Autodifesa

Autodifesa

Non scrivo moltissimo di autodifesa e arti marziali relative, anche se a volte mi piacerebbe parlare di piu’ di Judo, che pratico dall’eta’ di 6 anni. Ho anche praticato Thai Boxe in gioventu’ anche con un ottimo maestro (Flavio Monti, di Bologna) ma poi sono “tornato a casa”.

Ne scrivo perche’ vedo cose di questo tipo:

Autodifesa

Ed e’ la cosa che fa , devo dire, un po’ incazzare. Perche’ si confonde “vincere un combattimento” con “autodifesa”.

Bisogna capire una cosa: Hollywood ha ipnotizzato le persone, facendo credere loro che accettare uno scontro con uno sconosciuto e poi vincerlo perche’ si conosce la <tecnica magica del momento, preferibilmente spettacolare ed americana> sia “autodifesa”.

Questo e’ dovuto al fatto che

  • il testosterone fa credere ai maschi di essere invulnerabili, a patto di conoscere <tecnica magica del momento, preferibilmente spettacolare ed americana>. Questo , in caso di attacco, lascia un cretino per terra con una coltellata o una palla in testa.
  • siccome il maschio entra serenamente in un vicolo buio che le donne eviterebbero, e nelle palestre di arti marziali ci sono principalmente maschi, le donne pensano che i maschi siano piu’ sicuri o invulnerabili, e accettano presunte lezioni su come “autodifendersi”.

E tutto questo produce un business di “maestri” che “insegnano alle donne a difendersi in caso di aggressione”.

Bisogna capire la differenza tra “autodifesa” e “vincere un combattimento”.

Queste donne hanno appena vinto un combattimento:

Autodifesa

Queste due hanno appena EVITATO il combattimento:

Autodifesa

Queste sono state abusate (ma sulla prima ho dei dubbi):

Autodifesa

Se siete degli ottimi osservatori molto attenti ai dettagli, avrete notato che le donne abusate sono piu’ simili a quelle che “hanno vinto il combattimento” , che a quelle che hanno EVITATO il combattimento. (a parte la coppa, si intende).

Certo, Hollywood vi spiega che a patto di usare <tecnica magica del momento, spettacolare e americana – ma anche orientale>  potrete vincere uscendone senza un graffio, o al massimo con dei piccoli rivoli di sangue che alla fine vi fanno sembrare pure piu’ fighe.

Autodifesa
La faccia della ragazza dice che ha vinto un combattimento. Io non so se le conveniva vincerlo.

Allora, ricominciamo daccapo: anni fa conobbi, a Milano, una tipa. La quale praticava, come sport, i 10.000 metri. Si trovo’ in difficolta’ verso la fermata “Bisceglie”, e la sua reazione fu di togliersi le scarpe col tacchino e cominciare a correre. Verso un certo punto di Lorenteggio, a quanto pare i suoi molestatori non avevano piu’ fiato.

Ora, io lo so che Hollywood non annovera “i 10.000 metri” tra <arte marziale fica e spettacolare del momento>, ma a parte i piedi spellati e un paio di scarpe, la tizia ne usci’ illesa. Lo so che a Milano una donna non e’ “illesa” se ha perso un paio di scarpe, ma vi assicuro che nel resto del mondo perdere le scarpe e’ preferibile allo stupro, e persino alla morte.

Vorrei inoltre far notare l’apocalittica cialtroneria di questo fotogramma:

Autodifesa

Nessuna, ripeto NESSUNA arte marziale considera positivo avere l’avversario alle spalle. Abbassi il baricentro, e quello sale sopra di te.

E’ vero, nel Judo avete l’ Ippon Seoi Nage, dove (mentre lo imparate) apparentemente girate le spalle all’avversario. Ma se osservate come e’ DAVVERO un Ippon Seoi Nage:

(uno di questi peraltro e’ un Morote, non capisco cosa ci faccia nel video)

Come vedete, dal vero il Seoi Nage lo fate dopo aver bloccato spalla e braccio, e spesso anche sollevato l’avversario, nonche’ ruotato il bacino. E la schiena la vedono solo in movimento, e per un decimo di secondo. Ma di solito nemmeno quello. Ed in ogni caso, a parte qualche film, nessuno vi consigliera’ mai di usare il Seoi Nage per autodifesa.

La tizia nella foto verra’ spinta contro un muro, o contro un’auto parcheggiata, l’assalitore abbassera’ pantaloni e mutande e si servira’ comodamente. Mi chiedo quale “maestro” possa prestarsi a video del genere. Davvero.

Potrei andare avanti col Judo, che conosco bene, e dire che e’ davvero efficace il Juji Gatame, quando qualcuno si mette tra le vostre gambe. Vero. Molte donne pensano questo nel judo. Questo e’ quello che vi insegnano in palestra: non e’ saggio stare tra le gambe di chi fa Judo  o BJJ.

Ma in realta’ non fate cosi’, anche se i sostenitori del BJJ amano dire che e’ bello.

Questo e’ quello che si fa in realta’:

Che difficilmente potrete fare in strada.(si’, l’avversaria di Kana Abe si e’ lussata la spalla. Ci mettera’ un po’ a riprendersi.).

