Essenzialmente, le scene sono sempre quelle: hai a che fare con dei personaggi in cerca di autore per i quali “io uso linux” e’ la prova di quanto sistemisti siano. Oggi non devi essere un sistemista per usare Linux, devi usare Linux per scrivere sul CV che sei un sistemista. vediamo alcuni esempi.
NOTA: GLI ESEMPI DI PROBLEMA CHE HO SCELTO VALGONO COME ESEMPI, E SERVONO ESATTAMENTE COME LE RISPOSTE CHE SONO ESAGERATE A LORO VOLTA , CIOE’ SOLO PER RENDERE IMMEDIATAMENTE L’IDEA. (a meno che non abbiate comprato un “Cisco Vattelappesca”). Ah, si, anche i nomi di aziende sono li’ per dare l’idea.
La prima noiosissima categoria di personaggi che appaiono quando avete un problema e’ “ma devi proprio farlo”? Ora, sfortunatamente nel mondo del lavoro non sei tu a scegliere cosa devi fare: se fossi io, sceglierei come attivita’ “stare sdraiato in spiaggia circondato da fanciulle in topless”. Invece, se devo installare quel prodotto su quella macchina,e’ perche’ non scelgo io. Il cliente ha mezzo migliaio di macchine con Linux, ci ha messo quello, gli e’ costato, e non vuole cambiare. Cosi’, ecco la scena:
- Uriel: “Salve, ho un problema col programma XY sulla distribuzione PippoLinux e uno storage iSCSI. Uso un Cisco Vattelappesca come transceiver per fare il backup, ma quando il datagramma arriva al cisco sembra che Linux non abbia scritto adeguatamente la tal cosa che Cisco si aspetta. Qualcuno sa come risolverlo?”
- R1: io non uso Pippolinux che fa schifo ma uso PlutoLinux e mi va benissimo. Non ci faccio le stesse cose, ma come consiglio ti dico di cambiare la distribuzione.
- R2: io non userei iSCSI per fare quello. Secondo me devi far esplodere il datacenter e comprarne uno nuovo. Usa dinamite opensource.
- MM: perche’ lo faaaaaiiiiiiiiiiiiiiiii…. perche’ lo faaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiii…. disperato sistemista miiiiiioooooooooooooooooo………..
- R3: secondo me non c’e’ bisogno di avere uno storage cosi’. Io uso un masterizzatore DVD di Philips, e mi trovo bene. E anche mia moglie.
- Uriel: purtroppo non posso decidere ne’ di cambiare il datacenter ne’ di cambiare versione di Linux, devo lavorare nell’infrastruttura che ho.
- R4: in ogni caso, iSCSI ha sempre fatto schifo, e poi e’ inutile usare degli storage remoti di backup, secondo me. Lo diceva anche Plutarco. Non so di cosa stiamo parlando, del resto, ma Plutarco e’ sempre attuale.
- R5: Se l’azienda usa Cisco hai poco da fare, non funzionera’.
- Uriel: hai gia’ avuto esperienze brutte?
- R5: no, non so nemmeno di cosa parli, ma mio cugino fa l’hacker e se vuole puo’ spegnere internet, e mi ha detto che con Cisco ha sempre dei problemi.
- Uriel: lasciate perdere, ho risolto da solo.
- Uriel: sto mettendo su dei server DVB per lo streaming unificato su DSL e 3G per cellulari, e mi serve sapere se Iptables abbia dei moduli stateful che mi permettano di riconoscere la sorgente dello streaming da dietro un mascheramento NATP. Esiste un modulo simile? Peraltro, in queste condizioni devo poter appartenere ad una rete multicast.
- R1: Installa KDE. Io l’ho fatto e sono contentissimo.
- R2: Hai provato a comprare un cellulare Nokia? Io il mio l’ho collegato a Linux con Fedora e va benissimo!
- Uriel: no, sto parlando di una cosa diversa, che serve a fare streaming video per cellulari e dispositivi embedded come ricevitori DVBT.
- R3: Io ho installato la SUSE e mi trovo benissimo, ho messo un DVD blu ray e vedo benissimo i film.
- R4: Ehi , se qualcuno ha la risposta mi puo’ anche spiegare come faccio a vedere i filmati .wmv su Linux?
- Uriel: lasciate perdere, ho risolto da solo.
- Uriel: ho installato un’istanza di bgpd ma ho un problema nel propagare le rotte. Lavorando con MPLS+BGP ho bisogno di negoziare le rotte in modo che corrispondano a precise etichette scritte sull’ header IP, ma quando lo faccio su un certo tipo di peer per qualche motivo l’etichetta
- R1: qui ci sono delle FAQ interessantissime: http://www.latino.it/debellogallico.pdf
- R2: e’ tutto spiegato nelle faq, consiglio ai principianti di leggere prima http://www.ammurabi.iq/code.html prima di cimentarsi con il bgp.
- Uriel: il de bello gallico e’ interessantissimo, e anche il codice di Hammurabi. Tuttavia li avevo gia’ letti, e non parlano di questo. Se proprio volete consigliarmi della documentazione mi va benissimo, posso sperare almeno nella documentazione giusta?
- R1: la documentazione e’ SEMPRE giusta, per esempio io ho un problema con uno storage in fibra e mi sto documentando sul commercio tra impero cinese e corea nel tredicesimo secolo, perche’ so che solo leggendo la documentazione si risolvono i problemi! Ai miei tempi tutti leggevano documentazione per ANNI prima di diventare druidi!
