CICAP ed errori.

CICAP ed errori.

CICAP ed errori.

Dopo lo scorso post, sui santoni dell’economia , mi e’ stato chiesto perche’ io sembri critico verso il CICAP , visto che essenzialmente (pur non trattandosi di paranormale) in quanto a formazione il CICAP potrebbe essere interessato ad affermazioni “scientificamente non fondate” anche nel campo dell’economia, come capita per esempio sugli oroscopi di borsa. La risposta e’ che il CICAP, come le associazioni simili, sono in buona fede ma sono inefficaci perche’ non capiscono il fenomeno.Per spiegare questo, ho bisogno di rompere almeno tre pregiudizi del CICAP, ovvero tre assunzioni infondate su cui il CICAP (e gli altri debunkers) basano la propria dialettica; che risulta infondata nel momento in cui viene propagata e che quindi non ha effetto nel caso reale. Il CICAP avra’ una bassissima efficienza perche’ si basa su assunzioni sbagliate che non “toccano” le persone reali, che non si riconoscono nel modello.

Andiamo per dimensione degli errori.

Il primo e’ pensare che il cliente del santone/guru/setta sia una vittima.

Sia chiaro: e’ un complice, che ad un certo punto si dissocia, e INIZIA A RECITARE LA PARTE DELLA VITTIMA.

Un caso classico da usare come esempio e’ quella che definisco “La Casalingua di Satana”. Si tratta di una donna generalmente sfiorita , non lavoratrice, nella fase i cui i figli si staccano dalla famiglia. Essa intende promuovere un’immagine di se’ come donna affascinante e fatale, una specie di dark lady, e occasionalmente, siccome e’ sfiorito anche il marito , allora ha anche qualche fantasia inespressa.

Essa si infila nella setta, diventa “Cleolilith, la vestale del Maligno”, che suona sempre meglio di Giuseppina Aldrovandi in Catozzo, e inizia a darla via, fare orge rituali con un certo fetish per il sadomaso-satanoide, e riacquista fiducia in se’. Solo che la fiducia non guasta, perche’ se in un mondo e’ l’autorevole Cleolilith la vestale del Maligno, nella vita reale e’ solo Giuseppina Aldrovandi in Catozzo, e la gente non le usa il rispetto dovuto alla Vestale del Maligno. Voglio dire, nessuno di voi manderebbe una cartella di riscossione di Equitalia alla Vestale del Maligno, isn’t it?

Invece, a Giuseppina Aldrovandi in Catozzo magari la mandereste. Cosi’ la nostra signora inizia a lasciar “filtrare” quanto secondo lei basta a comunicare “al cavajere nero non je devi caca’ er cazzo“. Il guaio inizia quando, dopo mesi e mesi di segnali, il marito comincia a sospettare che la Vestale del Maligno gli stia piantando una caterva di cornazze , e chiama un avvocato. Improvvisamente, la Vestale del Maligno si vede catapultare nella mera realta’, e capisce di essere sempre Giuseppina Aldrovandi in Catozzo, e che sta per succedere un casino del trentadue.

Che cosa fa allora? Inizia a fare “playing the victim”. Inizia a dire “mi drogavano”, “mi ricattavano”, “mi hanno ipnotizzata”, in modo da salvare la sua “Real Life” dalla seconda vita che si era costruita. Colei che era complice della setta, un vero e proprio pilastro – visto che molti entrano in queste sette al preciso scopo di farsi una Vestale del Maligno – improvvisamente inizia a giocare alla vittima. Il marito, cui un divorzio per corna brucia un attimo, ci casca quasi sempre. I Giudici ed i Poliziotti, che non vedono l’ora di sconfiggere una pericolosa setta di satanisti per finire sui giornali, ci cascano pure loro.

E ci casca pure la gente del CICAP, che a discapito della tanto vantata forma mentis razionale e “fact checking”, cavalca la vanita’ di “io difendo la povera vittima, Giuseppina Aldrovandi in Catozzo”, piuttosto che cercare di capire se sia possibile che per due anni di fila questa abbia fatto un’orgia sadomaso-satanica a plenilunio , piu’ quattro per equinozi e solstizi, scopandosi in ordine o disordine due-trecento adepti, recitando alla perfezione la parte di Cleolilith la Vestale del Maligno,  tornando a casa bella sorridente, “venendo drogata, ipnotizzata o costretta” .

