La mistress di Calenda.

La mistress di Calenda.

La mistress di Calenda.

Ho riflettuto molto prima di fare questo post sulla prostituta BDSM che Calenda aveva candidato, per poi ritirare la candidatura quando si e’ capito chi sia, alle elezioni di Como. Ci ho riflettuto perche’ il BDSM e’ parte della mia vita privata, e’ una delle pratiche che amo , e via dicendo.

A dire il vero, su internet il BDSM non e’ trattato benissimo. Quello che si trova va da un femminismo idiota sulla supremazia femminile (nella mia esperienza personale queste finiscono in ginocchio dopo un paio di minuti: pensano che per essere mistress basti indossare i tacchi, o un corpetto, e avere un frustino), famdom di Twilight, da cinquanta sfumature in poi (che era anche quello una famdom di Twilight, il personaggio alla fine doveva essere un vampiro) , e tanta, tanta, tanta prostituzione.

Ho guardato le interviste alla radio di questa tizia, che a detta sua viene folgorata sulla via della Montagnola di Bologna e scopre di essere dominatrice, e onestamente mi e’ caduta la penna.

Questa non ne capisce un cazzo. Le mancano le basi.

Quando io incontro un dominatore/dominatrice che non hanno cominciato come slave, mi casca la penne a vado a farmi un toast: e’ molto piu’ sexy ed appagante. Diciamolo pure: un “pre-care”, se capite a cosa alludo. E quando l’aftercare somiglia ad un toast, ed e’ fatto di pane , prosciutto e formaggio, capite quando sia credibile quella sciacquetta.

La sciacquetta e’ solo una delle tante che ha trovato il modo di pagare le bollette usando il sesso, solo che grazie a una cattiva conoscenza del BDSM trova sempre coglioni che la riempiono di soldi. Lei la definisce “financial domination”. In dialetto, “bagascia”.

Penserete che io sia troppo bigotto, ma il problema e’ esattamente l’opposto. A me PIACE il BDSM, e vorrei fosse fatto bene, e rappresentato alle masse ancora meglio.

Allora, che cos’e’ il rapporto tra slave e dominatore/ice? Si tratta di un fenomeno di trasferimento di potere: essendo rapporti consenzienti, uno dei due trasferisce potere all’altro, (fino a dei limiti condordati, poi dipende da SSC, RACK, BRICK, e compagnia bella) ed in questo modo uno e’ “sub”, sottomesso, l’altro e’ “dominante”.

Ma gia’ questo vi dovrebbe far capire una cosa, che stona in tutto il racconto che la sciacquetta fa sul suo sito: non puoi trasferire potere che NON HAI. Se ti presenti a casa di una perfetta sconosciuta , che paghi per ottenere qualcosa in cambio, i rapporti di potere sono gia’ definiti, e tu non hai proprio nulla da trasferire a lei.

Non c’e’ trasferimento di potere. Ergo, il gioco e’ falsato.


Andiamo in pratica. Escludiamo il discorso “24/7 lifestyle”, cioe’ il partner con cui avete sempre e di continuo un rapporto dom-sub.  Dobbiamo fare il paragone con la bagascia che incontra un tipo nuovo.

Immaginate di essere in un club: di solito, almeno qui in Germania, una serata a tema di un club privee’. Il club dedicati esclusivamente al fetish sono piu’ che altro discoteche.

Comunque, dicevo che ad un certo punto conoscete una persona che vuole essere il vostro sub. Anche se e’ interessato e vi dice di voler essere un sub, non e’ ancora il vostro sub. Non lo ha ancora deciso. Il trasferimento di potere non e’ ancora avvenuto.

Perche’ e’ importante? Perche’ la parte migliore. Cioe’, quasi tutto. A meno che non siate abituati a gettare via la polpa delle cozze e mangiarvi le valve. Il trasferimento di potere e’ volontario, almeno consenziente, e avviene dopo aver chiacchierato un pochino. Ci deve essere della chimica, occorre che ci sia “presa”.

Ma una cosa vi colpirebbe, se ci foste: i dominanti non parlano troppo. Al limite interrogano, fanno domande: il dom non si spoglia, si spoglia il/la sub. La nudita’ e’ fragilita’, anche intellettualmente.

Ed e’ un modo di ostentare superiorita’, indifferenza, nonchalance, insomma, a me la sciacquetta di cui parliamo,  che si fa il giro delle radio blablablablabla e blablablablablabla e blablablablabla , e blablablablabla e blablablablablaMACHIUDIQUELLACAZZODIBOCCA onestamente lascia un pochino il tempo che trova. Il genere sono i sub quelli che raccontano tutto: e’ il sub che dice (se ha il permesso), che dom fico che ho. Non il contrario: l’autostima scorre nel senso opposto.

Insomma, il trasferimento di potere richiede un contesto iniziale in cui c’e’ contatto, c’e’ un dialogo o un canale aperto, e la persona puo’ dire che no, oggi non c’e’ chimica con voi. Siccome ha questo potere, cioe’ il potere di dire no,  quando decide di si’ guardandovi negli occhi, con un canale aperto,  allora avviene un trasferimento di potere. Che prima aveva e adesso non ha piu’.

Non puoi trasferire potere che inizialmente  non hai.

E’ un concetto di base, ma la sciacquetta non lo ha afferrato bene.


Il secondo punto e’ che parliamo, appunto, di una prostituta. E io non ho nulla contro le prostitute: per questa ragione, penso che l’atteggiamento della prostituta dovrebbe essere, a testa alta, una cosa come “cazzotiguardi? Si, faccio la prostituta: e allora?”.

E me lo aspetterei specialmente da una che dice di essere “dominatrice”, se capite il punto.

