Sui numeri del Coronavirus.

Sui numeri del Coronavirus.

Sui numeri del Coronavirus.

La causa della dissonanza cognitiva riguardante il coronavirus e’ ormai nota: il centrodestra , che ambiva ad un governo d’emergenza, ha voluto creare l’emergenza. E sui giornali si sono unite tutte le persone che hanno iniziato a parlare di “i numeri ci dicono tutto” senza mai citare i numeri giusti.

Ora, prima cosa : una strategia non la inventi. La strategia segue i fatti. Se hai molto acciaio fai molte armi d’acciaio, altrimenti no. Eccetera. Quindi, il punto e’ che la strategia si deduce dai fatti. Bene.

Adesso andiamo a prendere qualche numero UTILE.

Secondo OMS, la distribuzione della mortalita’ del Coronavirus Cov (o Covid, a seconda) e’ questa:

Sui numeri del Coronavirus.

Ora, io non vorrei dire, ma questi vi danno la strategia su un piatto d’argento. Che cosa vi dicono?

  • Che esiste una barriera che ferma il coronavirus, ed e’ l’eta’.
  • Che le vittime (cioe’ le persone da proteggere) sono gli anziani.
  • Che in definitiva gli altri rischiano poco.
  • Che i bambini sino a nove anni sono praticamente al sicuro.

Quindi, abbiamo essenzialmente un problema di vecchi che muoiono.

Non e’ un problema piccolo, ma se lo caratterizziamo cosi’ capiamo diverse cose.

  • Che le persone da proteggere sono gli anziani e non i bambini.
  • Che le barriere geografiche non funzionano, ma quelle anagrafiche si.

Interessante? Interessante.

Ed e’ una botta di culo, a dire la verita’. E’ una botta di culo  perche’ in Italia , come in tutto l’occidente, gli anziani sono poco produttivi (non lavorano) e spendono poco. La maggior parte della popolazione attiva e’ giovane.

Quindi, la strategia sta gia’ in quei numeri.

Proteggere gli anziani.

E siccome non sono nemmeno produttivi, e sono facilmente riconoscibili, potete tranquillamente chiedere (e se necessario far rispettare dalla polizia) agli anziani di rimanere a casa. Parenti o assistenti sociali potranno portare loro cibo, medicine, eccetera.

Gli altri non ne hanno completamente bisogno. Dico “completamente” perche’ comunque l’uno per mille di contagi non e’ poco. Su una popolazione di 60 milioni di persone, tolti gli anziani, NEL “WORST CASE SCENARIO”, (100% della popolazione infetta) quei numeri fanno dai 40 ai 60 mila malati ospedalizzati “giovani”. Che la sanita’ puo’ gestire. Ed e’ il caso peggiore. Ma non sapendo in anticipo quanta gente contagia l’infezione, possiamo ragionare solo del worst case.

A questo dobbiamo aggiungere il fatto che i dati sono presi principalmente dalla Cina, paese che ha una struttura sanitaria penosa. (si, si, lo so: “ma le strade sono pulite”. Ma non sono ospedali). Inoltre, come tutte le epidemie la sua espansione e’ basata sul fatto di incontrare persone non infette sul cammino. Quindi, prima o poi ci sara’ un picco e poi i contagi diminuiranno lentamente.

Inoltre, i virus nel tempo mutano diventando meno pericolosi, quindi la quarantena darebbe tempo al virus di mutare.

Quindi, i numeri consigliano una cosa:

  • Imporre il coprifuoco agli anziani.
  • Assegnare ai familiari/servizi il compito di tenerli monitorati a distanza (chat, telefono, whatever)
  • Lasciar vivere il resto del paese, che soffrira’ un numero gestibile di decessi.

Non sto dicendo di aprire la caccia all’anziano: sto dicendo di PROTEGGERE gli anziani tenendoli a casa. E di lasciar vivere tutti gli altri, ovviamente minimizzando i rischi (meno luoghi affollati, piu’ telelavoro, eccetera).

Sia chiaro, non e’ una soluzione: l’unica soluzione ad un virus e’ un vaccino.

Ma e’ una STRATEGIA.

L’unica supportata da numeri: le barriere geografiche sono INUTILI, perche’ i numeri mostrano che il virus si sposta a velocita’ molto alte e non risente di barriere geografiche.

Per proteggere le vittime occorre proprio proteggere le vittime. Che in questo caso sono in gran parte (praticamente quasi tutte) anziane e pazienti di malattie che indeboliscono il sistema immunitario. Il che e’ una fortuna, poiche’ di solito gli anziani si spostano gia’ poco, perche’ non sono piu’ tanto nella catena produttiva, e perche’ esistono gia’ strutture fatte per assisterli (familiari o meno).

Ma questi sono gli unici numeri che non vedrete. Ne’ sulla stampa, che vi parla di “r con zero”, ne’ altrove, perche’ i politici sono troppo occupati a spalarsi merda addosso a vicenda.

E questo e’ normale: NESSUNO legge i numeri.

MAI.

Fonte: https://keinpfusch.net/sui-numeri-del-coronavirus/

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