La rete dei troll.

C’e’ una grossa , incredibile ingenuita’ quando si dice che gli stati non manipolino la rete, e quando si parla del rapporto tra stato e rete si crede che lo stato sia quasi assente nel gioco. In realta’ (ma scrivero’ di quello che e’ successo a me piu’ avanti, appena anche Lady Uriel e Uriel. Jr saranno al sicuro qui) gli stati – Italia compresa – hanno costruito enormi apparati di influenza contro internet. A questo apparato pubblico si unisce il coacervo di apparati che hanno costruito i partiti, per mezzo delle agenzie di comunicazione.

Parliamo prima della polizia e dei governi in generale. Tutti hanno il loro apparato di quelli che io considero “guastatori”, e la cosa buffa e’ che usano sempre le stesse strategie. Usano le stesse strategie perche’ la mentalita’ sbirresca e’ comune a tutti i governi del mondo, e in ultima analisi il loro obiettivo e’ quello di evitare grosse aggregazioni che riescano ad avere una certa omogeneita’ ideale.

Insomma, la loro strategia e’ quella di inserirsi dentro forum e bacheche e sistemi di commenti , per fare quello che viene detto normalmente “trollare”, ovvero distruggere la discussione prima che il gruppo, raggiungendo una convergenza di idee, si compatti attorno ad un vero schema ideale.
Le strategie sono piu’ o meno sempre le stesse, ed e’ una cosa divertente notare come in tutto il mondo i troll si comportino sempre allo stesso modo.
Sia chiaro, non affermo che ogni troll sia inviato da un governo. Dico che i governi “democratici” hanno notato che Internet possa portare alla creazione di gruppi ideologici dall’azione imprevedibile, e per questo hanno notato come , prima di agire con la forza,  il trolling sia una delle cose piu’ efficaci per devastare una comunita’.
Nella mia esperienza, quando avete un blog abbastanza seguito, e diciamo cambiate il sistema di commento, avete diverse ondate di utenti.
  1. I primissimi ad iscriversi sono normalmente gli utenti piu’ affezionati, piu’ un certo numero di silenziosi, che non partecipano mai e si limiteranno a registrare cio’ che si dice usando il proprio account. Diversi di quelli sono membri , normalmente, delle forze dell’ordine. Essi non parlano perche’ le forze dell’ordine hanno capito di usare un linguaggio cosi’ peculiare da essere riconosciuti immediatamente.
  2. La seconda ondata sono quelli che leggono occasionalmente il blog e/o lo leggono fuori dal lavoro, normalmente nel weekend. In questa fase arrivano anche i troll governativi e quelli delle organizzazioni religiose e politiche, uniti ai fanatici politici e religiosi.
  3. L’ultima fase, quella permanente, e’ la fase in cui si iscrivono , oltre agli utenti che arrivano per passaparola, i troll veri e propri (gli occasionali) ed eventuali wannabe James Bond di qualche questura/pretura di provincia, nonche’ sabotatori di piccoli gruppi religiosi/politici che vogliono far carriera mostrando con quanto zelo combattono il nemico. C’e’ un picco di queste iscrizioni ad ogni post “di successo”.
Non occorre una rete SOM per dividerli in categorie, dal momento che il loro comportamento e’ facilmente riconoscibile. Personalmente li divido in diversi filoni.
Ovviamente poi ci sono i troll che io chiamo “cani sciolti”, ma questi hanno comportamenti casuali, a seconda della personalita’,  e vengono allo scoperto quasi subito.Si riconoscono perche’ non ci sono altri elementi che fanno sponda. Al contrario, i tre principali troll di cui sopra arrivano sempre in gruppi , e si fanno sponda l’un l’altro, dividendosi i ruoli tra loro sin dall’inizio.
Ovviamente, i tipi di troll cui sopra escono allo scoperto in momenti precisi, il che aiuta a riconoscerli.
I troll naturali si riconoscono perche’ non hanno discontinuita’, essi sono continuamente trollanti, non si notano particolari picchi. Essi sono spinti da ragioni esistenziali per cui non si attivano in particolari momenti, hanno una missione sacra e la esercitano sempre. Perseguitano principalmente donne.
Ovviamente questo contraddice palesemente la credenza che lo stato, i partiti e la chiesa siano troppo arretrati per occuparsi di internet: ritengo personalmente che si tratti della reazione iniziale dello stato, prima di prendere altre misure, ben piu’ pesanti.
Riconoscerete in questo il motivo della mia reazione e dell’impostazione del sistema di commenti. Mi e’ cosi’ facile controllare gli iscritti e tenerli fuori che il numero di persone che possano sforzarsi di fare trolling non aumenta la fatica che devo fare per tenere il forum.
Questa possibilita’ di tenere fuori questi elementi, o di tenerli dormienti per evitare di essere espulsi, non e’ necessariamente un vantaggio. Quando nasce un gruppetto qualsiasi che si coalizzi attorno ad un blog o ad una persona, cio’ che ne risulta e’ che normalmente la comunita’ cresce anche per via di questi gruppi di troll e dei loro fake.
Questo in generale conforta le forze dell’ordine , che considerano “sotto controllo” un gruppo quando lo tengono adeguatamente sotto pressione. Nel momento in cui il gruppo si chiude e trova il modo di proteggersi, esso e’ considerato “fuori controllo”. Questo significa che , nel caso il gruppo si proponga azioni eclatanti o si coalizzi sembrando un ente capace di azione collettiva, scattano immediatamente i metodi repressivi diretti ad intimidire le figure di spicco.
Dei metodi repressivi parlero’ piu’ avanti, tra qualche settimana, per motivi personali. Ma per ora mi fa piacere spiegare molta, se non tutta, la merda che state vedendo su alcuni forum, sui blog politici non allineati, da Giannino a Grillo, e vi fa capire come mai i partiti siano cosi’ poco provvisti di strutture come forum e blog online: essenzialmente, sanno bene che il gioco considera nel guastare le comunita’ altrui , per cui non vogliono porgere il fianco al nemico.
Se siete persone che hanno un blog seguito , quindi, potete prendere questo post come un piccolo bignamino, e ricordate il motto del perfetto moderatore online:

“la selezione all’ingresso migliora il tuo divertimento”.

Adesso potete prendere quello schemino sopra, andare in un blog politico qualsiasi e vedere chi sono i troll. Dopodiche’ andate sul blog di Grillo e vedete chi sono i troll.

Faccio alcuni esempi, tanto per capire:

Tipo primo, lo sbirroide accuse e sospetti:

Strategia semplice: sospetti che diventano indizi, che poi diventano prove, accuse e condanne. Nessuna delle accuse e’ provata, ma lo sbirro e’ abituato a questo. Andiamo ai religiosi e al vittimismo:

Oh, povere stelle. Non possono seguirlo nonostante accedano ad internet (postano su diversi blog)  e hanno a disposizione una vera e propria logorrea di streaming. MA non possono seguirlo. Erano suoi fan, ma il loro cuore adesso si spezza.

Infine ci sono i gruppetti di politicanti:

Questi sono piu’ insidiosi, e mirano a creare correnti e spaccature interne. Zizzania e divisioni. Tipicamente troll di partiti politici.

Uriel