L’archimandrita.

Finalmente mi e’ arrivata la vdsl, e ricomincio a scrivere. Anche perche’ dopo lo scorso post su Grillo , complice la campagna elettorale (avviso: fino a quando non riacquisterete il senno , cioe’ dopo le elezioni, le iscrizioni sono bloccate) e’ successo un finimondo nella mia casella email. Ci sono alcune cose che forse non vi sono chiare, e cioe’ che l’ M5S non e’ il nuovo. E’ un ponte tra mondo pre-internet e mondo post-internet.

Che cosa intendo? Supponiamo di vedere – come si vede – una gigantesca differenza tra i “native digital” , quelli la cui cultura viene tutta “DI (Dopo Internet, oggi siamo nel 22 DI) , e quelli che invece si sono formati prima di Internet.
Si tratta di due generazioni che non si possono piu’ comprendere. Per i vecchi Internet e’ un prodotto, un servizio, una cosa che puoi avere o meno, ma non e’ “spazio”. Io, che sono nato nel 20 AI (Avanti Internet) , vedo internet come infrastruttura – perche’ e’ il mio lavoro – ma non la percepisco come tradizione.

Una persona e’, se vogliamo,  un misto di fattori genetici o comunque interiori e due fattori esterni: la formazione, cioe’ l’effetto delle esperienze (artificiali o meno, come la scuola) e la tradizione, ovvero la cultura che ti cade addosso dal passato.
Da questo punto di vista  io ho avuto una formazione “nel mondo reale” , inoltre ho ricevuto una “tradizione” che contiene una conoscenza che arrivava (a sua volta)  dal mondo reale. La stessa distinzione tra reale e virtuale mi e’ chiara in quanto ho vissuto anche in un mondo privo di virtuale.
Esiste gia’ una generazione che ha vissuto SOLO l’esperienza di realta’ aumentata che e’ quella attuale. Una generazione per la quale internet e’ una parte naturale del mondo reale.

Io sono rimasto un mese senza connessione ad internet, se non il mio cellulare con cui ho moderato il forum e scritto sporadiche opinioni (1), e non mi sono sentito troppo male. Mi e’ mancato uno strato di servizi, questo si, ma non ho provato l’ansia di chi prova una restrizione.

La media dei ventenni, nella stessa situazione, prova la stessa ansia che prova chi e’ rinchiuso in un ascensore per via di un blackout. La realta’ aumentata e’ vissuta da loro come una semplice realta’ naturale, e rimanere sconnessi e’ percepito come noi percepiremmo una limitazione dello spazio fisico.(2) Ansia da prigionia, quasi claustrofobia.
Ora, ci sono questi due mondi che non riescono a comunicare piu’ di quanto un gruppo di sordi ed un gruppo di ciechi possano raccontarsi a vicenda lo stesso film: sebbene il film sia lo stesso, la proiezione su entrambi e’ totalmente diversa.
Grillo non rappresenta la generazione nuova: il suo modello e’ ancora troppo obsoleto, sebbene piu’ moderno degli altri, dei suoi avversari. E non rappresenta nemmeno il vecchio, perche’ se ne e’ staccato andando a vivere su  un blog (o meglio, tecnicamente parlando e’ piu’ un portale, tecnologia vecchia di un decennio buono).
Allora cosa e’ Grillo? E’ un ponte: una costruzione che TOCCA entrambe le sponde.
Grillo tocca il vecchio perche’ fa ancora politica “tradizionale”: programmi, elezioni, candidati, comizi. Si attira le simpatie di coloro che vedono in internet uno strato di servizi e non parte della natura circostante perche’ fa le cose che hanno sempre visto fare in politica. Giornalismo d’inchiesta, broadcasting di idee, comizi politici, si porta alle elezioni locali, ha un programma, eccetera.

Tutte cose del mondo vecchio, chi ha fatto politica giovanile negli anni 80 lo ricorda, e trasportate sui blog. Grillo parte dal vecchio.

