L’amara legge del blog.

L’amara legge del blog.

Prima di salutarvi per le celebrazioni della mancanza di professionalita’ dei boia romani, vorrei informarvi della prossima tendenza superculturale della “intelligenzia” di sinistra : “internet fa schifo (=e’ di destra) , i blog fanno schifo (blog=destra), potrebbe andare se controllassimo entrambi, ma purtroppo non si  puo’, quindi meglio mangiare slow food e poi chiacchierare sull’ultimo film (del 1974) impegnato sotto l’occhio vigile del partito“.
Non fatico ad immaginare le cause di tutto cio’. Sebbene si voglia sostenere che Facebook, Twitter, tutto il social duepuntozero supercazzola prematurata siano di una generica “sinistra”, leggendo i contenuti poi si scopre che le cose stanno in maniera un pochino diversa.
  • Sul piano dei blog personali, Blogstar (qualsiasi cosa significhi) , blogger impegnati, blogger politici, commentatori, dicono tutti la stessa cosa: io sono di sinistra, ma non mi riconosco in questa sinistra, bensi’ in una che non esiste se non nella mia testa. Questa sinistra qui, invece, quella che c’e’, mi fa cagare a spruzzo che mi scambiano sempre per lo shuttle in partenza a Cape Canaveral.
  • I blog piu’ analitici , quelli meno personali e piu’ simili a “think tank” fanno ancora peggio. Non solo criticano, ma criticano con tutta una serie di ragionamenti che smontano , spesso, la vuota retorica degli zombie del PD.
  • Di Pietro, grillo & Co , di fatto portano via voti alla sinistra, e hanno come canali di comunicazione proprio internet ed i blog.
  • I blog dei politici di sinistra fanno cagare. Hanno dei grafici, scrivono due o tre post come se fossero comizi, sono blog privi di vita perche’ non commentano nulla, non interagiscono con la realta’, mancano di quella interattivita’ con gli autori che fa del blog un blog. Insomma, un bimbominkia appena iscritto a Scienze della Banana Telematica fa di meglio.

Insomma, da qualche parte nel loft si devono essere riuniti, e devono aver fatto un discorso di questo genere:
  • Insomma, ma quanto voti ci porta ‘sta internet?
  • Nu cazz’, Lui’. Nu’ cazz. So’ tutt’ e sinistra, ma je schifa er PD, je schifiamo noi, je schifa tutto.Je piace Vendola, je piace. Ma se po’?
  • E lo dicono, anche?
  • Eccerto, Lui’.
  • Liberamente? Non c’e’ un compagno che li corregge?
  • Maddeche’? Quelli so’ libberi, Lui’.
  • Liberi… liberi… adesso non esageriamo.Se il partito non controlla, che liberta’ c’e’? Siamo noi che decidiamo chi e’ libero.
  • E mmo’ cheffamo, Lui?
  • Di certo , diciamo, internet e’ un pericoloso balzo in avanti. Va fermato.
  • A lui’, e l’ Obbama? Dice che mo’ se bbutta pure lui.
  • L’italia non e’ pronta. Non e’ pronta per un buson… gay come Vendola e non e’ ancora pronta per i blog. E’ giusto, capito? E’ tutto giusto, la liberta’ e tutto il resto. Ma il paese non e’ ancora pronto. Bisogna essere piu’ riformisti, capito?
  • E mmo’ che ffamo, Lui’?
  • Dirama subito una circolare. I blog sono caotici, senza controllo, e si prestano a grandi operazioni demagogiche, agli inganni della destra. L’uomo di sinistra disprezza i blog, e vuole i cineforum , il dopolavoro con il biliardino e il flipper.
  • E come jjo dimo, aqquesto?
  • Ditegli che il blog e’ stata un’occasione perduta, che il paese non e’ pronto, e che preferiamo un approccio riformista all’informazione. Che bisogna evitare pericolosi balzi in avanti, perche’ la destra ne approfitterebbe.
Immagino che sia andata un pochino cosi’, dal momento che gli ultimi commenti che ho ricevuto dicevano circa la stessa cosa di questo:
Pertanto a mio modesto avviso questo è un contributo, che per quanto abbastanza apprezzato, finisce in fin dei conti come tanti altri in quel enorme buco nero o volendo WC che è diventato internet in cui una marea di informazioni si intersecano senza alcuna logica enfatizzando il chaos che è sicuramente funzionale alle logiche che stanno dietro al mainstream e nullificando di fatto alcuna potenziale valenza positiva e costruttiva se non per l’ego e per la visibilità di chi lo gestice. Con affetto sincero i miei più cordiali saluti.
Ecco la nuova sinistra. Come vedete , il blog non gli piace piu’. Internet e’ diventato (poiche’ in massima parte i blog di sinistra criticano il PD, qualsiasi cosa sia un blog “di sinistra”) un “enorme buco nero” (=le fogne di destra) , nella quale “una mrea di informazioni si intersecano senza nessuna logica” (= il partito non controlla quello che dicono i blogger) , il quale “e’ sicuramente funzionale” (=ah, la vecchia litania del cui prodest. Era dal botto alla stazione di Bologna che non la sentivo)    alle logiche che stanno dietro al mainstream (=alle TV di Berlusconi), e “nullificando di fatto alcuna (?) valenza positiva e costruttiva” (=internet poteva essere figa se ci portava voti, ma non lo fa) , “se non per l’ego e per la visibilita’ di chi lo gestisce” (=come cazzo ti permetti di dire che il Segretario Del Partito ha torto? Chi credi di essere? Se contesti un funzionario di partito, di sicuro hai un ego eccessivo!”).
“Con affetto sincero” (=ti ammazzerei domani se potessi, spero che ti intercettino mentre coccoli il tuo macellaio negro all’ombra della sua nerchia e ti sputtanino su Repubblica) , “i miei piu’ cordiali saluti” (=ho fatto un corso di corrispondenza aziendale e voglio che mamma sappia che erano soldi spesi bene).
Si tratta di uno dei piu’ divertenti che ho ricevuto, ma rilevo una stravagante inversione di tendenza: mentre prima insultavano solo me, adesso insultano “il buco nero” di Internet, il suo funzionamento libero (che e’ diventato “chaos” , con la h come Debborah)(1) non porta piu’ alla libera espressione, ma solo una “marea di informazioni”.
Non sono piu’, quindi, solo io quello che dice cazzate: prima mi dicevano che io ero solo un puntino, un tizio isolato, mentre “tutta la blogsfera”, piu’ intelligente di me, diceva il contrario. Adesso no: adesso io sono come gli altri, non c’e’ piu’ “tutta la blogsfera” che la pensa diversamente, anzi.
Che cosa e’ successo? E’ successo che una sinistra arretrata, dopo aver perso il treno della TV , ha pensato (si e’ illusa) di poter usare internet al posto della TV. E ha scoperto una cosa molto semplice, cioe’ che la storia e’ come le classi del liceo: se perdi un anno, non puoi saltare a quello successivo.
Tante vero che Red Tv e’ fallita, per dire. E mentre red Tv falliva, nonostante la sua pretesa di essere un canale “internet” , “new tecnologies”, e chi ne ha piu’ ne metta, succede che esce un bel comunicato stampa cosi’:
Da questa mattina tutti gli amanti di “White Collar – Fascino Criminale” possono godersi il primo episodio delle popolare serie televisiva americana integralmente su YouTube, all’indirizzo: youtube.com/foxtv.

