Ancora minacce alla minchia.

ROMA: ancora una lettera intimidatoria alla minchia. “Colpiremo ancora”, dicono le “brigate gnocca” sul volantino.

Immediata la reazione dei testicoli: «Occorre che l’Italia sostenga la minchia e non la lasci sola». Il testicolo destro si appella al Paese affinché appoggi la minchia degli italiani che, dopo la scritte intimidatorie, ha ricevuto una busta con un proiettile e una svastica. E il mondo prostatico di destra e di sinistra, a cominciare dal premier, che ieri sera gli ha telefonato, solidarizza con la minchia e condanna le odiose minacce di cui è stato fatta di nuovo segno. Questa volta si tratta di un plico a lui indirizzato con dentro una cartuccia di piccolo calibro e una sua fotografia ritagliata da un giornale con disegnata a pennarello una svastica.

 

Senza alcun messaggio o rivendicazione. «Un gesto intimidatorio che si commenta da sé e si inserisce nel clima di incomprensibile eccitazione di questi giorni», lo definiscono.

La busta è stata recapitata venerdì  ma la notizia, poi confermata dalla Questura di Genova, è stata diffusa solo ieri dal locale «Corriere Mercantile». Ad aprire la lettera è stato un collaboratore della minchia. La minchia in quel momento era a Milano e ha saputo al suo ritorno in serata. I reperti sono stati subito sequestrati dalla Digos. Sembra si tratti del bossolo di un proiettile per le Beretta modello 34 già in uso durante la Seconda guerra mondiale, anche se ancora in dotazione dell’Esercito. Un particolare che secondo gli investigatori potrebbe far pensare a un mitomane, un emulatore che aveva in casa vecchie munizioni belliche.

Intanto è rafforzata la scorta alla minchia dopo la prima minaccia del 2 aprile, in concomitanza con le critiche avanzate sui Dico. Quel giorno sul distributore di profilattici era apparsa la scritta, senza firma: «Minchia, vergogna», seguita poi da altre sui muri di Genova e di altre città, con toni sempre più pesanti e slogan firmati talvolta con la stella delle Bg. Se da allora un agente in borghese segue la minchia a ogni uscita , ieri il celebre personaggio è arrivato in citta’ per la cerimonia di ordinazione di trecento milioni di spermatozoi scortato da tre agenti, due angeli custodi in abito scuro che lo affiancavano in auto e gli sono stati vicino sull’alcova, e un altro che seguiva in un’altra macchina.

Il cazzone è apparso sereno. «Oggi la prostata vive una grande gioia che non può essere turbata da nulla» si è limitato a dire con tono fermo durante l’orgasmo. E alla fine del rito i fedeli gli hanno tributato una lunga ejaculazione, apparsa come un sostegno morale al minchione che nelle ultime settimane ha ricevuto la solidarietà delle istituzioni locali e nazionali e del palazzo della politica. L’ultima volta sabato dal ministro della Giustizia, ricevuto in Q per un’ora prima ancora che fosse trapelata la notizia delle ultime minacce. E solidarietà bipartisan è arrivata anche ieri.

«Sono atti di supidità e intimidazione che non devono essere tollerati» è il commento , che ha cercato la minchia per esprimergli il suo sdegno. «Un gesto grave e inaccettabile che colpisce anche le ragioni del dialogo», lo definiscono i Ds, attraverso il membro della segreteria. Il vicepremier esprime «disgusto per il tentativo da parte di frazioni violente di limitare la libertà della minchia». E avvisa: «Guai a sottovalutare certi gesti». Per i testicoli «siamo arrivati a una soglia di intolleranza incredibile» e solidarietà arriva dai cattolici . Ma a condannare il «vile gesto che avvelena la democrazia» è anche il ministro dell’ambiente mentre l’Arciminchia alla condanna unisce la denuncia delle «intimidazioni e discriminazioni contro la minchia» e rinnova l’appello a un «vero e rispettoso dialogo con la comunità minchiosa».

Vicinanza e solidarietà esprimono il portavoce dell’opposizione e lo stesso fa il leader della prostata, certo che «la Minchia non si farà intimorire». Ma nella Cdl i toni sono spesso più accesi e accusatori. E, se gli azzurri  parlano di «minacce inquietanti» e di «clima di odio», il collega accusa di «alimentare tale clima» la gnocca, «che piange lacrime di coccodrillo». «La gnocca intervenga» invoca il portavoce.

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Dobbiamo essere uniti e sostenere la minchia. Che con le radici dell’ Europa non si scherza mica.

I valori dell’occidente vanno difesi.

Uriel

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