Sull’importanza di Butscha.

Sull'importanza di Butscha.

Si vede in giro una certa fuffa attorno all’eccidio di Butscha (vengo dalle parti di Marzabotto, e questi eventi li abbiamo sempre chiamati “eccidio”) , e la fuffa consiste nel consueto scambio di accuse (ma qualcuno crede piu’ a gente che nega ci sia una guerra?) senza riflettere sugli effetti politici.

Il primo effetto politico e’ che le trattative in Turchia si sono fermate. Prima di Butscha, quando Zelensky diceva che in ogni caso fosse suo dovere trattare, era possibile ammettere che ci fosse una speranza, una ragione, che fosse ragionevole per Zelensky pensare che anche un compromesso fosse migliore della guerra.

Ed infatti, tutti gli scemifreddi italiani erano li’ a dire che se Zalensky avesse accettato una “resa onorevole”, avrebbe risparmiato sofferenze al suo popolo.

Butscha ha cambiato completamente questa dialettica: lasciare l’ Ukraina, o anche soltanto alcune regioni, in mano ai russi significa trasformarle in tante Butscha. E’ assolutamente chiaro quale sarebbe , dopo, il loro destino.

E’ ovvio quindi che:

  1. le trattative di pace sono assurde. E adesso Zelensky non ha piu’ alcun dovere morale di parteciparvi.
  2. Non e’ piu’ pensabile di finire la guerra consegnando ai russi porzioni abitate dell’ Ukraina.

Insomma, la guerra puo’ solo andare avanti.

Scordatevi quindi il compromesso, scaturito dalle trattative ma mai formalizzato,  di non fare entrare l’ Ukraina nella NATO. CI entrera’.


Il fatto che la guerra possa solo andare avanti ha spinto la NATO a fornire ancora piu’ armi e di molti piu’ tipi.  Il problema non e’ tanto quello di cercare la vittoria, ma di trasformare il conflitto in una proxy war a tutti gli effetti.

E gli eventi di Burscha sono diventati, contemporaneamente, la ragione per la quale Svezia e Finlandia vogliono entrare nella NATO. Putin presto si trovera’ su due fronti: con l’Ukraina nella NATO , Mosca era indifendibile.

Se entrano nella Nato Svezia e Finlandia, diventa indifendibile San Pietroburgo , ma diventa indifendibile anche Kaliningrad: che non e’ strategica, ma e’ sicuramente una questione di immagine. (delle questioni nucleari tattiche parlo dopo).

Ma il problema e’: se entrano nella NATO Svezia e Finlandia , non esiste piu’ alcun razionale per negarlo all’ Ukraina.

Quindi abbiamo una catena di conseguenze geopolitiche, tutte “figlie” dell’eccidio di Butscha:

  1. Zelensky puo’ insistere nel non cedere zone abitate ai russi.
  2. Svezia e Finlandia si muovono per entrare nella NATO.
  3. a questo punto non ha senso non metterci anche l’ Ukraina.

“un solo” eccidio (non lo sottovaluto, sia charo), una catena  di conseguenze geopolitiche.

Viene da chiedersi una cosa: se e’ cosi’ facile dire di si’ per gli USA a Svezia e Finlandia, come mai l’atteggiamento verso l’ Ukraina, almeno ufficialmente, e’ sempre stato l’opposto?


Il problema e’ quello che si e’ visto sul campo. Sulla carta l’esercito russo e’ uno degli eserciti piu’ forti del mondo. Sulla carta, i carri russi sono mezzi temibili. Sulla carta, il “battaglione tattico” e’ una formazione temibile. Sulla carta le nuove armi russe sono micidiali, precisissime, sofisticatissime.

Il guaio e’ che questo “test” ha mostrato una realta’ molto diversa. I russi sono militarmente deboli (delle nucleari parlo dopo). Gli stessi massacri contro la popolazione ne sono una prova: durante la guerra, mentre infuriano i combattimenti, i tuoi soldati devono combattere.Combattere il nemico. Se passano il 100% del tempo a combattere il nemico, abbiamo un esercito ben comandato e organizzato.

Non e’ che si fermano ad uccidere i cani, svaligiare case, stuprare donne e torturare civili.

