Adesso ammazzate pure Sakineh.

Mi e’ stato chiesto di commentate la storia di Sarah. Forse ci si aspetta che io mi unisca alla sbroccata mainstream che parla del mostro in famiglia o della TV senza sentimenti o di altre minchiate senza senso. Nono, io voglio parlare della ggggente. Perche’ il ventunesimo secolo sara’ il secolo della gggente, e si profila gia’ come un secolo di merda. Perche’ e’ la gente comune ad essere merda.
Ho letto qualche decina di thread riguardante la morte della povera Sarah. Sul fatto in se’ c’e’ poco da dire, si commenta da solo. Ma quello che vedo sui commenti e’ tutta una serie di “ci vuole la pena di morte”, “adesso si deve suicidare”, “spero gli altri detenuti lo ammazzino/stuprino/qualsiasicosino in carcere” eccetera.
Anche questo di per se’ e’ normale: fatichi a pensare che una persona cara possa andarsene cosi’. La rabbia e’ comprensibile.

Qual’e’ la cosa che ho notato? Che le stesse persone che oggi invocano l’impalazione dello zio di Sarah sono le stesse che hanno firmato fior di appelli contro la lapidazione di Sakineh. Ah, so! Allora aveva ragione Ahmadinejad, si?
Un tempo, quando succedevano queste cose e dicevi “si, ma sono gli stessi che scenderebbero in piazza a lapidare la Sakineh del loro paese” , ti dicevano che sicuramente quelli “sono degli altri”. Il terribile potere del social network e’ che puoi andare a verificare il passato di una persona, e verificare che effettivamente chi oggi  vuole veder pendere lo Zio Michele da una forca era lo stesso che fino a ieri firmava appelli contro la pena di morte a Sakineh.
Adesso tutti diranno che sia l’ondata dell’emozione. Beh, e allora? Gli iraniani non hanno motivo di  essere emozionati? Adesso tutti diranno che sia diverso. Beh, dipende: non e’ che ammazzare il marito per succhiare una minchia nuova , in un paese che ha il divorzio da secoli , sia un gesto nobile. E se qualcuna ammazzasse mio figlio o mio fratello perche’ vuole succhiare un cazzo diverso, come ha fatto Sakineh insieme al proprietario del suddetto cazzo, potrei anche “emozionarmi”, o no?

Certo, la ragazza era minorenne mentre il marito di Sakineh era maggiorenne. Se vi sembra una scusa, mi dite che eta’ deve avere una donna per poterla ammazzare a fini sessuali? Cioe’, se lo zio avesse aspettato 10 anni, sarebbe stato come Sakineh?

