Sull' inesistente "Duello tra missili" di Di Feo

Sull' inesistente "Duello tra missili" di Di Feo

Ormai Di Feo, il filorusso in incognito piu’ amato dagli italiani, si diverte ad inventare cose che non esistono pur di attrarre l’attenzione e tenere alta la tensione contro qualcosa che , detto come va detto, non dovrebbe averne piu’ di tanti. Sui missili ipersonici come buzzword avevo gia’ scritto, ma adesso che Di Feo abbonda in cazzate, vorrei tornarci sopra con piu’ calma

Partiamo dal missile “ipersonico”. Un missile si dice ipersonico quando raggiunge o supera la velocita’ di circa 5000Km/h. Il primo missile ipersonico mai costruito fu la Vergeltungswaffe 2 nazista, nota come V2. Poiche’ essa raggiungeva i 5000Km/h (furono registrate, nei lanci avvenuti nel dopoguerra, velocita’ massime di 5,760 km/h), oggi rientrerebbe nella definizione di arma ipersonica.

Perche’ non fu mai definita cosi’? Perche’ a quei tempi non si parlava neppure di veicoli supersonici, figuriamoci cose ipersoniche. I nazisti sapevano che fosse ipersonica? No, perche’ non se ne parlava.

Non se ne erano accorti? Certo che se ne erano accorti: avevano notato durante il progetto e i test che la traiettoria impazziva in una certa fase del volo, e che la temperatura saliva enormemente. Ma non sapendo cosa stesse succedendo, avevano spiegato questo con uno stallo dovuto alla turbolenza, e avevano reagito come dicevano i manuali del periodo: punta piu’ acuta, piu’ lunga, e giganteschi alettoni posteriori, molto robusti. 

Ma non avevano neppure troppo tempo per congetturare, quindi quando la V2 funziono’, nessuno ci penso’ piu’. Comunque, arrivava a piu’ di 5000Km/h, quindi era ipersonica.

La storia continua perche’dopo la guerra sia i russi che gli americani che gli inglesi, venuti in possesso dei progetti, continuano a produrla. 

Ad un certo punto, i russi producono lo Scud, che poi diventa Scud b, e poi Scud-c , una versione migliorata della V2, con prestazioni simili. Ovvero, anche lo Scud b e lo Scud c sono ipersonici.

Da quel momento in poi, tutti i missili diventano ipersonici: gli ICBM sono ipersonici perche’ devono entrare in orbita, e per questo occorrono 11700Km/h, la velocita’ di fuga. Per esempio, il missile SS-26 Frog dei russi e’ un missile ipersonico gia’ dagli anni ’70, gli anni della famosa crisi degli euromissili.

Perche’ menziono l’ss-26 e non tutti gli altri ipersonici sovietici? Perche’ l’ SS26, rinominato, leggermente migliorato diviene il “nuovo” missile Iskander, la cui versione aria-terra viene chiamata Kinzhal, ed e’ il “nuovo” missile ipersonico che nessuno potrebbe fermare, a detta di Putin. Un SS-26 rimodernato.


Ma anche no. Ricordate lo Scud (a,b,c) , che e’ un missile ipersonico a sua volta, come lo era la V2? Bene, perche’ siamo nella prima guerra del Golfo, e Saddam Hussein comincia a lanciarli su Israele. Allora gli USA danno ad Israele il missile Patriot, che comincia a fermare questi missili.

Non c’e’ nulla di strano se un Patriot abbatte un missile “ipersonico”, perche’ l’idea che non si possano abbattere e’ un’invenzione di Putin.

Si possono abbattere, eccome. Si faceva durante la guerra del golfo.


Facciamo una piccola digressione. Attorno ad un bersaglio militare che si colpisce con mezzi aerei, esistono tre cieli.

Il piu’ basso, abitato da sistemi come il Marder, Iron Dome, ed altri, e’ lo strato piu’ vicino a terra. Fermare un missile ipersonico a questa distanza e’ assurdo, perche’ i rottami proseguono la loro corsa e attorno al bersaglio la mortalita’ e’ comunque altissima. Inoltre, il preavviso sarebbe brevissimo.