- R2: ne ho piene le scatole di gente che viene qui senza aver mai letto il codice di ammurabi ( e senza averlo capito) e pretende le risposte premasticate sul bgp. Anche se io conoscessi il bgp, cosa che NON e’, di certo non risponderei ad uno che non ha letto il codice di Ammurabi prima di accendere un pc.
- Uriel: lasciate perdere, ho risolto da solo.
- Uriel: per un qualche strano motivo, il tcp heap di Linux permette uno stato “undetermined” per le connessioni, nella strana situazione in cui Linux sia collegato su una interfaccia ad una rete gestita con OSPF e sull’altra interfaccia in una rete che usa un routing basato su IGMP. Sapete dirmi se c’e’ qualche parametro accedibile da sysctl che permetta di evitare questo problema?
- R1: cosi’ la richiesta e’ troppo vaga. Mi devi dare l’ ifconfig, il route -n , la configurazione , patente, libretto, certificato di nascita e schema in Verilog del tuo processore.
- R2: detto cosi’, e’ difficile rispondere. Mi dai per favore il tuo stack tcp/ip in EBCDIC , la funzione d’onda degli elettroni che girano nella tua scheda di rete, e l’originale manoscritto di Romeo e Giulietta di Shakespeare?
- Uriel: ho lavorato per due mesi, ma sono riuscito ad avere tutto quello che volevate, togliendo le cose coperte da NDA. Ecco a voi.
- R3: Da questi file sembra che tutto funzioni bene. Per capire meglio, mi potresti dare il certificato di verginita’ di Rosy Bindi, la configurazione del firewall di Bill Gates, una fotografia del Data Center e l’ultimo video di Lexington Steele “anal sex whores IV”? In ogni caso, secondo me devi ricordarti di respirare: ai sistemisti fa bene.
- R5: Io non ci vedo nessun problema. Sei sicuro che il server sia acceso?
- R6: Hai controllato che il cavetto di rete sia attaccato?
- Uriel: scusate, ma ho gia’ risolto da solo.
- Uriel: salve, mi trovo in ambiente telco, e devo garantire una particolare coda di priorita’ nel kernel di linux. Ho in mente di ottenere quello che ottengo in Solaris usanto priocntl() sulla coda RT. Per fare questo devo mettere le mani sullo scheduler. Secondo voi qual’e’ il modulo ove mi consigliate di iniziare le modifiche, ovvero un modulo con meno dipendenze?
- R1: hai provato ad installare le tali librerie?
- Uriel: no, non si tratta di librerie gia’ fatte , devo proprio agire sullo scheduler del kernel.
- R1: ma anche le librerie hanno il codice.
- Uriel: si, ma trattandosi di hardware dedicato per i link, occorre proprio agire coerentemente con ioctl() , quindi devo andare sul kernel.
- R1: ma il kernel lo fa Torvalds.
- Uriel: beh, e’ opensource. CHiunque si puo’ modificare il codice. Stavo appunto pensando di farlo.
- R1: suona blasfemo. Il kernel e’ opensource e chiunque puo’ leggerlo e modificarlo, MA SI USA COSI’ COME ESCE DAL VENTRE DI LINUS! Bella riconoscenza , i figli di oggi! Linux ha passato DIECI ORE in sala parto, DIECI ORE di durissimo travaglio per fare alla luce il Kernel, e tu lo ricompensi cosi! Non c’e’ piu’ rispetto per tua madre?
- Uriel: scusa , ma se chiunque puo’ leggerlo e modificarlo, allora posso farlo.
- R1: Quella e’ una posizione filosofica che serve ai centri sociali e ad Al Gore. Il codice e’ SACRO, e NESSUNO ha mai visto due righe di codice opensource, il vero credente si fida di un codice che tutti possono leggere e cambiare, e LO USA COSI’ PERCHE’ SI FIDA! Sei un kernel hacker, forse? Hai tale presunzione, o comune mortale? Hai forse ricevuto le stimmate USB?
- Uriel: Non so. Ma se riesco a finire le modifiche che ho iniziato, diciamo che la macchina fara’ quel che voglio.
- R1: AAAH! Bestemmia! Ha gia’ modificato il codice! NON E’ UN KERNEL HACKER CERTIFICATO! AAAH! Ovvove! Insulto! Bestemmia! Microsoft! Offesa a tutta la comunita’ opensource! Pedofilo! Assassino! Criminale nazista! Turbo Pascal!
- Uriel: passi il resto, ma Turbo Pascal lo dici a tua sorella, comunque lasciate perdere, ho gia’ risolto da solo. Non era cosi’ difficile.
- Uriel: salve, mi trovo un problema di bufferbloat dovuto al fatto che il mio router gira con un Linux embedded compilato da Lucent su hardware dedicato , e il risultato e’ che quando ci sono due interfacce con una banda modale molto diverso, e’ il router stesso che fa da collo di bottiglia per via dell’effetto bufferbloat. Qualcuno ha mai fatto atm switching con questo kernel?
- MD: io h apr tend sep iz.
- Uriel: uhm… puoi completare le parole della frase?
- MD: no. Fottiti.
- Uriel: pero’ cosi’ e’ difficile da capire.
- MD: z ! $. Ti odio.
- Uriel: Puoi essere piu’ chiaro?
- MD: 毛越寺庭園
- Uriel: ok, grazie, comunque ho risolto da solo.
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(1) E’ un’affermazione razzista dettata dall’esperienza. Posso cambiare cio’ che penso, ma non cio’ che vedo. Sfortunatamente, questo e’ cio’ che vedo.
(2) Dicesi “Belfagor” lo stato umorale del maschio che non scopa dal Cambriano.