Due parole su Assange.

Due parole su Assange.

Due parole su Assange.

Siccome si parla di Assange e della sua quasi certa estradizione negli USA, vorrei spendere due parole sui motivi di una sconfitta sostanziale , ovvero sul perche’ non sia mai riuscito a raccogliere il consenso politico necessario a diventare intoccabile.

I piu’ pensano che per fare cose serva il potere, ma le cose non stanno cosi’: quando si parla di politica, il consenso e’ molto piu’ efficace del potere. Potete essere nel piu’ alto ruolo di comando di un paese, o di una istituzione, ma senza il consenso non riuscirete MAI a fare quello che vi proponete di fare.

Assange ha basato la sua attivita’ sull’idea che il potere della stampa ,o il quarto potere, lo avrebbe protetto. Al contrario, non si e’ mai chiesto come ottenere il consenso, se non altro dai media, per fare cio’ che si proponeva di fare.

Classificherei volentieri quella si Assange tra le cosiddette “crociate dei bambini” (https://it.wikipedia.org/wiki/Crociata_dei_fanciulli) . Esse partivano dall’idea che se una crociata fosse stata fatta da persone innocenti e pure come i bambini, Dio non avrebbe mai permesso che si facessero del male, e li avrebbe protetti, quando non aperto il mare di fronte a loro. Inutile dire che non fu cosi’.

Lo stesso si puo’ dire di coloro che sono come Assange, che si ritengono protetti dalla bonta’ e dalla purezza dei principi in cui credono, come la liberta’ di stampa o il diritto all’informazione. “Se mi facessero del male succederebbe un finimondo” , dicono. E poi scoprono che non succede.

Dovendo fare qualcosa come un wikileaks, la scelta piu’ sbagliata e’ quella di farne un sistema grazie al quale chi ha le notizie le fornisce direttamente alla popolazione. E ci sono due motivi:

  • il governo e’ una merda. e’ meglio stargli lontano.
  • il popolo e’ una merda. e’ meglio stargli lontano.

Allora, quello che ha fatto Assange e’ stato di provare a circuitare due enormi serbatoi di merda. Non funziona. Non ha mai funzionato. Non funzionera’ mai. La merda che urta il ventilatore non funziona MAI. Fa solo una pioggia di merda.

Per prima cosa, l’errore di Assange e’ stato quello di dare via le notizie GRATIS. La cosa da fare sarebbe stata di avere un accesso giornalisti e uno per le persone normali.

Regola: i giornalisti PAGANO (e non e’ nemmeno economico) per avere le notizie un mese prima che diventino pubbliche.

Il primo effetto di un modello di business sui Whistleblower e’ che se rende abbastanza, di wikileaks ne sorgeranno MOLTE.

Bisognava, cioe’, gestirlo per fare soldi. Quando ci sono decine di servizi del genere, fare quello che e’ stato fatto ad Assange diventa piu’ difficile. Puoi raccontare che assange ha stuprato due ragazze e ammazzato cristo e messo in pericolo mortale gli USA, ma quando devi anche ripeterlo col secondo , e col terzo, diventa sempre piu’ complicato. La persecuzione cui e’ stato soggetto Assange e’ possibile su UN soggetto. Non su cinque. Non su dieci.

Ma ovviamente, Assange era un idealista. E l’idealista vive di donazioni di altri idealisti, perche’ l’idealismo trasforma il denaro da “sterco del demonio” a “sostieni la causa”.

E qui e’ stato il primo errore di Assange.Gestire wiki per essere una cosa cosi’ alta e sacra che nessuno ha mai tentato di farne una seconda. Di Supereroe ce n’e’ sempre uno. Non hai mai “I Supermen”, “I ventitre’ Gesu’ Cristo”, “i gemelli Kenshiro”. No, l’eroe e’ solo uno.

Il secondo errore e’ stato quello di non chiedersi chi avesse di fronte e di non avere nessuna strategia sul come proteggersi. Se stai per farti un nemico, e il nemico e’ il Pentagono, la maniera migliore di procedere NON e’ di vivere alla giornata.

Devi chiederti cosa farai dopo aver pestato i coglioni di Godzilla. Altrimenti non glieli pesti.

Assange non aveva nessuna strategia. Ha vissuto gli eventi alla giornata, non chiedendosi neppure come avrebbe fatto il Pentagono a screditarlo. Quando gli attacchi sono diventati fisici, tutto quello che ha fatto e’ stato di reagire: non gli era passato per la mente che se fai incazzare il Pentagono, e’ meglio andare da subito in un paese dove il Pentagono non possa nulla?

Voglio dire, se io avessi documenti simili, prima negozierei con l’ambasciata russa, o iraniana, o cinese, un bel passaporto e un bel vitalizio. Poi andrei li’, e a quel punto consegnerei al pubblico le informazioni. Ovviamente i governi in questione vorranno darci un’occhiata prima, ma ogni cosa ha un prezzo.

Certo, questo rendera’ piu’ facile screditarti, come e’ successo anche con Snowden, ma alla fine dei conti, il terremoto di Snowden ha lasciato tante macerie e forzato una presa di coscienza non indifferente. Ma chi fa questo viene comunque screditato, e si procede subito alla sua character assassination.

Un altro problema e’ stato quello di voler fare il politico senza sapere come si fa. Voglio dire, l’ Ecuador avra’ anche una bella ambasciata, ma il suo governo e’ instabile come non so cosa, e domani ci sara’ un presidente filoamericano.  Che cavolo di strategia e’?

Ha rilasciato diverse interviste, badando solo a far sapere quanto alti siano gli ideali per cui si e’ battuto. Apparentemente politico, ma non si e’ mai messo in politica davvero. Ha accusato un governo ma non un presidente, cosa che poteva trovare appoggi dalla fazione opposta.

Assange si e’ comportato come un ragazzino che ha aperto una startup, senza una strategia per domani, dando per garantiti i suoi diritti, godendosi i primi giorni di successo, senza un piano B nel caso si fosse incazzato qualcuno di grosso.

Questa e’ la principale ragione. Certo, tutti gli attori si sono comportati in maniera spregevole. Ma la domanda principale a questo punto sarebbe questa:

che senso ha smascherare che il governo e’ una fetida fogna di assassini senza coscienza, e poi aspettarsi che si comporti bene e non tiri colpi bassi?

Cioe’, hai rivelato al mondo che il pentagono e’ fatto da pezzi di merda che sparano sui bambini e schignazzano, che il pentagono lo sa e li protegge, e ti aspetti che il pentagono rispetti sia la legge che l’etica della democrazia? Gli stessi che sparano sui bambini gridando?

Assange finira’ probabilmente in carcere per diverse ragioni:

  • e’ idealista
  • e’ presuntuoso
  • e’ arrogante
  • e’ megalomane

questo non dimostra certo che gli USA abbiano ragione o che le forze armate USA siano degli stinchi di santo. Ma se Assange avesse provato a PENSARE razionalmente, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Se avesse preparato una strategia, probabilmente sarebbe libero.

E questo, essenzialmente, e’ il problema. Assange ha cercato di svolgere un compito per il quale non era preparato.

E questo non finisce mai bene.

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