Ma supponete pure che siate capaci di farlo. Che succede se gli avversari sono DUE?

Eh, bella minchia.

E come potete garantirvi che non siano due?

Eh, bella minchia.

DISCLAIMER: non tentate di fare seoi nage o juji gatame “stand up” in piedi a casa con fratelli, amici e/o parenti. Sul pavimento duro e con gente che non sa cadere, conterete le ossa rotte e manderete gente in ospedale. Quei combattimenti avvengono sui tatami, che sono morbidi e attutiscono molto, e con dei Judoji da 900g per metro quadro.


Sinora ho parlato poco di condizionamento. Il problema e’ che colpire fa male. Perche’ comunque le vostre parti del corpo vanno a sbattere violentemente contro qualcun altro.

Se colpite solo parti soffici con parti dure (gomito, ginocchio) allora va bene. Ma se cominciate a dare pugni e tirare calci, anche il low kick, dovete essere condizionati, perche’ un colpo sullo stinco fa male anche a voi, e non e’ bene farsi male da soli. Idem per i pugni: un pacchettino di ossicine e tendini (il pugno) contro il cranio , non e’ una situazione in cui si fa male  solo il cranio.

Quindi in questi sport vi allenate a “condizionare” parti del corpo, ovvero a resistere/abituarvi a quel particolare dolore (il low kick, il pugno , nel judo lo strangolamento o le garami/gatame alle braccia, etc).

Se non siete condizionati, beh, combattere significa condividere il dolore con quelli che colpite. Molto zen.


Fuggire in fretta, sebbene poco onorevole e non Hollywoodiano, funziona con uno come con dieci avversari. Vi mettete a correre, e se siete piu’ veloci conta poco che siano due o uno. Li seminate.

Allenarvi per il fondo (10.000 metri, insomma) e’ efficace. Fottutamente efficace. Dovete “solo” evitare il tipico errore femminile di cercare un rifugio, tipicamente un luogo chiuso come un portone, e correre in spazi aperti.

Adesso la domanda e’: ma se non riuscite a scappare?

Bene. Statisticamente siete fottuti. L’avversario si e’ garantito la vittoria PRIMA di attaccarvi. O perche’ sono in due, o perche’ e’ armato, o perche’ vi ha SCELTI come vittime, quindi vi ha valutati. E ha capito di essere superiore.

E allora:

  1. scordatevi di calciare. Avete scarpe scomode, pantaloni che vi frenano, i muscoli freddi e niente stretching preliminare. Al massimo tirerete un calcio allo stinco, impegnando una delle due gambe. No buono.
  2. scordatevi il corpo a corpo. Certo, se siete dei judoka o fate BJJ siete mediamente piu’ preparati di un aggressore. Se e’ uno solo e non ha armi. Se sono di piu’, funziona solo a Hollywood. E questo vale anche per tutte le altre arti marziali. Anche quelle che si fanno in gabbia.
  3. se ha un coltello, e’ finita. Lo so, tutte le arti marziali vi spiegano come afferrare il coltello che l’attaccante tiene in maniera stupida e inefficace, e con due rotazioni, una rototraslazione, una trasformazione affine, un reattore nucleare a portata di mano, due esperti in aereonautica  e due semplici tensori , lo girate contro di lui e puf, ci fate un cotechino. Io vengo da un posto dove il cotechino si fa, l’ho pure fatto, e vi posso garantire che non funziona.
  4. i pugili. E’ vero, se fate pugilato o thai boxe vi restano i riflessi condizionati. Io ebbi riflessi condizionati per circa 5/6 anni, dopo aver fatto Muay Thai. Ma scoprirete subito che , se non avete di fronte un cretino ubriaco, colpire una persona con un pugno (a meno di non avere delle spalle da prosciutto) non funziona tantissimo. Un maschio ha in media il 15% di muscoli in piu’ di una donna, in peso. Una donna pesa normalmente il 20% in meno. Se volete farlo incazzare, prendetelo pure a pugni. Vi inculera’ con piu’ voglia.

In generale:

il combattimento NON e’ autodifesa, se non come ultima ratio. E sara’ solo leggermente meno dannoso di quello che vuole farvi l’avversario.


Allora, andiamo in ordine. Tecniche di autodifesa efficaci:

Autodifesa
Con questa rimanete illese. I criminali corrono poco e male. Allenatevi per una gara di fondo, e al primo indizio levate le scarpe (se sono scomode) e schizzate via.

Seconda tecnica di autodifesa:

Autodifesa
Puntate, premete il grilletto, e poi al limite se ne parla in tribunale. Se siete una donna e lui era un pregiudicato, vi costa dei soldi ma ne uscite illese. Funziona anche contro piu’ avversari.

Se non volete prendere una pistola, ci sono strumenti efficaci ma meno costosi e responsabilizzanti:

Autodifesa

Esistono torce cosiddette “professionali” o “tattiche”. Dovete chiedere una torcia “tattica” che superi i 10.000 lumen. Ma oltre i 20.000 sono ancora migliori. Le trovate gia’ a 50€ euro. Una potete provarla su voi stessi e vedrete che puntata in faccia vi costringe a chiudere gli occhi, vi acceca e vi fanno anche male gli occhi. Potete inquadrare anche piu’ avversari, e a quel punto potete scappare.

