Oh, di nuovo?

Oh, di nuovo?

Guardare le notizie sul vaiolo delle scimmie mi sta facendo venire in mente la storia dell’ HIV, quando improvvisamente viene soprannominato “la malattia che colpisce drogati e froci”, e per i primi cinque anni viene praticamente ignorato, “tanto ammazza solo loro”. Poi, improvvisamente, si scopre che le cose non stanno cosi’.

Cosa successe? Il virus era diffuso nelle scimmie, e HIV si propaga venendo a contatto col sangue. Nelle zone ove le scimmie venivano mangiate, e quindi macellate, i macellai e i cacciatori entrano in contatto col sangue delle scimmie, e avviene il passaggio di specie.

Siccome andare a farsi bombare dal black bamboo della situazione in Africa era gia’ una moda negli USA, succede che sia eterosessuali che omosessuali lo portano negli USA. La stampa USA, che e’ piuttosto puritana, fa un cherrypicking delle evidenze scientifiche e dichiara con certezza che questo virus colpisce solo gay e tossicodipendenti. 

Nel frattempo, si diffonde tra gli eterosessuali, per via delle prostitute e delle vacanze in Tanzania. Morale della storia: su Cosmopolitan si dichiara che le donne sono praticamente immuni all’ HIV, perche’ al massimo rischiano di avere un partner mascio bisessuale che glielo porta.

Dopodiche’, in un altro articolo, consiglia le donne di lasciare immediatamente l’untore se scoprono che e’ bisessuale, e fornisce anche consigli su come sgamare i bisessuali. (peraltro sbagliatissimi. )

fatto questo, il danno e’ servito.

Cinque anni dopo, si discute negli USA su come fermare l’epidemia che impazza: ma mentre i gruppi gay si sono acculturati, hanno fatto campagna e hanno abbassato la percentuale di contagi, tra gli eterosessuali si procede come se nulla fosse. 

Al 2020, l’aids colpisce quasi allo stesso modo entrambi i sessi, ed entrambe le preferenze sessuali. Ma sono passati anni ed anni di informazione scientifica.

Il meccanismo, cioe’ , e’ stato:

  1. traquillizzare la gran parte della popolazione dicendo che e’ un problema di una piccola minoranza.
  2. piano piano, far trapelare che in realta’ riguarda tutti
  3. alla fine, ammettere che possono prenderlo tutti, e devono stare attenti tutti.

Con il vaiolo delle scimmie sembra la stessa cosa. Esso si propaga per contatto cutaneo prolungato. Questo significa che se HIV ha almeno bisogno del sangue o di liquidi corporei, e quindi di una penetrazione, con il vaiolo delle scimmie qualsiasi contatto cutaneo prolungato (anche due lesbiche) e’ a rischio , e ci sono anche casi di trasmissione attraverso il respiro (goccioline) e il sudore. 

Ma se ci vuole un contatto cutaneo prolungato, come si ottiene la “scienza” che accusa prima gli omosessuali? E’ semplice: vi diranno che i primi casi registrati sono tra i gay. 

Il guaio di questo modo di procedere e’ che dipende molto da chi si dichiara cosa, e con chi.

Inoltre, ed e’ la cosa buffa, la rilevazione e’ stata fatta su persone cui il medico personale ha consigliato di partecipare alla stesura della statistica. Il che significa che l’eterosessuale medio  semplicemente ha declinato, come vedremo dai numeri. 

 Il rilevamento, inoltre, era chiaramente “tailored” allo scopo di colpire i gay : guardate come e’ fatta la statistica.

https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa2207323

Potrei gettarla nel cesso da subito, perche’ con il campione preso da qui:

scoprono poi questa prevalenza:

che strano, eh?

E dopo aver interrogato le persone sulle loro preferenze sessuali, si scopre questo:

Si scopre solo persone particolarmente promiscue  hanno ammesso delle loro abitudini. Una bella fetta e’ unknown.

Perche’ lo dico? Perche’ il virus colpisce , nonostante il nome, principalmente roditori, anche quelli tenuti come animali domestici, e mustelidi vari. Il passaggio, cioe’, non avviene tra scimmia e uomo, ma tra piccoli animali e uomo.

Se osservate bene la statistica, la voce “contatto con animali” non e’ nemmeno menzionata. In una malattia che passa da animale a uomo attraverso roditori, anche domestici. E magari mentre e’ di moda il suricato, uno degli animali che lo trasmettono.

Il tentativo di creare uno stigma analogo all’ HIV si nota persone dal nome: il virus, a differenza dell’ HIV, non passa di specie con le scimmie, ma coi roditori. Dovrebbe essere chiamato “vaiolo dei roditori”, non “vaiolo delle scimmie”.

Il guaio e’ che in questo modo si e’ stabilita con forza una associazione tra vaiolo delle scimmie e HIV, che persone come Putin non hanno mancato di far notare, associazione che non ha senso. (peraltro, viste le condizioni mediche e igieniche della Russia media, presto questo presentera’ il conto ).


Cosa succedera’? Poco, questa volta. 

Primo, perche’ non e’ particolarmente mortale se viene curato in occidente.

Secondo, perche’  con una durata di tre-quattro settimane non ha l’aria di una pandemia. 

Succedera’ semplicemente che tra gli etero i guanti saranno di moda per qualche tempo, e andranno di moda vestiti piu’ coprenti.

Ma il problema viene quando vado a vedere la statistica che darebbe ai gay la colpa, e ci trovo che e’ stata cucinata apposta per dare ai gay la colpa. 

Perche’ diciamolo: se sai che si trasmette dagli animali all’uomo, e sai che sono i roditori, almeno “hai un criceto in casa” lo chiedi. Specialmente se il medico di famiglia ha chiesto specificatamente alle persone omosessuali di partecipare all’anagrafica, mentre alla buona mamma di famiglia che ha fatto turismo sessuale in Africa, ha diagnosticato un’eruzione cutanea.

Aspetto con ansia la fase due, quando la colpa delle donne chiazzate sara’ dei bisessuali.

Dov’e’ Cosmo quando serve?

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