Le basi, e il progetto cagnara.

Le basi, e il progetto cagnara.

La vicenda del generale italiano che scrive un libro che potrebbe intitolarsi “Viva la Figa , e altre scritte che ho letto nei cessi del liceo” sta  tenendo banco, anche se in realta’ e’ una vicenda semplice. La semplicita’ della vicenda sarebbe evidente se si partisse dalle basi, che a sua volta sarebbe semplice se qualcuno conoscesse le basi.

Partiamo da un semplice concetto. QUALSIASI militare, per portare una divisa con le due stellette (le divise senza stellette NON identificano, in Italia, dei militari – con buona pace dei vigili urbani e delle guardie giurate ) ha giurato. Cosa ha giurato di preciso, ogni militare italiano?

Ogni militare italiano ha giurato di difendere la costituzione italiana e le libere istituzioni democratiche, che ne derivano. 

LA formula non e’ precisamente questa, ma la trovate qui:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=575&art.versione=1&art.codiceRedazionale=010G0091&art.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-18&art.idGruppo=80&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolUlo=0

Allora, se scrivi un libro ove neghi, uno per uno, i principali valori della Costituzione, i principio di eguaglianza che stanno alla base di una Repubblica e il funzionamento delle libere istituzioni (per le quali i cittadini sono tutti uguali), evidentemente hai rinnegato il tuo giuramento.

E come tale, non dovresti indossare quell’uniforme.

E’ semplice. E’ sufficiente considerare le basi, ovvero “come si diventa militari”, ed ecco che tutto appare chiaro. Se rinneghi quel giuramento, evidentemente vai congedato.

Il Progetto Cagnara, fatto di giornalisti ignoranti e di lettori altrettanto ignoranti, politici ignoranti e intellettuali ignoranti, sta creando un dibattito inutile, il cui unico scopo e’ di riempire le pagine dei giornali e di far scomparire, sotto la Cagnara, le semplici basi.


Passiamo ad un altro esempio: la Meloni che salda il conto di un gruppo di Italiani che hanno fatto fuga da un ristorante albanese. 

In pratica, pagando il conto dal suo budget personale presso l’Ambasciata, la Meloni ha letteralmente trasformato i malfattori in agenti ufficiali del governo italiano.

Non si capisce, infatti, per quale motivo mai il governo italiano risponda di questo reato. Intendono risarcire le vittime di ogni reato commesso da italiani all’estero? Mafia, estorsioni, stupri, e tutto quanto? A parte la cifra, la cosa non viene MAI fatta da ALCUN governo, per una semplice ragione: quando un italiano all’estero commette un reato, il governo italiano dice “di certo non lo ha commesso in mio nome, e per questo egli paghera’ il prezzo da pagare secondo la legge locale”.

Risarcire la vittima di un reato puo’ essere fatto, e a volte viene fatto, in via del tutto simbolica, al di fuori del processo in corso, per manifestare la contrarieta’ del governo ad atti simili: ma per fare questo occorre che il pagamento dei danni NON estingua il procedimento penale, in modo che si’, il criminale verra’ punito secondo le norme locali, e in piu’ il governo manifesta la sua contrarieta’ risarcendo le vittime. Di solito, DOPO la loro condanna, per chiarire che la cosa NON intende sostituire la giustizia locale, interferire o altro.

Fanno eccezione solo quei paesi ove vige la pena di morte, o pene contrarie all’ordinamento italiano. Ma per motivi molto diversi.

Ma se il governo italiano salda il conto di quei tizi , il locale ritira la denuncia, stiamo dicendo che dei rappresentanti del governo italiano sono andati al ristorante, sono fuggiti senza pagare, e poi il governo si e’ affrettato a pagare il proprio debito.

Apparentemente, la meloni non conosce la differenza tra stato, governo e nazione.

Non sa, cioe’, che la mera nazionalita’ di quei delinquenti non rende lo stato responsabile delle loro azioni (non e’ sufficiente) , e che in ogni caso non e’ un problema del governo, che e’ solo il potere esecutivo, e non eredita responsabilita’ di questo genere. 

