Oh, di nuovo quelli dell’ MMA

Oh, di nuovo quelli dell' MMA

Come sapete, pratico Judo. Ho cominciato a 6 anni, ho smesso per qualche anno quando ho praticato Muay Thai, ma poi sono tornato a casa e oggi continuo imperterrito. Al limite in palestra “gioco” con quelli della lotta grecoromana o con quelli della lezione di Ju Jitsu. Ho invece abbandonato il Muay Thai, per diverse ragioni. Quando dico questo, arriva un nuovo tipo di fanatico, quelli che amano l’ MMA, a dirmi che il Judo “non e’ pratico” e quindi non efficace in “situazioni reali”, mentre MMA renderebbe imbattibile chiunque.

Di solito non ho il tempo di discutere con questi idioti, e considero MMA come un nuovo trend commerciale fatto per fingere che anche gli USA abbiano tecniche “tradizionali” come Judo, o Ju Jitsu, o la lotta greco-romana. Lo considero il Wrestling delle arti marziali.

Ma una discussione su questo tema e’ inutile, per cui in genere a quelli che sostengono che MMA sarebbe “practical”, propongo diversi test. In modo che LORO possano fare questi test e rendersi conto da se’ di quanto MMA sia esattamente l’opposto di “practical”.

Ecco i test che chiedo di fare a chi pratica MMA (o dice di farlo).

Test numero uno:

“dipendenza dalla tenuta di combattimento e dal riscaldamento”.

Il test consiste nello scegliere una bella giornata invernale, quando siete vestiti di tutto punto, diciamo che uscite dall’ufficio. Camicia, Giacca, cappotto, sciarpa. Arrivate nella vostra palestra, non vi togliete di dosso NULLA se non le scarpe, e SENZA riscaldamento entrate nel ring e vi fate un match con uno sparring partner riscaldato, stirato e vestito in tenuta appropriata.

Se per caso perdete piu’ del 50% delle tecniche, diciamo che vi tornano impossibili i calci e alcuni pugni diventano lentissimi (e la guardia vi risulta difficile) allora la vostra arte marziale e’ “poco pratica”. A meno che non intendiate chiedere a qualche delinquente il tempo per spogliarvi, scaldarvi, fare stretching. Spoiler: a chi fa Judo, Ju Jitsu o lotta greco-romana cambia pochissimo, e quasi tutte le tecniche rimangono fattibili. Al limite rischiate di rompere i vestiti civili, che e’ il motivo per cui ne usiamo di molto robusti.

“Andiamo al secondo test: dipendenza dalle attrezzature”.

Siete abituati a combattere sul ring. Anzi, per essere sicuri di NON imparare nemmeno ad uscire dall’angolo (come i pugili) usate come ring una gabbia tonda. Bene. Molto impressionante.

Adesso fate una prova: fate entrare una dozzina di persone nel vostro ring, chiedendo loro di muoversi a casaccio mentre voi ed il vostro partner vi fate un match. La regola implicita e’ che se per sbaglio colpite uno di costoro, ha il diritto di reagire contro di voi. Questa situazione la potete chiamare , che so io, “metropolitana”, “discoteca”, “luogo stretto e affollato”. Se riuscite a combattere bene mentre ci sono 12-13 persone sul ring insieme a voi, la vostra tecnica e’ “practical”. Se non riuscite, beh, allora chiedete al delinquente che vi assale di andare altrove. Spoiler: a chi fa judo , lotta greco romana o Ju Jitzu cambia pochissimo. Altri hanno bisogno, ad occhio e croce, di un cerchio di due metri e mezzo , libero, attorno al corpo e si muovono tantissimo. Non vi dico chi. Ma se avete bisogno di essere su un ring da soli, non definirei “pratica” questa tecnica.

Quanto ne avete bisogno? Decidete voi.

“Andiamo al terzo test: ancora dipendenza dal ring”.