Esiste poi un cielo intermedio, “abitato” da altri sistemi di intercettazione, che possono abbattere delle minacce che pero’, se ci troviamo per esempio su una citta’, espongono la citta’ stessa al rischio di ricevere pezzi di missile, come la testata, o serbatoi semipieni. 

Per le armi strategiche esiste, invece, un cielo molto grande, del raggio di anche 40Km, o piu’. Distruggere le minacce a queste distanze consente di tenere al sicuro le citta’. 

Ma in questo caso occorre notare che:

  1. La velocita’ del missile che difende e’ poco rilevante. Questi missili non inseguono il bersaglio. Si mettono sulla sua traiettoria. Ma anche una Subaru, se fosse possibile metterla sulla traiettoria del missile, probabilmente lo fermerebbe. Il problema della Subaru e’ che non puo’ arrivare  sulla traiettoria frontale dei missili nemici.
  2. Lo scontro non e’ tra missili, ma tra sistemi di tracciamento, individuazione e guida (nei missili che difendono) e la capacita’ di attuare manovre elusive del missile attaccante. 

Il punto di una batteria di Patriot e’ che ci sono i lanciamissili, che sono la parte piu’ cinematografica, che tutti fotografano, e c’e’ la parte radar/C4I. Questa e’ la parte davvero importante, perche’ guida il missile sul bersaglio. Questo NON  significa che possiate mettere una Subaru al posto del missile, ma se avete un buon sistema di guida, anche un Aspide fa egregiamente il lavoro: nel periodo della guerra in Yugoslavia, per esempio, si disse che Milosevich volesse lanciare Scud sull’italia, ma non si mobilitarono i Patriot, perche’ per abbattere lo scud era sufficiente Aspide, e il radar 3D a bordo di alcune navi, unito ai radar e ai satelliti. 

Ovviamente, la parte coi missili e’ fotografata, le altre due, praticamente mai. Per ovvie ragioni di segreto militare.

Avviciniamoci al punto: non esiste “il Patriot” inteso come il camion che contiene il lanciatore. Questo lo crede di Feo.  Patriot indica un sistema fatto di uno o piu’ radar, una o piu’ control station, un numero imprecisato di lanciatori. Tutti collegati in rete.

Quando si dice che l’Ukraina ha ricevuto un sistema Patriot non significa che ha ricevuto un lanciatore. significa che ha ricevuto tutto il sistema, che puo’ contare su un numero imprecisato (e di solito non comunicato) di lanciatori.

I radar possono essere sistemati per coprire tutta la citta’, diciamo ai tre/quattro angoli, le control station sono piu’ di una perche’  di solito sono ridondate, tutto viene collegato con una rete e diventa un sistema unico.

Secondo le dichiarazioni del Kremlino, il missile Kinzhal puo’ arrivare a circa Mach 10 (che sono 3,43 Km/s, o 12348 Km/h). 

Il missile Patriot arriva a Mach5, con una tangenza di 50Km e una portata di 100Km. La tangenza vi dice quanto e’ abile il missile nel raggiungere l’obiettivo in un punto qualsiasi coperto dai radar. 

Questo significa che l’abilita’ del Patriot non sta tanto nella velocita’ del missile, ma nella bonta’ del sistema che calcola la rotta. Lo scopo del sistema e’ di mettere un missile sulla traiettoria di quello che attacca. Non e’ indispensabile che il missile sia piu’ veloce dell’attaccante: un platano immobile puo’ fermare una Lamborghini a 300Km/h, se si trova sulla sua traiettoria. Il missile del sistema Patriot deve semplicemente coprire la zona da proteggere, per trovarsi in qualsiasi punto serva: ad essere veloce deve essere l’elettronica che calcola la traiettoria del missile attaccante.

La bonta’ del kinzhal invece sta nella velocita’ che raggiunge, rimanendo in grado di fare manovre elusive. Ma quando si parla di ipersonico, la manovrabilita’ va in merda, quindi le manovre piu’ spinte avvengono per forza nelle fasi in cui NON e’ cosi’ veloce.

Capite subito perche’ nella gara in questione la Russia sia condannata ad essere perdente: per progettare, testare e produrre e mettere in linea un missile piu’ veloce occorrono mediamente dieci anni. 