Gran parte delle vittime di queste persone sono, oggettivamente, ex COMPLICI , sin troppo entusiasti, che hanno deciso una exit-strategy dopo essere stati sgamati dalla societa’. Gente che era sin troppo felice di fare quel che faceva pagando quel che pagava, che ha deciso di abbandonare quando (per un motivo qualsiasi) la cosa e’ diventata insopportabile socialmente, recitando la parte delle vittime come “exit strategy a basso costo sociale/penale”.

Quando i soliti tipi del CICAP, o delle associazioni similari, fanno pubblicita’ o messaggi mirati alle VITTIME delle sette, maghi e santoni, non hanno ALCUNA possibilita’ di colpire alcun obiettivo, dal momento che quanti ancora appartengono al gioco sono ORGOGLIOSI, FELICI e COMPLICI VOLONTARI E COSCIENTI. Si tratta di un campo ove la “vittima” in senso completo  NON ESISTE o esiste MOLTO, MOLTO raramente.
Il secondo errore del CICAP consiste nel pensare che le vittime siano quasi sempre persone povere ed ignoranti. Non dico che non ci siano persone povere ed ignoranti tra quelli che cascano nelle reti di queste persone, ma basterebbe un pelo di riflessione probabilistica per capire che questo tipo di santone non sopravviverebbe per molto.
Se uno puo’ spillare ad un cliente qualcosa come 500 euro/anno, o un diecimila solo se il cliente vende tutto cio’ che ha , per vivere nell’agio  ha bisogno di MOLTI clienti, e di un turnover continuo. Anche perche’ finire in rovina senza ottenere il dovuto spinge l’ex cliente a fare “playing the victim”, come ho scritto sopra. Quindi, aumentando il numero di clienti, e  rovinando dei poveri, il nostro santone si espone ad un ALTO rischio di finire in galera. Se vi basate su poveri bifolchi senza scuola , che normalmente hanno redditi bassi, dovete avere un turnover di centinaia di clienti all’anno, oppure ridurne sul lastrico pesante moltissimi. Il che significa che, entro un anno o due, finirete dentro un carcere.
Allora, esiste la categoria degli ignoranti senza scuola che si sono arricchiti. Il problema di queste persone e’ che per quanto ignoranti sono di un materialismo feroce, e se per ignoranza possono comprare un angelo una volta, si aspettano comunque che funzioni. Tranne nei casi ove la magia funziona, (spiego dopo COME) , abbandoneranno il santone quasi subito, specialmente perche’ un altro tipo di santone con 2000 anni di esperienza , il prete, arriva nelle loro case prima, meglio, e offre anche piu’ prestigio sociale.
Nel settore dei ricchi ignoranti, cioe’, esiste un “incumbent” che e’ la chiesa cattolica, Padre Pio, e tutto quanto, che vanifica quasi tutti gli sforzi. Il ricco ignorante va dal santone una volta, magari due, o tre, paga, poi non funziona, e allora va dal prete, confessa tutto, si vede assolvere, e diventa cattolico. Amen.

La vera pacchia del santone sono i professionisti e il ceto medio scolarizzato. E qui il CICAP strilla! “Ma come! Laureati! Ingegneri! Fisici! Impossibile!”Ahaha. Mi viene da ridere.

