La conoscenza e’ potere.

La conoscenza e' potere.

La conoscenza e' potere.

Sto avendo una conversazione interessante (in realta’ e’ partita come richiesta di aiuto) riguardante un caso di self-hosting. O meglio: riguardante una ragazza (almeno, cosi’ sembra dal suo avatar) che vorrebbe fare, in fondo, una cosa molto semplice. Avere una “sua” istanza di WordPress, abbastanza “sua” da poter leggere i logs ed estrarre alcune informazioni.

Ma la cosa importante e’ che non vorrebbe dare a nessun altro (google analytics, per esempio, che sembra lo standard backend di ogni plugin di wordpress) i dati, e processarli da sola. Fin qui tutto bene, direte voi (che in genere siete IT-wise people): che ci vuole? Faccia self-hosting, o si compri un server su un cloud economico e avra’ tutto quel che vuole.

Ma il guaio e’ che la ragazza in questione non e’ una sistemista. Le manca, in termini IT, lo know-how per fare da sola. E qui inizia il punto.

Non dico che basti fare self-hosting per sfuggire a google, facebook &co, per carita’. Pero’, se questa persona vuole avere il controllo su un certo insieme di dati (in fondo, Google Analytics potrebbe decidere di censurare i report e non farle vedere qualche cosa che trova scomodo), perche’ non riesce a farlo?

Mancanza di  conoscenza.

Parlando con lei sto realizzando la completa impotenza di coloro che non hanno conoscenze informatiche di base, in un mondo dominato dall’ IT. Se in un mondo pre-it una persona priva di scolarizzazione poteva pur sempre coltivarsi il basilico sul balcone, cucinarsi un pasto, aggiustarsi un vestito, ripararsi la bicicletta, pulire la propria casa, ed aveva un certo controllo sui dati della propria vita, la stessa persona che decida di “nuotare” su internet e’ completamente impotente.

Il cittadino digitale e’ COMPLETAMENTE impotente.

Un’obiezione interessante potrebbe essere che io sto sovrastimando la mia potenza. Magari non c’e’ alcuna differenza tra me e chiunque altro. In fondo, la supply chain che sta dietro il mio “self-hosting” (qualcuno deve produrre l’hardware, deve recapitarlo a casa mia, devo scaricare il software, per cui devo avere una connessione ad internet, eccetera) non suggerisce di  certo una vera e propria indipendenza.

Ma rimane il fatto che per me sia banale quello che per questa ragazza risulta impossibile: avere controllo sui dati che desidera. Ed essere certa di processarli nel modo giusto, anziche’ doversi fidare di google che magari glieli censura.

Certo, puo’ darsi che google riesca ad avere una copia dei log di accesso a questo blog. Ci sono cosi’ tanti modi in cui potrebbe sorvegliarvi in questo modo , che non ho dubbi sul fatto che stia indicizzando la vostra visita. Ma il punto e’ che i dati di accesso che ho IO posso leggerli tutti. Non ho bisogno di google o di wordpress per sapere chi entra, da dove, e che stringhe di ricerca ha usato: e se tali stringhe entrano sui miei log, non c’e’ modo per Google Analytics di censurare stringhe che non ama.

Credo che per capire l’importanza del caso di questa ragazza sia necessario fare un test.

Allora, un importante membro del senato USA ha fatto, il 13 settembre 2019, un discorso che si intitolava “dieci buone ragioni per chiudere google e arrestare i CEO di Alfabet , e proibire le attivita’ dei silicon six“. Il video gira su internet , esattamente come il testo.

Compito per casa: trovare il video ed ascoltarlo in versione integrale.

Che cosa farete? Beh, non lo trovate. Siete andati su Google e google non risulta alcun video. Siete andati su Bing e a Bing non risulta. Siete andati su Youtube e a Youtube non risulta.

Quindi, ne avete dedotto, tale video non esiste.

Uhm. Perche’ non mi sorprende?

La conoscenza e' potere.
Perche’ non mi sorprende?

Un attimo.

DAVVERO SIETE ANDATI SU GOOGLE A CHIEDERGLI DIECI BUONE RAGIONI PER CHIUDERE GOOGLE E ARRESTARE IL SUO CEO? E GLI AVETE ANCHE CHIESTO QUALE POLITICO/PARTITO SUPPORTARE SE VOLETE CHE SUCCEDA?

E che cosa vi aspettavate? Mentre che c’eravate, potevate anche chiedergli una vergine in sacrificio, o una fettina di culo vicina all’osso. (e’ la maniera bolognese di indicare la libbra di carne del Mercante di Venezia https://it.wikipedia.org/wiki/Shylock ).

Allora, supponiamo pure che qualcuno abbia trovato questo blog cercando “dieci buone ragioni per chiudere google e arrestare il CEO”, vi aspettate che questa cosa risulti sul mio “google analytics”?

