Il Corriere e i lavori di merda.

Il Corriere e i lavori di merda.

Esistono due italie. Una che soffre milioni di disoccupati, e una che invece ha piena occupazione, dove le aziende offrono stipendi principeschi allo scopo di convincere dei giovani fannulloni (evidentemente milionari) a lavorare. E’ l’Italia del Corriere della Sera.

L’Italia dei Briatore che si lamentano che non trovano nessuno per fare il cameriere d’estate. Dei supermarket che si lamentano che i giovani non vogliono lavorare sedici ore al giorno. Di quelli che si scandalizzano perche’ le persone “vogliono il week end libero”. Di quelli che non si rendono conto che “aspettate almeno due mesi prima di parlare di soldi, se lo fate al colloquio vi mando via a pedate” non e’ simpatico.

Ho gia’ spiegato quale sia l’obiettivo politico, ed e’ quello di incolpare di tutto questo il Reddito di Cittadinanza, quindi immagino quanto ci resteranno male quando la EU istituira’ il reddito minimo orario e il reddito di cittadinanza europeo. Ma nemmeno questo e’ il punto.

Il punto e’ che questo genere di problemi va visto dal punto di vista sistemico.

Prendiamo i camerieri. Sono certo che Briatore li copra d’oro e li faccia lavorare in condizioni invidiabili. Ma nel resto del settore, per via di un imbruttimento umano della categoria “imprenditori”, il lavoro di cameriere e’ diventato “lammerda”.

Ragazze molestate ed abusate, trattate come una merda dai clienti e non difese dai capi, orari assurdi, niente spazio per la vita, straordinari non pagati, e una relazione col proprietario di “schiavo-padrone”. Sono sicuro che non sia il caso di Briatore.

Ma c’e’ un problema. Il lavoro e’ una cosa che si sceglie. Se uno sceglie, nella vita, di fare il cameriere stagionale, si attrezza per questo. Vive nel periodo di bassa stagione e poi e’ preparato a spostarsi nel periodo di alta. Oppure fa il corso da Maître di Sala, o magari ha fatto l’alberghiero.

Ma se nella coscienza comune, se la percezione che le persone hanno del cameriere e’ quella del “lavoro dimmerda”, le persone possono anche cominciare a vedere la propria vita in un altro modo. Magari si fanno un corso per guidare la ruspa, si fanno un account su onlyfans, eccetera, eccetera. Insomma, prendono un’altra strada e organizzano la vita in un altro modo.

Ma a questo punto, non e’ il singolo caso di Briatore il problema. Il problema e’ che un settore del mondo del lavoro si e’ svuotato. E si e’ svuotato perche’ un imprenditore-suino tratta di merda i dipendenti ormai da decenni: tanto ho la fila fuori dalla porta, dice. E se non ci credete, eccovi qui le prove:

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_aprile_13/da-borghese-cuttaia-non-troviamo-piu-personale-nessuno-vuole-piu-stare-cucina-86e4943a-ba68-11ec-ac09-3ceafb137606.shtml

Stipendi al minimo e orari logoranti sono “complici”, capito? Non sono la causa. LA causa e’ sicuramente “il cambio generazionale”. Orari logoranti e stipendi al minimo sono dettagli: i giovani, ci dice l’articolo, “non vogliono piu’ fare sacrifici”.

E di quali sacrifici parliamo?

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_aprile_13/da-borghese-cuttaia-non-troviamo-piu-personale-nessuno-vuole-piu-stare-cucina-86e4943a-ba68-11ec-ac09-3ceafb137606.shtml

Saltare i compleanni delle figlie (cioe’ essere dei padri di merda), saltare gli anniversari con la moglie (cioe’ essere la fortuna di Arturo lo Spiedone, etc), e cosi’ via. E per cosa?

Per diventare “Alessandro Borghese”. Accidenti. Capito, non uno stronzo qualsiasi come Carlo Magno, Garibaldi o Michelangelo. Nono. Parliamo niente pocodimeno di “Alessandro chicazzosei Borghese”.  Sticazzi. Cioe’ hai arturo che chiava tua moglie e le tue figlie che non sanno chi sei, ma sei “Alessandro chicazzosei Borghese”. Mica seghe.

E udite udite: vogliono anche essere pagati!!!!

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_aprile_13/da-borghese-cuttaia-non-troviamo-piu-personale-nessuno-vuole-piu-stare-cucina-86e4943a-ba68-11ec-ac09-3ceafb137606.shtml

MA roba da matti. Questi ti fanno guadagnare mentre “imparano”, ma non sono pagati. Certo, tu guadagni sul suo lavoro anche se lui impara, ma come cazzo si permette lui di chiedere dei soldi? Cioe’, mentre lui si allenava a diventare un marito cornuto (dialoghi in Italiano)su Youporn, con tanto di figlie che non se lo filano da anni, prestando servizio gratis sulle navi, questi stronzi ingrati di oggi non ne vogliono sapere di lavorare senza venire pagati.


Ora, io posso anche essere sicuro che Briatore tratti benissimo i suoi dipendenti. Ma bisogna capire che nel mondo della ristorazione la situazione era cosi’ schiavistica che questi qui non si preoccupano nemmeno di nasconderlo, anzi ne sono orgogliosi.