Al contrario, l’elettronica e il software di AI che stanno sulla stazione di controllo raddoppiano in precisione ogni anno circa.

Se affrontiamo una corsa agli armamenti migliorando la velocita’ dei missili, mentre il difensore migliora l’elettronica e il software, siamo destinati a PERDERE la gara perche’ i missili si evolvono piu’ lentamente del software. Abbiamo scelto di gareggiare con l’auto piu’ lenta.

Le forze armate russe, cioe’, hanno scelto (per carenza di mezzi, anche intellettuali)  una strategia di sviluppo che e’ perdente.


Andiamo a vedere cosa sia successo. 

Putin,se ricordate, ha fatto due palle cosi’ al mondo ripetendo che i suoi missili ipersonici non si possono fermare. Sinora, per carenza di difese, gli Ukraini non li hanno mai fermati.

Cosi’ Putin gongolava. 

Il problema viene per il fatto che tra Patriot, Samp-T ed altri sistemi (ci sono tre cieli nei quali potete fermare un missile attaccante: il problema e’ che l’abbattimento diventa sempre piu’ pericoloso), sulla capitale ukraina ha cominciato a cadere sempre meno roba russa.

Compresi gli ipersonici.

A questo punto Putin, che ci ha rimesso la faccia, doveva fare qualcosa. Dopo aver perso il sesto Kinzhal, doveva dimostrare di avere un missile. Quindi doveva dichiarare di “aver distrutto un Patriot”. 

Il guaio e’ che al lanciatore Patriot, quello che lancia i missili, non si arriva. Ma un sistema Patriot non e’ fatto solo dal lanciatore. C’e’ il centro di comando (che pero’ di solito viene nascostissimo) e ci sono i radar, che per coprire quanto piu’ spazio possibile vengono distanziazi.

Se non colpite il radar del sistema patriot, non colpirete mai il lanciatore. Potete essere ipersonici quanto cazzo vi pare, ma se il radar ha una portata di 100Km e voi fate 3.4 Km/s, ci sono quasi 30 secondi per calcolare la traiettoria, (al meglio per l’attaccante) e il missile al massimo abbatterebbe l’attaccante piu’ da vicino, perche’ ci mette nove secondi a farlo.  Significa 27 km di margine. Con cinquanta di tengenza. Mi chiedo perche’ provarci, onestamente.

Cosi’ potete solo attaccare il radar a microonde. Il vantaggio e’ che il radar guida il vostro missile. Ma il problema e’ che in un volo ipersonico la cosa non funziona. E allora? 

E allora saturazione. Il radar inquadra al massimo 32 bersagli, se gliene lanciate di piu’, il risultato potrebbe essere che non si riesce a guidare un missile su tutti. Morale: i russi sono riusciti a danneggiare uno dei radar di un sistema Patriot. 

Il guaio per i tifosi di Putin come Di Feo, non e’ quello che e’ successo, ma quello che NON e’ successo: se riesci a distruggere il patriot, subito dopo lanci tutto quello che hai sul bersaglio, prima che il nemico ne installi un altro (o installi un nuovo radar). 

Ma non e’ successo. Perche’? Perche’ la vittoria contro il Patriot esiste solo nella mente di Di Feo: colpire uno dei radar non distrugge la piattaforma. Di solito i radar sono piu’ di uno, e quindi il sistema rimane operativo nel complesso. Se i radar erano in numero ridondante, potrebbe anche non cambiare nulla.

Risultato:

  • Gli Ukraini chiedono ancora Patriot perche’ pensano che sia un ottimo sistema.
  • Kiev non riceve missili. 
  • Putin ha defenestrato il progettista del Kinzhal.

Non e’, di solito, quello che si fa dopo una vittoria.


Il vero problema di Putin e’ di aver puntato tutto sulla propaganda. E nella propaganda, la russia era l’unico paese ad avere armi ipersoniche, che “non si possono fermare”. Se ora salta fuori che si possono fermare, ed e’ inevitabile, qualcuno deve finire nel Gulag. In questo caso, il progettista del Kinzhal.

E l’unico motivo di allarme che vedo non e’che i russi possano colpire un radar di un sistema Patriot. Il motivo di allarme e’ che uno come Di Feo scriva sui giornali.

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