Prendiamo le due categorie che ricorrono piu’ spesso alla magia: Avvocati e Commercialisti. Voi avete voglia di spiegare loro che ci sono delle leggi della fisica che vietano questo e quello. Queste persone sono state sicuramente EDUCATE, ma una parte prevalente della loro educazione consiste nel pensare alle leggi come a qualcosa che SI PUO’ VIOLARE.
Ripetere ad un avvocato che qualcosa va contro le leggi della fisica non serve a niente. Per lui la legge e’ violabile per eccellenza, e solo LA SANZIONE ferma il criminale. Ora, se non sapete dire ad un avvocato quanti anni di carcere o quale multa ci sia nel violare il secondo principio della termodinamica, gli state dicendo che essenzialmente esiste un divieto privo di sanzione. Non avra’ dubbi sul fatto che TUTTI violino questo principio ogni volta che gli fa comodo. Il penalista parla OGNI GIORNO con persone che violano le leggi. Che diavolo di effetto pensate di ottenere dicendo loro che “questo violerebbe la tale legge della fisica?”. Da quando in qua, nel mondo dell’avvocato penalista, una cosa non puo’ succedere solo perche’ viola delle leggi?
Lo stesso dicasi per il commercialista. Egli e’ abituato a studiare il modo di ottenere qualcosa che di principio sarebbe illegale, pur rispettando le leggi vigenti. Qui siamo in acque ancora peggiori: al commercialista potete far credere non tanto che sia possibile violare le leggi della fisica, (1) quanto che sia possibile ottenere quel che volete APPLICANDONE UNA FURBESCA QUANTITA’ IN UNA FURBESCA MODALITA’. Se voi spiegate ad un commercialista che l’informazione, essendo legata alla probabilita’ di stato e quindi alla fisica delle cose, non possa viaggiare all’indietro nel tempo, vi credera’. Ma poi credera’ che , fatta la legge, trovato l’inganno: il santone spieghera’ che quella che mandano all’indietro leggendo il futuro non sia “informazione”, ma “sincronicita”. Cosi’ come si prendono delle spese personali e si mettono a bilancio come R&D, e’ possibile prendere l’informazione e metterla a bilancio come “sincronicita’”. E se lo fai, eludi le leggi fisiche, cosi’ come si possono eludere quelle fiscali.

Anche gli ingegneri ci cascano. Prendete un vecchio ingegnere civile. Ha dato fisica uno e due i primi anni, poi si e’ dedicato anima e corpo al Dio Calcestruzzo. Nella vita ha incontrato un materiale poco compreso dalla chimica, o almeno non del tutto compreso, dal comportamento schizofrenico, per via del fatto che le sabbie sono di qualita’ e composizione opinabile e il ferrame ancora peggio, e ha visto cambiare i parametri di calcolo delle sezioni a seconda delle opinioni del legislatore, del partito al potere in comune, e (almeno sino al terremoto) . Non ricorda piu’ gli esami dei primi due anni, e il resto della tecnologia gli e’ incomprensibile, non essendo un elettronico: sa solo che anche nel suo settore, elettronica ed informatica fanno magie, anche se non sa di preciso come diavolo funzionino queste scatolette.Le certezze scientifiche di questa persona sono, se ne consideriamo la forza, alquanto ridotte. Sebbene sia un “Ingegnere”, non ha un approccio “ab initio”: o e’ uno che ha la passione per la scienza, e allora per altre ragioni e’ scettico verso il santone, oppure – dopo anni in uno studio tecnico a Casalbrambate sul Vlonterchio – la sua scienza consiste piu’ nel parlare con l’assessore comunale di turno che nel fare calcoli fisicamente sensati. Cosi’ come chiama un tecnico a mettergli a posto il PC, che non capisce, chiama il santone per mettergli a posto il mal di denti – che non capisce. E’ solo un diverso tipo di tecnico.

