Il femminicidio.

Visto che ogni volta che si parla di un problema di violenza sulle donne salta fuori la stessa minchiata di discussione – del resto, anche a Costantinopoli discutevano del sesso degli angeli per fingere di non temere i musulmani oltre le mura cittadine – , vedo un attimo di chiarire il punto, con un bel bagno di fatti, tanto per far capire quanto stupide siano le discussioni a riguardo. Stupide E codarde.

Il primo fatto, e ripeto fatto riguardo al femminicidio, cosi` come sui delitti a sfondo omofobico, e´ che la vostra discussione e´ inutile perche´ la decisione e´ stata presa, al posto vostro, e da ANNI.

Che a voi piaccia o no le persecuzioni a sfondo omofobico ed i pestaggi sui gay sono GIA´  un reato a parte per la polizia , per lo stato e per la societa´. Per la precisione, sono il reato da NON perseguire MAI, da non prevenire MAI, il reato di cui si discute se sia un reato allo scopo di non fare nient´ altro che discutere. E le vittime diventano vittimiste, al preciso scopo di negare che siano vittime.

A Roma, citta´ ormai uscita dal mondo civilizzato e dalla democrazia per piombare in una riedizione del ventennio, i pestaggi e gli abusi su chiunque sia omosessuale sono all´ ordine del giorno. Reati simili sono perseguiti, ALMENO QUALCHE VOLTA, quando succedono a CHIUNQUE ALTRO. Se viene pestato o ucciso un barbone, almeno una volta su dieci vengono arrestati i colpevoli. Se viene pestato o indotto al suicidio un ragazzino negro, o qualsiasi altro tipo di persona discriminata, partono processi e si arriva, almeno una volta ogni tanto, alla punizione.
Sebbene si tratti di cose che, come nel caso di Google, vengono fatte male, nell´ incompetenza e nell´ ignoranza dei giudici riguardo alla materia. Ma quando un handicappato viene umiliato in classe , sebbene ci si rivolga all´ ente sbagliato, qualcuno dice “Google doveva prevenire”. SI accetta quindi che qualcuno DEVE  prevenire la cosa,  e ci si incazza se non lo fa. Si persegue l´atto e si vanno a cercare dei colpevoli. E´ chiaro per tutti che sia un reato, NESSUNO perde tempo a capire se esista l´ handicappaticidio o se esista una fattispecie apposita, e NESSUNO perde tempo a capire se sia un reato piu´ grave o meno grave degli altri.
La semplice verita´ e che se in classe si umilia un mongoloide tutti SANNO, spontaneamente , che e´ un atto vigliacco e spregevole, peggiore degli altri, o almeno un atto che, potendo ripetersi con estrema facilita´ e facilitato dal basso numero di mongoloidi (1) va fermato con particolare veemenza.
Se invece un ragazzo meno aggressivo degli altri e comunque isolato viene vessato sino al suicidio, si discutera´ di queste cose:
  • Se vessare un ragazzo gay perche´ gay sia diverso, peggiore o migliore di vessare un ragazzo perche´ negro o perche´ alopecico.
  • Se le associazioni a difesa dei gay abbiano o meno il diritto di svolgere indagini sull´ omofobia nell´ istituto (scherziamo? Potrebbero scoprire cose imbarazzanti!).
  • Se sia DAVVERO sicuro che il ragazzo si sia ucciso perche´ vessato e non per altri motivi. Che so io, il colore terribile dei banchi scolastici.(2)
La cosa molto strana e´ che questi interessantissimi quesiti non saltano mai fuori in quasi nessun altro tipo di delitto, discriminazione, vessazione.
La cosa interessante e´ che questo genere di discussioni non compaiono MAI o quasi se il reato viene commesso contro chiunque altro. Se provate a vessare un ragazzo qualsiasi , non omosessuale e non negro, solo perche´ debole, dopo la denuncia dei genitori arriva quasi sempre la punizione. Nemmeno un professore e´ in grado di mettere un cattivo voto agli alunni ormai, figuriamoci se un prezioso virgulto viene vessato o picchiato dai compagni.

