Un post sul covid. (verso una societa’ contactless)

Un post sul covid. (verso una societa' contactless)

E’ piu’ di un anno che non faccio post sul covid-19 inteso come virus, ma al massimo parlo della politica che ci sta attorno.

Il motivo e’ che piu’ di un anno fa avevo gia’ scritto che stiamo combattendo il virus (vaccini, lockdown , etc) ma non stiamo combattendo la pandemia, intesa come il fatto che il virus sia diffuso in piu’ di 100 nazioni.

Di conseguenza, mentre le campagne vaccinali vengono svolte, e anche con difficolta’ per via dei seguaci delle “medicine alternative” detti anche no-vax, il virus sviluppa nuove mutazioni. Questo lo avevo gia’ detto, e succedera’ ancora, ancora, ancora, ancora…

L’unica novita’ sosprendente e’ che di solito i virus diventano, mutando, MENO letali. Questo virus invece sembra mantenere la sua letalita’. Perche’? Ci sono diverse ipotesi possibili:

In ogni caso, si direbbe che questo ciclo sia capace di durare, e le mutazioni possibili sono  nell’ordine delle svariate centinaia di migliaia.

Quindi durera’ per sempre? Ovviamente no.

Ma non perche’ cambiera’ il virus. Perche’ cambiera’ la societa’. Vi faccio un esempio: dopo aver visto gli ultimi due anni, se doveste aprire un’azienda, affittereste una sede con 20 uffici, o una con due uffici, una buona connessione e un VPN concentrator?

Ovviamente le nuove societa’ andranno sulla seconda. E se doveste cambiare sede alla vostra azienda, andreste in una sede piu’ grande o piu’ piccola?

Tutte queste singole microscelte ovviamente non fanno altro che trasformare la societa’. Se aveste un ristorante vi focalizzereste sui tavoli o sulla consegna a domicilio?

In questo modo, nel ricambio, una societa’ si trasforma. Stimo che entro 10 anni circa, la societa’ attuale si sara’ trasformata sino ad essere indifferente al virus. I grandi cambiamenti potranno essere:

Una volta trasformata la societa’ in questa direzione (ci saranno anche tutta una serie di micro-trasformazioni , settore per settore) , la quantita’ di contatti tra persone sara’ cosi’ ridotta, sia in volume che in periodo dell’anno,  da abbassare la mortalita’ sino ad una “normale influenza”.

Faccio questa previsione perche’ quello che noto e’ un semplice fatto: la societa’ umana muta comportamento piu’ velocemente del virus.

Mi sembra quindi ovvio che sara’ molto piu’ probabile che il virus venga disinnescato da un cambiamento sociale , piuttosto che da una qualsiasi azione contro il virus in se’ stesso.

I cambiamenti sopra a voi sembrano drastici e invivibili, ma tenete presente che descrivono abbastanza bene alcune societa’ scandinave, specialmente quando diciamo “la vita sociale si spostera’ verso l’estate”. Non sono cambiamenti, in fondo, durissimi.

Il punto e’, ovviamente, molto semplice: il virus impiega, a quanto si vede, circa sei-sette mesi a produrre una nuova variante preoccupante. Ma la societa’ riesce (e lo si e’ visto) a cambiare modalita’ di funzionamento in tempi piu’ brevi: le misure approvate oggi possono andare in vigore in una settimana, e per approvarle servono una-due settimane di discussione.

E’ ovvio, in questa prospettiva, che la fine della pandemia non avverra’ perche’ la societa’ trasforma il virus in una cosa non pericolosa (come si fa coi vaccini) ma semplicemente perche’ la societa’ cambia velocemente, piu’ velocemente del virus.

Con buona pace di chi vuole tenere ad ogni costo le vecchie abitudini.

Credo che in circa 10 anni (come tempo massimo)  tutte le trasformazioni utili saranno completate, e alla fine dei conti ilvirus cessera’ di essere letale, almeno nei paesi sviluppati, proprio perche’ un nuovo stile di vita ne rallentera’ enormemente la contagiosita’.

E no, non abbiamo alcuna strategia alternativa per fermare la pandemia , cioe’ per combatterla IN TUTTO IL MONDO allo stesso ritmo e allo stesso modo, entro 10 anni.

Quindi vincera’ l’unica strategia possibile, l’adattamento.