Il biologo ed il medico, per dire, fanno mestieri para-quantitativi, ovvero hanno a che fare con sinergie e fenomeni che sono tutto tranne che lineari. La dinamica degli organismi viventi e’ cosi’ complessa che sono portati, per formazione, a pensare che una grande complessita’ possa condurre a fenomeni privi di proporzione tra causa ed effetto, e con fenomeni apparentemente controintuitivi. Per quanto vi possa essere incomprensibile, e’ molto facile far credere loro che una qualche complessita’ produca effetti non linearmente spiegabili in modo quantitativo.
I manager sono prede facilissime e volenterose. Essi vivono pensando che il piu’ fico della situazione sia quello che viola le regole senza venire beccato, e per questo fa successo e arriva al vertice. Passa la vita a chiedersi come violare le regole in maniera furba e vantaggiosa. Credete davvero che il concetto di “viola le leggi della fisica e della matematica per diventare ricco in borsa” possano essere POCO attrattive per lui? Eppure esce dalla Bocconi!
In generale, la conoscienza scientifica non difende dai santoni, per una semplice ragione: la “scienza” e’ un campo cosi’ parcellizzato che tutti possono conoscerne solo una parte. Per una persona che fa microscopia elettronica – settore che ho scoperto essere enormemente complesso grazie al forum di questo blog – moltissimi altri campi della scienza sono ignoti, e moltissime applicazioni nel campo del software sono praticamente incomprensibili.
Se io sostengo di poter fare un telnet sulla porta 666 di Satana, per via delle particolari capacita’ del silicio “drogato”(2), sapete quanti tecnici servono per smentirmi SCIENTIFICAMENTE? Occorre un team: si va dalle scienze dei materiali -per le capacita’ del silicio, si passa alla descrizione in Verilog/Vhdl, a gente che passa la vita a lavorare sul bench test, sino agli esperti di implementazione fisica dell’asic. Se parlate solo con quello che studia il silicio, potete dire che la fase di bench test dia al processore questa capacita’. E se avete di fronte un fisico del silicio onesto, si tirera’ indietro dalla discussione (a meno che non conosca la materia, il che e’ raro). Cosi’, per raccontare una minchiata basta uno, per contestarla su ogni fronte , ci vuole un team di persone , che sono abbastanza rare da trovare, e che nella vita hanno altro da fare che contestare la mistica del processore Motorola. Prendete una foto microscopica del processore, trovate una parte che sembri un simbolo magico, e zap: ecco il trucco.
Se poi passiamo, per esempio, ai commercianti, nasce un problema: essi vedono la scienza ordinaria come un concorrente di quelle alternative. E’ quindi logico per loro che gli scienziati parlino male dei cartomanti, e viceversa. Spetta al cliente decidere da chi andare, magari leggendo tutte le offerte e facendosi consigliare da un amico che ha provato il prodotto. Questa e’ la loro forma mentis. Immaginate quanto sia difficile circuirli.

Nemmeno fisici e matematici sono immuni. Dal punto di vista matematico, la differenza tra una geometria euclidea ed una geometria “complementare” consiste in un assioma , e come se non bastasse usare una geometria sferica in alcuni campi e’ solo numericamente piu’ comodo rispetto ad una geometria “piatta”: alla fine i conti torneranno. La presenza di una grande quantita’ di logiche a seconda della presenza o assenza di assiomi rende ogni volta facile giocare sul fatto “si, ma qualcuno mi sa nominare TUTTI gli assiomi dell’universo?”.E anche per il fisico, a volte le cose si complicano: a parte che esistono molti tipi di fisico , come molti tipi di matematico (geometrista, logico, etc) , ogni tipo di fisico tende a conoscere qualcosa – ma non tutto – di altri campi specifici. Ma se andiamo ai problemi del molto grande o del molto piccolo, i fisici entrano in contatto con teorie contraddittorie in attesa di unificazione. Anche questi, come gli ingegneri, sono limitati dalla specializzazione: al santone basta sparare balle multidisciplinari, e serve un team di scienziati per demolirle in maniera onesta.(3)