Si tratta di un nuovo progetto, frutto della partnership siglata lo scorso novembre tra YouTube e Fox Channels Italy. La puntata sarà visibile da oggi per una settimana, fino all’8 aprile, giorno in cui la serie partirà ufficialmente su FoxCrime (canale 114 di Sky).
Questo è il primo di un ciclo di appuntamenti mensili che vi permetteranno di vedere in anteprima sul canale YouTube di Fox, episodi delle nuove serie e produzioni in arrivo sui canali Fox.
Ancora una volta Fox Channels Italy si avvale della tecnologia di Content ID messa a disposizione da YouTube, per proteggere e promuovere i propri contenuti video sulla community. Progetti come questo sono una chiara dimostrazione di come oggi grazie alla tecnologia sia possibile integrare in modo assolutamente sinergico televisione e Internet, nel pieno rispetto del copyright.

Il guaio e’ ce Fox Tv , una delle Tv di Murdoch, e’ cosi’ di destra che in confronto Feltri sembra la Bonino. Il problema non e’ che FOX Tv sia “avanti”: il problema e’ che quelli che sarebbero, per superiorita’ culturale e antropologica, il “masters of the free internet”, in realta’ non lo sono affatto, e la loro presenza e’ del tutto inutile e non finalizzata. Finora ci hanno raccontato che la natura libera di Internet era, quasi, il loro ambiente naturale. Ma adesso hanno scoperto che gli toglie voti e che si contesta troppo la classe dirigente.Quindi, internet e’ il male.

Cosi’, vedo un cambiamento notevole nel  tenore dei commenti, e noto che un cambiamento cosi’ repentino non puo’ essere davvero casuale: poiche’ i concetti reiteratamente postati si assomigliano moltissimo, deve essere avvenuta qualche svolta interna, deve essere passata qualche circolare.
Non stupitevi, quindi, se tra pochi mesi vi sentirete dire che il mass media di riferimento della sinistra e’ il cinema curdo, e che Internet poteva essere una cosa libera e utile, ma purtroppo il paese ne era pronto e la destra , insieme ad alcuni politici populisti, ne hanno approfittato.
Insomma, ragazzi, tra un pochino diventiamo “il male” anche noi, noi blogger che stiamo invadendo con la nostra fredda perfidia elettronica il mondo dello slow food , del dibattito e della buona campagna toscana,(2) e i compagni dell’ Arci Caccia si sono gia’ mobilitati per fermare la marea elettronica del blog e di internet.
Ho gia’ comprato un profumo allo zolfo e una candela nera da tenere in testa accesa.
Serve del latte di capra?
Uriel
(1) Probabilmente viene da un certo mondo degli architetti. Cioe’, quelli che fanno gli edifici con la pianta a forma del nome dell’edificio. Allora gli ospedali hanno una forma ad H, i municipi hanno laforma di M,   il Foro Imperiale ha la forma della Gregoraci.(2) Toscana, non piu’ emiliana. Il sindaco di San Lazzaro di Savena (PD-IDV ma lui ha una Laurea in Filosofia. Dottorato in Estetica”) ,ha annunciato che vuole cementificare praticamente tutto. Gli piace sentire quell’odore di pizzica che fanno le aziende edili pugliesi quando vengono a lavorare qui, insomma. Certo la popolazione si incazzera’ un pochino, ma tanto stanno smobilitando, l’importante e’ fare su due baiocchi finche’ dura. Lo stesso dicasi per il sindaco di Vergato (PD-IDV) che ha ordinato cementificazioni selvagge senza neanche ritirare gli oneri dovuti al comune, (ehi, Antonio, ma la legalita’ non era tutto?), al punto da svegliare persino quelli dell’ M5S a rivoltarglisi contro. Ma si sa: le ritirate sono il momento peggiore delle guerre, per la popolazione civile.

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