Andate nella vostra palestra e chiedere di portare alcuni tavolini e una dozzina di sedie dentro il ring. Questa situazione la chiamerei “bar” o “ristorante”. Lasciate tra un tavolino e l’altro circa 60/80cm, come nei bar e nei ristoranti. Poi chiamate il vostro sparring partner e fatevi un bel match. Se la vostra operativita’ decresce  di molto perche’ avete paura di calciare sui tavoli, non riuscite a muovervi come vorreste e a schivare, beh, mi spiace, ma “ti aspetto fuori” non e’ una buona risposta in caso di rissa. Spoiler: chi fa Judo, Ju Jitsu o lotta grecoromana non perde moltissimo in questa situazione. Potete sempre andare al suolo.   Alcuni che hanno bisogno di danzare sul ring si troveranno in difficolta’ e perderanno moltissima capacita’. Ma non vi dico chi. Provate.

“Quarto test: ma lo vedi dove metti i cazzo di piedi, coglione?”

Entrate nella vostra palestra e iniziate un combattimento col vostro partner. Ma prima prendete qualche palla medica (quelle di cuoio pesanti) circa cinque o sei, e magari qualche bilancere dalla palestra. (quelli li sistemate piu’ lontani, perche’ siete troppo practical, quindi gli oggetti al suolo vi infastidiscono). Poi iniziate a combattere. Se rischiate di farvi male davvero, diciamo perche’ non avete idea di dove sia il pavimento e non lo sentite, beh, dovrete sempre sperare di avere un pavimento sgombro.

Se non vi piace rischiare perche’ in fondo sapete quanto e’ “pratica” la vostra arte marziale, potete fare una prova piu’ soft: prendete dalla palestra dei materassini, o uno strato di tatami, e tagliate in due il vostro ring facendo un gradino alto quanto il cordolo di un marciapiede. Poi iniziate il match. Se per caso quel semplice cordolo del marciapiede vi tiene occupati, vi distrae, o diventa un pericolo perche’ vi fa cadere mentre indietreggiate, allora la vostra tecnica non e’ “practical”.

Spoiler: alcuni se ne fregano, altri no. E saper indietreggiare tenendo il contatto col suolo non guasta, eh. Fate il test, e vedete se e’ il vostro caso.

Ultimo test: ma qui si scivola.

Prima di andare sul ring, prendete una mezza dozzina di asciugamani e spargeteli per il ring. DI solito e’ sufficiente. Se siete proprio dei veri maschi potete andare a prendere dell’acqua e bagnare il ring, che diventera’ DAVVERO scivoloso. A quel punto, fatevi un bell’incontro. Se non sapete come affrontare la situazione, per esempio non sapete che a quel punto e’ meglio lottare al suolo, e come arrivarci, ho paura che la vostra tecnica funzioni solo col bel tempo. Altrimenti, donne coi tacchi e uomini con suole di cuoio, devono cercare un bel terreno adeguato.

Spoiler: alcuni sanno portare l’avversario al suolo, e sanno cosa fare dopo. Altri credono di saperlo fare, ma solo se sono sul ring. (vedi alla voce, “vestiti”).


In breve: non impressiona un’arte marziale, per quanto spettacolare, che puo’ essere praticata SOLO sul ring. Certo, siete gli dei del ring, e quindi invitate sul ring maestri di altre tecniche per far vedere che SUL RING siete imbattibili. MMA vs X.

Ma essere il Dio del Ring non e’ “practical”, se per esempio dovete fare i buttafuori in un locale: in una situazione reale, il vostro MMA vi allena meno della Boxe. A quel punto fate boxe: avete le stesse tecniche di un esperto di MMA (fuori dal ring), ma almeno qualcuno vi ha allenati su un cazzo di ring quadrato, ove potete finire all’angolo, e SAPETE cosa fare quando succede. Cosa che voi avete evitato combattendo in una gabbia da polli senza angoli, non si sia mai che impariate qualcosa di “pratico”, e cioe’ che al mondo esistono pareti, tavolini, divani, scale.

Spero di aver risposto a quella risma di pugili scadenti che stanno impestando il web (e il sottoscritto) con i loro video “MMA contro X”. Se lo fate sul ring , e’ ovvio che vinciate voi. Praticate una forma di show fatta per dare spettacolo sul ring. Ovvio che funzioni.

Anche se lo fate su un tatami vuoto , certo che vincete voi.