Quando i soliti tipi del CICAP, o affini, si sforzano di combattere i santoni, essi si trovano nella condizione di partire da un pregiudizio, ovvero credono di parlare prevalentemente di persone povere ed ignoranti.  Ma il povero e’ una misera preda , occorre avere molti clienti ed espone di piu’ al rischio che uno sporga denuncia, per una legge dei numeri. Quanto agli ignoranti, la quantita’ di persone capaci di eseguire una vera disquisizione “ab initio” di un grosso ammasso di frottole e’ poca: se la frottola e’ complessa, coinvolge archeologia, storia, fisica, chimica, biologia, astrofisica, non esiste uno specialista capace di combattere su tutti questi fronti.
Esiste poi un ultimo concetto che il CICAP non riesce a debunkare, ovvero la situazione in cui la “magia” produce applicazioni utili. E gia’ so che qualcuno si sta mettendo le mani nei capelli. Cosi’, posso spiegare anche questo concetto. Innanzitutto, chiedetevi: come e’ possibile che una tecnologia non funzionante sopravviva in un secolo ad alta tecnologia stracolmo di tecnologie funzionanti?
Voglio dire, uno va dal cartomante e chiede se sua moglie lo tradisce e con chi. E nel caso di risposta affermativa, il cartomante propone di procurarsi capelli o unghie della poveretta per una “legatura”.  Nel mondo di oggi, pero’, se il livello di fiducia e’ cosi’ basso  esiste una figura piu’ efficiente: un esperto di cellulari che piazzi un keylogger sul cellulare della moglie. Certo, procurarsi il suo cellulare e’ difficile, ma anche capelli e unghie richiedono un certo sforzo. Allora, perche’ gli esperti di keylogging non hanno preso il posto dei cartomanti?
Ovvero, perche’ una tecnologia che non funziona prende il posto di una che funziona?
La risposta e’ che nel lungo termine non puo’ succedere, e invece succede: la tecnologia permette moltissimo gia’ da anni. E allora?
Allora, vi faccio un esempio: “i molteplici usi di random()”.
Supponiamo di avere un datacenter. Supponiamo di avere N macchine (calcolatori, switch, routers, SAN, dischi, RAM, power supply, middleware, etc) sottoposti a monitoraggio continuo da parte di un sistema di monitoraggio, nagios, OVO/openview, o altri. Il vostro sistema di monitoraggio apre una serie di ticket in automatico e poi una squadra di persone mette a posto le cose.
Allora, nel sistema di monitoraggio inseriamo una serie di errori random. Il sistema estrae un numero a casaccio, e se fa bingo, apre un ticket su un sistema a caso, del tipo “Middleware Garbage Collector problem”. Il sistemista di supporto livello 3 ISO va a vedere sulla macchina, si legge tutti i log, controlla che tutto vada bene, se necessario per sicurezza riavvia il middleware, e torna a nanna dopo aver risposto al ticket.
Voi direte: hai causato un intervento inutile. Davvero? Adesso IO vi chiedo: pensate davvero che andare a dare un’occhiata, periodicamente, su qualche macchina , faccia BENE o faccia MALE? Stiamo parlando di controlli a campione, dopotutto: una procedura di qualita’ piuttosto potente, nel mondo dell’industria.

La verita’ e’ che entrare su dispositivi funzionanti , ogni tanto,  e dare un’occhiata non fa mai male. In termini di long time run, riavviare un middleware  ogni tanto male non fa. Non viene fatto nei data center perche’ il lavoro degli operatori viene misurato sulla quantita’ di ticket che risolvono. Ne’ gli operatori ne’ il loro manager daranno MAI priorita’ a controlli periodici rispetto ai ticket.Se prendete la manutenzione periodica e riuscite a trasformarla in un ticket cui rispondere, avete portato una best practice dentro il datacenter.

