Cosi’, la forza dello stato coincide col suo limite: il cittadino che consideri alcuni “diritti” un motivo valido per morire o essere ucciso , ignorera’ la minaccia di morte. Il cittadino che abbia un onore e lo consideri piu’ importante della vita, non si lasciera’ intimorire, piegare, vessare.
La democrazia e’ la riduzione dello stato ad un ente che e’ costretto al compromesso coi cittadini. E ripeto: e’ costretto. Lo stato accetta la democrazia SOLO e SOLTANTO quando e’ “obtorto collo”. E la accetta, obtorto collo, solo di fronte alla prospettiva di un numero di scontri troppo alto. La democrazia, cioe’, e’ la misura del coraggio dei cittadini. La dittatura e’ semplicemente uno stato che si accorga di avere cittadini mediamente codardi.
E non fu un caso: si trattava di un periodo nel quale era chiaro allo stato che se non avesse fatto alcuni passi indietro , sarebbe stato costretto ad una serie infinita di scontri , che anche venendo vinti, erano comunque troppo dispendiosi.
Ma specialmente, lo stato dovette rendersi conto che esisteva piu’ coraggio tra le fila degli oppositori che tra le fila dei suoi sbirri(2) , i quali dopo aver contato i morti iniziavano ad essere un pelino piu’ amichevoli con la popolazione.
Non esiste un male della democrazia che non sia da attribuirsi dalla codardia dei cittadini.
E lo stato lo sa: non per nulla onore e coraggio sono valori che vengono passati alle forze armate – che non devono temere la forza militare di un altro stato – ma non ai cittadini, per i quali vengono esaltate sempre e comunque la codardia e la sopportazione.
Lo stato sa benissimo che quando qualcuno pone un limite all’umiliazione sopportabile, e decide che NEMMENO A COSTO DELLA VITA quell’umiliazione sia sopportabile, il suo potere ha incontrato il limite: potra’ forse uccidere quella persona, ma non ridurla all’ordine.
Questa e’ la ragione per la quale sentite questa strana sensazione, questa sensazione inebriante, quando scrivo di onore e coraggio: e’ la sensazione della liberta’. Quando avete posto un limite oltre il quale la morte e’ accettabile, avete posto un limite al potere dello stato, che piu’ che uccidervi non potra’ fare. Quando avete posto quel limite e siete DAVVERO decisi a dare la vita nel caso sia violato, SIETE LIBERI.
La strana, inebriante sensazione che provate quando io scrivo di onore e coraggio non e’ altro che la sensazione, che non avete MAI provato, di LIBERTA’. Perche’ soltanto quando avete posto un limite a quello che gli altri possono farvi, e solo quando per voi esso e’ piu’ importante della VITA, allora siete LIBERI. L’uomo libero grida “viva la morte!” , e nessun altro e’ un uomo libero.
Nessuno che non sia disposto a morire per la propria liberta’ e’ davvero libero. E senza un numero adeguato di persone libere, nessuno stato sara’ mai una democrazia compiuta. Non c’entra niente il ceto medio, non c’entrano le persone che hanno cultura o scuola:
la democrazia non e’ altro che il bilanciamento del potere dello stato da parte del bellicoso coraggio dei cittadini.
Fosse per me, inserirei il diritto ad essere bellicosi tra i diritti umani, ed esso riassumerebbe OGNI altro diritto umano, dal momento che privati di questo diritto, NON SIETE ALTRO CHE SCHIAVI.
In paese LIBERO, l’imprenditore schiavista che ha 10 persone come precari e li sfrutta per un tozzo di pane si trova dieci persone armate di spranga fuori dalla porta alla fine della giornata, e impiega 4-5 anni per ricominciare a mangiare senza aiuti infermieristici. E quando arriva la polizia, i primi due poliziotti devono fare la stessa fine: solo cosi’ lo stato mettera’ DAVVERO mano alla legge sui lavori precari.
