BBW (NSFW)

Sto notando alcuni effetti bizzarri del fatto di aver piazzato un sacco di bellezze nude in alcuni post di qualche settimana fa. Come al solito esse allontanano i farlocchi tenendo lontani i link dai siti “sbroc” ma ultimamente noto un fenomeno strano verso il quale (o meglio, verso le persone che vi appartengono) vorrei chiarire alcune cose.
Ho notato che improvvisamente a seguire questo blog ci sono due giornaliste che lottano per i diritti delle donne molto pacioccose -una delle due mi ha scritto, btw, a lei e’ dedicato questo post- e una serie di donne che “qui si sentono un pochino a casa”. Credo quindi di dover chiarire la mia posizione verso queste persone, visto che – dalle email – mi hanno scambiato per un militante di qualcosa.

 

La prima e’ che, sebbene io abbia idee precise al riguardo delle donne molto formose e alla loro (dis) accettazione nella societa’,  non sto combattendo alcuna campagna ideologica pro o contro. Non penso che sia possibile cambiare la natura umana, e l’umanita’ procedera’ come sempre: la stragrande maggioranza delle donne in Italia e’ sposata (credo si arrivi attorno al novanta e rotti), il che significa che praticamente ogni donna italiana piace ad almeno un uomo.
E’ difficile per me accettare una teoria tipo “ma ai maschi non piacciono le donne cosi’ o cosa’ ” fino a quando praticamente ogni donna e’ sposata: misurando sperimentalmente, ai “maschi” piace praticamente ogni donna, ovvero qualsiasi donna trova – o puo’ trovare- almeno un maschio cui piace. Oppure l’aspetto non e’ il fattore dominante nella scelta del partner, che e’ un altro modo per esprimere lo stesso risultato sperimentale.
Ovviamente noto come ci sia una predilezione dell’industria dell’immagine verso donne molto magre: come ho scritto in passato, androginizzare una donna molto magra e’ semplice, ed in questo senso definisco la magrezza femminile come “femminilita’ negabile”, mentre non e’ possibile neanche al dio del trucco di androginizzare una donna che abbia una coppa G (a meno di non ricorrere alla mutilazione) ed il fisico proporzionato a tale misura, ed in questo senso parlo di “femminilita’ innegabile”. Tale definizione dovrebbe bastare  a spiegare cio’ che penso della cosa; cosi’ come si propongono alle adolescenti dei modelli di maschi efebici per minimizzare l’effetto di ansia che proverebbero di fronte ad un maschio adulto , si propone agli adolescenti maschi un modello di donna che minimizza l’ansia verso la femminilita’ . Cosi’ come e’ minimizzata la mascolinita’ di un protagonista di Twilight, e quindi diventa un idolo per tutte le adolescenti -e le donne che provano ansia verso il concetto di virilita’ – la donna magra e’ facile da androginizzare minimizzandone gli attributi femminili visibili : risultato, piacera’ a tutti quegli uomini che si trovano a disagio di fronte ad una femminilita’ molto matura .
Ma questi sono miei modelli teorici, che considero validi in quanto utili: in genere quando mi trovo di fronte ad un maschio che sceglie la femminilita’ negabile -in quanto tale-  ho di fronte un miserabile codardo senza onore, capacissimo da quarantenne  di sbavare dietro ad ogni ventenne che incrocia, pur dopo anni e anni con una compagna a fianco.  E allo stesso modo, di solito quando trovo una donna che ama i maschi efebici (alla Twilight, per dire) ho di fronte una donna che ha seri problemi verso il concetto di virilita’, in genere una regredita all’adolescenza che passera’ la vita a  lamentarsi di non essere la principessa che si era disegnata,  tante volte,  sul diario scolastico.  Nella misura in cui la predizione ha successo, manterro’ il modello come valido: posso cambiare cio’ che penso, ma non cio’ che ho visto, ricordate?
Quindi, non faccio battaglie ideologiche. Esisteranno sempre frotte di maschi-neotenia che odiano e detestano qualsiasi modello di femminilita’ li responsabilizzi un pochino (per una donna ci vuole un uomo, per una ragazzina immatura basta un ragazzino immaturo: indovinate a che maschi piacciono le ragazzine immature?) , cosi’ come di donne-neotenia che vanno in ansia per il concetto di virilita’ (per un uomo serve una donna, per un ragazzino basta una ragazzina: immaginate  a che tipo di donne piacciono i ragazzini immaturi?) .  Niente di strano.
Se poi consideriamo che gli stilisti appartengono a quella categoria di gay che disprezza la donna ma ama la ragazzina il quadro si completa. Elementi che a parole  hanno un saaaaaaaaaaaaaccco di amiiiiiiiiiiiiiiiiiiiicheeeee, ma se una di queste prova a rimanere incinta la tolgono dalla rubrica del telefono: troppo donna. La ragione e’, normalmente , “adesso vedrai come si sfascia” oppure “ormai e’ andata” , nel senso che non sara’ piu’ la civettuola ragazzina di prima, ma una donna che ha la responsabilita’ di un figlio/a. Sono tutti un amore per la donna,  questi signori, a patto che non si faccia sul serio con cose come partorire, allattare e altro: in quel caso siete – espressione molto diffusa in alcuni ambienti gay – delle “sfasciate”.
Beh, sono circa quelli i gay che fanno i vestiti: qualsiasi cosa sia femmina senza ricordare allo stilista che si tratta anche di donne andra’ benone: il contesto , l’unico che lo stilista gay medio  vede nella donna e’ la seduzione adolescenziale o squisitamente giovanile, il resto non fa parte del suo concetto di femminilita’.  Non tutti i gay hanno questa idea: quelli che fanno i vestiti si’ invece appartengono alla tipologia che descrivo: gli amici della donna, ma solo sino a che e’ ragazzina. E vi basta leggere qualche loro intervista per averne conferma.

Detto questo, ho un sacco di opinioni a proposito, ma ritengo ci sia poco da cambiare: il maschio-neotenia cerchera’ donne piu’ androginizzabili possibile, la donna-neotenia cerchera’ maschi meno virili possibile, nel lungo termine le donne e gli uomini si sposeranno in percentuali molto alte, in ogni caso. Non c’e’ modo di cambiare le cose.
Andiamo al personale: mi dite che io sia un BBW-lover.
Se vi riferite al movimento che in USA viene chiamato BBW, con le donne belle in carne e i relativi ammiratori, beh, e’ una buona keyword per google quando cerco fotografie, ma non ne faccio parte. Le persone li’ amano le donne molto formose perche’ molto formose. Piu’ carne hanno addosso piu’ le amano, ovvero si tratta di un feticismo per la quantita’ di carne. Non e’ il mio caso: personalmente mi piacciono quelle donne che trovo belle, non quelle che trovo molto in carne.
Le signore che io posto , non le vedo “BBW”, le vedo belle.
Sono gli americani che industrializzano tutto, inventano un acronomo e poi procedono con “how much” e con
“more of the same”, per cui se nel mondo BBW piacciono le donne molto formose, allora “formosa=bella” e , nella sua forma differenziale, “piu’ formosa = piu’ bella”. Non la penso cosi’, ci sono molte donne formose che NON trovo belle.
Anche sul piano erotico siamo al punto di prima: io non penso che si tratti di una questione di “how much” , semplicemente la riduco alla memoria. Ho avuto diverse “partner di letto” molto ma molto morbidose, come quelle delle foto, e , diciamo erano “WOW”! Certo, per altre ragioni puo’ essere “WOW” anche una donna meno morbidosa, ma diciamo che i miei nervi reagiscono molto “WOW!” al contatto fisico con queste donne e le loro sofficita’. Il punto sta proprio nello “WOW!” del corpo: se lo hai provato, non torni piu’ indietro. Poi magari anche altre donne ti fanno fare “WOW!” , ma se conosci te stesso perche’ ci sei passato, sai bene cosa cercare quando allunghi le mani se vuoi che i tuoi nervi facciano “WOW!”.
Non intendo ideologizzare me stesso: e’ un problema di nervi, diciamo. Di corpo. Sono riuscito a mantenere sino a 41 anni la mia attitudine ad un sesso primitivo, istintivo, all’atteggiamento del bambino che entra nel negozio di dolci e rimane ad occhi sgranati a guardare, a bocca aperta per la sorpresa: troppo, troppo, troppo, da dove comincio? Sofisticare questo atteggiamento con la politica e’ l’ultima cosa che voglio. Senza una consistente parte di infantilismo, allegria e sguaiatezza il sesso e’ noioso , tantovale usare un FleshLight.
Cosi’ non appovo quelle persone che vogliono fare “attivismo” per i “diritti” delle donne molto formose: queste persone hanno impiantato delle campagne simili a quelle dei movimenti radicali degli anni ’70. Se consideriamo che tutti quei movimenti hanno fallito, non scommetterei su di loro. Non e’ che qualora  da domani facciamo le barbie formose allora le donne formose saranno accettate di piu’: se davvero pensate che sia cosi’, date un’occhiata ai “gormiti” e sappiatemi dire cosa succedera’ al mondo.
Non credo inoltre che il problema sia il peso o la taglia: la pura e semplice verita’ e’ che ormai OGNI difetto e’ considerato devastante. Bastano duecento grammi di cellulite perche’ una donna sia gettata tra i rifiuti, ho avuto un collega a Milano che mi chiedeva come io facessi a sopportare “la cicatrice del parto cesareo” : lui andava da uno psicologo per imparare a sopportare questo terribile orrore che a suo dire non le faceva piu’ riconoscere la compagna come tale: “e’ cambiata, e’ diversa”. (Beretta S.p.A. produce ottimi rimedi per queste cose, ma se lo dici ti guardano strano). Non e’ questione di discriminazione per peso, ma di discriminazione per qualsiasi scostamento, anche irrilevante,  da un optimus. 
E’ inutile affermare che sia da fare una campagna contro la discriminazione delle donne molto in carne, perche’ non si tratta di questo: la discriminazione e’ contro chiunque non sia abbastanza vicino ad un modello specifico. Combattere contro una discriminazione specifica quando la specificita’ non esiste e’ assurdo, e specialmente non funzionera’. E’ come se invece di fare una campagna contro il razzismo verso i negri io facessi una campagna contro il razzismo nei confronti dei negri astemi. Anche se il pregiudizio verso i negri colpisce anche i negri astemi, questo non significa che esista un pregiudizio specifico verso i negri astemi. Una campagna specifica non ha alcun senso.
Adesso andiamo a vedere il problema del “chi” ha dei pregiudizi. Anche qui non me la sento di essere parte del problema. Non solo non ho pregiudizi io, ma sono in buona compagnia, a giudicare sia dai lettori di questo blog che dai lettori [del mio tumblr] ,sia dal dato statistico che i singles sono pochissimi in percentuale sulla societa’: se la stragrande maggioranza delle persone e’ parte di una coppia, mentre solo una piccola percentuale di donne e’ aderente al modello standard, tutto questo pregiudizio sara’ tipico di alcuni maschi -come ho scritto sopra- ma non del genere maschile. Se tutte le donne pensano di causare ripugnanza e’ perche’ vengono educate cosi’, per cui la colpa e’ molto spesso di altre donne. In quanto tale, non mi sento di essere il bersaglio di una campagna del genere, dal momento che ne’ il genere maschile in blocco ne’ le persone che conosco soffrono di questi pregiudizi: semmai la campagna fatela verso le donne.
Del resto, se e’ vero che i giornali “maschili” pubblicano immagini di donne modello coniglietta, e’ vero che sono quelli che ne pubblicano meno. Se contiamo Playboy, c’e’ un corpo femminile ogni 2.8 pagine. Se consideriamo un giornale femminile, ne trovo almeno uno ogni 0.5 pagine, cioe’ una media di due indossatrici a pagina. Anche censurando Playboy, le donne verrebbero comunque bombardate da questi corpi magrissimi, che sono molto piu’ comuni sui LORO giornali che su quelli “per uomini”. Se qualcuno pensava che le donne svestite non appariranno piu’ di fronte alle donne con la caduta di   Berlusconi, non ha mai letto  Cosmopolitan: c’e’ una densita’ di corpi femminili  seminudi da far impallidire Playboy, che in confronto appare morigerato.
Cosi’ no, non sono parte di nessuna campagna. Non mi interessa diffondere una sensibilita’ che c’e’ gia’, non mi interessa combattere un pregiudizio che non appartiene agli ammiratori maschi delle foto che posto, generalmente non appartiene ai lettori affezionati di questo blog,  e non mi interessa fare campagne ideologiche o ideologizzare il fatto che guardare queste fotografie mi piace, e piace anche ai lettori di questo blog.
So che una persona si lamentava di come fosse piu’ difficile trovare persone come me che persone dai gusti piu’ mainstream. Ma se ponete il problema a me, la risposta sara’ questa:

 

Se consideriamo il modello di donna “dominante” come quello con la probabilita’ piu’ alta di trovare un maschio, allora allontanandoci dal centro troviamo che sempre meno maschi hanno lo specifico gusto. Bene. Cosa mi dice questo? CHe una donna molto morbidosa deve per forza di cose conoscere molta piu’ gente, frequentare molti piu’ posti, fare molte piu’ cose in modo da incontrare piu’ persone  per incontrare la persona giusta. Cosi’, l’unica risposta logica da un tizio che ha la matematica in testa e’ “non rinchiudetevi a casa”. Anzi: prendete ritmi sociali enormi: ogni genere di incontro pubblico, kermesse, serata, riunione, pizzata, devono essere vostri.
Se mettiamo al centro esatto la categoria “top models”, cioe’ circa 8 donne al mondo, e identifichiamo “un sigma”, entro questo limite e’ sufficiente incontrare circa 1.4 volte piu’ uomini di una top model. Questo vale per circa il 68% delle donne. Se estendiamo la cosa ad un altro 28% delle donne, dovranno incontrare circa 1.96 volte quel numero di persone. Quindi, per un 68+28% delle donne basta incontrare da 1.4 ad 1.96 volte (diciamo da una volta e mezza a due volte) il numero di persone di una top model prima di incontrare un maschio cui piace: se una top model lo incontra al secondo uomo che vede, nell’arco di un sigma servono tre uomini e nell’arco di due sigma saranno circa 4. Se rientrate nell’arco del tre sigma (vi discostate MOLTO) dalla top model, allora potrebbero servirvene circa 2.57 volte tanti, cioe’ se la top model matcha al secondo tizio che incontra voi matcherete al quinto. Morale: piu’ VITA, piu’ vita sociale, piu’ amici, piu’ uscire, circa due volte e mezzo le donne che secondo voi sono “standard”. Altro che rinchiudersi in casa perche’ ci si vergogna: armatevi di coraggio e statistica e partite!
Ora, capite che a questo punto il problema dal mio punto di vista e’ esaurito. Non sento bisogno di campagne per questo o contro quello, ne’ sento il dovere di far sparire le bambole  barbie magre o di censurare qualsiasi cosa. Non perseguo alcuna ideologia , campagna politica  o  niente di celebrale, perche’ trattandosi di qualcosa che riguarda la vita privata , ed essendo il privato l’ OPPOSTO del politico (1), il privato non puo’ essere politico, quindi non mi politicizzo un bel niente, e intellettualizzare la libido la uccide.
Per me se vi fa piacere che a me (e a molti altri lettori del blog) piacciano le donne morbidose io non ho niente in contrario, ma non faccio parte , ne’ faro’ mai parte, di alcun movimento BBW o di qualsiasi campagna sociale o politica, o di qualsiasi ideologia.
Mi limito a godere delle cose che mi piace guardare.
(1) Il privato non puo’ essere politico perche’ la definizione di privato e la definizione di politico si escludono a vicenda. In qualche neolingua si e’ deciso che la guerra e’ pace, che la liberta’ e’ schiavitu’ ,che il privato e’ politico. Ok, buon 1984.

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