Prendiamo per esempio i cristiani ammazzati nei paesi islamici. Proprio due giorni fa una ragazza in Pakistan e´ stata ammazzata perche´ cristiana. Aspettate, prima di condannare questa cosa, prima dobbiamo risolvere un problema importante: esiste il reato di cristianicidio, o e´ un reato come gli altri? E se la ragazza avesse provocato? Non e´ forse un cercarsi dei guai, essere cristiani in Pakistan? E se la ragazza avesse servito freddo il cuscus, ci avete pensato?Forse girava con abiti troppo succinti?

Stranamente, il reato che normalmente viene perseguito e prevenuto -seppure con la normale cialtroneria ed incompetenza- nel caso di reato contro gay e donne viene SEMPRE e COMUNQUE perseguito  troppo tardi.
Guardate la statistica delle donne ammazzate: nel 100% dei casi l´omicida aveva annunciato le sue intenzioni con abbondanza di dettagli. Nel 100% dei casi la situazione era nota ai servizi sociali. Nel 100% dei casi esisteva una misura che era legale e che se fosse stata presa avrebbe salvato la vita alla vittima. Nel 100% dei casi, lo stato ha DECISO di NON PRENDERE le necessarie misure.
Ora, voi vi chiedete se esista il “femminicidio”: si´ esiste. E non perche´ voi filologi del pelo di minchia abbiate preso una decisione – non mi illudo certo che arriviate ad una decisione: parlate proprio per NON arrivare mai ad una conclusione. Il femminicidio ESISTE perche´ LO STATO, le forze dell´ ordine, la magistratura, il mondo circostante, hanno deciso che se in pericolo di vita ci fosse stata UNA DONNA, semplicemente:
  • La minaccia non sarebbe stata MAI abbastanza chiara ed esplicita per dover prendere provvedimenti.
  • Il budget manca sempre di quei soldi che servono. Specialmente quando servono in una specifica direzione.
  • Non si ritiene MAI che sia necessario prevenire un evento simile.
 Ora, se prendiamo un gruppo di persone che girano minacciando qualsiasi altra categoria, diciamo una che non stia sui coglioni alla chiesa cattolica -e con la chiesa cattolica ai fascisti , ammesso esista ancora qualche differenza- il provvedimento scatta sempre.
Prendiamo un tifoso juventino che venga continuamente minacciato di morte a casa. Arriva la Digos e sistema tutto coi suoi metodi. Prendiamo un direttore di un centro di cultura islamica che venga minacciato di morte da un gruppo di leghisti. Arriva la Digos e sistema tutto. Prendiamo un kebabbaro che trovi scritte di minaccia sotto casa. Arriva la Digos e sistema tutto.
Prendiamo una donna che riceve 300 chiamate di minaccia al giorno, trova biglietti con minacce di morte sotto la porta, riceve lettere di minaccia 2 volte a settimana, che deve prima osservare il vicinato dal balcone prima di uscire perche´ ha gia´ subito agguati. Che succede? Nulla.
Il reato di FEMMINICIDIO esiste gia´ per lo stato, per i giudici e per le forze dell´ ordine. E´ quel reato che a pari gravita´ NON si deve prevenire ne´ perseguire, NEANCHE QUEL POCO CHE SI FA CON GLI ALTRI REATI.

Non importa quale esito abbia la vostra preziosa discussione accademica. Non importa cosa voi deciderete, perche´ qualcun altro ha deciso che il femminicidio ESISTE e ha deciso che SIA MENO GRAVE degli altri, che sia DA PREVENIRE MENO e che sia da PERSEGUIRE MENO.