Quindi, per quanto vi sembri paradossale, generare una serie di falsi allarmi positivi , i quali generano un controllo GENERICO dei dispositivi, fara’ funzionare MOLTO meglio il vostro datacenter. I continui tagli ai costi hanno portato moltissimi datacenter a lavorare solo in maniera reattiva, ovvero ad intervenire DOPO che un allarme e’ partito. La vecchia politica di controlli periodici non esiste piu’: il budget si fa sul numero di ticket. Il genio che inventa l’allarme random che costringe un tecnico a controllare una macchina aumenta EFFETTIVAMENTE la qualita’ del servizio. Certo, aumenta con un ERF, che e’ di secondo ordine, e quindi dovete quadruplicare il numero di incidenti per raddppiare l’efficienza, ma se considerate che si tratta di falsi allarmi, e verranno chiusi molto in fretta, l’efficienza misurata del gruppo potrebbe persino AUMENTARE facendo felice il manager.
Allora, adesso il nostro sistema di monitoraggio produce falsi positivi casuali, che producono una politica di sanity check periodici. Se invece di usare random() mettiamo una persona a lanciare una moneta, o ad estrarre delle carte da un mazzo, cambia qualcosa? No. I falsi allarmi saranno altrettanto casuali. E avranno lo stesso BENEFICO effetto di portare ad una serie di controlli periodici sui dispositivi. In molti data center, reintrodurrebbe una best practice.(4) E cosi’ siamo al punto: inteso come generatore di numeri casuali per controlli periodici , un mazzo di tarocchi e’ valido quanto random().
Allora, torniamo al tizio che va dal cartomante e chiede se la moglie lo tradisce. Il cartomante estrarra’ una serie di numeri a caso, e se fruequentato settimanalmente coprira’ la categoria dei biondi, di quelli pelosi sul petto (che di solito sono bruni) , dei gli uomini piu’ vecchi, di quelli che fanno sport (=spesso piu’ giovani), e in poche settimane il nostro marito avra’ sospettato di tutti. E’ assai probabile che a questo punto arrivi a notare un incontro sospetto tra i fedifraghi, se esistono.
E cosi’, frequentato assiduamente, (5) un cartomante vi porta a sospettare piu’ o meno tutto.Una donna autorevole sta per tradirvi. Una persona che credevate amica non lo e’. E voi andrete a riflettere su cose , a controllare rapporti, CUI NON avreste pensato altrimenti perche’ siete legati alle abitudini e alla reazione.
Nessuno fa manutenzione periodica delle amicizie o verifica periodica dei rapporti umani, giusto? Voi reagite al deterioramento di un rapporto quando lo notate. Farsi le carte di tanto in tanto non puo’ prevedere il futuro, ma vi porta ad uscire dall’orizzonte visibile e a dubitare di cose che consideravate scontate. E questa e’ una best practice.Voi date scontato che un tizio vi aiuti, ma le carte dicono che non lo fara’: a pensarci bene, meglio chiedergli di persona che intende fare , in anticipo. Magari e’ un falso allarme, ma chiarire le cose in anticipo E’ o NON E’ una buona pratica?

In questo senso, quindi, il cartomante FUNZIONA. Esso reintroduce la buona pratica di controlli periodici (e casuali) su cose date per scontate, ed e’ per questo che una tecnologia data per inefficace compete con quelle efficaci.

Facciamo un esempio coii medici: se entrate in una sala di aspetto , trovate il 70% dei clienti over 60. Essi stanno sperimentando sindromi del tutto comuni, e assolutamente legate all’eta’. D’altro canto , anche tra i giovani trovate specialmente persone che NON necessitano di un medico. A 35 anni, di raffreddore guarite con due giorni a letto e latte caldo.

Stabilito che il 65% , diciamo, delle visite al medico generico siano superflue, perche’ i vecchi rimarranno vecchi – e non scoppieranno certo di salute – e i giovani con malattie finte guarirebbero spontaneamente, qual’e’ la probabilita’ di fare MENO del 65% di guarigioni   prescrivendo placebo? La risposta sta nella formula che descrive il campione necessario alla stima. Un computer potrebbe fare lo stesso in questo modo:

  • Se il paziente ha piu’ di 65 anni, mandarlo da uno specialista.
  • Se il paziente ha piu’ di 65 anni  ed e’ gia’ stato dallo specialista con esito negativo, dare placebo.
  • Se il paziente ha piu’ di 65 anni ed e’ gia’ stato dallo specialista con esito positivo, continuare la terapia prescritta dallo specialista.
  • e il paziente ha piu’ di 65 anni ed e’ gia’ stato dallo specialista con esito positivo, pratica la terapia ma peggiora, rimandare dallo specialista.
  • Se e’ giovane e denuncia malesseri stagionali, dare placebo.
  • Se e’ giovane e non denuncia malesseri stagionali, chiedere un esame e ci vediamo tra una settimana.
  • Se e’ giovane e torna tra una settimana e sta meglio, sta guarendo. Guardare gli esami con aria interessata ed archiviare.
  • Se e’ giovane e torna tra una settimana e sta peggio/come oggi, mandare da uno specialista.
questo puo’ farlo tranquillamente un calcolatore, e con un 65% di ipocondriaci, il medico fara’ contento il 65% di pazienti.

E se puo’ farlo un medico, puo’ farlo un omeopata. Un cristallopata. Un qualsiasicosa-pata.