Poi, certo, quei dieci probabilmente moriranno: cosa succede se la polizia vi vuole mettere in carcere e voi combattete sino alla fine? Che i vostri occhi vedranno un grande giorno. Ma lo vedranno anche altri occhi.
In un paese LIBERO, all’uomo cui equitalia sequestra la casa segue la morte violenta di un ufficiale giudiziario. E poi l’inevitabile scontro con la polizia.
Che cosa manca, dunque, per la liberta’? Occorre che qualcuno decida che esiste un limite, oltre il quale morire per la propria dignita’ e per il proprio onore e’ BELLO.
Poi, certo, farsi ammazzare lottando contro forze impari e’ difficile. Potrete ben organizzare una fazione aggressiva, bellicosa e molto piu’ pericolosa. Probabilmente morirete: a meno di non fare un colpo di stato riuscito, con ogni probabilita’ morirete combattendo.
Ma nemmeno lo stato puo’ affrontare il numero enorme di scontri che lo aspetta se ha una popolazione CORAGGIOSA che e’ disposta a morire con ONORE piuttosto che farsi vessare. Un padre di famiglia che non ha di che sfamare i figli o ha il coraggio di andarsene o quello di lottare. In quel caso, il problema semmai e’ “cosa faranno alla mia famiglia se muoio”, ma per il singolo senza speranze di poter formare una famiglia, in un paese libero, la risposta e’ GUERRA ALLO STATO.
E’ cosi’ che nasce la liberta’, non sono i patetici girotondi di carampane sempreindignate e vecchi sessantottini calvi col codino a portare liberta’. Non e’ la bandiera della pace che vi dara’ la liberta’. Non e’ la manifestazione pacifica che porta lo stato a non calpestare i cittadini.
La democrazia, i diritti e la liberta’ sono solo nomi alternativi che diamo alla presenza di cittadini coraggiosi e bellicosi alla bisogna, disposti a morire con onore piuttosto che vivere da codardi. Solo quegli uomini sono LIBERI, e solo con molti uomini liberi lo stato inizia a diventare democratico.
Esiste UN SOLO “diritto umano” ed e’ il diritto di battersi fino, se necessario, alla morte. Da questo diritto discendono tutti gli altri, perche’ solo laddove molti si battono, molti sono liberi. Priva di questa introduzione, la “dichiarazione dei diritti dell’uomo” e’ solo una varieta’ scadente di carta igienica.
(IV)Gegen jeden, der es unternimmt, diese Ordnung zu beseitigen, haben alle Deutschen das Recht zum Widerstand, wenn andere Abhilfe nicht möglich ist.
(IV) Tutti i tedeschi hanno diritto alla resistenza contro chiunque intenda rimuovere l’ordinamento vigente, se non sia possibile alcun altro rimedio.
Vero che cosi’ le cose cambiano?
La fine della democrazia non e’ altro che la dominazione della codardia. Non esiste alcuna dittatura che sia possibile quando i cittadini sono coraggiosi e bellicosi. Non esiste alcuna tirannia che sia possibile se un numero sufficiente di cittadini gridano “viva la morte”.
Nel momento stesso in cui decidete, DAVVERO, che esiste un limite oltre il quale sceglierete di morire in combattimento contro gli uomini dello stato, SOLO e SOLTANTO quando quel limite esiste e solo e soltanto quando direte che siete DAVVERO disposti a vedere un grande giorno, allora vi sentite LIBERI.
E la cosa che sentite quando leggete queste parole e’ una senzazione inebriante, nuova, mai provata? Non e’ esaltazione. Non e’ voglia di menare le mani (anche se ce ne sarebbe bisogno). No, questa cosa che provate, questo respiro di aria fresca, ha un nome diverso.
Si chiama “liberta’ ”
Se siete bellicosi e coraggiosi, siete liberi.
Altrimenti, siete solo schiavi.
Uriel