Per prima cosa mi sono fatto la domanda piu’ informatica. La risposta piu’ corretta a questo problema e’ crittazione. Cosi’ mi sono chiesto cosa faccio io al riguardo. Il mio pc portatile ospita la home directory in una directory criptata con AES256, e quindi la ritengo abbastanza sicura.
Le mie caselle di email erano una cosa diversa. Ne ho diverse, e onestamente non tutti i sistemi sono sicurissimi. Cosi’ visto che ho diritto ad una istanza EC2 gratis da Amazon, mi sono messo su un server linux con un bel fetchmail per raccoglierle tutte li’. A quel punto il problema e’ che un amministratore di Amazon potrebbe anche leggere le caselle, anche se su una partizone crittata.
Cosi’ , ho deciso che mi serviva una specie di companion di Enigmail, che crittasse all’arrivo la mia posta , in modo che tutto apparisse come se chi me la invia l’avesse crittata con GPG. Sfortunatamente un prodotto semplice capace di fare questo lavoro non esisteva.
Cosi’ ne ho scritto uno. https://launchpad.net/gpg-body
Per gli amanti di ubuntu c’e’ anche il PPA:
Usando quello, tutta la posta che vi arriva, arrivera’ come se chi la invia avesse usato gpg per crittarla con la vostra chiave pubblica.
Questa roba si interfaccia facilmente con postfix e qualsiasi altro MTA (legge in standard input e scrive in standard output) , e con alcuni delivery agent locali (fetchmail, maildrop) e vi critta con s/mime tutta la posta prima che arrivi nella casella. A questo punto, se anche qualcuno accedesse a quella macchina, non potrebbe leggere nulla. Nella condizione dei pirati che hanno scaricato l’email della Sarti, non avrebbero letto nulla, ne’ sui portatili ne’ dalla casella.
Il secondo punto e’ quello della campagna stampa.
Essenzialmente, combattere il cane non serve a nulla. Sinche’ il padrone sara’ felice, dara’ piu’ pappa ai suoi cani, e i suoi cani continueranno ad attaccare. Di conseguenza, attacare la stampa e’ inutile. I cani continueranno a mordere sinche’ il padrone non si stanchera’. L’unico modo e’ quello di far stancare il padrone.
E’ inutile fare “la porcata quotidiana” sul blog, se non per informare chi avesse letto un giornale mendace e avesse creduto alla notizia. Questo forse fara’ male al cane, ma non tocchera’ il padrone.
Ora, nella mia esperienza e’ molto piu’ efficace in questi casi colpire i padroni.
Alla fine dei conti, chi possieda questi giornali (Corriere, Repubblica, LaStampa, Unita’, il Giornale, Libero) e’ noto. Non tutti sono personaggi dalla moralita’ specchiata, nel senso che di alcuni di quei padroni si conosce la fedina penale e le vicissitudini con la legge italiana, e per quanto riguarda altri, come diceva il buon Tyler Durden ,
“Le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle le persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che lavano i tuoi vestiti e cuciniamo i tuoi pasti e te li serviamo a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassisti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie d’assicurazione e gli addebiti sulla tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita”.
Ora, voi capite che quando un partito arriva al 25% dei voti, cioe’ un italiano su quattro, dire che dentro un giornale o la relativa azienda proprietaria non ci sia qualche grillino e’ difficile. Essenzialmente, nelle finanziarie che stanno dietro ai giornali, nelle aziende che stanno attorno ai padroni dei giornali, qualche grillino ci sara’.
Qualche grillino che puo’ sapere tante cose che non fanno piacere, si intende.
Voglio dire , tanto tempo fa avevo un sito. Un sito che riceveva attenzioni sgradite da un gruppo di fanatici della chiesa cattolica bolognese. Insistettero con i soliti metodi diffamatori, e non c’era modo di contrastarli. Finche’, non salto’ fuori che una delle “nostre” per motivi di lavoro metteva le mani sulle carte di una associazione “Onlus” che faceva capo ad uno dei capoccioni del gruppo di fanatici.
Come diceva Andreotti?
«Possiedo un grande archivio, e ogni volta che parlo di questo archivio chi deve tacere, come d’incanto, inizia a tacere».
E nessun politico puo’ essere certo che non si tratti di un grillino.
Poi, una volta ricevute N mila mail, basta dire che l’archivio contiene N notizie. Detto questo, chi deve tacere iniziera’ a tacere.
Significa che una volta dimostrato che avete detto una cosa falsa che peggiora il prestigio della persona, il danno va da se’, e non occorre per questo mostrare prove (come mancati ricavi o altro).
Non per niente anni fa gli avvocati di Berlusconi non querelarono l’unita’, ma la citarono per danni. Il fatto perverso di questo era che una volta mostrato che l’ Unita’ avesse dato dell’impotente a Berlusconi, non c’era nient’altro da fare, e il danno sarebbe venuto automaticamente.
Casaleggio, poi, potrebbe scatenare una torma di avvocati a riguardo contro i giornali , essendo anche a capo di un’azienda grossa. In questo senso, il concetto di “onore e prestigio” della giurisprudenza italiana (qui in Germania e’ assente, almeno in quel modo) e’ un’arma formidabile nella configurazione che hanno preso Grillo e Casaleggio nei confronti del marchio M5S e del movimento.
E’ vero che sia possibile criticare ed attaccare qualsiasi politico, ma Grillo e Casaleggio non sono mai stati eletti, e pertanto non sono “politici” in senso stretto. Il semplice fatto di militare in un partito o di esserne fondatori od ispiratori non mette le persone nella posizione di politici, verso i quali alcune dialettiche sono “perdonabilI” per via della faziosita’.
Essendo formalmente cittadini comuni ed imprenditori, ma non politici, Grillo e Casaleggio possono puntare l’arma della citazione per danni (senza querela) , usando la via dell’offesa ad onore e prestigio PERSONALI, nonche’ quello del danno al marchio da loro posseduto. E sarebbe un disastro, non per niente all’ Unita’ erano disperati quando arrivo’ la citazione di Berlusconi proprio in quella forma: sapevano che era facilissimo per Berlusconi ottenere ragione.(e non potevano pagare i due milioni, btw).
- Il metodo Tyler Durden: una bella campagna di “giornalismo dal basso” in cui si chiede ai grillini romani (che conoscono il quotidiano dei politici, magari sono quelli che lavano loro i vestiti) di riportare notizie e curiosita’ sul quotidiano degli editori dei giornali maiali. Non dei cani, ma dei padroni. Costruito l’archivio, chi deve tacere tacera’.
- Il metodo della citazione per danni per illecito “contro la reputazione”, un attacco legalmente facile da portare, veloce nei tempi di legge, difficilissimo da fermare per un giornale, e peraltro dannosissimo nella configurazione di Grillo e Casaleggio rispetto all’ M5S.