E quindi mi cade un po’ la penna quando le prostitute , o bagasce che dir si voglia, cercano di evadere la responsabilita’. Quando si fanno chiamare escort, o “sex worker”. Mi ricordano molto gli “operatori ecologici”: che tu li immagini a salvare i panda nei boschi e invece sono monnezzari. Perche’ si fa? Perche’ l’operatore ecologico intende qualificarsi con una professionalita’, o con uno status, superiore a quello di un semplice monnezzaro: trasformarsi da monnezzari ad operatori ecologici e’ quindi una promozione, una superiore dignita’, un innalzamento dello status.

Questa insofferenza mi infastidisce perche’, appunto, fa intuire che nel loro moralismo implicito la prostituta fa un lavoro piu’ infimo, e’ un gradino piu’ in basso,  e non vogliono essere confuse. E la sciacquetta di cui parliamo continua a ripetere che “assolutamente, mai, mai e poi mai, rapporti penetrativi”. Non e’ una mica una bagascia, lei! Eh, che diamine!

Questo mi fa cadere la penna anche di piu’. Per diverse ragioni. E’ vero che in molti casi i rapporti BDSM non prevedono , come obbligo, rapporti sessuali. Ma non li vietano. Certo, dipende dal posto. Se avete affittato un appartamento attrezzato ( qui in NRW costano dai 300 ai 400 euro a notte, con tre o quattro stanze attrezzate diversamente) , dovrete pulire voi dai vari liquidi. Stesso nei locali BDSM veri e propri, che non gradiscono, in genere,di pulire i vostri liquidi. Quindi i rapporti sessuali sono scoraggiati.

Ma se si tratta delle “serate a tema” di un normale club privee per coppie scambiste, si tratta di un locale che e’ attrezzato per gestire rapporti sessuali e relativi liquidi. E quindi i rapporti succedono. Perche’? Perche’ una delle pratiche piu’ diffuse e’ l’ orgasm denial: https://www.kinkly.com/definition/1160/orgasm-denial

Una pratica nella quale c’e’ la stimolazione sessuale che porterebbe all’orgasmo, ma al sub e’ vietato avere un orgasmo. E capite che un rapporto sessuale senza orgasmo non puo’ esistere senza rapporto sessuale. Poi possiamo discutere sulla definizione di rapporto sessuale, ma si arriva ai rapporti sessuali, eccome. Specialmente se siete legati ad una Sex Sling e si gioca ad orgasm denial.

Con la sola eccezione del signor Arran Webb.

La mistress di Calenda.
Se siete Arran Webb , allora il mio discorso non vale.

E gia’ questo mi fa pensare: ci tiene tanto a precisare che non ci siano rapporti fisici, contatti fisici, e tutto quanto, solo per non ammettere una cosa: di lavoro fa la prostituta. Lei vuoi sentirsi superiore alle prostitute, e quindi specifica che lei non fa sesso.

E sempre alla voce “prostituta”, noto una carenza quasi consequenziale, cioe’ l’aftercare.L’aftercare richiede che il trasferimento di potere abbia creato un canale, che poi permette alla fine di fare, appunto, aftercare al sub. Da quello che dice lei nei vari video intervista che ha messo sul suo sito, non costruisce di sicuro questo canale. Chissa’ quante persone avra’ lasciato in subdrop.

Per inciso: il sub, dopo qualche tempo a soffrire, entra in un particolare stato di trance estatica detto da alcuni “subspace”. E’ difficile da gestire per il dom perche’ in quello stato non userebbe la parola chiave nemmeno se lo scuoiaste vivo. E’ stressante in termini di “focus”.

Il problema e’ che da quello stato si esce bene con un momento che si chiama “aftercare”, in gergo. Se fate come lei descrive nelle sue interviste e non create un canale (che del resto con una prostituta non vedo proprio come potreste) , non potete fare aftercare. Se non lo fate, il sub chiaramente si riprendera’ da solo, si vestira’, ma nella stragrande maggioranza dei casi , per mancanza di ossitocina dopo il picco di endorfine e serotonina, per le settimane successive scoppiera’ a piangere immotivatamente in momenti random.

E non e’ piacevole, perche’ di fatto e’ un attacco di depressione.

Ma lei non nomina mai questo tipo di fenomeni: essendo una prostituta lo capisco, perche’ manchera’ il canale emotivo, e’ mancato il trasferimento di potere, e specialmente quella sciacquetta e’ una prostituta furba che evita di dover scopare. Col BDSM , secondo me, c’entra poco.

Di recente, il  BDSM e’ diventato la scorciatoia per la prostituta pigra che non vuole scopare, o e’ troppo brutta per stare sul mercato di quelle che scopano per soldi.

Here is my point.


Stabilito che non stimo molto la sciacquetta, cosa penso di Calenda che la espelle?

Beh, Calenda e’ di Roma. Roma e’ una citta’ democristiana. Ma non e’ solo una citta’ democristiana, e’ uno spazio di Hilbert ove una delle dimensioni e’ la democristianita’. Ogni cosa, a Roma, e’ democristiana. Sono democristiani anche gli anarchici e i punk, e non c’e’ differenza tra una cresta da punk e la gobba di Andreotti. La fisica di Roma e’ democristiana. La chimica. Le molecole sono democristiane. Ogni cosa e’ democristiana, a Roma.

Calenda, quindi, non puo’ essere che democristiano, e come tale troppo codardo per tenere fede al discorso dei contenuti: per il democristiano viene prima il decoro.

Ma non posso fare ad uno che e’ cresciuto a Roma una colpa, se e’ democristiano. A Roma qualsiasi cosa lo e’, dai leptoni alle molecole di carburo di tungsteno.

Calenda e’ un democristiano, e ha fatto quello che i democristiani fanno.

Schifo.

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