Tutti sapevano che SVB aveva avuto questa deroga a Basilea III.

Vigilare cosa? Un’eccezione voluta dal governo USA perche’ SVB “sosteneva un settore strategico?”.


Sopra questa pila di idioti si staglia un semplice fatto: si tratta del collasso di un sistema industriale fantoccio, costruito con soldi pubblici. Non e’ un evento finanziario, e’ un evento industriale. In ogni caso, il VC e’ bloccato, sino a data da destinarsi.

La crisi si propaghera’ in qualsiasi posto ove qualcuno, per imitare la Silicon Valley , ha creato questi “incubatori di startup”, e ora vedra’ la fiducia degli investitori piombare a zero.

Il fuoco corre sulle ali di Internet.

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