Quindi la richiesta della ragazza e’ molto piu’ potente di quello che sembra: il problema non e’ di impedire a google di avere i dati dei naviganti. Il suo problema e’ di AVERE TUTTI i dati SOLO per se’. E se ci pensate, la cosa e’ molto politica, nel senso che per costruire un monopolio non basta possedere completamente una risorsa: nel mondo digitale, dove i dati si copiano, per avere il monopolio serve non solo avere tutti i dati, MA ANCHE IMPEDIRE CHE GLI ALTRI NE ABBIANO UNA COPIA.

Quindi si, la richiesta della ragazza di avere tutti i dati di accesso del suo blog in formato raw, per farci quel che vuole, (incluso cancellarli) e’ una richiesta POTENTE. Sta chiedendo potere. Anche avere UNA COPIA dei dati che ha google e’ potere, perche’ toglie a google il monopolio su quei dati.

Ma qui e’ il punto: senza le conoscenze adeguate, l’utente di internet e’ molto meno potente di , che so io, un contadino analfabeta del 1600, che almeno poteva piantare un albero di mele se desiderava delle mele.

Un altro esempio e’ l’idea di far girare un social network in self-hosting. Il punto e’ che sicuramente google & zuckerberg possono indicizzarne i contenuti (e lo fanno di certo), ma quello che NON possono fare e’ avere i miei log sugli utenti, che visitano il social, perche’ li ho io, e li cancello continuamente. Quindi il tracking , non di quel che scrivo io ma di chi sono i lettori) viene piuttosto difficile. Ma specialmente, non hanno IL MONOPOLIO di quei dati, perche’ io NE HO UNA COPIA.

E la questione del monopolio e’ importante: se date lo stesso dato a Youtube e TikTok, in pratica il dato non e’ monopolio di Youtube, quindi non e’ un vantaggio competitivo contro TikTok.

Ora, quando io dico che la conoscenza e’ potere non sto facendo un discorso meritocratico: sto solo dicendo che nel mondo passato (passato nel senso che non esiste piu’ , al massimo convive con il mondo presente) le competenze minime di un individuo (lavare, cucinare, coltivare qualcosa, riparare qualcosa, costruire qualcosa) erano tali da consentirgli un certo grado di liberta’.

Al contrario, in assenza di conoscenze sistemistiche e informatiche, l’utente di internet e’ completamente impotente.

Per fare un paragone, immaginate di dover comprare tutto. Di avere bisogno di qualcuno per pulirvi la casa. Di aver bisogno di qualcuno per cucinare. Di aver bisogno di qualcuno per vestirvi. Di aver bisogno di qualcuno per stirare. Di aver bisogno di qualcuno per lavarvi. Di non conoscere il vostro indirizzo di casa perche’ cambia ogni giorno.  Di non poter ricevere la posta a casa vostra ma di dover usare un’azienda.

Nella realta’ queste sono le condizioni di un paraplegico che vive dentro una roulotte guidata da altri.

E questa e’ la condizione di chi e’ un utente senza conoscenze , oggi.

Non si tratta piu’ di una questione di meritocrazia, spiacente. Si tratta di una questione di sopravvivenza. Persino l’utente che va su un pod di mastodon, o di pleroma, crede di fare un atto rivoluzionario, ma non si accorge di aver solo cambiato fornitore con uno che ritiene piu’ etico, o piu’ comodo. La rivoluzione per conto terzi non e’ una rivoluzione: e’ solo un colpo di stato qualsiasi. Ma a prescindere dal discorso politico, il punto e’ che andando su un pod di mastodon gestito da altri il punto rimane quello: i dati che generi rimangono SOLO a qualcun altro, ma non A TE. Apparentemente il ribelle ha avuto quel che vuole.

Ma il suo stato di impotenza permane.

Senza conoscenza non c’e’ potere: oggi come oggi le conoscenze che servono per fare self-hosting di qualsiasi cosa sarebbero da considerare il minimo per non essere, nel mondo digitale (che non se ne andra’) , l’equivalente di un paraplegico che vive in una roulotte che non guida.

Potra’ a malapena guardare dalle finestre, se qualcuno gliele apre.

Oggi come oggi, raggiungere un livello di conoscenza MINIMO in campo IT, come “installarsi un blog” o “installarsi qualcosa di P2P per condividere un file” dovrebbero essere una questione di diritti umani, perche’ senza quelli nel mondo digitale siete solo delle larve.

Completamente impotenti.

Fonte: https://keinpfusch.net/volere-e-potere/

Commenti

  1. Gfransb

    Ma poi qualche dettaglio in più su quel video e dove poterlo trovare si può avere?

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