Di nuovo sugli Incel.

Mentre Draghi si riscalda prima di entrare in campo (correndo sull’acqua, a quanto leggo) vedo che la stampa italiana si e’ accorta degli Incel, di cui avevo gia’ parlato. Ovviamente, siccome a qualcuno piacerebbe sbattere in manicomio quelli che non la pensano come si vuole, viene chiamata unA psicoterapeutA a spiegarci perche’ sono malati di mente.

Ripeto, mi sono infiltrato in diversi di questi forum, come ho fatto con i MGTOW, per rendermi conto di cosa si parli anziche’ leggere un articolo sul loro wiki, e non vedo le cose allo stesso modo.

Sicuramente gli “incel” sono pericolosi (parlai, credo, qualche anno fa di come i capelli rossi degli stragisti delle scuole americane abbiano un valore simbolico per gli incel) come movimento, sul fatto che diventeranno sempre piu’ violenti, e credo che sicuramente esagerano. Ma… esagerano cosa?

Cioe’, se io dico che una pizza fa cosi’ schifo che a mangiarla ti evochi l’Anticristo nel piloro, sto sicuramente esagerando. Ma sto esagerando il fatto che quella pizza non mi piace.

Allora, se gli incel esagerano… che cosa esagerano?

Gli incel hanno osservato alcuni fenomeni, li hanno estrapolati estremizzandoli , fino a costruire un’ideologia. Siccome OGNI ideologia e’ la strada che porta al ridicolo, ovviamente hanno ottenuto una cosa che puo’ essere derisa. Non che i comunisti , i fascisti o altri/e -isti siano migliori.

La loro ideologia dice che , essenzialmente, le donne scelgono tra tipi di uomini:

Tutti questi fenomeni sono , sia chiaro, reali. Le prevalenze statistiche sono misurabilissime, sia quando cerchiamo tra gli attori, tra gli imprenditori di successo o tra aggressivi e prepotenti. Che ci sia una sovra-rappresenzazione di donne e modelle tra le mogli di uomini ricchi e non proprio avvenenti credo sia sotto gli occhi di tutti. Specialmente in una societa’ ove la ricchezza e’ concentrata in poche mani.

Il mondo incel chiama “chad”

Fin qui siamo nel dominio dei fatti.

Il problema e’ che loro hanno estrapolato questa statistica trasformandola in un “indice” che, partendo dalle caratteristiche fisiche ed economiche calcola la probabilita’ di essere scelti da una donna. Concludendo che le loro possibilita’ sono minime in partenza, e quindi tantovale rinunciare ed accettare il proprio destino.

l’incel, quindi ha usato dati reali per costruire un’estrapolazione , grazie alla quale ha dedotto di essere stato scartato, cioe’ “disposable”.

E niente diventa piu’ violento del maschio bianco che si ritiene sacrificabile. Perche’ la sacrificabilita’ ha una sua EPICA, e il maschio ha bisogno di una narrazione epica di se’ per sostenere la propria autostima. E questa narrazione epica puo’ diventare piu’ importante della vita stessa.

UNa volta stabilito che e’ sacrificabile, (ed e’ il momento in cui potrebbe partire per una strage in una scuola, tanto non gli importa di morire) , l’incel deve pero’ fare un passo avanti. Cioe’ deve ammettere che soffre di questa situazione.

Ora, se vuoi una narrazione epica di te stesso, non puoi solo soffrire quanto uno sfigato qualsiasi. Deve come minimo esserci un drago che ti fa soffrire. Stai soffrendo, ma Sauron un persona ti ha trapassato con una lancia. Non stai soffrendo e basta.

Quindi, il mostro sono le donne.

Anche questa e’ un’esagerazione. Ma bisogna sempre chiedersi “esagerazione di cosa?”.

Allora il nostro incel si presenta alla sua “date” (in america hanno istituzionalizzato questo modo di conoscersi) e siccome non ha il fisico di un culturista e magari e’ grassoccio, questa gli ride in faccia e se ne va. Bene.

A quel punto che fai? Soffri. Ma soffri in particolar modo, perche’ c’e’ da dire che solo una piccola minoranza di donne sono modelle. Le altre usano trucchi piu’ o meno cosmetici e un abbigliamento strategico. Cosi’ il nostro incel soffre in un modo particolare: soffre per l’ingiustizia. E dice “ma come, io so benissimo che nella tua scala dei maschi “boni” io valgo 4. Ma anche tu vali 4 nella lista canonica delle “bone”, e io non ti ho ferita cosi’, anzi mi piacevi anche”.

Questa seconda parte e’ cruciale. La sensazione di giocare in una partita nella quale non solo non hai speranze sin dall’inizio di giocare in serie “a”, ma la serie “c” femminile acctta di giocare solo con la serie “a” maschile, e in piu’ tu entri in campo con le mani legate. Perche’ sia chiaro, se un maschio deride una ragazza dicendole che ha la cellulite e’ un mostro. Body Shaming. Body positivity. Ma non viceversa.

Su un giornale femminile qualsiasi trovate scritto che ad un uomo basta un paio di calzini del colore sbagliato per un “no-go”. Interessante. Ma se un uomo dice che basta un abbinamento sbagliato nell’abbigliamento di una donna per mandarla a cagare, come minimo viene descritto come il CEO del patriarcato in persona.

Su queste realta’ – non sto dicendo nulla che non possiate vedere ovunque – l’incel conclude questo: sto soffrendo perche’ mi presento disarmato contro un mostro orrendo, crudele, sadico e maligno, cui e’ dato un potere senza limiti e una sorta di invulnerabilita’. Capisci che se rimani trafitto dalla sua lancia, hai comunque scritto una pagina epica sui libri di storia.

