Il gioco a tre.

Sto seguendo la buffonata palese dell’elezione del presidente della repubblica, e devo dire che la situazione e’ davvero divertente. Il presunto riultato delle quirinarie, infatti, si adatta alla perfezione ad una tattica piuttosto sofisticata (ma ovviamente nessuno di noi sospetta che non corrisponda al voto reale, sia chiaro. Lo certifica DNV!) e quindi credo che ci sara’ da ridere.

In pratica, ci saranno votazioni che saranno a voto segreto, ovvero votazioni che non permettono a nessuno di capire chi ha votato per chi, esponendo il processo ai franchi tiratori. Il franco tiratore e’ un tizio che, sebbene appartenga ad una fazione e prometta di votare come vuole la fazione, in realta’ vota diversamente, coperto dal fatto che il voto non viene poi pubblicato.

Dopo tre votazioni nelle quali occore che i due terzi della camera convergano su un nome, si passa ad una votazione ove basta la maggioranza dei votanti. E questa e’, unita al voto segreto, la parte pericolosissima. Anche perche’ il PD ha il potere di imporre Prodi o un candidato di bandiera, cosa che per il PDL e’ insostenibile.
Senza accordi tra PD e PDL, e’ possibile che PD e PDL propongano candidati di bandiera. Il problema e’ che il PDL minaccia elezioni, nelle quali si sente stupidamente(1) in vantaggio, se verra’ messo al Colle Prodi, perche’ Berlusconi non sopporta di avere il tizio che lo ha battuto due volte come Presidente.

Qui c’e’ il primo problema, ovvero il rischio che il Pd proponga subito Prodi, e siccome Prodi si trova nella lista di Grillo, i grillini decidano di fare uno scherzo a Berlusconi perche’ anche loro vogliono andare al voto. In tal caso, il PD potrebbe giocarsi la carta Prodi prima della quarta votazione. In quel caso la sequenza sarebbe:

  1. Si vota una o due volte il candidato di bandiera, senza risultati.
  2. FORSE in una delle due votazioni i Grillini appoggiano Prodi e fotte Berlusconi.
  3. Alla terza, il PD teme l’effetto di Strada/Gabanelli e propone o Prodi o Rodota’, e i grillini lo appoggiano.
  4. Berlusconi vuole andare al voto subito.
  5. Il nuovo presidente non scioglie le camere e incarica il PD di formare un governo, e Grillo accetta con riserva o appoggio esterno, o un governo solo per alcune riforme, andando al voto molto dopo di quanto Berlusconi spera.
Questo e uno scenario da prime elezioni, ovvero uno scenario determinato , almeno in potenza, dalla scelta dei grillini.
Ci sono pero’ delle possibili varianti, ovvero quella che sia il PDL a scippare il PD, votando per il candidato di Grillo, al solo scopo di impedire a Prodi di salire al Colle. Questo richiede che Grillo voti qualcuno come la Gabanelli, che in questo modo verrebbe tolta da Rai3, e il PDL sia disposto a tutto pur di scippare il presidente al PD. In tal caso, se la partita si gioca nelle prime tre votazioni, lo scenario potrebbe essere che:
  1. Si vota prima il candidato di bandiera, senza risultati.
  2. FORSE in una votazione , l terza, Grillo propone la Gabanelli.
  3. Il PDL ha l’ultima chance di impedire al PD di imporre Prodi, e vota con i grillini.
  4. Vince la Gabanelli, con probabilissime defezioni di SEL e PD.
  5. La nuova presidente non prova a fare un governo per inesperienza. ma riesce a convincere M5S e PD a fare alcune riforme, ritardando le elezioni oltre quanto Berlusconi spera.
Queste sono le possibilita’ prima della quarta votazione, ove il PD potrebbe imporre Prodi. Il problema che ha il PD ad imporre  Prodi e’ che Berlusconi dopo mirerebbe alle elezioni ed aprirebbe una guerra esplicita col Colle, e/o specialmente si sta muovendo per riallacciare i rapporti con Murdoch, cosa che preoccupa oltremodo il PD, visto che questa volta nemmeno l’intervento di D’Alema e Violante potrebbe fermare la vendita di Mediaset a Murdoch.
Ma neanche in caso si volesse imporre Prodi la vita sarebbe cosi’ semplice per il PD. Serve la maggioranza, che il PD puo’ raggiungere, ma ha bisogno che tutti votino allo stesso modo. Il guaio e’ che SEL sarebbe attratto irresistibilmente da Gino Strada, e anche la Gabanelli (se accettasse) eserciterebbe un’attrazione notevole. Lo stesso per Rodota’, che conterebbe su una inevitabile fronda nel PD. Di conseguenza, c’e’ il rischio che alla quarta elezione il PD non riesca comunque ad eleggere il suo presidente, se M5S dovesse proporre candidati PD-compatibili.
Ovviamente, risulta provviddenziale la presenza di questi candidati di sinistra o sinistra estrema nella lista , come Prodi, Rodota’, Strada & Co, e nessuno sospetta che in realta’ questa lista di dieci nomi sia stata manipolata per ricoprire una strategia precisa. Ovviamente e’ “la rete” che legge nella mente di chi decide le strategie, e tutti i grillini amano l’inventore delle Fondazioni bancarie, Prodi, per via dello spettacolo di MPS.
E’ ovvio che, avendo la fondazione MPS agito cosi’ bene, ed essendo cosi’ amata da Grillo, i grillini AMINO a dismisura Prodi, che le fondazioni le ha inventate, volute e disegnate. Mi sembra ovvio. Cosi’ come mi sembra naturalissima la scelta di Rodota’, specialmente per via dei suoi legami con De Benedetti e il gruppo espresso, ove lavora una sua parente stretta da anni. Ma questo sara’ un caso, immagino.
Cosi’ , oggi come oggi la strategia migliore per PD e PDL e’ accordarsi, dal momento che TUTTI i rischi dipendono oggi da M5S. Ma c’e’ una trappolicchia in agguato, perche’ la Lega potrebbe anche annunciare l’astensione e poi votare con PD e PDL , col risultato che i giornali parlerebbero di spaccatura dell’ M5S, attribuendo ai grillini i voti eccedenti.
Quindi, in definitiva tutte le forze hanno convenienza a raggiungere un nome nelle prime tre votazioni, il PDL e’ pericoloso perche’ potrebbe votare il candidato grillino alle prime tre votazioni, il PD potrebbe fare lo stesso per evitare i rischi della quarta votazione, ma richiede che Grillo proponga un nome PD-Compatibile, e M5S ha molto gioco nell’arrivare alla quarta votazione, dove potrebbe succedere di tutto, e il PDL sarebbe cosi’ disperato che probabilmente appoggerebbe un candidato grillino che sia PD compatibile, in modo da togliere al PD la maggioranza normale.
In definitiva, quindi, il gioco piu’ conveniente in questa situazione e’ di formare subito delle cordate.
E sarebbe conveniente anche per il PD, se non fosse che Bersani e’ sulla via del tramonto e non decide piu’ nulla.
Uriel
(1) Lo stato dell’economia continuera’ a peggiorare , e non e’ affatto scontato che il nuovo presidente sciolga le camere e, se gradito a Grillo, non riesca a convincerlo a convivere col PD. La sicurezza di Berlusconi e’ troppo statica.

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