Immunita’ dal gregge.

Immunita' dal gregge.

Non ho scritto molto, ma ora lo faro’, del processo che ha visto “riabilitato” (o almeno vincente) Johnny Depp, e non l’ho fatto perche’ ho notato alcune cose che i giornnalisti si sono guardati bene dal far notare.

Per prima cosa, si tratta di un sistema giudiziario americano, cioe’ anglosassone, che e’ un sistema giudiziario nato quando , dopo il crollo dell’ impero romano si decise che le sudicie usanze dei barbari avrebbero dovuto prevalere. Si tratta cioe’ di un sistema giudiziario di tipo ordalico.

Per capire la sua barbarie e la sua assoluta incapacita’ di fare giustizia, bisogna capire che si’, Depp ha avuto qualcosa che somiglia alla giustizia, ma sono state sancite cosi’ tante possibilita’ di barbarie giuridica che l’uomo medio americano paghera’ a carissimo prezzo, o meglio: che paga a durissimo prezzo.

Il primo e’ che Depp cita la ex moglie per diffamazione, e come risposta la moglie cita lui come diffamazione, e LE DUE COSE VENGONO DISCUSSE IN UN UNICO PROCESSO.

In qualsiasi paese con una qualche parvenza di civilta’ giuridica una cosa simile sarebbe stata impossibile. C’erano DUE casi: Depp contro Heard, e  un Heard contro Depp. Perche’ un processo che va in TV su scala mondiale e procede in questo modo e’ assurdo: tu mi citi per diffamazione in un processo in TV, e io ti controcito per aver mangiato neonati ancora vivi dopo averli stuprati. E’ ovvio che un simile processo “insalata” nuocera’ alla tua reputazione.

So che ci sono i fan dell’insalata, ma allora voglio chiedere a questi fan una cosa: quando in aula la Heard, che aveva picchiato Depp, ammette una comunicazione (di cui esiste lo screenshot) che dice “i was not punching you, i was hitting you”, come mai all’insalata non si aggiunge una querela penale per aggressione e percosse?

Qui l’insalata si ferma, giusto? Quando amber Heard ammette di aver cagato nel letto dove Deep dormiva , dicendo che “era uno scherzo”, ammettendo quindi delle cose (picchiare il marito, umiliarlo e vessarlo) , perche’ non parte il doveroso processo per abusi domestici?

Boh. Misteri della giustizia televisiva anglosassone.


Qui siamo alla parte piu’ grave, cioe’ la decisione del giudice di trasmettere in streaming il processo. Non dico che non si debba fare: ma in quel caso il giudice deve evitare che un processo per diffamazione nnon diventi diffamatorio.

Una Heard che arriva in aula con una fotografia di una striscia di cocaina non consumata dicendo “questa era la colazione di Depp” lo sta diffamando, usando il processo come strumento , approfittando del fatto che ci sia la stampa in ascolto. Peraltro, in che modo questo dimostra che la Heard non abbia diffamato Depp su un giornale accusandolo di abusi?

Idem con il filmato che ritrae Depp ubriaco: in che modo il fatto che sia stato ubriaco dimostrerebbe che un articolo sul giornale, ove lo si accusa di violenza domestica, sia diffamatorio?

In pratica la donna ha sfruttato la possibilita’ di avere riprese TV per continuare a diffamare Depp. Questo e’ un “processo”? O e’ piuttosto una (ulteriore) chance di linciaggio pubblico?

Ovviamente la stampa non lo fara’ mai notare , perche’ brama il potere di FARE i processi anziche’ quello di raccontarli. Ma sul serio questo ha qualcosa a che fare con la “giustizia”?


Che dire della giuria popolare? Di loro si sa che ad un certo punto hanno chiesto spiegazioni al giudice , non sapendo bene come leggere (in senso giuridico) l’articolo ove la donna accusava l’uomo di violenza domestica.

A quel punto, quindi , il caso e’ stato diviso in una serie di domandine “yes” , “no”, le cui risposte , giurato per giurato ha letto durante la sentenza. Ma vorrei chiedere di che diavolo stiamo parlando. Di una giuria che (molto onestamente, va detto a loro discolpa), ammette di non avere le competenze giuridiche necessarie.

Non so se questa cosa di dividere un caso complesso in una serie di domandine da deficienti , con le risposte “yes” e “no” sia la reazione normale ad una richiesta del genere, o se la richiesta poi sia stata seguita da un chiarimento. Ma se la giuria non fosse stata onesta, avrebbe letto la cosa con il senno dell’uomo comune?

E’ un sistema ordalico, appunto, un sistema nel quale si chiede a Dio di giudicare: siccome Dio non si presenta spesso nei tribunali, si preferisce chiamare “la gente” : vox populi, vox dei.

In pratica, un sistema giudiziario nel quale gli spettatori di “Amici” scrivono la sentenza.

Auguri.


Quello che e’ successo a Depp ovviamente mi fa piacere, perche’ forse fermera’ la tendenza del “metoo” a sfruttare la diffamazione per colpire un uomo che si odia, chiedendo alla folla di linciarlo senza prove e senza ragioni, ma il problema e’: ma se non fosse successo a Depp, e fosse il povero cristo americano finito sul lastrico dopo essere stato licenziato quando la moglie lo ha denunciato , come sarebbe finita?