Ma Grillo tocca anche il mondo nuovo, perche’ parla di nuove tecnologie (a volte bufale), usa i blog ed Internet rifiutando i vecchi media , eccetera. In questo e’ quindi un ponte, cioe’ qualcosa che tocca entrambe le sponde.
E’ ovvio che non ho timore di Grillo come hanno molti, perche’ so che un ponte puo’ solo rimanere tra le due sponde. Mano a mano che il tempo passa, la vecchia sponda muore, scompare dalla scena, diventa meno rilevante, e il mondo materiale e’ dominato dai nuovi professionisti, dai nuovi lavoratori, dai nuovi disoccupati, dai nuovi cittadini, insomma da gente che vive solo su una sponda.
Quando tramonta la vecchia sponda, il ponte non serve piu’, perche’ non collega piu’ niente. Grillo come fenomeno ha forse un altro decennio di vita, non oltre.
Faccio un esempio stupido per capire che nella nuova sponda non c’e’ nessun rimpianto per la vecchia. La gente di Grillo si porta alle comunali con le sue idee riguardo ai rifiuti. Intende mandare i suoi uomini nelle amministrazioni pubbliche  a imporre una visione riciclatrice dei rifiuti.
In questo e’ un ponte: contiene ancora un programma politico, un atto politico (vincere le elezioni local) e questo viene riconosciuto anche dalle persone cresciute nell’ Avanti Internet. Ma contiene anche dei mezzi nuovi, idee che ha conosciuto e diffuso via internet, eccetera.
Ma ne ha davvero bisogno, di andare alle elezioni? Andiamo speculativamente sull’esempio, e parliamo di crowdfunding. Sapete bene che il crowdfunding serve a finanziare aziende startup onde permettere loro si superare la fase di fattibilita’ e arrivare al break even.
Ora, supponiamo che sia fattibile (3) che un’azienda compri i vostri rifiuti. Vi scrive una app per il cellulare, con la quale vi iscrivete alla raccolta porta a porta che ci sara’ tra tot giorni. Tra tot giorni passa un tizio – se vi siete iscritti con la app –  cui date il vostro vetro, o la vostra carta, o la vostra plastica, e alla fine del mese vi danno – magari sotto forma di ricarica telefonica per essere molto agili nei pagamenti – qualche euro.
Non siete voi che pagate una tassa dei rifiuti, ma vendete indietro dei rifiuti in cambio di soldi.

