Tra storia e calendario.

Tutta la diatriba tra “fascisti” e “antifascisti” mi porta a ripetere una cosa: la politica italiana non ha problemi con la storia, bensi' con il calendario. E c'e' una differenza nemmeno sottile tra le due cose: semmai, il fatto che nessuno si chieda per quale motivo stiamo a parlare del 1945 nel 2024 mostra come i politici non hanno ancora capito , di preciso, quale sia il loro ruolo.

Andiamo per gradi.

Se io vi chiedessi quali siano i maggiori problemi di cui il governo dovrebbe farsi carico oggi (ambiente, Russia, Cina, Disoccupazione, Debito, Poverta', eccetera) , quello che farete sara' – volenti o nolenti – guardare il calendario. Almeno con la mente: se vi chiedo quali siano i problemi di oggi, ma proprio di oggi, non potete rispondere senza pensare che oggi siamo nel 2024.

Se vi chiedo un riassunto del problema tra fascisti e antifascisti, dovete tornare indietro almeno al momento dell'omicidio Matteotti, del carcere per Gramsci, eccetera. Perche' i partigiani sono morti per aver lottato sul campo, ma anche Matteotti non e' che scoppiasse di salute.

Questo quindi e' un approccio storico. Certo, possiamo restringere la lotta tra fascisti e antifascisti al momento della liberazione, ma sul piano storico lasciar fuori i perseguitati dal regime fascista in un discorso tra fascisti e antifascisti e' semplicemente sbagliato. E sempre sul piano storico , dobbiamo proseguire con la storia, comprendendo anche la storia del paese, sino ad oggi, visto che la lotta e le violenze, anche se in misura minore, sono continuate e continuano.

Quindi abbiamo due concetti: la cronologia e la storiografia.

Se parliamo di cronologia, possiamo fare domande come questa:

  • Quali erano i grandi problemi del governo italiano nel 1945?
  • Quali sono i grandi problemi del governo italiano nel 2024?

La differenza e' evidente: nel 1945 di palestinesi coinvolti nella Liberazione non si parlava, e la “Brigata ebraica” era un corpo dell'esercito inglese fatto principalmente da coloni sionisti provenienti dal medio oriente.

Nel 2024 , invece, quelli della brigata ebraica sono diventati partigiani italiani come tutti gli altri, e in piazza sfilano anche i palestinesi, il cui ruolo nella liberazione non perviene agli storici. (ma sono convinto che i politici rimedieranno presto, e l' Italia si trovera' la famosa “Brigata Arafat” al 25 aprile)

E' chiaro che c'e' almeno un problema con il calendario, mentre la storiografia e' piu' onesta, mostrando almeno dei fatti storicamente accertati.


Questa differenza e' importante per due motivi. Il primo e' chiaro se ci chiediamo “ma l' Italia ha fatto i conti con la storia?”. La risposta e' che se oggi ancora si discute su chi fossero i buoni e chi fossero i cattivi, allora no, l'Italia non ha ancora fatto i conti con la sua storia. La buona notizia, invece, e' che li sta facendo, e tutto questo (inutile) bailamme lo dimostra.

Per capire il motivo di quell' “inutile” basterebbe confrontare le problematiche di governo (Italiano) del 1945, con quelle del 2024.

Supponiamo pure di “dimostrare” che i partigiani fossero una masnada di briganti: cosa cambierebbe nell'agenda del governo di oggi? Cambia il PnRR? Cambia la disoccupazione giovanile? Cambia la denatalita'? Cambia il collasso della sanita' italiana? Cambia la scomparsa della giustizia? Cosa cambia, di preciso? Cambia il conflitto in medio oriente? Cambia il conflitto Russia/Ukraina?

No. I problemi del governo italiano nel 1945 e quelli del 2024 sono cosi' diversi che fare i conti con la storia ha un significato simbolico, forse morale, di sicuro filosofico, squisitamente politico ma non certo pratico o concreto.

Quindi, l' Italia sta facendo i conti con la sua storia? Sembrerebbe una buona notizia, ma nel modo in cui sta venendo fatto non lo e': e qui torna il calendario. E' vero che gli eventi del 1945 hanno posto le basi per il paese di oggi, ma anche Carlo Magno non scherza. Eppure non andiamo in piazza a Natale per protestare contro le crociate contro i pagani sassoni, o contro il fatto che quel natale dell' 800 a Roma ci fossero piu' soldati di Carlo Magno , circa 50.000 con le retrovie, che abitanti, circa 30.000. Chissa' perche' il Papa si convinse a farlo Imperatore e poi santo. Magari c'entra qualcosa col fatto che l'ultima calata dei goti a Roma aveva lasciato a Roma si e no 500 abitanti.

