Di paste neolitiche.

Di paste neolitiche.

Non so perche’ in Italia l’idea di fare la pasta spegnendo il fuoco prima della fine della cottura sia tanto di voga. E non so perche’ ci si mettano anche dei fisici, i quali dovrebbero sapere come stanno le cose: la stragrande maggioranza dell’energia non e’ spesa per tenere la pasta a 90/100 gradi, ma per portarla da 20 gradi a 100. Quindi il risparmio di questa mossa e’ minimo.

E appunto, mi meraviglia molto vedere dei fisici che si sbracciano a dire che si, potete spegnere la pasta molto prima che sia cotta, tanto l’inerzia termica e’ abbastanza alta. Ok. Ma non e’ che gli ultimi dieci minuti di cottura siano quelli dispendiosi.

In generale, una Kilocaloria scalda un litro di acqua di un grado. Se quindi portiamo un litro di acqua da 20 gradi a 100, abbiamo speso 80 KCal. Tenerla a 100 gradi significa compensare le perdite di calore, e siccome appunto in dieci minuti la temperatura non cala, spegnere il fuoco in quei dieci minuti ha risparmiato pochissimo.

State discutendo del nulla: se foste interessati al risparmio energetico vi chiedereste invece come ottimizzare quella fase in cui prendete acqua fredda e ci fate acqua bollente.

Per prima cosa: quanto e’ efficace un fornello a gas?


Spoiler: e’ una merda.

E’ un sistema di cottura che risale all’era del bronzo, e consiste nel mettere i gas caldi della combustione a contatto col fondo della pentola per pochi istanti (il gas poi se ne va) , e anche di farlo strofinare sulla parete se e’ abbastanza concava (come il Wok cinese).

Il trasferimento e’ dovuto al contatto fugace del gas (che fugge in alto per convenzione) con le pareti della pentola, contatto che dura pochissimo e trasferisce poco calore. Il resto si disperde nell’aria.

Essendo la pentola tondeggiante, poi, il rapporto tra volume e superficie e’ ottimizzato al ribasso, cioe’ c’e’ poca superficie per molto volume. Quindi e’ una delle forme peggiori possibile.

Di conseguenza, quindi, il calore:

  • serve DENTRO la pentola
  • voi fate il fuoco FUORI dalla pentola
  • il calore fa fatica ad entrare per via della forma tondeggiante

Direi che sia un design orrendo, non per niente risale all’era del bronzo, e non puo’ che sprecare energia a iosa.


Un design LEGGERMENTE migliore e’ quello ad induzione magnetica. Un campo magnetico sfrutta l’isteresi dell’acciaio per scaldarlo. Il vantaggio qui e’ che che non abbiamo un gas che si strofina brevemente sulla parete per andare via: a scaldarsi e’ il fondo della pentola, che e’ un bel vantaggio.

Tuttavia, ancora non ci siamo. Il calore viene dal fondo, la pentola ha dei problemi perche’ ha una forma pessima che massimizza il volume, e poi ci sono le perdite nell’accoppiamento magnetico, lo sfasamento per un carico induttivo, eccetera. Inoltre la pentola e’ ancora di acciaio, il che la porta ad emettere molto calore.

Il problema generale delle pentole classiche e’ che il calore viene generato FUORI dalla pentola e fatica ad entrarvi. Quando c’e’ gia’ entrato, il danno e’ fatto e lo spreco e’ avvenuto.


Possibile che 2000 anni di tecnologia non abbiano mai risolto il problema di una pentola efficiente? Certo che lo hanno risolto.

Questo e’ un reiskocher, o Rice Cooker, che esistono anche in Italia. Si possono usare anche per fare la pasta, e hanno un gigantesco vantaggio:

il calore nasce DENTRO la pentola, e semmai fatica ad USCIRE, perche’ la pentola e’ isolata.

Se infatti volete spendere qualcosa di piu’, potete comprarne che sono isolati in ceramica. E quella isola. Eccome se isola.

Il fatto che conviene si puo’ vedere facendo un paragone: l’ultimo prodotto che ho messo ha una potenza di 200Wh. Il fornello a induzione , che usate per le pentole grandi da pasta, come minimo ne ha un migliaio.

A quanto pare, il fornello a gas sta su cifre molto piu’ alte:

http://www.risparmiare-energia.com/potenza-cucina-a-gas-4-fuochi/#:~:text=Di%20solito%2C%20la%20potenza%20termica,fornello%20ausiliario%20da%201%20kW.

Ora, voi capite che per quanto voi stronzi possiate spegnere il fornello PRIMA che la pasta cuocia, quei primi 15 minuti che avete fatto a 3Kwh , con efficienza del trasferimento termico RIDICOLA, un oggetto che spende 200Wh perche’ e’ ben isolato non lo vede nemmeno. Col vostro fornello a gas voi cominciate a sprecare da subito, mentre una reis cooker spreca termicamente solo quando aprite il coperchio.

Punto.


La verita’ e’ che si tratta di operazioni di facciata, che rivelano la mentalita’ italiana che secondo me ha fatto piu’ danni: non si tocchi l’esistente, deve esistere un trucchetto per farlo diventare moderno ed efficace.

No, non c’e’. Se vogliamo efficienza energetica , i fornelli devono sparire dalle case, sostituiti da pentole elettriche con un forte isolamento. In questo modo, il calore viene generato dentro la pentola e ci rimane. La fine di un’era? La fine di un’era.

Ma in italia nessuna era deve finire mai. 

Il modo di cuocere riscaldando una stoviglia per contatto risale all’era del bronzo. Ha un’efficienza termica orrenda, e per quanto si sia ottimizzato passando dalle braci al fornello, il fornello stesso ha fatto il suo tempo.

Se volete davvero risparmiare, usate tecnologie moderne. Spendete quei 30 euro per un bollitore di riso, che sia abbastanza programmabile da poterci fare anche la pasta, e lasciate perdere la cagnara televisiva.

Ah, si: usando questi bolltori per fare la pasta, ci mettete anche meno tempo a far bollire l’acqua.

Commenti

  1. Fabio

    ” la stragrande maggioranza dell’energia non e’ spesa per tenere la pasta a 90/100 gradi, ma per portarla da 20 gradi a 100. ”

    Ehm, in un fornello a gas, se non si abbassa la fiamma sotto la pentola una volta raggiunta l’ebollizione, posti 10 minuti per raggiungere l’ebollizione e altri 10 per cuocere la pasta, l’energia spesa prima e dopo l’ebollizione è esattamente la stessa.

    Certamente si risparmia molta più energia utilizzando cookware apposito come quello che hai evidenziato, ma questo è un altro discorso.

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