The day after.

The day after.

Avevo appena finito di scrivere che in Ukraina ci sarebbe stata escalation, che l’escalation e’ arrivata. E quello che succede e’ che l’opinione pubblica occidentale continua nell’operazione di “nega sinche’ possibile che si arrivera’ ad una guerra nucleare”.

Arrivera’. Putin non ha scelta. Tra L’Ukraina e Mosca c’e’, come ostacolo naturale, qualche collinetta. Il resto e’ una sterminata pianura. Se l’ Ukraina entrasse nella NATO , la Russia sarebbe indifesa. In qualche modo, l’ Ukraina deve rimanere fuori sia da UE che da NATO.

Quindi Putin NON puo’ fare salti indietro.

E non puo’ lasciare l’ Ukraina, perche’ se si votasse senza il Dombass e le varie parti russofone che diventano indipendenti, l’ Ukraina voterebbe un governo nazionalista che chiederebbe subito di entrare nella NATO.

Putin non puo’ fare marcia indietro.

Domanda: gli USA possono fare marcia indietro?

No. Perche’ hanno un problema Cina. E se gli USA si mostrano poco efficaci nel contrastare la presa dell’ Ukraina, dopodomani i Cinesi si prendono Taiwan.E poi il Buthan. E via cosi’.

Quindi Biden non puo’ far marcia indietro, e deve dare addosso a Putin e aiutare eventuali “insurgents” in Ukraina, in modo da rendere l’occupazione infattibile. Inoltre, probabilmente tentera’ di fare le sanzioni piu’ dure possibile.

Ma la cosa certa e’ che Biden non puo’ fare marcia indietro: quel che vale per la Russia di Putin vale , moltiplicato per dieci, con la Cina.

Ricapitolando, ne’ USA ne’ Russia possono fare passi indietro. A meno di non firmare un trattato come quello che fu degli euromissili, che Putin in fondo chiedeva , ma Biden non poteva concedere perche’ la politica dei democratici non prevede queste cose sin dai tempi di Cuba.

Morale: USA e Russia faranno escalation , a piccoli passi magari, ma prima o poi arriveranno alle nucleari tattiche.


Supponiamo che gli USA e la UE facciano sanzioni durissime che colpiscano durissimamente i russi. A quel punto Putin deve rispondere, ma e’ chiaro che la sua capacita’ militare boot-on-ground sia gia’ al limite.

Da come hanno eseguito il dispiego delle truppe, i russi si sono dimostrati lenti e farragginosi in fase di preparazione. L’attacco e’ fulmineo, ma il dispiegamento e la proiezione sono lentissimi. Significa che se cambiasse radicalmente lo scenario, i russi sarebbero intrappolati in Ukraina.  Non per nulla stanno difendendo istericamente il Mar Nero concentrando anche parte della flotta del baltico in quelle acque. Non per nulla Putin e’ cosi’ minaccioso: basterebbe un intervento rumeno, o turco e Putin avrebbe dei seri problemi a garantire il ritorno a casa dei soldati.

Questa lentezza in preparazione e’ dovuta al fatto che dietro al nuovo layer “operativo” che hanno creato rimane una burocrazia e un’amministrazione militare che origina nel periodo sovietico.

Agiscono in fretta ma hanno bisogno di tantissima preparazione.

Questo invita gli USA e UE a fare una cosa: dispiegare mercenari. Agilita’, deniability, pochi scrupoli.

Quindi abbiamo l’esercito russo ai limiti logistici , e una Russia la cui economia decade ancora di piu’. E i mercenari che fanno sfaceli in Ukraina. Cosa puo’ fare Putin come escalation?

Ma facciamo il caso opposto: la Russia e’ resiliente e ha il tempo di organizzare una nuova ondata , perche’ tutto e’ lento. La nuova ondata caccia via i mercenari inviati da USA e UE.

Come puo’ scalare Biden per spaventare ANCHE i cinesi e convincerli che non scherzano?

In ogni caso, quindi, entro le prossime due “grandi mosse”, si arrivera’ al nucleare tattico, chiunque dei due lanci la prima bomba.

Nessuno dei due puo’ fare un passo indietro. Questa situazione puo’ solo scalare verso uno scontro piu’ duro.


Ma all’opinione pubblica non verra’ detto.

Quando dissi che i democratici volevano ottenere una guerra in Europa, le persone dicevano che non si sarebbe arrivati a tanto. Per mesi e mesi la stampa italiana ha ripetuto che era solo un bluff e “a Putin non conviene”. Ben sapendo, al contrario, che non puo’ fare un passo indietro che uno.

Quando scrissi che i russi sarebbero calati anche dalla Bielorussia per puntare su Kiev, passando per le zone paludose, e poi finire a combattere attorno alla foresta di Chernobyl stessa cosa. Figuriamoci.  Allarmismo! Pessimismo! Non disturbare i nostri affari!

Adesso la situazione puo’ solo fare escalation (perche’ per Biden questa guerra e’ un via libera alla Cina su Taiwan), ma volete negare a voi stessi che si possa arrivare alle armi nucleari.

Finche’ un giorno vi verra’ detto che non dovete stare all’aperto, mangiare verdura, sedervi sull’erba, e tutte quelle cose che dopo Chernobyl ci siamo sentiti dire, almeno noi della generazione che c’era e ricorda.


Non so, onestamente, se la cosa finira’ in Ukraina. La Moldavia e’ una repubblica sovietica, ed e’ un “low hanging fruit” dal punto di vista dei russi. E’ troppo piccola per essere uno stato cuscinetto di rilievo, ma troppo grande per lasciarla stare.

Non so quindi se l’escalation nucleare avverra’ ora, durante la battaglia per l’ Ukraina, oppure durante quella per la Moldavia.

Ma avverra’. Quel luogo e’ troppo critico per la Russia, e ora che gli USA non possono consentire invasioni per non dare via libera alla Cina, lo scontro e’ inevitabile.

Ora godetevi il fiume di dettagli inutili che vi vomiteranno addosso per NON farci capire quel che sucede.

Poi, prima o poi, BUM.


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