Bollettino di guerra, I.

Einstein scrisse che non sapeva come si sarebbe combattuta la terza guerra mondiale, ma di certo la quarta si sarebbe combattuta con le clave. A quanto pare sbagliava: la terza guerra mondiale si sta combattendo con armi finanziarie, e quindi e’ probabile che gli arsenali siano ancora li’ al momento della quarta. Ciononostante, meglio concentrarsi sulla terza, visto che e’ in corso.
Come prevedibile, la Grande Zia tedesca, al secolo Angela Merkel, e’ uscita malconcia dalle elezioni qui nella NRW. E’ successo, contrariamente a quanto pensano in molti, per motivi storici. Nel dopoguerra, per 39 anni di fila la NRW e’ stata in mano ai socialisti, cioe’ alle sinistre. Si trattava quindi di una specie di Emilia Romagna. Poi e’ stata conquistata dalla CDU, con margini risicati, e le consultazioni dello scorso weekend sono finite 91 seggi per la SPD e 91 per la CDU: poiche’ la somma dei seggi con quelli dei verdi permette di governare, di fatto la NRW aspetta i verdi per sapere chi la governera’.

L’equilibrio raggiunto, pero’, cambia la ratio di una delle camere , e quindi probabilmente se la Merkel vorra’ governare la NRW dovra’ per forza concedere qualcosa al governo. Oppure, mollare i liberali e tornare allo stato precedente alle scorse politiche.
Questo blocca gli aiuti alla Grecia? Non si sa. Di per se’, in ogni caso le banche tedesche hanno bisogno di aiuto, e il default greco le spaventa.
Di base, l’euro e’ quasi destinato a scomparire, o a rimanere una moneta molto debole, a meno che Trichet non riesca a mettere da parte la sua paranoia per l’inflazione e fare cio’ che hanno fatto le banche americane per diversi anni: stampare soldi. Quello che potrebbe fare e’ stampare qualcosa come 500 miliardi di euro, al prezzo di un’inflazione nell’eurozona sino al 2.7%, e comprare titoli a iosa, come ha fatto la FED americana in passato. Con il contributo dell’ FMI si potrebbe arrivare a coprire sino a 750 miliardi. Piu’ che sufficiente per Gracia, Portogallo , Irlanda e Spagna, insufficiente per coprire anche Belgio e specialmente Italia. Gli UK, viste le parole di Cameron, dovranno cavarsela da soli, se come penso a breve inizieranno a ballare.
Ma questa guerra pone diverse incognite.
 Sono ancora molti i fronti nei quali la guerra si puo’ espandere. Sinora e’ semplicemente una guerra USA-UK contro Eurozona. Esistono due scenari possibili, ambedue terrificanti.
In entrambi i casi, ci sara’ una grossa crisi finanziaria, dovuta allo sgonfiarsi improvviso di alcuni dei “master of the universe”, che sono guidati da un appetito di breve termine e non capiscono di stare minando il proprio futuro nel medio e lungo termine.
Esiste anche una possibilita’ di pareggio? No. Perche’ succeda occorrerebbe che gli USA cambino molto la loro etica, che oggi come oggi e’ un’etica da gangster della finanza. L’intera economia americana e’, ormai, un’economia della frode, e non e’ possibile separare la frode dall’economia buona: e’ come se gli USA fossero un cane fatto , ormai, solo di zecche: solo lo strato di pelliccia e uno scheletro spolpato lo fanno sembrare ancora un cane. Ma e’ solo un sacco pieno di zecche.
Non credo Obama possa fare qualcosa per riformare un’economia che avrebbe bisogno di un “reset”, che la struttura paramafiosa del loro parlamento, basato sulle lobbies e quindi sul conflitto di interessi, non puo’ reggere.(1)
IN definitiva, quindi, comunque vada all’economia occidentale spetta un decennio di crisi. Ovviamente, nel frattempo tutti gli altri paesi (Cina, India, etc) cresceranno, anche se piu’ lentamente. L’occidente si sta cannibalizzando, in definitiva, per colpa di quei gangster con un vestito alla moda  che chiamiamo “superpotenza”.
E l’Italia?
Berlusconi ormai gira con un giubbotto della marina russa, un corpetto antiproiettile made in Mosca e meta’ della sua scorta beve vodka. I patti tra ENI e Gazprom  e il resto delle cooperazioni in atto sono di dimensioni tali, ormai, che anche un eventuale prossimo governo non potra’ staccarsene. Del resto, non essendoci alternativa, perche’ dovrebbero staccarsene?
Se nessuno lo fa cadere e nessuno lo uccide (del resto non si muove piu’ nemmeno tanto per il mondo come un tempo, e’ chiaro che teme per la sua incolumita’: al massimo va a Mosca, il che la dice lunga sulle “rotte sicure”) , essenzialmente Berlusconi riuscira’ a tenere l’asse orientato verso Mosca quel tanto che basta per compensare l’influenza militare americana, che invece non puo’ che diminuire. Entro breve, la Nato iniziera’ a soffrire un “minore impegno dei soci”, e probabilmente se le cose continuano cosi’ inizieremo a vedere il disimpegno degli alleati NATO in Afghanistan gia’ quest’anno, con un certo disappunto USA.
Sempre, come penso, che la quinta colonna USA non faccia il suo mestiere. Ma se ho visto bene, evidentemente in italia esiste qualche forza capace di prenderli per il bavero e costringerli a remare dalla parte giusta almeno nei momenti di crisi: nei giorni di Picco, persino i servi del “partito del Times” di Repubblica hanno tenuto il becco chiuso e si sono uniti all’artiglierie contro le agenzie di rating. Quale sia questa mano  cje ha cambiato le idee di Repubblica non e’ dato saperlo,e mi auguro che non si sia dovuto ammazzare nessun cavallo giusto per infilarlo in un letto.
Dopotutto, al nostro paese i cavalli non hanno fatto nulla di male, voglio dire.
Uriel
(1) E’ curioso che i giornali USA, che vivono in un mondo basato sul conflitto di interessi , cioe’ sulle Lobby, insistano sul conflitto di interessi di berlusoconi. Negli USA, Berlusconi non poteva entrare in politica: vero, ma poteva fare come tutti, e comprare un pochino di parlamentari per fargli le leggi ad personam. Cosa che negli USA avviene ogni giorno, come parte dell’ordinaria amministrazione: il parlamento USA non e’ altro che la rappresentazione degli interessi dei potentati economici, ratificati poi dal cittadino.