Elly Schlein vs Benedetta Rossi. Il DeathMatch dell'impiattamento.

Elly Schlein vs Benedetta Rossi

Poiche’ Elly Schlein non sta facendo NULLA per cambiare il proprio partito, ma bisogna a tutti i costi dire che sia una novita’ e una cosa diversa dal passato (lo stesso processo e’ avvenuto con tutti i leader “nuovi” del PD), bisogna farla finire sui giornali, e in Italia questo si realizza mediante la polemica inutile. L’ultima polemica inutile, fatta per credere che Elly Schlein esista davvero, e’ quella dell’ Armocromista.

Prima di arrivare all’ Armocromia, voglio inserire un elemento di confronto nel discorso: provvidenzialmente, nello stesso momento, Benedetta Rossi che ha un Vlog di cucina si sente accusare di “non essere una chef” e di “usare ingredienti di bassa qualita’”, nel caso specifico gli ingredienti in uso dal 99% degli italiani.

Questo confronto ci serve a capire qualcosa di piu’ nella personalita’ “della ggente”. Dovremo cioe’ chiederci come mai da un lato si va a linciare la Schlein perche’ spende 400 euro l’ora per un “Armocromista” – mentre gli italiani fanno la fame , e poi si lincia Benedetta Rossi perche’ “non e’ una chef” e perche’ usa gli ingredienti poveri che usano praticamente tutti.

Se lasciamo il problema cosi’ come appare, dovremmo ammettere che:

  • Laggente mangia solo cibo cucinato da uno chef. 
  • Laggente mangia solo filetto di tonno fresco comprato in Sicilia.
  • Laggente non si puo’ permettere l’Armocromista

capite subito che laggente sia un pochino schizofrenica. Non si vede niente in comune tra Benedetta Rossi che cucina la vera, effettiva cucina italiana che sta sulle tavole di tutti, e Elly Schlein che paga 400€/h per una Armocromista.

Sicuri? No. 

Il messaggio comune esiste, ed e’ esattamente lo stesso in entrambi i casi.


Per capirlo bisogna prima ripetere le fasi dell’elaborazione del lutto, e poi capire quale sia il lutto. 

    1. Fase della Negazione (o del Rifiuto)
    2. Fase della Rabbia
    3. Stadio della Contrattazione (o del Patteggiamento)
    4. Fase della Depressione
    5. Fase della Accettazione

Il problema che l’Italia sta attraversando, cioe’ l’impoverimento della popolazione, e’ proprio il lutto di cui parliamo. L’italiano e’ piu’ povero, sa di essere economicamente fragile, ed e’ impegnato nel superamento del lutto. 

Direte voi: ma quanto ci mette? Non e’ un po’ troppo lunga, questa fase della negazione?

La risposta e’ che si’, e’ troppo lunga. E’ artificialmente lunga. Ed e’ tenuta artificialmente lunga da una classe politica che teme la seconda fase: quella della rabbia.

Come fa la classe politica ad allungare la fase di Negazione? Ci sono diverse strategie per tenere le persone in una perenne fase della Negazione. Ne elenco qualcuna:

  1. Speranza artificiale, o populismo. Arriva il Grillo , prende la rabbia e la converte in un partito visionario, assurdo, incoerente ed inconsistente. Sempre meglio, come ammetteva lo stesso Grillo, della guerra civile.
  2. Low Cost. Si importano alternative low cost allo scopo di consentire all’italiano di continuare uno stile di vita apparentemente identico a quello di prima. Cosi’ , mediante i social, l’italiano puo’ andare/mangiare/prendere il sole/vestire/guidare in modo tutto sommato economico, pagando il poco che si puo’ permettere, ma pretendendo di fare ancora lo stile di vita abbiente di prima.
  3. Impiattamento velleitario. Ridurre le porzioni, ma impiattarle benissimo. Cosi’ la Razione si e’ ridotta ormai da 110 grammi di pasta a 30 grammi, ma la impiattiamo bene: mettiamo l’inutile basilico in cima ad una forchettata scarsa di carbonara,  arrotolata al centro di un piatto enorme, e l’italiano improvvisamente e’ un gourmet. (o meglio, quello che ha imparato essere un gourmet guardando Masterchef).
  4. Denatalita’: alcuni pensano che le rivoluzioni violente le fanno i giovani. Meno giovani, meno rischi. Le condizioni di natalita’ impossibile sono volute da una classe dirigente che teme i giovani in piazza. 
  5. Gentrificazione. La rimozione di panchine per i barboni e la loro cacciata dai centri storici consente agli italiani di dimenticare la propria fragilita’ economica, ovvero di vivere continuamente sull’orlo del baratro economico.
  6. Moltre altre…

Qui arriviamo al punto: l’italiano deve rimanere nella fase della negazione, perche’ la fase della rabbia e’ temuta da tutti i politici. E sia la Schlein che Benedetta Rossi rendono molto piu’ difficile la negazione.

Illudere l’italiano di essere ricco come un tempo (e sono passati ormai 30 anni!) e’ il principale affanno della classe politica italiana, sin da quando i due miliardari (Berlusconi e De Benedetti) hanno trasformato la politica italiana nel campo di battaglia dei loro porci comodi, monopolizzandola e riducendola alla lite sull’acquisto di una casa editrice.

Ricordate quando Berlusconi negava la crisi dicendo “io vedo solo ristoranti pieni”? Ricordate quando d’Alema si difese dall’accusa di possedere una barca dicendo “ma oggi anche gli operai hanno la barca?”. 