 La vostra discussione e´ inutile.
Su 100 agguati con pestaggio nel mondo del calcio, almeno una qarantina finiscono in tribunale. Su 100 agguati con pestaggio per motivi politici, una ventina finiscono sulle scrivanie della Digos e i colpevoli vengono “gestiti”(3).
Ma se 100 adolescenti gay si suicidano, scopriamo che non lasciano MAI una lettera ove spiegano chi li abbia portati alla disperazionee chi abbia lasciato fare. Guarda caso , dopo la perquisizione di rito delle forze dell´ ordine non si trova MAI una lettera del genere. Non c´e´ mai niente che dica “a scuola mi torturavano e i professori erano d´accordo e non facevano nulla´.
Quando muore una donna o muore un ragazzo gay, le testimonianze vanno soppesate. Vanno valutate. Forse sono vittimismo. Anche la vittima e´ vittimista. Un modo per dire che non e´ una vittima. Le stesse testimonianze sono attendibili come parola di Dio se per caso la vittima e´ qualcun altro. Ma non in quei casi. Persecuzioni? Discriminazioni? Connivenze? Maddai, si scherzava.
Allora, smettetela di discutere chiedendovi se esista il femminicidio o se esistano persecuzioni contro i gay che sono giuridicamente diverse dalle altre. La decisione NON spetta a voi. La decisione E´ GIA´ stata presa. Per la precisione, dai giudici, dallo stato, dalle forze dell´ ordine, dalle autorita´ scolastiche e dai servizi sociali.
Il femminicidio esiste ed e´ definito dallo stato come: “la varieta´ di omicidi CHE a parita´ di minaccia NON bisogna perdere tempo a prevenire e si persegue solo se finisce sui giornali“.
E le percosse o le angherie contro gli omosessuali, ovvero l´ omofobia, e´ GIA´ considerata dallo stato come quella “categoria di crimini che vanno minimizzati, che non vanno prevenuti ne´ davvero perseguiti , per i quali non si fara´ MAI lo stesso (benche´ minimo) sforzo che si fa con reati analoghi verso altri soggetti“.
 La vostra discussione e´ inutile, alla prova dei fatti il dibattito ha gia´ portato una decisione, ma voi preferite non vederlo perche´ vi illudete che la decisione sara´ presa solo quando voi avrete smesso di parlarne.
La sola esistenza di simili discussioni, in fondo, testimonia come ANCHE VOI abbiate deciso che si tratti di reati da non perseguire e non prevenire: per voi, l´ uccisione di una donna e´ “il reato per cui si preferisce discutere all´ infinito l´ eventualita´ che abbia un nome specifico”, mentre qualsiasi violenza contro gay e´ il reato per il quale “si discutera´ all´ infinito se per caso non sia una forma di violenza come le altre oppure una violenza a parte.”
E nel frattempo, sarete cosi´ presi da queste altissime disquisizioni che non farete caso al fatto che il 100% dei femminicidi siano annunciati ma non prevenuti, e che il 100% delle violenze di gay avvengano per via della presenza di club fascisti conosciutissimi e visibilissimi, che avvengano sotto gli occhi dei professori quando avvengono nelle scuole, e che dopo il suicidio, alla doverosa perquisizione di prassi non sopravviva MAI una lettera ove si dica che la cosa era stata denunciata e che c´erano dei complici silenziosi e codardi.
Perche´ potete dire in Italia che e´ giusto ammazzare donne se portano , anzi “servono” il cibo freddo , potete dire che e´ giusto stuprarle se hanno una minigonna, ma non potete dire che E´ POSSIBILE FARLO SOLO GRAZIE AD UNA CODARDA COMPLICITA´ E AD UN VIGLIACCO ATTEGGIAMENTO PSEUDOINTELLETTUALE CHE SI PROPONE DI PARLARE AL PRECISO SCOPO DI NON AGIRE.
Questa si, e´ istigazione all´ odio. Odio contro l´ unica categoria davvero protetta in Italia:
I CODARDI.
Uriel
(1) No, l´ handicap non c´entra. In mezzo ad una classe di mongoloidi, il fascistello starebbe cagato per tutto il tempo. Sono codardi. E´ il numero il fattore, non il tipo di avversario.
(2)Interessante come una grandissima percentuale di suicidi lasci una lettera con le motivazioni del suicidio.  Tranne quando si suicidano ragazzi gay. O forse non dovremmo lasciar perquisire il luogo del delitto alle camicie nere  forze dell´ ordine, se volessimo ritrovarne qualcuno?
(3) Non e´ dato ai comuni mortali sapere cosa faccia Digos. Si sa soltanto che fanno qualcosa.

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