Nella mente del fascista, cioe’, le nazioni sono dei generici alveari ove tutti rappresentano organicamente tutto, partendo dalla regina sino alle api da miele, tutti sono uguali e ugualmente responsabili e specialmente , etnicamente responsabili di ogni cosa fa ogni membro dell’alveare.

Il Progetto Cagnara, fatto di giornalisti ignoranti e di lettori altrettanto ignoranti, politici ignoranti e intellettuali ignoranti, sta creando un dibattito inutile, il cui unico scopo e’ di riempire le pagine dei giornali e di far scomparire, sotto la Cagnara, le semplici basi.


Ultimo punto: gli extraprofitti delle banche. Ora, sul piano morale il problema esiste: durante un periodo di crisi, le banche (ma anche molte altre industrie, inclusa la grande distribuzione e la piccola distribuzione) hanno accumulato extraprofitti, sulle tasche delle vittime dell’Inflazione. 

Se ci fermassimo qui, e dovessimo decidere un modo per equilibrare la cosa, potremmo scegliere tutto, ma non una tassa. A meno che non decidiamo che la tassa sia permanente, cioe’ fare una legge che sia generale e astratta: “qualora facciano extraprofitti approfittando di una crisi, allora scatta la tassa X”. Bene.

Il guaio e’ che il concetto di “astratto e generale” (due qualita’ della legge non troppo popolari nel periodo fascista, per aggirare le quali si fecero i tribunali speciali), non e’ molto chiaro alla Meloni.

Anzi, a volerla dire tutta non e’ nemmeno troppo chiaro il concetto di “tassa”, nel senso che la tassa non e’ una punizione. E’ sicuramente imposta, qualcosa che si impone, ma non e’ una punizione. Dire che le tasse siano punizioni sarebbe a dire che i contribuenti vengono puniti: che cosa hanno fatto di male, di preciso?

La verita’ e’ che tutto sarebbe risolto se quella fatta alle banche non fosse una tassa , ma una MULTA.

Allora, se noi notiamo che un comportamento immorale , disdicevole, ripugnante o altro viene applicato dalle banche (e potrei essere d’accordo su questo), quello che si fa e’ MULTARLE. Se il prelievo imposto alle banche per il loro comportamento ripugnante fosse stata una MULTA, e non una TASSA, infatti:

  1. La UE non potrebbe farci NULLA. Sei stato multato, paga la multa.
  2. L’intento esemplare e politico corrisponderebbe alle azioni: ti comporti male verso la popolazione, lo stato ti punisce.
  3. Si rispetterebbe la sacrosanta differenza tra due cose radicalmente diverse: una multa e una tassa.

Nel comportarsi in questo modo nei confronti delle banche, il governo mostra semplicemente di ignorare delle basi, ovvero la differenza tra “imposta” e “sanzione”. Se e’ una punizione che segue ad un comportamento esecrabile, allora e’ una MULTA. Se e’ sempre e comunque dovuta, a parita’ di condizioni fiscali, e’ una TASSA.

Il Progetto Cagnara, fatto di giornalisti ignoranti e di lettori altrettanto ignoranti, politici ignoranti e intellettuali ignoranti, sta creando un dibattito inutile, il cui unico scopo e’ di riempire le pagine dei giornali e di far scomparire, sotto la Cagnara, le semplici basi.


Perche’ dico questo? Perche’ almeno alcuni di voi, ora, sapranno cosa rispondere a chi dice che “La Meloni e’ competente”.

No, mi spiace, la ragazza non ha studiato, e’ uscita illesa da qualsiasi scuola, non ha idea di cosa stia facendo, ignora le basi , e si sta mostrando completamente incompetente.

E se i giornali, posseduti da industriali e finanzieri, non la preferissero al governo per fermare rivendicazioni sul reddito, non avrebbero mobilitato il Progetto Cagnara per nascondere le carenze di una che, al tempi del mio liceo, sarebbe stata rimandata in Educazione Civica.

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