Il messaggio era quello: “nego che la poverta’ stia dilagando nel paese”. Lo facevano in due modi, l’uno dicendo che il ceto medio era rimasto intoccato, l’altro dicendo che il potere d’acquisto dei lavoratori fosse enorme.

La cosa continua ancora oggi, con gli italiani giovani che non hanno voglia di lavorare e non si presentano dagli schiavisti con le mani alzate, dunque sono ricchi, e cose come questa:

che in pratica dicono “i clienti italiani minacciano la aziende a mano armata, pur di pagare le cose a prezzo piu’ caro”. Ma tutti, tutti, tutti sono ancora impegnati per sostenere la fase di negazione. La poverta’ non esiste, l’impoverimento non esiste, e lo sforzo disumano fatto per costringere l’italiano medio a identificarsi con i reali d’Inghilterra e’ solo il lato patetico della stessa strategia. 

I mass media hanno creato una bolla allucinatoria attorno alla mente di ogni italiano, bolla abitata solo da ricchi briatori e da Camilla la Regina d’Inghilterra. La bolla serve agli italiani per rimanere nella fase di Negazione, per negare il fatto di essere poveri.

 

Sino a quando qualcosa non apre una connessione verso la realta’.

Ed e’ questa la problematica che abbiamo sia in Benedetta Rossi che in Elly Schlein.

Se Elly Schlein non avesse detto di avere un’armocromista da 400€/h, e si fosse limitata a dire di aver fatto ricorso ad un’armocromista, tutto sarebbe finito nel solito “anche gli operai possono permettersi una barca”. Chi non puo’ permettersi un’armocromista?

Anzi, essendo una “professione” che non richiede alcun titolo se non quello di non essere daltonici , sarebbero spuntati come funghi degli armocromisti , ogni negozio di abbigliamento avrebbe offerto consulenze dell’armocromista, e la cosa sarebbe morta li’. (poi l’armocromista sarebbe stato unä ragazzä pagato dieci euro al giorno e porta il resto) . 

Ma nel momento in cui si dice chiaramente che l’armocromista costa alla Schlein 400€/h, allora il problema prende un volume preciso.Perche’ 400€/h si mappano BENISSIMO nello stipendio medio, e COSTRINGONO l’italiano ad uscire dalla bolla di negazione che si e’ costruito allo scopo di pensarsi ricco.

Allo stesso modo, trasmissioni come Masterchef hanno convinto l’italiano che l’alta cucina sia una cosa pop, che si puo’ ottenere semplicemente imparando dalla TV, (“la carbonara si fa col guanciale ma non con la pancetta” ha ormai sostituito i primi cinque comandamenti di Mose’), e specialmente, che il sapore e la sazieta’ non contano: la TV puo’ trasmettere suono e immagine, ma non profumo e sapore. Col risultato che gli italiani ormai pensano che un piatto sia buono quando e’ bello da vedere, ma non hanno idea di come debba essere il sapore , o di quale profumo debba fare il cibo.

Questo rende facile rimediare alla poverta’ impiattando le cose: non possono piu’ permettersi la carne? “Stiamo salvando il pianeta”. Non possono piu’ permettersi il pesce? “Il mediterraneo e’ esausto”. Non possono piu’ permettersi tre pasti al giorno? Arriva il “digiuno intermittente”. Sono tutte tecniche di impiattamento diverse. Se nel  mondo del Grande fratello di 1984,  agivano travestendo da aumento una diminuzione della razione di cioccolata , qui non hanno nemmeno bisogno di fare questo: ci metti sopra due foglie di basilico, e via. 

Dopotutto miliardi di persone hanno creduto che “less is more”. 

Quando arriva benedetta Rossi e ricorda loro quello che hanno mangiato il giorno prima, spesso cucinato da una poveretta che chef non e’ (quanto non lo e’ Benedetta Rossi), stanno costringendo gli italiani ad uscire dalla loro bolla di allucinazioni impiattate, dicendo loro “questo e’ quello che hai mangiato ieri sera, datti meno arie”. 

E cosa succede dopo la fase di Negazione? Arriva la fase di rabbia. E allora tutti diventano rabbiosi e si scagliano contro la Schlein e la Rossi. 


Anni e anni fa, verso il 2001, scrissi un racconto breve nel quale un attentato terroristico devastante veniva compiuto contro un centro commerciale. Arrivarono le ambulanze a centinaia, persone sotto choc dovevano essere curate, e la polizia si metteva a cercare gli attentatori. Gli effetti dell’attentato furono descritti in maniera apocalittica, simile all’ undici settembre.

L’attentato del racconto consisteva nel prendere una bomboletta e scrivere su un muro del centro commerciale quanto segue:


Ed e’ questo che hanno in comune i 400€/h della Schlein, o la clonazione della cena di ieri fatta da Benedetta Rossi: incrinano il processo di Negazione messo in atto dagli italiani.


Vi starete chiedendo se davvero anche voi siete in questa bolla di allucinazioni.

Vi propongo un test. Leggete quello che segue:

Se escono automaticamente scuse come “ma no, dai, in fondo me la cavo”, oppure “c’e’ chi sta peggio, dai”, ” ma essere poveri non e’ un male, e’ la decrescita/crisi/whatever” allora siete impegnati in un processo di negazione.

Se invece vi viene in mente che e’ proprio vero, i casi sono due: o siete molto arrabbiati, o siete ricchi.

Le uniche due categorie che si vedono povere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *