Rostov

Rostov

Mentre di Feo , l’uomo di Mosca, e’ ammutolito e non sa come parlare di questa “ribellione” in maniera favorevole ai russi, vorrei spendere due parole su quello che sappiamo sui fatti di Rostov.

Punto primo: la verita’ oscilla tra “tutto” e “niente. Nel senso ci sono troppi interrogativi e troppe incoerenze sia per dire che e’ tutto vero, sia per dire che e’ tutto falso.

Il primo problema e’ semplice. Noi la Wagner la ricordiamo nelle retrovie di Bakhmut. Rostov e’ il centro di comando per l’operazione speciale. La prima domanda che viene da farsi e’: chi ha portato Wagner a Rostov? E notate bene, nelle foto si notano anche dei carri armati che girano per la citta’.

Siccome il boss di Wagner ha “dichiarato guerra” ieri sera, si direbbe che in un giorno Wagner si sia spostata, con tanto di blindati, sino alla citta’. Indisturbata.

Anche a prescindere dai tempi, esistono due possibilita’:

  1. qualcuno ha dato un passaggio ferroviario ai carri armati di Wagner e allora ci sta un giorno.
  2. qualcuno ha fatto finta di non vedere 25.000 uomini che marciano verso il comando militare dell’operazione speciale.
  3. i russi sono dei completi imbecilli.

la terza opzione la scarterei. Certo, i russi hanno dimostrato dei punti deboli, ma non sono decisamente dei fessi. Non cosi’ fessi, almeno.


Osservate la mappa, e capite una cosa: se il nemico prende Rostov, l’intera operazione speciale e’ fottuta. Significa che se domani Wagner passa agli ukraini, e si muove in Donets’k, prendendo i russi alle spalle, l’operazione speciale puo’ dirsi finita.

Non mi aspetto che sia una citta’ raggiungibile facilmente con 25.000 fanti, piu’ i carri. Mi aspetto che se ci provate, una colonna di militari rimanga a bruciare su qualche strada, dopo il passaggio dell’aviazione. A meno che, qualcuno non gli abbia dato uno strappo su una ferrovia militare, oppure qualcuno abbia finto di non vederli.

Se e’ vero, la rivolta e’ molto piu’ ampia della sola Wagner: ampie parti dell’esercito , fisicamente locate nei dintorni di Rostov, stanno con Wagner? 

Altra cosa: non si sta sparando a Rostov. C’e’ il cazzo di comando della tua operazione speciale, e viene preso senza colpo ferire? Nessuna truppa di retrovia che offra UN MINIMO di sicurezza al comando? Significa che gli Ukraini devono solo inviare un commando a tagliare gole ai generali, a patto di trovare un taxi che li porti all’edificio giusto?

Uhm.


Secondo: se e’ vero, che ci fanno tutti quei carrri di Wagner in citta’. I wagneriti sono principalmente fanti. Ma anche ammesso li abbiano avuti, com’e’ che in citta’ non si vede , dai video, alcun coprifuoco? Cioe’, il sindaco si vede invadere la citta’ coi carri e non dice alla gente di stare in cantina, o fuggire?

A sentire i media, si direbbe che questi abbiano preso non solo la citta’, ma anche il comando, senza colpo ferire. La base dell’intera “operazione speciale”. I comandanti dove sono? Sono fuggiti? Sono prigionieri? 

Sappiamo bene come combattano i russi. E non vediamo, in queste immagini, l’uno per mille della distruzione che succede se contendi coi russi un palazzo , figuriamoci una citta’. Peraltro, in  tutti i filmati , anche quelli girati dalle persone comuni (dicono), quelli che vediamo sono tank immacolati e divise pulite. Io capisco la buona educazione, ma nemmeno Cesare si fermo’ per farsi un bagno e lavare l’automobile. Ah, no, Cesare non aveva automobili. Ma avete capito il punto.

Di sicuro , una cosa: la narrazione non sembra terrestre. Sul nostro pianeta le cose non funzionano cosi’.

  1. la rivolta e’ piu’ estesa del gruppo Wagner
  2. la rivolta e’ MENO estesa del gruppo Wagner, ovvero una messainscena.

Vediamo cosa implicano le due ipotesi. Se gli ufficiali che dirigono l’operazione sul campo sono stanchi di combattere e si mettono con Wagner, significa che i comandi russi hanno perso la volonta’ di combattere.In questo caso, si parla di sconfitta: la sconfitta e’, per definizione, il momento in cui il nemico perde la volonta’ o la possibilita’ di combattere.

Significa che i Wagneriti hanno dalla loro parte il comando militare di Rostov. 

Perche’ ne dubito? Perche’ altrimenti i militari al fronte avrebbero smesso di combattere, o sarebbero privi di comando, collassando il fronte.


La seconda narrazione e’ piu’ interessante. Cioe’, e’ tutto un falso.

Se qualcosa di simile e’ stato fatto, e’ stato con Assad. Assad ad un certo punto si trova con una rivoluzione. Quello che fa e’ distruggere i moderati democratici, lasciando solo ISIS. Poi dice “ehi, volete me o l’ ISIS?”. E la gente dice “vabe’, dai , meglio Assad che almeno non caga in salotto”.

Ora, la domanda e’: chi vuole Wagner a guidare la Russia? Uhm. Su tutto il pianeta, sono tre persone, uno sta molto male e gli altri due hanno bevuto.

La sceneggiata secondo me avrebbe senso. Putin sta dicendo “ok, volete umiliare la Russia e cosi’ io perdero’ il potere. Ce l’avete un successore…. VERO? Vero che lo avete?”.

Qui bisogna capire un attimo perche’ la Russia in mano a Wagner faccia paura. Per prima cosa, e’ un paese enorme. Secondo, i generali hanno un potere ENORME. 

Voglio farvi un esempio: se Biden decide di lanciare un attacco nucleare, deve chiedere alla catena di comando, ma poi i generali e i comandanti dei sottomarini devono obbedire. Se i generali vogliono lanciare un attacco, no way. Non decidono loro.

Se Putin vuole lanciare un attacco e anche lo stato maggiore dice di si, c’e’ un problema. Sono i generali che hanno il potere materiale di lanciare. La russia e’ troppo grande per affidarsi alla centralizzazione, quindi i generali hanno autonomia.

Da un lato e’ bello perche’ Putin potrebbe decidere di lanciare un attacco, e i suoi generali decidere di no. Dall’altro, i suoi generali hanno le armi sul posto, e il controllo completo. Normalmente obbedirebbero, per paura di conseguenze, ma in caso di dissoluzione della Russia o di colpo di stato, nessuno sa cosa farebbero. E sono tanti.

E a capacita’ di un mercenario di ottenere rispetto da dei militari professionisti e’ semplicemente nulla. Questo e’ il motivo per cui la cosa fa paura.


Esistono quindi le buone ragioni per entrambe le cose.

Se e’ una messinscena, serve a fare in modo che in Occidente si capisca che non c’e’ alternativa a Putin. Se non lo e’, allora la guerra finira’ a breve, ma in occidente ci si chiedera’ “se non Putin, chi?”. E Wagner non e’ tra i candidati.

Esiste poi lo spettro intermedio: i Wagneriti sono stati provocati sino a quando non si sono prestati a questa messinscena, e i comandi hanno cooperato perche’ essa si realizzasse.

Ma la cosa certa e’ una: NON sta succedendo quel che dicono i giornali.

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