Farmaci omeopatici generici.

Dopo lo scorso post sui santoni e sui truffatori, e’ saltato fuori nel forum un thread interessante, che riguarda i farmaci omeopatici generici. Nella medicina allopatica esistono i farmaci generici, piu’ economici ed accessibili , rispetto a quelli prodotti dalle multinazionali. Ci siamo chiesti per quale motivo non esistono farmaci omeopatici generici, e tutti i farmaci omeopatici vengono da aziende che detengono il marchio. La risposta e’ semplice ed ovvia: perche’ CHIUNQUE puo’ farsi un farmaco omeopatico generico in casa, sfruttando i principi dell’omeopatia. Vediamo come.

Supponiamo di avere un farmaco omeopatico costoso, in forma liquida , cioe’ di soluzione acquosa. Ne abbiamo, diciamo una bottiglietta, e quando finira’ dovremo comprarne un’altra. Uhm…. ma questo NON e’ vero. Non e’ vero perche’, come ben sappiamo , le qualita’ di un farmaco omeopatico NON dipendono dalla sua concentrazione.

E’ assolutamente noto che la medicina omeopatica NON si differenzia da quella allopatica per un’azione basata sulle quantita’ di sostanze, bensi’ su tutta una serie di fenomeno che NON intendo dissertare qui: la medicina omeopatica e’ un argomento troooooppo complesso.

Allora, teniamo conto solo dei principi e procediamo: come possiamo ottenere un farmaco omeopatico generico partendo da un farmaco omeopatico prodotto da una multinazionale dell’omeopatia? In realta’ e’ molto facile, e se pochi di voi lo sanno e’ perche’ NON siete MAI stati edotti (probabilmente per interessi economici delle aziende farmaceutiche omeopatiche) del fatto che l’omeopatia vi LIBERA dal bisogno di una casa farmaceutica, perche’ a differenza dei farmaci allopatici, quelli omeopatici NON dipendono dalla dose.
E’ un piccolo dettaglio di questa rivoluzionaria teoria che vi e’ stato taciuto, o meglio: vi hanno detto che l’omeopatia non dipende dalle dosi del principio attivo, ma non vi e’ stato spiegato come usare questa cosa a vostro favore: anche nel mondo dell’omeopatia, l’industria ha il suo business da difendere.

Allora, che cosa vi serve per produrre un farmaco omeopatico generico?
Nel caso di un farmaco omeopatico liquido in soluzione acquosa, vi serve:

  1. Una dose del farmaco omeopatico prodotto dall’industria, che avete pagato.
  2. 1000 Mg di acqua distillata demineralizzata pura. (vedi figura sotto)
  3. Una bottiglia di vetro completamente pulita.
  4. Un paio di guanti in lattice.
  5. Una mascherina filtrante.
  6. Un frigorifero.
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E’ ASSOLUTAMENTE importante che si tratti di acqua distillata demineralizzata, e che questa dicitura sia specificata sulla bottiglia. Per ottenere gli stessi risultati del farmaco omeopatico di partenza, infatti, occorre diluirlo in acqua distillata purissima, dal momento che l’omeopatia funziona per diluizione in molecole di acqua pura.

Usando acqua pura, cioe’, il prodotto avra’ ESATTAMENTE le stesse caratteristiche dell’originale. Questo e’ il bello dell’omeopatia!

Compreremo quindi 5 litri di acqua distillata perche’ 4 litri ci servono al fine di pulire una bottiglia in cui effettuare la diluizione.

Allora, procuratevi una stanza poco polverosa, in modo che nessuna polvere cada nella bottiglia. Vi metterete i guanti in lattice per l’operazione, per evitare di contaminare inavvertitamente l’acqua purissima, e userete una mascherina per evitare che microgocce di saliva e batteri che potrebbero essere nel vostro respiro, cadano nella soluzione. La purezza dell’acqua distillata e’ fondamentale.

Per quanto la bottiglia sia pulita, ci saranno dentro delle particelle di detersivo e qualche residuo minerale dell’acqua con cui l’avete lavata.

Per questo abbiamo l’acqua distillata. Prendete 50CC di acqua pura (circa un bicchiere di plastica grande) dal contenitore per acqua distillata  e versateli nella bottiglia che useremo per la diluizione.  Agitate forte la bottiglia con l’acqua distillata demineralizzata dentro, per circa 3 minuti, e poi gettate via l’acqua sporca.

50CC alla volta, ripetete questo procedimento sino a quando non avete esaurito 4 dei 5 litri di acqua distillata. Occorreranno un paio di ore per farlo tutto, se agitate con scrupolo, e poi la bottiglia di vetro che useremo sara’ pulita a sufficienza.

A questo punto, prendete il blister (la bottiglietta o la fiala, non so come la chiamate) ove avete la medicina omeopatica, e versatela dentro la bottiglia di vetro. Non gettate la confezione, perche’ ci servira’ ancora.

E’ importante che versiate la medicina omeopatica nella bottiglia PRIMA di aggiungere il resto, dal momento che per mescolare la medicina con l’acqua non possiamo usare bastoncini, cucchiai o altro, che comprometterebbero la diluizione, aggiungendo batteri, polveri invisibili ed altro.

Insomma, stiamo per diluire la medicina usando , per mescolare, l’acqua purissima stessa!

Dopo aver versato la medicina dentro la bottiglia pulita, prendiamo la nostra acqua distillata demineralizzata e mettiamone circa un due bicchieri dentro la bottiglia. Nel cadere, abbiamo cura che l’acqua si agiti, cioe’ teniamo la bottiglia in verticale in modo che l’acqua cadendo si rimescoli molto, diluendo cosi’ la medicina. Eseguite questa operazione diverse volte, sino a riempire completamente la bottiglia.

A questo punto la bottiglia e’ fatta di una soluzione rimescolata, ma e’ in preda ai moti browniani legati all’agitazione dell’acqua , inoltre dobbiamo tenere conto dell’aumento di entropia legato alla diluizione. Per questo, dobbiamo fermare le molecole, e lo faremo abbassando la temperatura. Per questa ragione, porterete la bottiglia nel frigo, avendo cura di richiuderla , e la lascierete li’ per ALMENO dodici ore. Non infilatela nella ghiacciaia, ma nel frigorifero normale, dove le cose stanno in fresco: il ghiaccio potrebbe rovinare la struttura dell’acqua, e anche della bottiglia.

Dopo 12 ore, avete la vostra medicina omeopatica generica: essa ha, per via dei principi dell’omeopatia, LE STESSE IDENTICHE capacita’ curative della medicina originale. Ma ne avete UN LITRO!

Il problema ora e’ che il medico omeopatico, nella sua scienza, vi ha prescritto una quantita’ precisa di medicina omeopatica. E voi invece ne avete fabbricata un litro intero. Ma niente paura: se vi ricordate, abbiamo tenuto il blister della medicina originale.

Non dovete fare altro che usarlo come dosatore, avendo cura di usare un piccolo imbuto, in modo da usare sempre le stesse dosi.

Quante volte potete rifare questo procedimento? Quante ne volete: come sapete benissimo, l’omeopatia NON dipende dalle dosi diluite, ma da tutta una serie di fenomeni laterali dei quali non discuteremo qui, perche’ ci interessa solo UNA informazione : l’efficacia dei medicinali omeopatici NON dipende da logiche quantitative o da azioni allopatiche, per cui una volta che avete una dose di medicina omeopatica, potete diluirla – ma attenti alla purezza dell’acqua distillata – ottenendo una medicina che ha LE STESSE caratteristiche di quella precedente! E potete rifarlo quanto vi serve, e funzionera’ SEMPRE: avrete una medicina IDENTICA  a quella iniziale.
Stiamo cioe’ facendo quelli che nella medicina allopatica si chiamano “farmaci generici”, ovvero farmaci che costano MENO perche’ non sono fatti da una multinazionale che detiene i diritti e ci lucra: e per fortuna, i principi dell’omeopatia ci vengono incontro, dato che l’omeopatia non si presta al business delle multinazionali, perche’ CHIUNQUE puo’ farsi un farmaco omeopatico generico a casa, partendo da quello fatto dall’industria.

Quindi, almeno per i medicinali omeopatici in forma di soluzione acquosa diluita, la soluzione economica esiste: potete farvi un farmaco omeopatico generico a casa, ed otterrete un farmaco IDENTICO a quello che avevate prima.

Per questa ragione vi prego di diffondere questo post ovunque: il diritto alle cure non deve essere limitato ai piu’ ricchi, che possono permettersi i farmaci costosi (e quelli omeopatici non costano poco), ma deve essere di tutti!

Certamente le industrie che producono i farmaci omeopatici non vi diranno mai che potete produrre farmaci omeopatici IDENTICI ai loro semplicemente diluendo i loro, e sanno bene che sara’ impossibile distinguere gli effetti curativi del farmaco che vendono loro dalla forma generica che avete prodotto voi: quelli riprodotti da voi funzioneranno altrettanto bene, avranno gli stessi effetti misurabili, e otterranno gli stessi effetti sul paziente.

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