Sarebbe finita che l’uomo americano medio sarebbe finito in carcere, perche’ non ha (specialmente dopo aver perso il lavoro) i 500.000 dollari di parcella da pagare ad un principe del foro. Di quale passo avanti stiamo parlando?

Questo processo non puo’ aver fatto giustizia, per la semplice ragione che un sistema giudiziario simile non puo’ fare alcuna giustizia.

E nemmeno in Italia una cosa del genere e’ gestita bene.

Prendete l’esempio di Brizzi.

Accusato dalle “Jene”, cioe’ da Giarrusso, di essere uno stupratore seriale. Non e’ stato neppure assolto, perche’ di fatto non si e’ arrivati al processo. Le ragioni:

Immunita' dal gregge.

Forse non avete capito cosa si intenda per “neppure in astratto”: significa che andiamo da un giudice perche’ “ieri sono andato a fare la spesa da Aldi, ergo il mio vicino di casa e’ un serial killer”.

Significa che il giudice non solo non riesce a capire SE questa cosa sia successa o meno, ma non riesce a capire dove diavolo sia la cosa, e come cavolo possa essere avvenuta.

Ora , Brizzi anche se benestante non puo’ probabilmente permettersi dei principi del foro , ma la casa produttrice ha rotto immediatamente il contratto con lui per non avere la sua firma su un suo film, che ha mandato ugualmente nelle sale cancellando il suo nome dalle locandine.

Lui non e’ Depp. Infatti si e’ tenuto il danno. Del resto, “le Iene” ha tutta una sua attrezzatura per far fronte alle cause civili, e non sarebbe servito a nulla. Quindi il processo Depp per me e’ una di quelle belle notizie che leggi quando fai colazione, ma poi ti alzi e vai a lavorare. Non cambiera’ nulla.


Qui ci sarebbe da aprire una parentesi sul “me too”, nel senso che … nel senso che non se lo ricorda piu’ nessuno. Del resto, se togliamo gli sputtanati senza processo (che quindi sono innocenti senza ombra di dubbio) , in tutto le condanne sono state…. SEI.

Il metoo onestamente e’ stato irrilevante, se non avesse pero’ portato tanta bella gnocca in TV a parlarne, facendo audience. Perche’ di questo si e’ trattato: e’ una bella notizia che SEI stupratori siano stati condannati, ma con numeri simili non si puo’ dire che “tante donne abbiano trovato il coraggio di denunciare: il numero di denunce e’ aumentato dal 2013, ma per un motivo MOLTO diverso:

In the United States, at the Federal level, the FBI’s Uniform Crime Report (UCR) definitions are used when collating national crime statistics from states across the US. The UCR’s definition of rape was changed on 1 January 2013 to remove the requirement of force against a female and to include a wider range of types of penetration. The new definition reads:

Penetration, no matter how slight, of the vagina or anus with any body part or object, or oral penetration by a sex organ of another person, without the consent of the victim.

For 80 years prior to the 2013 change, the UCR’s definition of rape was “carnal knowledge of a female forcibly and against her will”. (https://en.wikipedia.org/wiki/Rape_in_the_United_States)

E lo vedete nel grafico: da 100.000 a 140.000 ogni anno. La rilevanza del metoo, insomma, e’ stata statisticamente irrilevante.

Immunita' dal gregge.
Fonte: Statista

A volerla dire tutta, il “metoo” sembra uno di quei movimenti studenteschi degli anni ’90, tipo la Pantera, o l’Onda,e via dicendo. Finivano sulle pagine dei giornali , ma al massimo cambiavano per un mese il prezzo della mensa Acoser di Piazza Verdi.

Poi c’erano le liceali col pugno alzato che occupavano il liceo per fare come i grandi, vedi alla voce Asia Argento, che ha “denunciato” il suo caso senza menzionarlo alle autorita’ americane, tantevvero che non c’e’ stato alcun processo.

Insomma, il “metoo” non ha dato “a tante donne il coraggio di denunciare”, ha semmai dato a tante sciacquette il quarto d’ora di celebrita’ che cercavano. Ripeto: le condanne ascrivibili a questo “movimento” sono, in totale, sei.


Il metoo ha fermato il meccanismo del “casting couch?”. No. E non poteva farlo, perche’ il casting couch e’ un luogo ove la domanda e l’offerta si incontrano.

Oggi come oggi il casting couch si e’ semplicemente evoluto: la signorina nessuno che vuole far parte di un film importante adesso deve prima bombardare il cellulare della persona importante di foto sconce, proposte oscene e dichiarazioni di ardente desiderio. Quando ci sono abbastanza foto sconce da far trasformare un eventuale processo in un massacro per la donna, allora l’uomo accetta un invito. A casa di lei. Allo scopo dichiarato di fare sesso. “Vieni a casa mia che ti succhio via anche le palle delle ginocchia”.

Ed ecco che la possibilita’ di denunciare sono scomparse.

Come ho gia’ detto, il casting couch e’ un fenomeno nel quale la domanda e l’offerta si incontrano, ovvero c’e’ cooperazione tra le parti.

E non ha senso parlarne per far vivere qualcosa che non c’e’, dal Metoo al movimento studentesco della Pantera.

A meno che il metoo non abbia abbassato per un mese il prezzo di qualche mensa universitaria, si intende.

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