Al punto che prima dicono che lavori senza essere pagato perche’ “impari”, ma poi si scopre che loro li vogliono gia’ “imparati”:

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_aprile_13/da-borghese-cuttaia-non-troviamo-piu-personale-nessuno-vuole-piu-stare-cucina-86e4943a-ba68-11ec-ac09-3ceafb137606.shtml?refresh_ce

Accidenti. Ma se sono ben formati, per quale motivo non dovresti pagarli? Ah, giusto, il segreto e’ “stage” , perche’ gli stagisti non sono pagati.

E qual’e’ la soluzione per questa generica carenza di schiavi? Beh, la fame. Se metti le persone alla fame, poi si fanno schiavizzare. E non lo dico io, lo dice una Stella Michelin, una certa Viviana Varese:

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_aprile_13/da-borghese-cuttaia-non-troviamo-piu-personale-nessuno-vuole-piu-stare-cucina-86e4943a-ba68-11ec-ac09-3ceafb137606.shtml?refresh_ce

Allora, io non so come dirvelo, ma questi giovani non vogliono venire a lavorare per voi perche’, e quello che dite lo dimostra,

SIETE DELLE PERSONE DI MERDA!

Se io fossi giovane partirei nella legione straniera piuttosto che stare nella stessa stanza con delle merde come voi. E la sola idea di pensare che dei celenterati dell’etica possano essere “miei superiori” mi farebbe venire il voltastomaco: siete fatti della materia che esce dal culo, non potete essere gerarchicamente superiori a nessuno.


La cosa buffa e’ che poi in un’altra pagina il Corriere si risponde da solo: non e’ affatto il lavoro duro  a spaventare queste persone. Un articolo che comincia cosi’:

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_maggio_03/crisi-ristorazione-facevo-cameriere-ora-sposto-container-tempo-cio-che-conta-1009be34-bda2-11ec-9131-083ffd710aa7.shtml

E a smentire la teoria del giovane fannullone arriva questo:

Il Corriere e i lavori di merda.
https://www.corriere.it/cook/news/22_maggio_03/crisi-ristorazione-facevo-cameriere-ora-sposto-container-tempo-cio-che-conta-1009be34-bda2-11ec-9131-083ffd710aa7.shtml

Ora, secondo voi fare i camionisti e spostare containers nei porti e’ un lavoro poco pesante?Vi offre orari comodi? No.

Il problema non e’ il lavoro duro. Il problema e’ avere a che fare con dei caporali di merda che a livello etico non superano il livello evolutivo di uno scarafaggio stercoraro.E infatti l’articolo continua cosi’:

Il Corriere e i lavori di merda.

Eh, gia’. Il tempo che gli altri considerano dovuto, adesso e’ “straordinario”. Quindi se gli capita di fare orari infami (perche’ neanche i porti si fermano), viene pagato di piu’. Una forma di rispetto, si direbbe: non c’e’ un maiale senza coscienza che considera dovuto il sacrificio, ma qualcuno che lo capisce e che lo ricompensa. IN soldi.

No, signori, se scelgono di fare i camionisti portuali per andarsene da voi, non lo fanno per non lavorare.

Lo fanno perche’ siete dei pezzi di merda arricchiti.


In tutti gli articoli, questi maiali senza coscienza continuano a menzionare la TV come causa dei loro mali, ma credo che si riferiscano agli spettatori sbagliati. Quando dicono che qualcuno si e’ montato la testa con Masterchef, posso darvi ragione: ma non sono i ragazzi che partecipano al concorso.

Sono i cuochi, che per qualche motivo sono stati promossi a “Chef”:

Il Corriere e i lavori di merda.

Guardateli. Non vi sembra di notare un lieve rigonfiamento dell’Ego? A parte il fatto che Bastianic non e’ nemmeno tanto rinomato come Chef (sembra lo sia sua madre, ma lavora negli USA e fa gli spaghetti meatball!) , ma vogliamo parlare dell’ego “vagamente gonfiato” degli altri? Barbieri che si sente Dio perche’ ha imparato a dire “caramellazione degli zuccheri”, quando probabilmente non saprebbe dirmi la formula chimica del glucosio, Cracco che si sente qualcuno ma nessuno ha ancora capito bene perche’, Cannavacciolo che onestamente mi sembra una specie di Sora Lella con la barba…

e non mi stupisce allora se per diventare “Alessandro Borghese” , chiunque stracazzo sia sto tizio, qualcuno pensa che abbia senso saltare i compleanni delle figlie. Tempo che non tornera’ mai. Momenti unici nella vita sia tua che della ragazza , sacrificato al gigantesco obiettivo di diventare “Alessandro Borghese”. Non Carlo Magno. Non Giulio Cesare. Non Assurbanipal. No: tutto questo, sacrificato per diventare “Alessandro Borghese”.

Il Corriere e i lavori di merda.

E allora, parlando di TV, la domanda sorge spontanea:

ma non e’che a montarsi la testa con Masterchef siano stati, un tantino, gli Chef?


Su tutto questo ho poco da dire. Con la globalizzazione che muore, sta per abbattersi sull’occidente uno dei processi di in-sourcing piu’ pesanti della storia. Presto, a fare i camerieri verranno solo ragazzi part time che arrotondano per l’universita’ fuori sede.

La coda fuori dalla porta, con la natalita’europea, ve la sognerete.

E qui , allora, torna in auge la risposta di Damiano dei Måneskin ad uno che siccome e’ Chef stava a pontificare di geopolitica:

“per me doppia salsiccia, grazie”.


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