Io ne ho una da 25.000 lumen (circa 50€) , e vi posso garantire che di notte , a meno di due metri non state perche’ gli occhi vi bruciano troppo. Ovviamente, hanno batterie speciali e spesso dovete tenerle in carica. Gli occhiali da sole non servono quasi a nulla.

Si tengono in un modo specifico:

Autodifesa

in alto, a lato della vostra testa.


Andiamo a quello che NON funziona:

  • peperoncino. Non funziona. Forse quello per i cinghiali. Ma nemmeno. Forse in un ambiente chiuso tipo auto. Ma raramente, perche’ colpisce anche voi. Lasciate perdere. USatelo in cucina. Quello della polizia e’ efficace, ma non lo vendono.
  • Taser. Se siete poliziotti, addrestrati, e dipende da come sia vestito l’assalitore. Non sempre.Nel corpo a corpo colpisce voi quanto lui. Lasciate stare.
  • Krav Maga, animali fantastici e dove trovarli. Quelli che lo fanno sono dei ganzi. Tipo l’esercito israeliano. Ma in palestra non lo fate, perche’ non volete lasciare danni a nessuno. Se volete usare un’arte marziale che NON praticate, ma guardate attentamente o mimate, fate pure:  una laurea in Boxe alla Bocconi vale altrettanto. Sapete tutto. E avete guardato tutte le figure.
  • Dita negli occhi. Non hanno mai funzionato. E non funzioneranno mai. Le cose stanno cosi’.
  • Colpire sui genitali maschili. Quattro miliardi di anni di evoluzione a tarare i riflessi, genitali che si ritraggono in combattimento, e una tizia lenta con delle scarpe scomode cerca di colpire un uomo sui genitali. Non lo trovo geniale. Se ha funzionato, voi siete campionesse di Tae Kwon Do e lui era ubriaco.
  • Mordere un orecchio. Se c’e’ una cosa che non dovete MAI fare, e’ quella. Se anche strappaste l’orecchio, il resto e’ ancora li’ ed e’ incazzato come un bufalo con le emorroidi. No.
  • Penne tattiche, kubotan, fruste tattiche, gingilli vari. Nah. Solo se l’avversario e’ uno solo e ha scritto “sono un coglione” sulla fronte.
  • Fischietti, sirene, sistemi di allarme. Entro 100 metri da una stazione della polizia funzionano benissimo. Tipico posto dove verrete assaliti.
  • Guantini tattici. Sono la moda del momento. Se pensate di poter colpire qualcuno con un pugno, fatelo. Ma solo se siete grossi. E non vi piace spellarvi le nocche.

Detto questo, cosa resta? Il caso in cui molti delinquenti vi abbiano circondati per impedirvi di correre e vi tengano le braccia per evitare che usiate una torcia o tiriate fuori una pistola.

In quel caso, avete perso.

E no, in quel caso <arte marziale hollywoodiana spettacolare> non vi aiutera’ molto.

Qui dovremmo entrare nel capitolo “ma perche’ mi trovavo li’, e perche’ dovrei evitare di essere in quello specifico punto a quella specifica ora”.

Quello che mi meraviglia, invece, e’ vedere quanti “maestri” si impegnano ad illudere le donne che l’autodifesa SIA L’ESITO DI UN COMBATTIMENTO, che anche se fosse vinto procurerebbe lesioni catastrofiche alla casalinga/impiegata media.

Autodifesa NON e’ “combattimento”.

Fatevene una ragione, e non ascoltate Hollywood.


Allora sto dicendo che le arti marziali siano inutili per autodifesa?

Beh, no. Se avete vent’anni e siete campioni , o vi allenate allo sfinimento, siete almeno delle cinture nere e non avete un grammo di grasso e avete una bella montagna di muscoli, probabilmente funzionera’ contro UN avversario poco allenato. E dovete essere “condizionati”, cioe’ abituati a non sentire il dolore quando VOI colpite qualcuno.

E’ quello che succede quando si legge sui giornali “campionessa di MMA stende molestatore”, o “cintura nera di Judo ferma uno stupratore”. Vero.

Ma se siete un’impiegata che va in palestra due volte la settimana , e non avete mai fatto un torneo oppure una competizione vera, lasciate perdere.

Conobbi un tipo, che poi divenne campione europeo di Muay Thai, che era davvero difficile da aggredire in strada perche’ aveva una restitenza al dolore e un condizionamento che erano impressionanti. Era una montagna di muscoli e riusciva a spaccare con le gambe anche da freddo.

Non credo che qualcuno lo abbia mai aggredito. E questo perche’ il delinquente si accerta di essere superiore PRIMA di attaccare  (Se lo hanno assalito , voglio una fotografia per vedere la loro faccia. Prima. Cioe’, quando ne avevano una.)

Perche’ i combattimenti si perdono, anche.

“Tutte le arti marziali possono essere usate per difesa personale” mi fa ridere.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *