Adunata di cazzate.

Adunata di cazzate.

Adunata di cazzate.

Sto leggendo, divertito, delle 150 denunce per aggressioni sessuali durante la parata degli alpini, a sentire le denunce le aggressioni sarebbero opera degli alpini stessi. La cosa viene seguita da una caterva di “testimonianze” di ragazze che sarebbero (o meglio: che non sono state) molestate durante l’eurovision 2022, e cosi’ via. Cosi’ via perche’ la stessa associazione consegna ai giornali (non so se li consegni anche alla procura) decine o centinaia di denunce, ad ogni grande evento.

Non vi credo.

Sia perche’ ho gia’ visto succedere questa cosa a Colonia, quando ci furono 500 denunce e nessun fatto fu mai provato, sia perche’ ci sono sempre le stesse due o tre associazioni dietro, sia perche’ succedono sempre dopo grandi manifestazioni/eventi che finiscono sui giornali. Ovvero, la visibilita’ e’ garantita.

Lo schema e’ ovviamente chiaro: queste signore si presentano con centinaia di “denunce”, che poi non sono mai denunce altrimenti c’e’ il rischio di controdenuncia, e che poi diventano cose raccontate ai giornalisti. Lo fanno dopo gli eventi importanti perche’ sanno che i giornali un ritaglino glielo danno.

Ma con gli alpini hanno sbagliato, e si sono tradite.

Siamo nella civilta’ del cellulare. E ad una sfilata degli alpini ce ne sono decine, se non centinaia sempre li’ a fotografare, fare selfie, fare filmati. Non esiste un centimetro di spazio, o un secondo di tempo, che non venga filmato. Come se non bastasse la sfilata si svolge su una via principale, ove esiste una telecamera di sorveglianza praticamente ad ogni negozio, locale, piu’ quelle della polizia.

Il guaio e’ che le “testimonianze” sono , a sentire le signorine, circa 150. Se consideriamo che, sempre a detta delle signorine, solo un reato su tre viene denunciato, ci sarebbero stati 450 assalti denunciati.

Ora, io posso capire che UN assalto non finisca in nessuna foto o filmato. Posso capirne dieci. Ma che 450, o anche solo 150, avvengano senza che NESSUNO abbia in mano un cellulare pronto a fotografare, o una telecamera di sorveglianza puntata sulla gente veda nulla,

E’ SEMPLICEMENTE IMPOSSIBILE.

Mi spiace. Puo’ succedere se UNA donna viene molestata, e non c’e’ attorno una folla col cellulare in mano pronto a fotografare chiunque. Puo’ succedere in un locale affollato SE le persone non hanno in mano un cellulare per farsi un selfie con un alpino. Puo’ succedere ina una strada buia , in  uno dei pochi angoli non ripresi da una telecamera di sorveglianza.

Ma che, alla luce del sole ci siano 150 aggressioni (come minimo) , senza che ci sia UNA sola immagine di telecamera si di sorveglianza e senza che ci sia una solo fotografia scattata da un cellulare, mi spiace, non e’ plausibile per semplicissime motivazioni statistiche.

Siamo in un mondo nel quale, in un qualsiasi evento, nessun centimetro di spazio rimane fuori dal’obiettivo, per nessun tempo.


Questa cosa degli stupri di massa in mezzo alla folla ha radici antiche. Ricorderete bene gli eventi di Colonia. 500 denunce, ma nessuna fotografia. Era il cazzo di capodanno, tutti stavano fotografando i fuochi d’artificio a fianco del duomo , (la stazione e’ direttamente sotto una fiancata), e nessuno, ne’ le telecamere della polizia ne’ un solo cellulare che uno, fotografarono nulla.

La scusa che si trovo’ subito fu che “non c’era abbastanza illuminazione”. La sindaca fini’ sulla graticola perche’ mancava luce, la polizia perche’ non aveva telecamere agli infrarossi.

Ecco una foto della stazione di Colonia la notte:

Adunata di cazzate.
Come potete vedere non ci sono aloni di movimento attorno alle gambe, l’esposizione della foto non e’ ingigantita per aumentare la luce.

Ed ecco il duomo, che e’ a fianco della stazione, nello spazio dove sarebbero avvenuti gli assalti:

Adunata di cazzate.
Adunata di cazzate.
Vi sembra un posto poco illuminato?

Dopo anni a cercare in tutte le telecamere di sorveglianza (la Germania ne e’ stracolma) , non si trovo’ nessuna testimonianza fotografica di tali aggressioni. Tutte le accuse caddero. A Colonia non e’ successo nulla.

La storia delle aggressioni nella folla si spense in Germania quando ci fu un evento catastrofico che avvenne sotto il duomo di Düsseldorf, a sentire Breitbart&co. Il guaio e’ che il duomo di Düsseldorf non esiste, come sa qualsiasi tedesco con un minimo bagaglio di geografia: il duomo e’ poco lontano, a Colonia. “Duomo di Düsseldorf” e’ come dire “Colosseo di Pescara”.

In Italia evidentemente lo svarione grave deve ancora arrivare?


Ma tornando in italia, mi sa che questa storia abbia passato il segno. Le signore hanno, inanzitutto, sbagliato il numero.

  • 150 aggressioni nello stesso evento sono davvero troppe per passare inosservate a QUALSIASI cosa. E’ come se la polizia non esistesse, se nessun passante esistesse, se non ci fossero mai testimoni oculari tranne le vittime.
  • il tipo di evento e’ tale da attirare molta folla, e da attirare migliaia di cellulari e fotocamere varie sul posto, perche’ tutti vogliono fare selfie e foto degli alpini, se non con gli alpini. Inoltre si svolge in una via centrale di pregio, stracolma di telecamere di sorveglianza. Alla luce del sole. E’ praticamente impossibile che 150 violenze sfuggano a qualsiasi obiettivo.
  • ci sono migliaia di persone. E’ del tutto da escludere che non vi siano MAI testimonianze esterne, se non quelle delle “vittime”, puntialmente iscritte all’associazione in questione. Nessun altro ha visto? Nessun testimone se non le vittime?

A me spiace dirlo, ma

Adunata di cazzate.

Stavolta l’avete sparata TROPPO grossa. Da ora in poi, quando sento parlare l’associazione “Non una di piu”‘, i loro numeri li divido per 1000.

A quanto pare, e’ la cosa piu’ sana da fare.


Onestamente, opterei per non credere a ste robe, sino a quando non escano altre prove.

Che in queste condizioni, DEVONO esistere.

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