Ancora sul metaverso.

Ancora sul metaverso.

Ancora sul metaverso.

Parlare di qualcosa che non c’e’ ancora (Zuckerberg ha annunciato un prodotto che non aveva e non ha, ottenendo di fatto che tantissime aziende si stanno buttando sul mercato offrendo i loro “metaversi”) e’ abbastanza semplice.

Il motivo e’ che , in realta’, se lo prendiamo come idea il metaverso esisteva gia’, e la sua forma piu’ famosa era “Secondlife”. Ora, dire che il metaverso sara’ solo secondlife on steroids e’ abbastanza semplice e prevedibile, a patto di specificare quali saranno gli “steroids”.

Per capire a cosa servira’ il metaverso bisogna prima di tutto chiedersi “cosa possiamo vendere sul metaverso, che non si possa vendere facilmente nel mondo reale?”.

Proviamo a seguire il corso dei pensieri banale, e dire “ehi, adesso ci vediamo tutti nel mio ufficio virtuale per un meeting”. Anzi, no: proviamo a dire “adesso cerco di incontrare virtualmente Pippo nel suo ufficio virtuale”.

Allora mi presento (non annunciato) da Pippo, e trovo una porta chiusa, o qualsiasi cosa metteranno al posto della porta chiusa. Come succede quando uscite da SecondLife , e il vostro avatar scompare.

Ma se siete professionali potreste lasciare di fronte alla porta una receptionist. Se venite nella mia azienda senza essere annunciati (per dire, ad ora di pranzo volete mangiare insieme) ci sara’ una simpatica receptionist che vi accoglie e mi viene a chiamare. Se non ci sono, magari gli lasciate un messaggio.

Bene.

Nel mondo reale, se voglio una receptionist mi devo rivolgere al mondo del lavoro, oppure usare quelle robe giapponesi , che si chiamano Robot. Ho due alternative:

Ma se siamo nel mondo virtuale, ho MOLTE alternative:

Le assistenti virtuali di Apple, Samsung e Microsoft sono solo esempi: in realta’ il mercato di AI e di virtual assistant e’ gigantesco:

The Ultimate List of Virtual Assistant Services » Desire to Done
You want to be a virtual assistant, but what services should you offer? Here’s a massive list of virtual assistant services to inspire you!
Ancora sul metaverso.

 

Qual’e’ il punto?

Il punto e’ che un mondo virtuale e’ , OGGI, il mondo perfetto per vendere servizi di intelligenza artificiale.

Davvero pensate di arredare VOI il vostro ufficio virtuale, nel momento in cui arriveranno i primi howto del tipo “come fare una riunione professionale nel metaverso?”.

Trovo ingenua quindi la rappresentazione di Zuckerberg, che mostra persone (sotto la forma di avatar che puoi scegliere a piacimento) che stanno insieme, in un metaverso popolato principalmente da persone connesse.

Se immagino una riunione di lavoro, a parte la receptionist artificiale  posso immaginare un assistant artificiale per le slides, e diversi assistant personali per registrare le slide, prendere appunti, e altro.

Se poi passiamo ad eventi ludici, e pensiamo a fare il “compleanno sul metaverso”, in modo da invitare anche cuginetti lontani e amici di social, ci troveremo con un compleanno molto piu’ popolato, ove avremo assistant artificiali che cantano , clown artificiali che fanno divertire bambini, unicorni artificiali e tutto quanto piace ai bambini e li fa ridere.

Idem per riunioni meno formali, ove ogni forma di svago artificiale potra’ essere venduta.

Difficilmente il metaverso sara’ popolato solo dagli avatar di esseri umani: si tratta del mercato perfetto per tutti i prodotti di intelligenza artificiale, a patto di collegarli con un avatar. (per carita’, poi il vostro assistente sara’ un coniglietto e voi andrete al lavoro seguiti da un coniglietto. Ma rimane il punto. )

Il problema che vedo guardandomi attorno dopo l’annuncio di Zuckerberg e i primi eventi sul metaverso

Primo matrimonio sul metaverso, è di una coppia americana – Hi-tech
Cerimonia ibrida, invitati e sposi anche in forma di avatar (ANSA)
Ancora sul metaverso.

 

e’ che internet e’ splittato, cioe’ chiuso in una serie di “walled gardens”, di giardini recintati: gli utenti di un social non possono interagire con gli utenti di un altro. Quindi se Microsoft avra’ il suo metaverso e facebook avra’ il proprio, non sara’ possibile ne’ scambiarsi avatar ne’ scambiarsi oggetti e/o valori , se ci si trova in “mondi” diversi.

