Guerra e inflazione.

Guerra e inflazione.

Vedo che si intensificano i tentativi di spiegare l’inflazione usando come scusa la guerra, la globalizzazione che si e’ fermata, il grano, il gas, e tutto quanto. Ma se ricordate, l’inflazione aveva cominciato a crescere gia’ da prima: semmai, la guerra e’ un comodo capro espiatorio.

Ci sono solo due cose che vorrei dire. La prima e’ “noi – io e altri – ve lo avevamo detto.”. La seconda e’ “questa e’ solo la prima onda della crisi”.


Sulla prima c’e’ poco da dire. Sono anni che molti, me compreso, continuano a dire che potete illudervi che le borse assorbano i soldi che stampate, ma come ogni spugna , ad un certo punto quello che avete assorbito verra’ rilasciato indietro.

E questo portera’ a galla tutta l’inflazione che e’ stata prodotta stampando moneta. Siamo ancora all’inizio. A giudicare dalla massa di moneta stampata, un picco sino al 20-25% e’ plausibile, ad occhio e croce.

Stampando moneta aumenta l’inflazione. Se il mio orto fa due mele e tu hai due euro per le mele, il prezzo sara’ di un euro a mela. Se ne hai quattro, diventano due euro a mela. Perche’ se con tutti gli euro che hai puoi solo comprare mele, e’ chiaro che il numero di euro si spalma sul numero di mele.

L’astuzia dei mercanti di moneta stampata e’ stata quella di capire che esistevano dei proxy, i quali richiedevano tempo:

e’ ancora vero che stampando moneta si produce inflazione, solo che tra causa ed effetto passano anni.

Allora voi pensate “ma ora le banche centrali alzano i tassi, e tutto ritorna a posto”. E’ interessante come abbiate deciso che il rapporto tra inflazione e i tassi siano un’algebra, o un’aritmetica.

Ma le cose non stanno necessariamente cosi’: se domani camminate all’indietro per un giorno, non diventate un giorno piu’ giovani. Allo stesso modo , e’ vero che se decidete di camminare per tutta la giornata invecchierete di un giorno. Quello che non e’ vero e’ che camminando all’indietro potrete recuperare quel giorno.

Affermare che aumentare i tassi diminuisce l’inflazione solo perche’ diminuire i tassi la aumenta richiede che la politica monetaria sia un campo di potenziale conservativo. Teorema che nessuno ha mai dimostrato. Crederci e’ superstizione popolare, degna della plebe piu’ ignorante.

Scordatevi che le misure prese dalle banche centrali possano invertire il cammino monetario. Non esiste alcuna ragione razionale o scientifica per affermarlo.

L’inflazione aumentera’ ancora, e ancora.E ancora.


Il vero problema riguardante le conseguenze di un ventennio di soldi gratis non e’ tanto l’inflazione, bensi’ i suoi effetti sull’economia odierna.

Nel senso che l’aumento dell’ inflazione colpira’ i due settori piu’ deboli dell’economia di oggi. Immobiliare e societa’ di capitale.

Sugli effetti sull’immobiliare c’e’ poco da dire: i mutui casa aumenteranno di costo. Le rate diventeranno , insomma, piu’ alte. Moltissimi che volevano comprare casa rinunceranno, rimanendo in affitto. E moltissimi di quelli che non riescono a pagare la rata andranno in una casa piu’ piccola/scomoda, vendendo quella che avevano comprato.

Il crollo di valore dell’immobiliare, sinora nascosto con tecniche al limite della truffa,  e’ uno dei prossimi passi. Quindi, non e’ proprio il momento di investire nel mattone.

Il secondo problema e’ quello delle societa’ di capitale. Sappiamo bene che con un’inflazione del 7%, per dire, la moneta ha perso il 7% del valore. Il guaio e’ che , quotate in borsa, ci sono societa’ che sono LETTERALMENTE fatte di “moneta”: sono le cosiddette societa’ di capitale. SOno fatte della stessa sostanza della moneta.  La quale si sta svalutando. E quindi, le societa’ di capitale si stanno svalutando.

E se gia’ le borse erano piene di societa’ cotte che vivevano di credito facile, questo improvviso abbassamento del valore buttera’ a gambe all’aria queste aziende.

Se quindi siete dipendenti di una quotata in borsa e vi chiedono di convertire il TFR in azioni, non fatelo. Se ci tenete ai vostri soldi, si intende. Ve lo chiedono perche’ hanno bisogno di cash, che si compra ad un interesse piu’ alto.

In definitiva, quindi, l’onda dell’inflazione non e’ finita: immobiliare e borse finiranno nella tempesta contemporaneamente.


Perche’ sto dicendo questo? Voglio portare sfiga?

No. Ma quando sento direi ai teorici della stamperia di monete che la colpa e’ della guerra , del covid, del destino cinico e baro, della Cina, della Russia, di Bergamo, delle streghe, mi viene da ridere.

Mi viene da ridere perche’ per tutto il tempo in cui si e’ stampata moneta facile, alcuni vi dicevano “guardate che adesso arriva l’inflazione, e’ solo questione di quando arriva, non si SE arriva”. E loro ti ridevano in faccia: esisteva sempre uno studio dell’universita’ della minchia che ti dava torto.

Bene. Adesso provate a dar torto alla realta’. Magari con uno studio della Bocconi, vi crede.

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