Ma vi auguro , per il vostro bene, di non incontrare mai un esperto di lotta greco-romana dentro un normale autobus. Incontrate un avversario fisicamente molto forte, tenace e LUI ha abbastanza spazio per fare TUTTO quel che sa fare. Voi potete a malapena tirare qualche cazzotto, se il vostro abbigliamento lo consente. E se venite contro un judoka su un autobus, vi consiglio di togliere la sciarpa. E’ un sacco “practical”. Ah, si, ma allora mi colpirete.

Peraltro, vi invito a fare un’ultima prova: se nella vostra palestra c’e’ una macchina che misura la forza/velocita’  dei pugni, provate a dare un pugno quando entrate,  siete ancora vestiti normalmente, e non riscaldati. Tenete anche la vostra borsa a tracolla. Tenete pure gli anelli alle mani. Scoprirete che siete due volte e mezzo piu’ lenti, e i vostri pugni sono deboli. Vi consiglio di fare questo test, anche per evitare spiacevoli sorprese “pratiche”, quando credete di poter buttare giu’ un maschio adulto (specialmente se malavitoso)  con un solo pugno dato lentamente e a freddo. (Se va bene vi perdona dopo il secondo pompino che gli fate).

Se dopo questo test ancora credete di tirare sventole notevoli, vi propongo di verificarlo:

Ultimo test: la pentola a pressione.

Recatevi in palestra portando da casa una normale pentola a pressione, meglio col fondo spesso. Il vostro sparring partner deve tenerla sollevata, come distanziatore, all’altezza del viso (circa), tenendo le braccia strette, avendo cura di tenerla tra lui e voi. Ovviamente non puo’ usare le mani, ma c’e’ un oggetto duro e ostico tra voi.

Se per caso avete paura di farvi male alle mani, o di rompervi un malleolo, e non sapete bene come attaccare l’amico senza rischiare, allora la vostra arte e’ poco “practical”: un oggetto duro, sia una bottiglia , una sedia , un boccale da birra, un vaso, lo si trova facilmente. Non potete rischiare di perdere le mani perche’ avete tirato un pugno forte ad una pentola a pressione, non trovate? E’ poco “practical”.

Fine dei test che potete (e dovreste) fare da soli.

Ma , ripeto, non ho voglia di dibattere: vi ho detto quali test fare, non dovete fare altro che andare nella vostra palestra , fare quel che ho scritto, e rendervi conto VOI STESSI di cosa state praticando. Di quanto sia “practical”.

Poi sicuramente la preparazione fisica e saper usare i pugni (anche meno di un pugile, come voi) vi avvantaggiano su un delinquente, ma questo vale anche per i diecimila metri e il lancio del peso. La preparazione fisica e’ SEMPRE un vantaggio.

Il problema e’ diverso: credere di essere gli dei della guerra solo perche’ si pratica uno sport che vi consente di essere gli dei del Ring, o di uno spazio aperto, sgombro, asciutto e in una tenuta adatta, dopo aver fatto stretching e riscaldamento. Si chiama “falso senso di sicurezza”.

QUindi ripeto: provate voi stessi. Andate nella vostra palestra, fate i test che vi ho proposto sopra , e verificate voi stessi quanto sia “practical” la vostra tecnica. Vale per tutti, non solo per MMA.

Potete verificarlo da soli, basta fare i test di cui sopra.

Ecco perche’ ho mollato il Muay Thai. Non superava i test. Nelle situazioni descritte, perdete piu’ del 50% di quanto vi siete allenati a fare. E la situazione “pentola”, cioe’ un tizio che si limita a tenere un oggetto come distanziatore, tornate a casa con le mani fracassate, i malleoli doloranti, e neanche gomiti e ginocchia funzionano.

Preferisco qualcosa che si possa fare subito, senza riscaldamento, con qualsiasi vestito, e in situazioni “pratiche”, cioe’ poco spazio libero. E se il tizio ha un oggetto in mano come distanziatore, beh… uchi komi e’ il vostro amico.

Ripeto: se il vostro problema e’ il “practical” e non lo sport in se’, allora potete essere “practical” e provare a combattere nelle situazioni che ho descritto. Se invece non volete essere practical e vi piace lo sport, niente da obiettare. Ognuno fa lo sport che preferisce.

Non dovete per forza discutere: vi basta fare i test che ho descritto e giudicare con la vostra testa. I test sono completamente “practical”, no?

 

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