Se pensate ad identita’ e oggetti , e specialmente contratti, cominciamo ad intaccare il business. Ed e’ questo il punto: se SecondLife usa i Linden Dollars e Meta usa il Libra, chi li cambia?

I casi sono due : o partono degli excanger ove vendete i libra che avete guadagnato su Meta in Linden Dollars da spendere su SecondLife, oppure dovreste fare download dei Libra e poi comprarci Linden Dollars: ma e’ un processo troppo semplice perche’ qualcuno non decida di automatizzarlo e venderlo come servizio.

Il problema che vedo, paradossalmente, e’ proprio un problema di globalizzazione. E’ abbastanza chiaro che il metaverso “Facebook-Style” sara’ diverso da quello “Microsoft Style” , e che Microsoft abbia gia’ un vantaggio nel settore della office automation. Ma questo significa uno split tra un mondo virtuale per lavoro e uno per gli amici, come Linkedin e/o Facebook.

Il guaio viene quando cominciamo a metterci dentro servizi a pagamento, perche’ e’ difficile lasciare i servizi dentro un metaverso per trovarsi senza soldi nell’altro. E non si capisce perche’ un’azienda che intende farsi una reputazione sul metaverso debba trovarsi a scegliere tra i due: in realta’ probabilmente nasceranno dei mediatori automatici e degli exchanger, quindi alla fine dei conti i walled garden si troveranno a doversi interconnettere: se pensiamo agli adolescenti, per esempio, e’ chiaro che i videogiochi saranno i migliori metaversi possibili. Quello che non e’ ovvio e’ che le aziende lascieranno gli adolescenti chiusi nei loro videogames.

E davvero il metaverso di qualche universita’, ove avete frequentato classi virtuali, non vi lasciera’ portare verso Linkedin la vostra laurea? E un corso di certificazione virtuale non vi lasciera’ portare fuori la vostra certificazione?

Non so se , come dicono alcuni, NFT sara’ la soluzione a questo problema. Ma di sicuro, con la nascita di numerosi wallet gardens a scopi diversi, la necessita’ di globalizzare del valore emergera’. Che siano exchanger , che siano NFT (ovvero firme assolute e universali), il vero problema dei wallet gardens e’ che dovranno smettere di esserlo.

Per ora Zuckerberg non se ne cura, visto che ha lanciato MEta come idea prima di avere il prodotto, al solo scopo di evitare l’antitrust (la stessa mossa che ha fatto Google con Alphabet, creare una holding) , e sicuramente si illude che siccome ha lanciato lui la cosa allora diventera’ anche in quel campo “the main” metaverso: ma occorre essere realisti. Davvero Facebook sapra’ produrre un ambiente virtuale di tipo “office” meglio di Microsoft, che studia uffici virtuali da decenni ed e’ l’elemento alfa dell’office automation? Davvero sapra’ produrre cinema virtuali meglio di Netflix, mondi ludici meglio di Ubisoft, Sony, Nintendo? Sapra’ organizzare concerti virtuali meglio delle major musicali, comprese Spotify o Apple iTunes, oppure sapra’ creare degli shopping center meglio di Amazon?  Corsi virtuali meglio di coursera o di Khan Achademy?

Ad essere realisti, Facebook-meta potra’ forse diventare il posto migliore per il cazzeggio, ma in generale il metaverso sara’ diviso in meta-galassie, ognuna per ogni grande realta’ di internet. Microsoft per l’ufficio virtuale, Netflix per il cinema virtuale, etc etc.

E i tentativi di tenerle separate si perderanno dietro alla miriade di broker e di exchangers, a prescindere dal fatto che le rispettive galassie accettino di interagire. Del resto, in questa logica anche le banche avranno i loro sportelli virtuali, e non credo che qualcuno potra’ dire “no, non puoi spendere qui i soldi della tua banca”.

In generale, penso che Meta sia stata un’idea che Zuckerberg ha lanciato per distrarre il pubblico, ma alla fine, ci sono gia’ decine di prodotti pronti, c’erano gia’ tanti giganti pronti che arriveranno con un prodotto, tranne quello di Zuckerberg che sta ancora venendo sviluppato.

A meno che non chiamiate prodotto questo:

Your Own Personal Main Street
See how Facebook connects you with small businesses you’ll love! Check out a new virtual experience that generates a Personal Main Street tailored specifically for you.
Ancora sul metaverso.

 

che onestamente, e’ molto meno di SecondLife.

Il punto e’, quindi, che a prescindere dalle speculiazioni, quello che si e’ visto partire dopo l’annunciodi Zuckerberg, non e’ ne’ quello che Zuckerberg descrive, ne’ contiene Zuckerberg.

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