Poi l’azienda trasforma i materiali e rivende i materiali riciclati, facendo profitto. Non so se sia fattibile, ma supponiamo che lo sia.
Supponiamo adesso che un movimento che ha una numerosissima audience proponga questa cosa ad una citta’ intera, e chieda il crowdfunding (10-20 euro)  per lanciare la startup.
E supponete che funzioni: chiaramente nessuno usera’ piu’ i servizi del comune – a pagamento – se poi riceve soldi per i rifiuti dandoli a qualcun altro.  A prescindere dal fatto di essere grillini o meno, ricevere due soldi per i propri rifiuti piacerebbe a molti, almeno agli adolescenti che amano le ricariche telefoniche.
In questo esempio – teorico: non e’ uno studio di fattibilita’ – abbiamo ottenuto ugualmente di imporre (o introdurre) una nuova modalita’ di gestione dei rifiuti al comune.  SENZA usare la politica, le elezioni, i programmi, eccetera.
Ma nessuno della MIA generazione la definirebbe “politica”,  perche’ non c’e’ il partito, perche’ sembra un’azienda, perche’ il crowdfunding non e’ ancora considerato “politico”, perche’ non si sono portati alle elezioni, perche’ hanno chiesto il consenso sotto forma di contratto commerciale e non di voto. Per noi sarebbe un’iniziativa puramente commerciale.
INVECE
Per la generazione che e’ nata DI, Dopo Internet, questa e’ politica allo stato puro. E’ una proposta discussa in uno spazio pubblico, finanziata dai sostenitori, ha impatti sulla vita pubblica, ha impatti sulla collettivita’, e anche se non contiene NESSUNA delle azioni che normalmente fa un movimento politico, e’ vista come politica al 100%.
Se osservate i punti del programma di Grillo, ad esclusione di quelli meramente politici, riuscite ad individuarne almeno mezza dozzina che potrebbero essere ottenuti SENZA alcuna interazione con la politica. Un misto di crowdfunding e crowdsourcing potrebbe realizzare molte delle sue iniziative sull’energia , sui rifiuti e sull’ambiente, sicuramente a livello locale.
Ma la vecchia generazione NON CAPIREBBE(4). Grillo, essendo un ponte, deve toccare entrambe le sponde e NON PUO’ abbandonarne una delle due.
Ora, secondo la mia personale datazione, siamo nel 22 Dopo Internet. Significa che , se si vota a 18 anni, solo 4 annate di italiani sono fatte da “nuovi” italiani che considerano “naturale” l’ecosistema di servizi digitali che usa quotidianamente.
Per questa ragione il ponte DEVE ancora toccare la vecchia sponda. Sono 1.600.000 persone. Poche.
Tra dieci anni , nel 32 Dopo Internet, non solo i servizi saranno cosi’ diffusi che nascera’ il nuovo handicap di “digitoleso” (ad indicare una persona che necessita di aiuto perche’ non riesce a fare quel che fanno le persone normali da sola) ma ci saranno ben 12 anni di “Digital Native” al voto, e ben 32 anni di “Digital Native” sul mercato.
Un partito potrebbe decidere tranquillamente di non fare piu’ da ponte e di staccarsi completamente dalla vecchia sponda. Un partito che:
  • Trae lo know how dalla rete. Un tizio in Siberia trasforma l’immondizia in erba pipa e ci guadagna? Ok, allora possiamo farlo anche noi.
  • Trae i fondi dalla rete. Dobbiamo fare la stessa cosa qui, e allora ci servono soldi. Benissimo: crowdfunding.
  • Trae l’impegno dalla rete. Dobbiamo fare la famosa applet? crowdsourcing. Dobbiamo mettere in piedi la sede dell’azienda? Crowdsourcing. E cosi’ via.
  • Trae la diffusione delle idee dalla rete. A questo punto ti paghiamo per l’immondizia, se vuoi vendercela tu fai soldi e il tuo vicino di meno.
Il risultato di questo e’ che per una cosa simile non si passa piu’ per la politica. Non la si tocca nemmeno. Un simile movimento non verrebbe capito – e non verra’ capito – dai vecchi, ma sara’ vissuto come normale dai Digital Native.
Adesso capite meglio cosa intendo dire: come ponte, Grillo (ed il partito Pirata, e tutti quanti si stanno gettando oggi nella mischia) e’ vincolato a toccare entrambe le sponde: il vecchio (parlare di partiti, far parlare i giornalisti, politica, elezioni, etc) e il nuovo (il blog, i meetup e poco altro).
Questo ne fa inevitabilmente un movimento transiente. I vecchi partiti rimarranno a guardare la loro base scomparire lentamente, e non riescono nemmeno a toccare i Native Digital, credo che per il Native Digital medio i discorsi di Bersani o Monti (se li si considera pure come quelli preparati, LOL) non abbiano neppure senso , se li facessero in latino o in aramaico sarebbero piu’ comprensibili.
Ma anche Grillo ha pochi anni di vantaggio sugli altri, perche’ essendo un ponte scomparira’ comunque insieme al vecchio.
Grillo non fa una nuova politica con internet, fa una nuova COMUNICAZIONE con internet, per poi ricadere nella vecchia politica (elezioni &co).