Ma dicevo, il fatto che gli eventi passati abbiano posto le basi per il presente non ci consente di dire che la Strage di Bologna fu una colpa dei goti. Mentre non abbiamo problemi a dire che c'entravano “i fascisti”, per quanto Mussolini fosse morto da decenni.

No, l'italia NON sta facendo i conti con la storia. Sta stiracchiando i fatti del 1945 per usarli come coperta, una lunga coperta che diventa sempre piu' sottile, ma impedisce agli italiani di parlare SERIAMENTE dei problemi tra il 1945 e il 2024.


MA ho menzionato il fatto che la politica abbia le sue colpe, e che non vada d'accordo col calendario. Vero.

Avrete sentito parlare dell' MSI di Almirante, il “nonno” dei neofascisti attuali. E avrete sentito dire che la Costituzione (riflettuta poi nella legge) vieta la ricostruzione del disciolto partito fascista. Detta cosi', implica che nessun altro partito fascista dovrebbe nascere, e se nasce viene disciolto.

Bene. Ma come si fa, di preciso? Per piccoli movimenti neofascisti, di solito si attiva la Digos, si trova materiale, parte la denuncia e i piccoli fasci vengono sciolti. Ma come si fa a sciogliere un partito che si trova in Parlamento e non offre vere “prove” ma solo chiari indizi di fascismo?

Quando si parlava di sciogliere MSI , si parlava di due possibili metodi.

  • Il parlamento approverebbe una legge in cui si dice chiaramente che MSI va considerato la ricostruzione del partito fascista. Se viene approvata da entrambe le camere E POI firmata dal presidente, allora il partito e' fascista. Dall'indomani cominciano gli arresti (almeno) dei dirigenti.

  • Il parlamento approverebbe una legge in cui si dice chiaramente che MSI va considerato la ricostruzione del disciolto partito fascista. Viene approvata dalle due camere, poi il Presidente la firma, e poi scioglie le camere. In questo modo evita un buco di sedie vuote, perche' si rifanno le elezioni senza MSI.

perche' non si fece mai? Perche' non arrivo' MAI nemmeno la proposta di legge?

Furono diverse forze ad opporsi.

  • gli USA. Era molto difficile per loro far passare sui giornali americani l'idea che PCI e PSI (comunisti e socialisti) avevano fatto passare una legge per bandire un partito. La parte difficile per l'americano non era “hanno bandito un partito” , ma “socialisti e comunisti”.

  • Il PCI ma anche PSDI , PDULP e non so quanti altri “socialdemocratici” temevano che quel 5% scarso di voti sarebbe finito alla DC , e avrebbe gonfiato l'area di Scelba, Fanfani, e poi Cossiga.

  • Il PSI, che non aveva problemi con Scelba prima e Cossiga poi, ma temeva che una DC a destra avrebbe reso impossibile il pentapartito.

  • l' Area estrema. “Autonomi che picchiano fascisti” all'epoca passava come “i Freaks Circo Burzum”, o “Scontro di Pisquani” per le masse moderate, ma “Autonomi che picchiano democristiani” avrebbe avuto un aspetto molto diverso. Anche loro temevano che i missini sarebbero passati alla DC.

  • la DC sarebbe quindi stata favorevole.

Cosi' non ci fu mai, in parlamento, una proposta di legge per bandire MSI. Si fece invece una specie di conventio ad escludere, per la quale:

  • MSI non poteva far parte di un governo
  • MSI non aveva potere in RAI
  • MSI poteva avere le briciole, lottizzando CONI e ISEF. (lo sport , insomma).

Il problema, quindi, non era storico, era di calendario: storicamente parlando, il fascismo non puo' esistere in Italia, ma se andiamo sul pratico, che so io nel 1955, o nel 1978 o nel 1985, c'erano le elezioni da vincere, e il problema era che il calendario era piu' importante della storia.


Immaginate oggi. Immaginate che con un Decreto del Presidente della Repubblica si decidesse che FdI e' un partito fascista. Il presidente potrebbe poi far sporgere querela alla Presidenza, e comincerebbero gli arresti. Ma a chi andrebbero a finire, di preciso, i voti di FdI?

Questo e' il problema. Che tutti sono in piazza contro il fascismo, tutti sono li' a ricordare ai fascisti che il loro partito e' illegale e anticostituzionale, cioe' sovversivo, ma dal 1945 ad oggi, nonostante innumerevoli occasioni di sciogliere MSI , nessuno lo ha fatto.

vi aspettavate che si sciogliessero da soli, o cosa?

E con quale coraggio, oggi, si venga a dire che quel partito e' illegittimo e che e' anticostituzionale e che sarebbe vietato ricostruire il fascismo, oggi, lo sanno solo quelli che lo dicono.

Quindi, di fatto, la storia e' quella che e', ma il calendario elettorale dice altro.

Ed e' il calendario che ha tenuto in piedi tutta la commedia sinora.

Uriel Fanelli


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