Le associazioni come il CICAP sbagliano quando si ostinano a cercare l’inefficacia delle procedure in se’. Essi dovrebbero innanzitutto contestualizzarne il confronto e poi calcolare, ripeto: calcolare (non propongo fuffa) la quantita’ REALE di malfunzionamenti. Fare una prova a doppio cieco non serve a niente, se non si realizza che nel caso REALE, la stragrande maggioranza dei “malati” e’ semplicemente ansiosa o troppo anziana per star bene tutti i giorni. In queste condizioni QUALSIASI placebo avra’ un’ “efficacia” ALTA in termini di “soddisfazione del cliente”. Allo stesso modo oroscopi e cartomanzia introducono due pratiche che  sono utili, ma moltissimi omettono: i controlli periodici su aspetti comuni della vita quotidiana. Dare la caccia alla tecnica inefficace NON FUNZIONA se la soddisfazione del cliente e’ ALTA.

In questo senso, le associazioni come il CICAP sono basate su un accademismo focalizzato sulla scientificita’ delle singole teorie “alternative”, ma questo accademismo NON ha NESSUNA possibilita’ di venire recepito.
Andiamo ai consulenti di borsa: se la borsa di milano cresce in un anno del 5%, giocando un numero sufficientemente alto di volte A CASACCIO il vostro valore crescera’ del 5%. Capite bene che in un anno buono per la borsa, un generatore di numeri casuali e’ gia’ un ottimo consulente. In queste condizioni, il cliente e’ felice. Come diavolo pretendete di spiegargli che il suo generatore casuale (ovvero i tarocchi di borsa) non possa funzionare?

Semmai, potreste semplicemente dire alla gente che i tarocchi se li puo’ fare GRATIS e da sola. Questo SI che li disturberebbe. Perche’ dopo LORO si troverebbero a dimostrare che i loro tarocchi siano PIU’ efficaci di quelli del sito del CICAP.E QUELLO SI, che non riusciranno MAI a fare.

Se io dovessi combattere queste pratiche, scriverei un generatore automatico di oroscopi usando Polygen. Scriverei un generatore automatico di lettura di carte. E li metterei GRATIS su internet, sfruttando la pubblicita’. Se google ci ha ammazzato tutti gli altri servizi , col gratis, magari darete fastidio anche voi.Di certo piu’ che con l’accademismo scientifico ottocentesco.

Uriel
(1) L’abitudine ai bilanci lo abitua a maneggiare quantita’ e costi, quindi e’ piu’ difficile parlargli di “energia gratis”.Ma potete parlargli di “energia compresa nel prezzo”.
(2) Termine che si usa per indicare una regolare quantita’ di sostanze diverse inserite nella geometria del cristallo.
(3) Si potrebbe obiettare che basti UN errore in una teoria per negarla , ma le cose non stanno cosi’. Prendiamo i dinosauri. Un fisico avrebbe potuto obiettare che, crescendo il peso col cubo delle dimensioni e la forza con la sezione dei muscoli, e la portanza con il cx, alcuni uccelli non avrebbero mai potuto volare. Gli archeologi dissero che studiando le loro abitudini si deduceva che si limitassero a planare. Questo ovviamente zittisce il fisico. Sino a quando qualcuno non fa un bell’esame del DNA, e scopre che i dinosauri hanno le piume, il che modifica tremendamente i parametri aereodinamici, quelli di isolamento termico, le probabilita’ di muoversi silenziosamente, e cosi’ via.   I fisici non sono stati capaci di debunkare i dinosauri verdi coperti di squame per decenni, perche’ alle osservazioni circa isolamento termico e rapporto tra massa e superficie i paleontologi opponevano ragioni che il fisico non studia, tipo le abitudini venatorie, o le condizioni ambientali. In questo senso, una balla multidisciplinare puo’ sembrare credibile a uno scienziato monodisciplinare.
(4) Esistono molti sistemi di monitoraggio che promettono di fare alarming “predictive”, basandosi su “teoria del caos, pattern frattali, reti neurali”. Almeno sino all’anno scorso. Quest’anno sono anche “cloud, social alarming, crowdsourcing monitoring” . Sono tutti equivalenti al sistema che sto descrivendo sopra. Le buzzword non sono altro che parole magiche.
(5) A questo punto fate prima ad imparare il significato e farlo voi.

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