Vi faccio un altro esempio carino: un mio giovane , come dire, “uno junior affidato a me” e’ ancora uno studente universitario (qui si lavora durante gli studi) e mi ha raccontato che nel suo studentato usano la propria email come ESSID della wifi, e che la cosa sta prendendo piede anche attorno al Bilk (che ospita la zona universitaria di Duesseldorf).
Ora, che vantaggio ha usare la propria email come ESSID? Ha il vantaggio che i vicini sanno come contattarti. Cosi’ quando c’e’ un nuovo cubicolo nello studentato , i nuovi arrivati ci mettono un indirizzo email collettivo e i vicini di studentato li contattano su facebook, su twitter e quel che e’.
Ho provato ad usare il mio indirizzo di email come ESSID anche io, e in citta’ effettivamente mi hanno scritto (ok, chiedendomi se ero io a far casino la notte, cosa che non era), qui ad Erkrath non ci sono molte wifi a tiro. Ma il punto e’ che essere Digital Native implica un modo di pensare diverso. Tutti siamo qui a pensare che la nostra ESSID non abbia valore sociale o non abbia funzione sociale, ma serva solo a collegare dispositivi, mentre qualcuno la usa per fare broadcast del proprio indirizzo email, e mi e’ capitato di beccare una pizzeria che aveva come ESSID “www.pizzeriataldeitali.de” . Non e’ geniale e non cambiera’ il mondo, ma e’ sintomo di un modo diverso di pensare i servizi digitali : “contattami”.
Un informatico direbbe che “questi hanno portato il social network dal livello applicazione ai livelli 1,2,3” , un sociologo direbbe altro, ma il punto e’ che prima o poi tutti ragioneranno cosi’.
Tutti ragioneranno nel modo nuovo. Ma nel fare questo, il vecchio diventera’ incomprensibile. In quel mondo, anche Grillo che dice “andiamo alle elezioni”, o “ci vediamo in Parlamento”, iniziera’ a dire cose come “andiamo al Gnabop”, o “ci vediamo  in zubonzatlak”.  Parole incomprensibili.
Quando sentite dei ragazzini dire che “il parlamento e’ come un forum online dove i politici parlano, ma senza computer”, sapete bene che “parlamento” e’ una di quelle cose che vanno a morire.
Tuttavia, non basta il voto di questi ragazzini per farcela, e sinche’ non basta ci vuole un archimandrita, un costruttore di ponti. Grillo in un certo senso lo sa , o perlomeno ne ha qualche percezione euristica, quando dice che “senza di lui ci sarebbe Alba Dorata(5)” sta dicendo proprio di essere un ponte, e che un ponte e’ sempre meglio di una guerra fredda.
Questo e’ corretto, ma contiene le sue implicazioni, cioe’ ci dice che Grillo, essendo un ponte, sembrera’ in vantaggio ancora per anni, anche perche’ chi sta sulla sponda vecchia sembrera’ ancora piu’ in affanno e tendera’ a salire sul ponte stesso.
Ma quando la vecchia sponda sara’ inutile, il movimento di  Grillo andra’ in pezzi alla stessa velocita’ con cui scompariranno del tutto i vecchi partiti: quando non c’e’ piu’ la vecchia sponda, non serve nemmeno piu’ il ponte.
Quindi, tutti quelli che mi hanno scritto rimproverandomi perche’ avrei sdoganato un pericolosissimo dittatore – gente che poi apprezza Giorgio “PrimaveradiPraga” Napolitano  oppure vota Daniela “MissPredappio” Santanche’ –  sappia che non sto sdoganando proprio niente.
Dico semplicemente che il ponte e’ obsoleto almeno quanto la vecchia sponda, e che diventera’ inutile quanto la vecchia sponda sara’ inutile, e quindi non ha la durata per essere un dittatore.
Il rischio di dittatura, semmai , ce l’avete quando andate a votare per gente che la dittatura la apprezza, la sostiene, la predica: quando avete in politica un magistrato che propone un potere di sequestro dei beni ILLIMITATO ed arbitrario per i magistrati, che poi il cittadino (ormai nullatenente e quindi impossibilitato a sostenere processi) dovrebbe contrastare per avere indietro i suoi beni – che, se era innocente, non dovevano neppure essergli tolti – venirmi a dire che temete per la democrazia nel caso vinca Grillo mi sembra davvero ridicolo.
Perche’ il modo di pensare di Grillo dura da poco e durera’ poco, mentre il modo di pensare di Ingroia, che definirei “buroterronismo giudiziario” , e’ antico, diffuso, e molto piu’ pericoloso.
Uriel
(1) Le scrivevo offline e poi le postavo in un colpo secco, dieci secondi, dal lavoro. Come si faceva con Fidonet (chi se lo ricorda alzi una mano).
(2) In Italia il fenomeno e’ meno visibile perche’ la connessione e’ meno disponibile. Iniziate a sentir segnalare una wifi libera in ogni posto ove andate a prendere un caffe’, e le cose cambiano.
(3) Non sono un esperto, quindi per favore non fidatevi ciecamente. E’ un’ ipotesi.
(4) Essendo un addetto ai lavori sono una specie di etologo. Sono costretto a sapere che diavolo faccia la gente con l’infrastruttura che tengo in piedi, implemento e disegno.
(5) Chiamare un movimento politico come un genere di porno ha un significato tutto comico.

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