Di golpe e di Brasile.

Di golpe e di Brasile.

Una delle migliori interpretazioni del concetto di “Framing” e’ quella relativa al “punto di vista”. Significa che se guardiamo una cosa da un punto di vista ci apparira’ in un modo, e se cambiamo punto di vista, allora apparira’ in un altro. E se prendiamo la definizione di “framing” e ipotizziamo che il punto di vista sia una cornice, allora otteniamo che riceviamo sempre , dalla stampa, delle informazioni con un frame.

Per esempio, quando mia madre venne a visitarmi in Germania, durante un giro delle strade le feci assaggiare delle Flammkuchen. Lei se ne usci’ dicendo che si trattasse di “una pizza tedesca”. Ma se io prendessi un tedesco che non conosce la pizza e lo portassi in Italia, assaggerebbe la pizza e direbbe che e’ “una  Flammkuchen italiana”.

Tutto dipende, cioe’, da dove poggia il vostro sedere per tutto il tempo, ovvero dalla prospettiva.

Un caso evidente e’ il golpe in Brasile.

Se ci sediamo sul nostro balcone a Miami e osserviamo la cosa dal punto di vista americano, avendo come CENTRO la storia americana, vediamo che si’, il tentato golpe sembra molto simile a quanto successo lo scorso gennaio a Washington. 

Dobbiamo pero’ ricordare che il nostro sedere poggia a Miami, e che stiamo confrontando quello che vediamo con una prospettiva americana, cioe’ con la recente storia nordamericana. E siamo anche dimenticando la storia del sudamerica, ove il Brasile.

Adesso pero’ proviamo a spostarci. Siccome e’ successo in Brasile, potremmo poggiare il sedere su un balcone brasiliano. E questo e’ razionale nella misura in cui il Brasile ha qualcosa a che fare col Brasile, cioe’ moltissimo.

Se andiamo a poggiare il sedere in Brasile, e dimentichiamo la storia del nordamerica, ma abbiamo molto vicina la storia del sudamerica, quello che e’ successo e’ 

uno dei tanti colpi di stato (falliti) con i quali la Cia toglie dal potere , in sudamerica, dei leader che sono “antiamericani”, ovvero  poco rispettosi degli interessi economici americani.

So che adesso mi direte che no, le modalita’ ricordano piu’ quello che e’ successo negli USA, ma avete dimenticato che poggiamo il sedere a Rio de Janeiro, e che quindi la storia USA e’ secondaria. 

Ma non cosi’ tanto.

Perche’ se teniamo il culo a Rio de Janeiro e guardiamo da lontano i fatti di Capitol Hill, quello che vediamo col culo a Rio de Janeiro sembra 

uno dei tanti colpi di stato (falliti) con i quali la Cia toglie dal potere , in sudamerica, dei leader che sono antiamericani, ovvero poco rispettosi degli interessi economici americani.

E’ lo stesso principio per il quale la Flammkuchen ad un italiano appare come “la pizza tedesca”: la descrizione dipende dal punto di vista.


Qual’e’ il punto di vista migliore? Onestamente, la cosa migliore da fare e’ di tenerli entrambi. E anzi, aggiungerne altri, perche’ dal punto di vista Italiano, per esempio, quello che si vede e’ niente di meno che “due volte (USA e Brasile) una Marcia su Roma”. E le analogie sono parecchie, in tutti i casi.

Ma e’ importante notare una cosa: anche se esistono almeno DUE punti di vista, la stampa italiana e occidentale ha sempre tenuto il “frame” in USA. Significa che si crede che il golpe tentato in Brasile sia una copia di quello americano, anziche’ capire che potrebbe essere il golpe tentato a Washington una copia dei golpe sudamericani. 

Se teniamo il culo negli USA, cioe’, un golpe e’ colpa di Trump, uno e’ colpa di Bolsonaro, e tutto fila liscio. Ma se teniamo il culo a Rio de Janeiro, entrambi i tentativi di golpe hanno lo stesso movente e il colpevole e’ la CIA in entrambi i casi.

Basta cambiare prospettiva per trovare un sospetto colpevole,  comune in entrambi i golpe.


Ovviamente, questo modo di ragionare ha una fallacia logica nel principio di esplosione: il famoso “ex falso quodlibet sequitur”, o se preferite “se mia nonna avesse la ruota sarebbe una carriola”. Nel senso che se poniamo il nostro sedere in qualche paese africano che subito dei golpe organizzati dal governo del Belgio, in entrambi i casi vediamo i bastardi di Bruxelles al lavoro.

Si potrebbe cercare di scremare i punti di vista?

Beh, volendo possiamo provarci:

  1. Il Belgio ha causato, in sudamerica, meno colpi di stato degli USA, Escluderei la pista africana. Il Belgio non ha mai causato colpi di stato in USA.
  2. I Savoia non sono molto presenti ne’ negli USA che in Brasile che in sudamerica.

Procedendo in questo modo possiamo escludere tutte le prospettive tranne due: quella USA, che e’ mainstream, e quella Brasiliana. Come sceglieremmo tra le due?

Possiamo fare delle considerazioni legate alla probabilita’ di stato. La versione statunitense presume infatti che sia possibile realizzare complotti quasi idendici in paesi diversi, che i seguaci di Trump e di Bolsonaro abbiano organizzato per caso (o per affinita’ politica) due eventi molto simili tra loro.

Il che e’ possibile, ma meno probabile di: “l’ente che ha organizzato entrambi gli eventi e’ la CIA, e ha solo aspettato le condizioni per agire”. Oltre che tot altre rivoluzioni compiute in sudamerica. E’ un solo colpevole anziche’ due (meno simboli, meno informazione) , per cui e’ la teoria piu’ semplice.


Insomma, detto come va detto, io una possibilita’ alla teoria brasiliana gliela darei.

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