Questa narrativa, quindi, gli consente di ammettere che sta soffrendo per l’astinenza, ma gli lascia l’autostima di una storia epica. Ha incrociato un mostro, cazzo. E’ gia’ tanto che sia vivo. E’ ovvio che ne soffre. Sono ferite di battaglia.

Ma quello che ha passato e’ vero.

l’ incel vive in una realta’ che non e’ inventata, e’ semplicemente esagerata. I fatti che presenta sono reali, la teoria che ne deriva e’ un’estrapolazione all’estremo.

Questo lo rende molto piu’ violento, perche’ tutto cio’ che vede ovunque concide con la sua narrazione dei fatti. Mi viene da ridere a leggere della psicoterapeuta che si propone di curarli, quando poi al primo ricco che sposa una top model, tutto il suo lavoro sara’ distrutto.

Ma c’e’ una parte di questa dinamica che sfugge.

Non e’ una novita’ di oggi il fatto che come maschio normale “non potete permettervi una modella”. Questo era noto anche alle scorse generazioni. Ma le scorse generazioni facevano una cosa diversa: dicevano “ok, ma anche le donne che non sono modelle sono sexy, quindi chissenefrega e io esco con la Morena , che non e’ una modella ma a me piace molto”. Insomma, “se ti piace il calcio ti diverti anche in una partita con gli amici al campetto, non devi per forza giocare in serie A”. Aveva senso.

Il problema pero’ viene oggi: perche’ oggi la Morena punta al “chad” quanto una modella. Sotto la serie A, non e’ piu’ calcio. E qui salta tutto, perche’ in un mondo ove le caratteristiche dei “chad” sono diffuse solo nel 15% dei maschi, l’85% semplicemente non ha speranze.

Non lo dico io. Lo dice l’Universita’ di Berkeley.

Del resto, un fenomeno di verginita’ forzata come questo:

non poteva non lasciare segni nella cultura collettiva.

Il punto qual’e’? Come succede a Qanon, internet e’ il luogo ove il pulviscolo confuso dei dati si coagula in delle masse ideologiche, insieme a tutta una serie di altre ideologie aggiuntive.

L’incel , cioe’, e’ la punta dell’ iceberg perche’ si basa su fatti conosciuti a tutti, su fatti che molti conoscono ma solo quando sono accorpati ed estrapolati producono ideologia.

Voglio dire: il ragazzo studioso del liceo, magari anche timido , che viene tormentato dai bulli con gli applausi delle ragazze (che stanno sempre col bullo perche’ e’ vincente) non necessariamente entrera’ (come successo negli USA) in una scuola con un AR-15 gridando “chi e’ il maschio alfa ora, puttane?” mentre stermina le sue compagne di classe.

Ma avra’ sognato di farlo migliaia di volte.

E questo e’ il punto. Gli incel sono sempre esistiti. Quello che e’ sempre mancato loro e’ stato:

internet , cioe’, non ha fatto altro che catturare l’incel (che e’ sempre esistito) nel momento in cui sogna di entrare nella scuola e sterminare le ragazze, e dargli le armi e le istruzioni per farlo davvero.

E specialmente, per dargli i motivi: perche’ quando hai convinto un maschio che e’ sacrificabile, che chi muore per la “nostra” causa vissuto e’ assai , che il tuo nome sara’ ricordato e che sei dalla parte dei giusti che hanno subito un’ingiustizia dolorosissima, hai appena costruito una macchina per uccidere.

Allora la domanda sara’: come si torna indietro?

La “neuropsicologa” di turno dice che per fare questo occorre “semplicemente” farli socializzare con le donne, dimenticando che e’ stato proprio conoscere da vicino le donne a dare la conferma all’ incel. Del resto, tutti gli articoli di giornale tralasciano completamente l’aspetto “sofferenza” (eppure e’ evidente in tutti i forum) per farne “un movimento misogino maschilista e nazista”. Il che, nella sua coagulazione, e’ corretto, cosi’ come sarebbe corretto descrivere i nazisti come “amanti del filo spinato”.

Il piano, quindi, sembra quello di prendere delle persone che traggono la narrativa epica della loro identita’ dal fatto di essere disprezzati e emarginati dalle donne, e poi “emarginarli e disprezzarli” ancora di piu’. E’ come se per combattere il nazismo venisse indetta la giornata in cui tutti sputano addosso ad ogni tedesco che conoscono. Posso avere dei dubbi sul fatto che funzionerebbe?

La cosa e’ ridicola anche dalla parte dei “buoni”, quindi dietro di questo deve esserci qualche ideologia, e non ci metto molto a capire quale.

Spero solo che questa ideologia le renda anche antiproiettile, perche’ non e’ difficile prevedere problemi molto gravi se nessuno comincia a chiedersi quali sono i fatti su cui si basa la loro esagerazione, e mettere le mani su quei fatti.

Avendo la mia eta’, ormai non e’ mio compito ne’ desiderio immaginare soluzioni, o pensare a mondi migliori. Sulle donne e sul “piacere femminile” ho imparato , credo, tutto quel che c’era da sapere, e non credo proprio che qualcuno mi stupira’ nei prossimi anni.

Pero’ vi consiglio di chiedervi se una societa’ basata sulla parita’ dei sessi possa anche essere una societa’ ove le modelle sposano sempre i calciatori ricchi.

Altrimenti, prevedo proiettili che fischiano.