La verita’ e’ che non c’e’ alcuna ragione di fare una campagna contro la pena di morte in Iran se poi si invoca la pena di morte in Italia.
Oggi, il social network ci permette di fare una cosa nuova, pero’. Perche’ in un certo senso “verba volant, google manent”. Questo fenomeno di ipocrisia si verifica quando non c’e’ memoria. Se parlate con un ex sessantottino e gli dite “ma tu non eri con i sovietici quando invadevano Praga?” lui vi dira’ che no, lui aveva recepito la svolta e quindi era critico. Non esiste la possibilita’ di prenderlo e sbatterlo di fronte alla merda che e’, mostrando la verita’, e cioe’ che lui (come fece Napolitano, per dire) a quei tempi applaudiva la repressione sovietica.
La mitica “gggente” , cioe’, aveva sempre ragione per un semplice motivo: poteva negare di aver detto, fatto e sostenuto quello che aveva effettivamente detto, fatto e sostenuto.
Oggi, chi invoca la pena di morte per lo zio di Sarah su un social network non ha piu’ questa possibilita’: ci basta scorrere il suo profilo nel passato per verificare che era contrario alla lapidazione di Sakineh. Aha. E allora?
Ma non solo: alla prossima Sakineh, potremo facilmente andare a verificare cosa abbiano pensato dello zio di Sarah, e dire: ma voi non eravate gli stessi che invocavano la “giustizia del carcere”, quella volta?
C’e’ tutta una retorica pseudodemocratica che invoca come, grazie ad internet ed ai social network, “il ventunesimo secolo e’ il secolo della ggggente”. Personalmente credo che la gggente faccia cagare, e quindi il secolo della ggggente sia un secolo che inevitabilmente fara’ cagare.
Ma intravedo la nemesi della ggggente, e intravedo la nemesi proprio nello stesso strumento che la ggggente invoca come strumento del loro potere: i nuovi media hanno memoria.
Oggi non e’ piu’ possibile, o perlomeno non e’ piu’ cosi’ facile riciclarsi. Posso notare immediatamente se la persona che applaudiva il dossieraggio contro Berlusconi oggi condanna quello contro la Marcegaglia. Non abbiamo forse il diritto di sapere con chi va a letto la Marcegaglia, visto che e’ un personaggio pubblico dal quale dipende la vita della nazione, almeno in parte?
Un tempo, se avessi fatto notare a chi lotta contro “il dossieraggio contro Fini” che lui stesso ha applaudito il dossieraggio contro Berlusconi&soci, mi direbbero “ma no, io non applaudivo, ti sbagli”. Oggi invece no: verba volant, google manent. Possiamo semplicemente fare delle ricerche e scoprire che si tratti delle stesse persone, degli stessi blog, degli stessi twitter, degli stessi “lifestream”.
L’uomo che e’ parte della gggente riesce a passare per nobile persona onesta animata da altissimi principi e solidi valori per una semplice ragione: la vita reale ha poca memoria. Non esiste, fuori da Internet, un google capace di dirci che cosa tu abbia detto ieri. Se esistesse (1) nella vita reale, probabilmente la ggggente non ci apparirebbe cosi’ onesta, nobile, degna.
Cosi, adesso possiamo dire questa cosa: ammazzate pure Sakineh. In ultima analisi, e’ poco distante dal padre di Sarah.Chi oggi augura “la giustizia del carcere” allo zio di Sarah, non puo’ tirarsi indietro dall’augurare la stessa cosa a Sakineh.
Ma specialmente, bisogna ricordare che Internet ha memoria. A differenza del mondo reale. E che se oggi state ad invocare la pena di morte per lo zio di Sarah, alla prossima Sakineh di cui mi passerete “la petizione virtuale”, mi mettero’ a ridere.
Qualcuno ha detto “chi e’ senza peccato scagli la prima pietra”, ma ha dimenticato di aggiungere che le persone che volevano scagliare la pietra hanno gia’ commesso peccato. Specialmente se poi vanno a fare le manifestazioni contro chi scaglia pietre.
Abbiamo appena varcato la soglia del primo decennio del “secolo della ggente”, e gia’ iniziamo a scoprire che lo stesso strumento che normalmente viene invocato dalla gggente come strumento di potere in realta’ toglie alla “gggente” il potere piu’ grande, quello che permette a queste masse di sedere sempre dalla parte della ragione, ovvero la mancanza di memoria della vita reale.
Il secolo della ggente, probabilmente, e’ destinato a morire in pochi anni, non appena la rete avra’ registrato abbastanza ipocrisie di questo genere, e sara’ possibile per chiunque, semplicemente con una ricerca, smascherare la presunta nobilta’ di chi dice di lottare per nobili ideali. Non sara’ piu’ possibile fare il 68 come maoisti e poi dirsi liberisti dieci anni dopo, negando il passato.
Da ora in poi, il passato e’ persistente. E non appena avremo abbastanza memoria, si mostrera’ con amara chiarezza che la ggggente non solo non e’ piu’ nobile e piu’ onesta di chi la dirige, ma che probabilmente chi la dirige, anche il peggiore possibile tra i governanti, e’ comunque migliore di questa massa di tubi digerenti che scende in piazza ogni tre per due.
Presto, molto presto, la parola “gggente” ci apparira’ in tutta l’orrenda , disgustosa, miserabile piccolezza che indica.
Adesso, potete ammazzare Sakineh.
Insieme allo zio di Sarah.

Uriel

(1) La stessa idea di un dio che puo’ giudicare tutti perche’ sa tutta la verita’ di tutti e’ il tentativo di inventare un google con memoria infinita, cui chiedere “dimmi tutto di questa persona”.

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