Se questo succede, significa che all’esercito mancano gli ordini. Non sanno cosa fare. Hanno giorni. E siccome nessuno gli dice dove muovere e chi attaccare, mentre il nemico li massacra perche’ non dorme, allora “combattono” contro i civili.

L’eccidio di Butscha parla di un esercito che non viene comandato per combattere contro altri soldati, mentre invece il nemico combatte 24/7.

Se fossero stati comandati, i russi avrebbero speso tutto il tempo possibile a combattere contro i soldati ukraini. Non ad abbattere animali domestici per far paura.


Ma in che senso abbiamo un esercito debole? Sitratta di un fenomeno che si e’ visto anche con l’Italia, cioe’ un esercito “stretched”. Significa che si stanno facendo nozze coi fichi, cioe’ che un budget gia’ risicato viene saccheggiato dalla corruzione, e non e’ sufficiente a sostenere l’apparato che sostiene.

Cosa si fa quando il capo ti ordina di avere tanti uomini, tanti carri, ma i soldi non bastano perche’ da mosca parte 100, e al procurement rimane 10?

Occorre far compromessi sulla qualita’. Significa che se il prototipo di un’arma era eccellente, quando poi se ne comprano 1000, in Russia succede che i soldi non bastano mai. Perche’ vengono rubati. E cosi’, si comincia a risparmiare, cioe’ a trovare un compromesso sulla qualita’.

Acciaio piu’ povero, meno elettronica , meno addestramento. Ci sono degli esempi evidenti di questo. Prendiamo per esempio le ruote dei veicoli gommati. in genere gli eserciti hanno delle ruote con un sistema di gonfiaggio attivo che si sforza di compensare i danni, se ne avvengono.

Siccome questo rende molto costose le ruote, ce ne sono di diversi tipi: alcune dette “da 100Km”, alcune da “250Km, altre da “400Km”. Lasciate perdere l’indicazione al kilometro, che e’ forfettaria: in generale si tratta di qualita’ diverse di ruote.

Durante le esercitazioni, che in genere durano poco, si usano ruote da 100Km. Questo perche’ non ha senso consumare ruote che costano molto di piu’, e quindi si usano quelle economiche. In una campagna che richiede molta usura, si utilizzeranno quelle piu’ costose. Bene.

Queste sono le ruote piu’ economiche.

Quando si dice che i russi partivano per un’esercitazione, si sta dicendo che avevano tutto l’equipaggiamento pronto per un’esercitazione. Comprese le gomme.

Questo succede quando il budget manca. I russi fanno colonne sulle strade semplicemente perche’ sono attrezzati con cingoli e gomme che non resistono all’usura, e cercano di risparmiarle. Il fango c’entra, ma come potete immaginare nel mondo militare conta sino ad un certo punto.


Ma sul piano piu’ biecamente tecnologico, si e’ notata una cosa. Il battaglione tattico sulla carta e’ un pugno d’acciaio che dovrebbe stritolare tutto ed essere invulnerabile.

Se osservate l’armamento, si tratta di una bestia d’acciaio. Ma se osservate la composizione, notate subito che ha poco piu’ di mille uomini. Una cifra ridicola. Perche’?

Perche’ si suppone che sia un battaglione “networked”, cioe’ i veicoli siano collegati in rete (come fa(?) l’aviazione russa con i sistemi di S-400) , trasformandolo in un coso molto veloce: in questo senso, trasportare troppi uomini rallenta le operazioni. IN questo schema il btg ha una sua catena di comando, e si comporta quasi come uno squadrone perche’ i sottufficiali si occupano quasi solo ed esclusivamente di comunicazione e data input. Questo doveva essere, e questo era stato detto dalla propaganda.

Se lo fosse, il battaglione tattico sarebbe un incubo per qualsiasi nemico. Sfortunatamente, pero’, la parte elettronica e’ stata omessa.

E’ come se qualcuno a Mosca avesse deciso che tutti quei gadget da fichetti, i computer e i telefoni non servissero, fossero solo dei monili pederastici:il vero uomo russo, evidentemente comunica ruttando e fa la guerra sparando. Il resto e’ un lusso da occidentali.

Il risultato e’ che un btg  una specie di anatra seduta incapace di coordinarsi sul terreno, con dei sottufficiali inutili che , anziche’ usare computer , mappe elettroniche, database delle risorse disponibili e  sistemi di comunicazione sono stati riutilizzati… riempiendo scartoffie. Fanno le stesse cose che dovevano fare sui computer, ma su carta. Cosicche’ gli ucraini trovano, nei mezzi distrutti, faldoni e faldoni di burocrazia e moduli riempiti, di fatto, durante il combattimento.

In questo modo, i tagli all’elettronica e alle telecomunicazioni hanno trasformato un pugno di ferro veloce e flessibile in una specie di anatra seduta ad aspettare una volpe.

Se vengono falcidiati, c’e’ una ragione.


Anche sul piano strategico, ci siamo poco. Prendiamo il “ripiegamento” che stanno facendo per prendere il Dombass, assalendolo da est con un’azione “di potenza”. Apparentemente, e’ una cosa nuova, una “fase due”, che potrebbe anche funzionare per mancanza di foreste. Aha.

E’ una cosa gia’ vista, invece:

Sul serio? Una battaglia con una strategia che era gia’ obsoleta prima che io nascessi? Roba che non ha funzionato gia’ nella guerra dei sei giorni, e le ragioni della vittoria israeliana sono state flessibilita’ e velocita’, come sembra gia’ essere nel caso Ukraina-Russia?

Non si riesce a capire dove siano finiti i generali russi. O la loro bravura era esagerata dalla propaganda?


Ma cosa c’entra questa incapacita’ con Butscha? C’entra perche’, essenzialmente,

I russi non fanno piu’ tanta paura alla NATO.

Di conseguenza, la NATO accettera’ anche Svezia e Finlandia al proprio interno, sapendo che:

  1. i russi hanno quasi finito gli uomini disponibili.
  2. hanno finito i mezzi , e faticano a rimpiazzarli
  3. non hanno risorse per un secondo fronte.

e questo e’ catastrofico, se l’eccidio di Butscha spinge i paesi ad entrare nella nato, anziche’ fuggirne: una volta “testati” i russi in Ukraina, cose come gli eccidi non fanno altro che invitare altri paesi ad entrare nella NATO.

L’eccidio, cioe’, ha messo in moto tutta una serie di ingranaggi dei quali


E qui finalmente arriviamo alle armi nucleari. Poiche’ probabilmente Putin otterrebbe una rivolta interna se volesse davvero usare armi nucleari strategiche, dobbiamo supporre che utilizzerebbe armi tattiche.

Ma qui siamo al delirio. Non e’ che se hai un esercito debole e aggiungi nucleari tattiche, diventa forte. Anzi: per usare bene nucleari tattiche occorrono ancora piu’ comunicazioni, ancora piu’ coordinamento, ancora piu’ strategia.

Certo, sarebbero capaci di fare danni ancora peggiori alle infrastrutture civili occidentali , ma… se l’esercito russo e’ quello che abbiamo visto in Ukraina, non durerebbe una settimana. Non riuscirebbero ad invadere la Polonia, per intenderci. Non e’ piu’ l’esercito dell’ URSS, che aveva 440 milioni di abitanti, e’ quello della RUssia: economia al disastro, demografia negativa, settore industriale impoverito.

L’Idea che Kaliningrad sia piu’ protetta se ospita  missili che hanno 2600 km di raggio e’ stupida, per una semplice ragione: il nemico e’ , senza contare il mare, gia’ a 60 km dalla citta’:

In una situazione ove il tuo missile impiega minuti e minuti per arrivare, che so io, in Francia, i francesi potrebbero ben avere una base sul confine, o un sommergibile nucleare proprio fuori dal tuo porto. In questa situazione, non riusciresti neppure a lanciare davvero i missili.

Morale: no, la minaccia nucleare e’ una speranza di intimidire che viene da Putin, ma dopo lo spettacolo visto in Ukraina, nessuno ne ha davvero paura. (anzi, oggi ci sono dubbi che con quel budget i russi riescano davvero a manutenere tutte quelle atomiche).

La ragione e’ che la guerra nucleare tattica e’ ancora piu’ difficile della guerra convenzionale. Occorre migliore coordinamento, migliori comunicazioni, migliori tempi di reazione. Dire che Putin sia militarmente piu’ forte se usa le nucleari e’ come dire che puo’ sollevare dieci chili ma cinque sono troppo pesanti.


Quindi no, per ora Butscha ha causato un bello sconquasso.